ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00662

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 112 del 20/02/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Data firma: 20/02/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA 20/02/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 20/02/2007
Stato iter:
21/02/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/02/2007
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
 
RISPOSTA GOVERNO 21/02/2007
Resoconto MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 21/02/2007
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/02/2007

SVOLTO IL 21/02/2007

CONCLUSO IL 21/02/2007


Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00662
presentata da
ANGELA LOMBARDI
martedì 20 febbraio 2007 nella seduta n.112

LOMBARDI e SPERANDIO. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
in questi giorni i lavoratori agricoli della fascia trasformata del sud-est siciliano stanno attuando uno sciopero della fame per attirare l'attenzione su una situazione che rischia di avere effetti disastrosi sull'economia della zona;

l'economia di quelle zone si basa prevalentemente sulla coltivazione di ortaggi sotto serra, un comparto che negli anni è diventato tra i più importanti del bacino del Mediterraneo;

il settore produttivo, rappresentato per il 90 per cento circa da microimprese serricole, da tempo sta attraversando una crisi legata prevalentemente alla commercializzazione dei prodotti agricoli e, in particolare, al prezzo alla produzione, che risulta notevolmente più basso rispetto al prezzo al dettaglio;

tali anomalie nella formazione del prezzo alla produzione sono legate a presunti fenomeni di dumping, cioè immissione di grosse quantità di prodotti simili a quelli coltivati nella fascia trasformata provenienti da Paesi extracomunitari e commercializzati come prodotti locali;

denunce di frode commerciale vengono confermate da tempo dal ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e, in particolare, nel dicembre 2004 il Ministro pro tempore dichiarava che l'ispettorato centrale repressione frodi aveva accertato fenomeni di frode che riguardavano prevalentemente prodotti ortofrutticoli simili a quelli della fascia trasformata;

più in generale, l'ortofrutta come settore trainante del «made in Italy» sta vivendo un momento di forte difficoltà e, a parere degli interroganti, è inaccettabile la proposta presentata dalla Commissaria europea sulla riforma dell'organizzazione comune di mercato;

per il giorno 23 febbraio 2007 i sindacati di categoria del comparto agroalimentare hanno organizzato tre manifestazioni contro tale provvedimento;

per l'Italia, come ricordano i sindacati anche attraverso la stampa specializzata, c'è in ballo un finanziamento di un miliardo di euro e il futuro di migliaia (8500) di aziende agricole, che producono soprattutto pomodoro, e altre 182 aziende che lo trasformano, con decine di migliaia di lavoratori;

il disaccoppiamento totale del sostegno fino ad ora erogato all'ortofrutta trasformata, 315 milioni di euro, non servirà più a creare occupazione, ma diventerà una rendita parassitaria;

se non si modifica radicalmente l'intervento, molti agricoltori dismetteranno questo tipo di produzione, molte aziende di trasformazione chiuderanno o utilizzeranno semilavorati importati di pessima qualità e c'è il rischio molto concreto che circa 20 mila lavoratori rimarranno disoccupati;

in seguito al disaccoppiamento totale per il grano si sono persi un milione di ettari coltivati, con la riforma dello zucchero 13 stabilimenti sono stati chiusi con difficili processi di riconversione;

per il sindacato è il momento di dire basta a decisioni prese dall'alto e senza nessun processo di partecipazione, con il risultato che si sta piegando un importante settore produttivo;

a parere degli interroganti, il Governo italiano dovrebbe impegnarsi in tutte le sedi affinché si ottengano dei risultati minimi ma di controtendenza e affinché, almeno fino al 2013, i singoli Paesi possano continuare ad accoppiare gli aiuti per il trasformato almeno per il 60 per cento del premio: una misura minima, difensiva, non certo esaltante, ma che almeno permetterebbe di avviare una razionalizzazione del settore, limitando i danni;

per perseguire questo obiettivo minimo sarebbe necessaria una «proposta Paese» e, quindi, assunzione di responsabilità da parte del Governo che coinvolga tutti gli attori della filiera e in primo luogo gli agricoltori e le organizzazioni dei lavoratori: le risorse europee dovrebbero servire a produrre buona occupazione, qualità dei prodotti e sostenibilità ambientale e non, invece, rendite di posizione;

tutte le riforme varate negli ultimi anni hanno lasciato un segno negativo portando alla cancellazione di migliaia di posti di lavoro; il disaccoppiamento totale, senza una difesa ad oltranza della qualità, a partire da quella del lavoro e dalla tutela e certificazione delle produzioni, lascia (come nel caso dell'ortofrutta siciliana, ma non solo) l'Europa agricola indifesa verso i Paesi extracomunitari e produce un'unica regola: vince chi è in grado di proporre il prezzo più basso, a discapito del lavoro, dell'ambiente e della qualità -:
come intenda procedere al fine di dare risposte urgenti alle richieste che i lavoratori pongono attraverso le loro lotte e per far sì che queste lotte pesino nelle sedi comunitarie per la difesa del lavoro, la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale. (3-00662)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CONTRIBUTI PUBBLICI, DANNI, FRODE, IMPRESE AGRICOLE, LAVORATORI AGRICOLI, MISURE CONTRO LA DISOCCUPAZIONE, PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI, PRODUZIONE AGRICOLA
GEO-POLITICO:

SICILIA