Atto Camera
Interpellanza urgente 2-00840
presentata da
GIUSEPPE RUVOLO
martedì 13 novembre 2007 nella seduta n.241
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere - premesso che:
il 16 ottobre 2007, mentre il rappresentante del Ministro Pecoraro Scanio partecipava a Madrid alla Riunione dei Punti Focali Nazionali MAP della Convenzione di Barcellona, di fatto chiedendo la cancellazione di 14 anni di storia e impegno del Centro Mediterraneo di Attività d'informazione e Comunicazione ambientale ospitato a Palermo, componente del Programma Ambiente delle Nazioni Unite - Piano d'Azione Mediterraneo (UNEP/NAAP), il Sottosegretario Dettori, rispondendo alla interrogazione n. 5-01603 in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, affermava che «è intenzione del Ministero dell'ambiente, rafforzare il ruolo e l'efficacia del RAC posizionato in Italia, dando certezza agli strumenti amministrativi idonei e creando tutte le necessarie sinergie per la massima realizzazione dell'intervento italiano a favore della Convenzione;
si fa presente che il Centro è stato stabilito in Sicilia a seguito di una decisione unanime assunta dai 21 governi mediterranei e dalla Comunità europea nel 1993, nel corso dell'ottava Riunione Ordinaria delle Parti Contraenti la Convezione di Barcellona organizzata in Turchia;
l'INFO/RAC è l'unico Centro dell'UNEP/MAP ospitato in Italia e con il suo operato e le attività finora realizzate ha offerto importanti benefici a favore delle istituzioni italiane e mediterranee in aree strategiche della regione, ricevendo il plauso e i riconoscimenti di tutta la comunità internazionale interessata alla salvaguardia ambientale e allo sviluppo sostenibile del Mediterraneo;
in un contesto multilaterale, conquistare un ruolo e una funzione come quella del Centro di Palermo è un esercizio che nasce al di là della durata dei governi e delle alleanze politiche;
mentre servirebbe un uso più equilibrato delle prerogative del governo centrale e più trasparenza, responsabilità ed etica istituzionale, si è costretti, invece, ad assistere prima alla mancata esecuzione degli impegni adottati nell'ambito della Convenzione di Barcellona, dei Partenariato EuroMediterraneo e del Fondo Mondiale per l'Ambiente, e poi ai recenti annunci di Madrid di voler esautorare il Centro di Palermo, destinando il nostro paese ad isolamento e imbarazzo in ambito internazionale e sottraendo l'ennesima opportunità di prestigio e crescita alla Sicilia;
il Ministero dell'ambiente continua a non fornire le dovute risposte né a livello internazionale, dove nella succitata riunione di Madrid come consta agli interpellanti è stato posto un irrituale veto dei Governo italiano agli interventi delle agenzie delle Nazioni Unite e dei governi aderenti alla Convenzione di Barcellona che chiedevano chiarimenti riguardo le vicende sul Centro di Palermo, né a livello nazionale dove la Regione Siciliana ha più volte richiesto di convocare un urgente tavolo tecnico al fine di definire le azioni necessarie da realizzare nel quadro di accordi e raccomandazioni vigenti e ancor meno a livello locale dove, ad oggi, non sono ancora stati erogati i fondi 2006-2007 impegnati dall'Italia per l'esecuzione delle attività del Centro e il suo mantenimento, determinando ovvie criticità internazionali così come nazionali;
il nostro Paese dovrà a breve adottare decisioni rilevanti nell'ambito COP 15 (gennaio 2008, Spagna) -:
se non ritenga necessario ed improrogabile superare con decisione e tempestività la situazione che si è venuta a determinare;
se non intenda operare il pronto trasferimento all'INFO/RAC dei fondi impegnati nell'ambito della COP 14 e il trasferimento all'UNEP dei 50mila dollari impegnati per la preparazione del progetto del Fondo Mondiale per l'Ambiente (GEF);
se non ritenga, altresì, prima della riunione fissata il prossimo 28 novembre prossimo con l'UNEP, stabilire un tavolo tecnico tra Ministero dell'Ambiente, Ministero degli Affari Esteri, INFO/RAC e Regione Siciliana per esaminare compiutamente le citate vicende istituzionali, amministrative e legali e concordare le modalità ed i contenuti della presentazione dei responsabili della delegazione italiana alla prossima Riunione delle Parti Contraenti la Convenzione di Barcellona (16 gennaio 2008 - Almeria, Spagna).
(2-00840)
«Ruvolo, Romano, Drago, Lucchese, D'Alia, Volontè».