TUCCILLO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
la tutela e la valorizzazione dei beni ambientali e paesaggistici, in particolare la salvaguardia delle acque e della risorsa mare, costituisce una priorità irrinunciabile per il nostro Paese;
tale tutela si è notevolmente affievolita nel corso della passata legislatura e richiede pertanto una efficace e tempestiva inversione di marcia da parte del Governo in carica;
la Commissione europea ha recentemente messo sotto accusa il nostro Paese rinviandolo (insieme con Grecia, Francia, Finlandia e Portogallo) alla Corte di Giustizia con l'accusa di non aver dato attuazione alla direttiva adottata nel 2000, la 2000/591CE, che mira a ridurre gli scarichi in mare di rifiuti generati dalle navi e di residui di carico da parte delle navi che utilizzano i porti dell'Unione Europea;
in base alla direttiva ciascun Paese avrebbe dovuto elaborare, approvare e applicare piani di raccolta e di gestione dei rifiuti in tutti i porti nazionali, compresi quelli di pesca e turistici -:
quali iniziative il Governo intenda assumere, a prescindere dall'esito del ricorso della Commissione alla Corte di Giustizia, per dare attuazione a tale direttiva che, attesa la grande crescita dei traffici marittimi in Italia, costituisce una condizione indispensabile ed urgente per limitare le cause di inquinamento e di deterioramento della risorsa mare nel nostro Paese. (3-00678)