PAGLIARINI. -
Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale.
- Per sapere - premesso che:
il 14 febbraio 2007 il sottoscritto interrogante presentava un'interrogazione a risposta immediata (la n. 3-00628), con la quale chiedeva al Governo di intervenire per favorire la ripresa delle attività produttive della
Carrozzerie Bertone di Grugliasco (Torino) ed il reintegro di tutti i suoi 1.500 lavoratori attualmente collocati in cassa integrazione a zero ore;
tale condizione dell'azienda non è determinata da problemi di ordine produttivo, ma è riconducibile esclusivamente ad una crisi di carattere commerciale, derivante dall'assenza di commesse. Le stesse organizzazioni sindacali dei lavoratori, che scongiurano un eventuale allungamento della cassa integrazione, rivendicando la necessità di un piano industriale che coinvolga tutti i dipendenti, chiedono l'immediata ripresa delle attività;
l'azienda in premessa, nata nel 1912, ha realizzato, in collaborazione con le principali case automobilistiche italiane, quali
Fiat,
Lancia,
Alfa Romeo,
Maserati,
Ferrari,
Lamborghini,
Innocenti, e straniere, quali
Mg,
Bristol,
Aston Martin,
Simca,
Bmw,
Citroën,
Audi,
Volvo,
Opel, moltissime automobili divenute celebri, dimostrando una considerevole capacità tecnica di lavoro e produttiva. Essa è, inoltre, sana sotto il profilo economico, senza alcuna esposizione finanziaria, ed i suoi impianti, che si sviluppano su un'area di 310.000 metri quadri, garantiscono un potenziale produttivo di 70.000 veicoli all'anno;
nel rispondere all'atto di sindacato ispettivo predetto, il Governo, a testimonianza dell'indiscusso valore dell'azienda, che rappresenta, per qualità tecnica, alta tecnologia, elevata progettualità e professionalità delle maestranze, un patrimonio di eccellenza per l'industria italiana e per l'immagine del
made in Italy nel mondo, si era in quell'occasione impegnato ad individuare soluzioni che potessero sostenere il rilancio di un marchio così conosciuto e stimato nel mondo;
inoltre, sempre in quella sede, il Governo ebbe modo di rassicurare l'interrogante, comunicandogli che
Fiat auto aveva commissionato alla
Carrozzerie Bertone spa di Grugliasco la produzione del nuovo modello
Lancia cabrio coupé, operazione questa che avrebbe consentito il reimpiego di circa la metà della forza lavoro della società;
il 5 marzo 2007 la stessa
Fiat annunciava alla
Carrozzerie Bertone spa il proprio disimpegno;
nello stesso giorno la regione Piemonte convocava d'urgenza un tavolo regionale che vedeva la partecipazione della provincia di Torino, del comune di Grugliasco, della
Carrozzerie Bertone e delle organizzazione sindacali, le quali, in quell'occasione, ribadivano la data di scadenza della cassa integrazione per i 1500 dipendenti fissata per il 10 luglio 2007;
nel corso della stessa riunione la
Carrozzerie Bertone si impegnava a presentare in occasione della riconvocazione dello stesso tavolo, fissato per il 5 aprile 2007, un nuovo piano industriale;
il 5 aprile 2007 la
Carrozzerie Bertone disertava la riunione;
nel frattempo c'era stato un incontro tra l'amministratore delegato di
Fiat auto ed il Ministro interrogato;
il 10 aprile 2007, alla riunione riconvocata dalla regione Piemonte, partecipava il consigliere d'amministrazione della
Carrozzerie Bertone, dottor Tutino, che confermava l'intenzione dell'azienda di avviare la produzione di un
camper ed il nuovo progetto di costruire una vettura in proprio con un investimento variabile tra i 40 e i 60 milioni di euro, da mettere nel mercato tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010. Lo stesso amministratore, poi, comunicava che tutti i responsabili della rete commerciale della
Carrozzerie Bertone erano alla ricerca di acquisizioni di commesse da parte dell'azienda, in Italia ed in Europa;
la regione Piemonte ha riconvocato il tavolo per il 2 maggio 2007. Nel corso di quell'incontro la
Carrozzerie Bertone ha presentato il nuovo piano industriale, che prevede l'avvio della produzione di un
camper per l'Italia e di un'auto sportiva destinata al mercato americano, attività che, se da una parte rappresentano l'auspicata ripresa dell'attività produttiva, dall'altro garantirebbero l'impiego (a regime nel 2009) solo a 300 degli attuali 1.390 lavoratori dell'azienda;
nonostante la crisi del settore e la criticità della situazione, emergono l'incapacità e l'inadeguatezza dell'attuale
management della
Carrozzerie Bertone nell'affrontare la delicata situazione e nel trovare soluzioni valide -:
se non ritenga oramai improcrastinabile il diretto intervento del Governo, teso, da un lato, a verificare i motivi del disimpegno della
Fiat auto e, dall'altro, alla costituzione di un tavolo di coordinamento tra le istituzioni locali, i vertici della
Carrozzerie Bertone, le organizzazioni sindacali ed i gruppi industriali del territorio, finalizzato alla presentazione di un piano industriale credibile ed utile alla ripresa delle attività produttive dell'azienda in premessa ed al reintegro di tutti i suoi dipendenti attualmente in regime di cassa integrazione, nonché al rilancio del marchio. (3-00885)