ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00374

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 63 del 06/11/2006
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: MISTO-MPA-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
Data firma: 06/11/2006
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MISTO-MPA-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 06/11/2006
MISTO-MPA-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 06/11/2006
MISTO-MPA-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 06/11/2006
MISTO-MPA-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 06/11/2006


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 03/11/2006
Stato iter:
06/11/2006
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/11/2006
Resoconto MISTO-MPA-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
 
RISPOSTA GOVERNO 06/11/2006
Resoconto VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 06/11/2006
Resoconto MISTO-MPA-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/11/2006

SVOLTO IL 06/11/2006

CONCLUSO IL 06/11/2006


Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00374

presentata da
VINCENZO OLIVA
lunedì 6 novembre 2006 nella seduta n.063

OLIVA, LO MONTE, NERI, RAO e REINA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:

il Presidente del Consiglio dei ministri ha recentemente dichiarato, a seguito di una domanda rivoltagli da un giornalista in ordine all'emergenza criminalità in Campania, che il problema riguarda anche la Calabria e la Sicilia e andrebbe affrontato rispetto al Mezzogiorno nel suo complesso;

le reazioni politiche del Governo rispetto agli ultimi eventi di violenza e morte di cui è stata protagonista Napoli si sono orientate verso l'invio dell'esercito e, quindi, verso una soluzione di militarizzazione del territorio, soluzione già in passato - nell'Ottocento e poi durante il periodo fascista - adottata per affrontare l'«emergenza» ordine pubblico nel Mezzogiorno;

secondo gli interroganti, nulla si è fatto allora e nulla continua a farsi oggi - al di là delle mere dichiarazioni d'intenti - per un reale sviluppo socio-economico del Mezzogiorno che colmi il divario tra Nord e Sud, che da sempre affligge il nostro Paese, e che risolva alla radice un problema che ha implicazioni molto più profonde e complesse, che coinvolgono le prospettive di vita dei cittadini e, soprattutto, delle migliaia di giovani che oggi non possono scegliere tra criminalità e una vita che si svolga nella legalità;

per una strana coincidenza, in data 30 ottobre 2006 - proprio mentre «esplodeva» il caso Napoli - organi di stampa rendevano noto che undici pubblici ministeri della procura di Catania, componenti della direzione distrettuale antimafia, hanno presentato le loro dimissioni al procuratore della Repubblica di Catania, Mario Busacca, intendendo con tale atto protestare contro il grave disagio nel quale, ormai da anni, versano i loro uffici;

con il loro gesto i magistrati dimissionari hanno voluto segnalare, in maniera clamorosa, alle autorità politiche competenti e all'opinione pubblica, l'impossibilità di svolgere le loro fondamentali mansioni, inerenti la conduzione di indagini delicatissime sul versante della criminalità mafiosa, a causa dell'assoluta mancanza di risorse finanziarie. Si lamenta, infatti, oltre l'insufficienza del personale, anche la mancanza dei fondi necessari per l'acquisto di carta per le fotocopie e del carburante per le autovetture di servizio -:

quali misure concrete, anche in via d'urgenza, il Governo intenda assumere al fine di permettere l'ordinario svolgimento del lavoro delle procure per garantire la legalità e la sicurezza dei cittadini e per evitare che si raggiungano situazioni di «emergenza», tali da determinare l'invio dell'esercito. (3-00374)

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CRIMINALITA', CRIMINALITA' ORGANIZZATA, DIMISSIONI, ESERCITO, ORDINE PUBBLICO, PUBBLICO MINISTERO
GEO-POLITICO:

NAPOLI, NAPOLI - Prov, CAMPANIA