ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00913

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 161 del 30/05/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: VERDI
Data firma: 30/05/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 30/05/2007
Stato iter:
31/05/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/05/2007
Resoconto VERDI
 
RISPOSTA GOVERNO 31/05/2007
Resoconto MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 31/05/2007
Resoconto VERDI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/05/2007

SVOLTO IL 31/05/2007

CONCLUSO IL 31/05/2007


Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00913
presentata da
PAOLA BALDUCCI
mercoledì 30 maggio 2007 nella seduta n.161

BALDUCCI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
nel quadro dei diversi ed importanti interventi riguardanti l'accelerazione e la razionalizzazione del processo penale, una particolare attenzione è stata riservata alle modifiche che potranno assicurare una maggiore speditezza del rito, nell'ottica di garantire a tutti la ragionevole durata del processo ai sensi dell'articolo 111, secondo comma, della Costituzione e in ossequio ai principi posti da diverse convenzioni internazionali, nonché dalla stessa Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea;

allo stesso tempo, devono essere valutate positivamente tutte quelle previsioni tese al conseguimento di un'effettiva deflazione del processo penale, anche attraverso l'introduzione di nuove disposizioni in materia di sospensione del processo con messa alla prova, istituto - quest'ultimo - mutuato dall'esperienza del processo minorile e riadattato, in modo da poter essere applicabile anche ai maggiorenni;

a fronte di ciò è lecito, tuttavia, domandarsi quale potrà essere l'effettivo impatto dei. nuovi istituti sul versante della tutela della persona offesa dal reato, che costituisce una componente fondamentale nell'ambito del nuovo processo penale, sebbene non sia sempre dotata di adeguati poteri e facoltà;

si tratta, a ben vedere, di realizzare un equilibrato bilanciamento tra le esigenze deflattive e gli interessi di cui la persona offesa è portatrice, al fine di consentire all'imputato - qualora ne sia effettivamente meritevole - di accedere a percorsi di pronta socializzazione, ma - allo stesso tempo - in modo da non frustrare il legittimo desiderio di giustizia dell'offeso;

bisogna, cioè, tenere in debita considerazione le esigenze di riparazione del danno sociale cagionato dall'illecito penale, dovendosi non solo evitare che le nuove previsioni siano percepite dalla coscienza collettiva come pericolosi arretramenti dello Stato di fronte alle legittime aspettative di giustizia degli individui, ma anche in modo da non giungere a un reale indebolimento della protezione della persona offesa;

si ritiene, perciò, che sia estremamente utile ed opportuno procedere a un parallelo e pronto potenziamento dei poteri e delle facoltà spettanti all'offeso dal reato -:
quali iniziative legislative intenda adottare per rafforzare, avuto riguardo alle meritevoli esigenze di protezione, la posizione della persona offesa dal reato in rapporto alle diverse fasi del procedimento penale.(3-00913)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
MAGISTRATI, ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, PARTI NEL PROCESSO PENALE, PROCESSO PENALE