ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00258

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 42 del 26/09/2006
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
Data firma: 26/09/2006
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO) 26/09/2006
UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO) 26/09/2006
UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO) 26/09/2006
UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO) 26/09/2006
UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO) 26/09/2006
UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO) 26/09/2006
UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO) 27/09/2006


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE delegato in data 26/09/2006
Stato iter:
27/09/2006
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/09/2006
Resoconto UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
 
RISPOSTA GOVERNO 27/09/2006
Resoconto MINISTRO - (COMMERCIO INTERNAZIONALE)
 
REPLICA 27/09/2006
Resoconto UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 27/09/2006

DISCUSSIONE IL 27/09/2006

SVOLTO IL 27/09/2006

CONCLUSO IL 27/09/2006


Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00258

presentata da
LUCA VOLONTE'
martedì 26 settembre 2006 nella seduta n.042

VOLONTÈ, BARBIERI, D'AGRÒ, FORMISANO, RONCONI, DRAGO, GRECO e CESA. - Al Ministro del commercio internazionale. - Per sapere - premesso che:
l'alterazione delle dinamiche del commercio internazionale sono, nel caso della Cina e dei Paesi asiatici in generale, frutto delle particolari condizioni socio-economiche in cui operano le imprese coinvolte;
la situazione della Cina è notoriamente drammatica: infatti, oltre al basso costo della manodopera, in particolare di quella minorile, tenuta spesso in condizioni di semischiavitù, le imprese possono sfruttare anche il far west legislativo in campo ambientale e sanitario;
le violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali, a partire da quella di religione, che continuano ad essere compiute dal regime comunista cinese, sono state più volte denunciate dal Parlamento europeo, che ha approvato, da ultimo, il rapporto Belder sulle relazioni Unione europea - Cina;
nel corso della recente missione italiana in Cina, secondo gli interroganti, la delegazione governativa ha, di fatto, posposto l'importanza del rispetto dei valori di democrazia e libertà a quelli prettamente economici;
hanno destato, in particolare, sconcerto le dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio dei ministri Prodi in favore della fine dell'embargo delle armi alla Cina ed il suo impegno in sede europea in tal senso, mentre si deve registrare l'assordante silenzio della delegazione nei confronti dei dissidenti cinesi imprigionati nei lager e costretti ai lavori forzati, della violazione della libertà di opinione e di accesso all'informazione, della libertà di procreazione e di quella religiosa;
nel programma dell'Unione si legge che «L'Unione riconosce l'utilità e l'importanza di realizzare l'introduzione di un codice etico nella sottoscrizione degli accordi commerciali dell'Italia, nonché delle imprese italiane con Paesi terzi. Il codice etico è uno strumento che vuole garantire nella sottoscrizione di accordi commerciali il rispetto dei diritti umani, sindacali, la tutela dei minori, la conservazione delle risorse naturali» -:
se ritenga che nelle relazioni con la Cina debbano prevalere gli interessi economici ed affaristici rispetto alla salvaguardia dei diritti umani, civili e religiosi e se non ritenga di intraprendere ogni utile iniziativa in sede europea per far adottare, in tutti i Paesi (e quindi anche in Cina), i principali standard di tutela dei lavoro e dei lavoratori e, più in generale, perché ci si adoperi per assicurare uno sviluppo sostenibile sulla base della reciprocità nel rispetto delle più elementari norme sociali ed ambientali e dei diritti umani.
(3-00258)

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ARMAMENTI E APPARECCHIATURE MILITARI, DIRITTI DELL'UOMO, EMBARGO, RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI, STATI ESTERI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CINA POPOLARE