ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00243

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 40 del 22/09/2006
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: FORZA ITALIA
Data firma: 22/09/2006
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORZA ITALIA 13/02/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 22/09/2006
Stato iter:
13/02/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/02/2007
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 13/02/2007
Resoconto FORZA ITALIA
Fasi iter:

SOLLECITO IL 27/10/2006

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/02/2007

DISCUSSIONE IL 13/02/2007

SVOLTO IL 13/02/2007

CONCLUSO IL 13/02/2007


Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00243

presentata da
VALTER ZANETTA
venerdì 22 settembre 2006 nella seduta n.040

ZANETTA e CAMPA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
le spese riguardanti consulenze tecniche a supporto delle indagini nei quali sono impegnati i magistrati prima dell'entrata in vigore del decreto cosiddetto Bersani venivano pagate attraverso gli uffici postali di zona dietro trasmissione degli uffici di liquidazione delle Procure della Repubblica;
a seguito del decreto Bersani il predetto sistema è stato annullato e gli articoli 21 dello stesso decreto ha stabilito che i pagamenti a favore dei consulenti di giustizia non possono più essere anticipati dalle Poste;
oggi, quindi, i compensi ai consulenti tecnici devono avvenire tramite il normale iter dei pagamenti effettuati dallo Stato e dunque attraverso l'erogazione dei pagamenti tramite la Banca d' Italia:
tuttavia a complicare la già difficile situazione esistente ante il decreto Bersani il Ministero della giustizia ha emanato una circolare nella quale stabilisce che i mandati di pagamento a favore dei collaboratori di giustizia devono essere predisposti dall'Ufficio liquidazione della Procura Generale e non più dagli uffici di liquidazione delle Procure della Repubblica;
ciò comporta che, nell'ambito degli uffici giudiziari venga raddoppiato il lavoro poiché dapprima l'ufficio liquidazione delle Procure della Repubblica dovrà provvedere a predisporre i conteggi sulla base del decreto di liquidazione emesso dal Pubblico Ministero, successivamente detti conteggi dovranno essere trasmessi ad ogni ufficio liquidazione delle procure della Repubblica all'ufficio liquidazione della Procura Generale che è unico per ciascuna regione che, dopo aver riesaminato i conteggi provvederà ad emettere i mandati di pagamento e li trasmetterà alla Banca d'Italia per l'esecuzione materiale del pagamento a favore del collaboratore di giustizia;
ciò comporterà un doppio lavoro e si verrà a creare un «imbottigliamento» di lavoro presso gli uffici di liquidazione della Procura Generale poiché presso gli stessi confluiscono tutti i prospetti di liquidazione redatti da ciascun ufficio di liquidazione della varie Procure della Repubblica della regione con la conseguenza di allungare enormemente i tempi già lunghi di pagamento delle spese di giustizia;
in secondo luogo le Procure Generali sono autorizzate a emettere mandati di pagamento a favore dei collaboratori di giustizia fino al raggiungimento del proprio budget di spesa stabilito annualmente dal Ministero: quindi superato il predetto budget non sarà più possibile effettuare nuovi pagamenti se non dopo avere ottenuto nuovi stanziamenti di fondi da parte del Ministero. È da considerare che è prevista una sempre maggiore riduzione annua degli stanziamenti statali per fare fronte alle spese in questione. Pertanto una volta che saranno finiti i fondi annuali assegnati a ciascuna Procura Generale i pagamenti delle spese di giustizia slitteranno all'anno successivo;
la situazione sopra descritta ha comportato il blocco dei pagamenti delle spese di giustizia a partire dal 4 luglio 2006, ed ha creato considerevoli problemi;
analoghi problemi si sono verificati per il pagamento delle spese di giustizia inerenti i rimborsi spese ai magistrati ed ai membri della polizia giudiziaria, per il pagamento dei compensi maturati dagli interpreti e da altri professionisti che prestano la loro opera a favore della magistratura, nonché per il pagamento delle spese dovute alle intercettazioni telefoniche;
è necessario considerare che per poter prestare i servizi professionali richiesti dalla magistratura la maggior parte dei professionisti si è dotata di propri collaboratori ai quali non è possibile non pagare gli stipendi solamente perché lo Stato ha problemi organizzativi;
molti professionisti sono costretti a ricorrere al credito bancario al fine di sopperire ai tempi di pagamento già estremamente lunghi;
è da considerare, inoltre, che a quanto risolta all'interrogante, i magistrati delle varie Procure della Repubblica sono molto preoccupati perché temono di non poter più ottenere collaborazioni dei professionisti, degli interpreti, e degli altri collaboratori i quali sono preoccupati poiché, stante le difficoltà sopra illustrate temono, ed in qualche caso hanno già incontrato problemi di non poter più ottenere le collaborazioni dei professionisti, degli interpreti e degli altri collaboratori che sono indispensabili per il corretto funzionamento del loro ufficio -:
quali urgenti iniziative intenda attuare per fare fronte ai problemi esposti nella premessa e per risolvere questa disfunzione del sistema giustizia che si ripercuote sullo stesso funzionamento e sulla organizzazione delle Procure della Repubblica e in generale sull'amministrazione della giustizia e sul servizio ai cittadini.
(3-00243)

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CONSULENTI E ATTIVITA' CONSULTIVA, INDAGINI GIUDIZIARIE, ONORARI E TARIFFE PROFESSIONALI, PAGAMENTO
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2006 0223