MIGLIORE, BONELLI, FALOMI, FRANCESCATO, DEIANA e SCHIETROMA. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
in data 22 maggio era convocato in forma pubblica il Consiglio Comunale del Comune di Aprilia per l'approvazione del Bilancio;
contestualmente a tale avvenimento le associazioni «Aprilia sotto la lente», «Cittadinanzattiva» e «Rete Cittadini contro la Turbogas» avevano diramato un appello a tutti i cittadini ad assistere alla Seduta Consiliare al fine di esprimere la richiesta del varo di un piano di gestione dei Rifiuti in assenza del quale l'aumento della TARSU prevista dal bilancio comunale costituisce, secondo le associazioni sopra nominate, una decisione inaccettabile;
alle ore 18.00 i cittadini radunati sotto il palazzo comunale facevano il loro ingresso negli spazi riservati al pubblico presso l'aula consiliare e a scopo puramente dimostrativo portavano una dozzina di sacchi in plastica contenenti rifiuti differenziati e facilmente identificabili come tali, e innalzavano cartelli che sollecitavano l'impegno dell'Amministrazione Comunale in tal senso;
il presidente del Consiglio Comunale sospendeva immediatamente la seduta e riceveva una delegazione delle associazioni promotrici, le quali gli consegnavano una richiesta verbale di incontro con i capigruppo del Consiglio Comunale;
dopo circa tre ore di attesa rispetto alla richiesta affidata dai cittadini al Presidente del Consiglio Comunale di poter incontrare le forze politiche, un ufficiale di pubblica sicurezza diramava al pubblico presente negli spazi a loro riservati, un ordine di sgombero la cui non ottemperanza avrebbe determinato l'uso coatto della forza pubblica;
al terzo richiamo, e fallito ogni tentativo di mediazione nonostante i cittadini si erano detti non intenzionati ad ostacolare i lavori del Consiglio, e che avrebbero rimosso i sacchi che avevano depositato negli spazi riservati al pubblico, qualora fosse avvenuto l'incontro richiesto, decine di agenti di pubblica sicurezza hanno fatto il loro ingresso negli spazi riservati al pubblico;
immediatamente procedevano all'allontanamento coatto dei cittadini seduti che attendevano la ripresa del Consiglio, trascinando gli stessi all'esterno del Palazzo Comunale;
nessun tentativo di riprendere il Consiglio Comunale è stato fatto successivamente alla prima sospensione, e pertanto non si può parlare di impossibilità allo svolgimento dei lavori o di rischio per l'ordine pubblico;
la situazione di grave tensione determinatasi a seguito dell'ordine di sgombero poteva comportare rischi elevatissimi per la presenza di numerose persone, donne e bambini in uno spazio angusto -:
se il Ministro sia a conoscenza di quanto avvenuto;
chi abbia richiesto ed autorizzato l'intervento della Forza Pubblica nella assise comunale di Aprilia;
quali necessità abbiano determinato tale richiesta e sulla base di quali accertamenti si sia proceduto. (3-00906)