FABRIS, CIOFFI, DEL MESE, GIUDITTA, ROCCO PIGNATARO, PISACANE e SATTA. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
nell'azienda sanitaria locale CE/2 «Aversa» della regione Campania, dove risultano essere allevati circa 125.000 capi bufalini, corrispondenti ad oltre il 60 per cento del patrimonio zootecnico bufalino nazionale, circa milleseicentocinquantasette capi sono risultati positivi al controllo effettuato per la brucellosi bufalina nel solo quarto trimestre 2006;
il Governo nazionale tutela con il marchio dop la bufala allevata nella provincia di Caserta, riconoscendola patrimonio inestimabile e risorsa primaria;
l'allevamento bufalino è una ricchezza della zootecnia italiana, ma lo è, soprattutto, del Sud e, in particolare, della provincia di Caserta;
l'allevamento è finalizzato alla produzione della mozzarella, alimento che ha acquisito prima e consolidato poi un notevole gradimento da parte dei consumatori, grazie soprattutto alla bontà del prodotto;
già questo formaggio ha subito e subisce continui attacchi da parte di multinazionali del settore, che, con prodotti dalla commercializzazione incontrollata ed ottenuti con altri tipi di latte, stanno cercando di appropriarsi del nome e del mercato;
la problematica della brucellosi bufalina ha assunto per la regione Campania e, in particolare, per la provincia di Caserta un'enorme rilevanza sul piano sociale ed economico/occupazionale, tanto che ormai da anni forma oggetto di interventi straordinari sia da parte del legislatore nazionale che da quello regionale;
la produzione della mozzarella di bufala campana dop nell'anno 2006 ha registrato un incremento del 10 per cento, superando ampiamente una produzione dichiarata di circa 33 milioni di chilogrammi di prodotto lordo vendibile, con un fatturato di oltre 300 milioni di euro;
si sta paventando il serio rischio che sul territorio si inneschino forti tensioni sociali a causa di una condizione di precarietà dell'intera filiera bufalina e per il rischio di perdita di migliaia di posti di lavoro -:
quali provvedimenti intenda adottare al fine di dare attuazione al piano triennale per il contenimento e l'eradicazione della brucellosi bufalina in Campania, adeguato alle attuali esigenze, così come previsto dalla legge finanziaria per il 2007, che avrebbe dovuto avere inizio entro il termine del 15 gennaio 2007, a tutela della salvaguardia del patrimonio genetico della specie allevata e, conseguentemente, del livello occupazionale del comparto e delle produzioni agro-zootecniche alimentari di filiera e del consumatore nella regione Campania, così come peraltro previsto dalla legge 27 dicembre 2002, n. 292.
(3-00658)