ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00829

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 236 del 06/11/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: FORZA ITALIA
Data firma: 06/11/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007
FORZA ITALIA 06/11/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 06/11/2007
Stato iter:
08/11/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/11/2007
Resoconto FORZA ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 08/11/2007
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 08/11/2007
Resoconto FORZA ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/11/2007

SVOLTO IL 08/11/2007

CONCLUSO IL 08/11/2007


Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00829
presentata da
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO
martedì 6 novembre 2007 nella seduta n.236

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:

la funzione specifica dell'università, sin dalla sua nascita nel corso del Medioevo, è caratterizzata dallo stretto rapporto esistente tra didattica e ricerca scientifica;

l'articolo 33 della Costituzione prevede che «l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento» e che «gli atenei hanno il diritto di darsi degli ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti solo dalle leggi dello Stato»;

la legge n. 168 del 1989 riconosce che le università sono dotate di personalità giuridica e, in attuazione dell'articolo 33 della Costituzione, hanno autonomia didattica, scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile e, inoltre, che esse si danno ordinamenti autonomi con propri statuti e regolamenti;

la riforma degli ordinamenti didattici di cui al decreto ministeriale n. 509 del 1999 sancisce la realizzazione dell'autonomia didattica e la responsabilità dei singoli atenei per la qualità dei processi formativi offerti;

le linee guida per l'attuazione della riforma (Gazzetta Ufficiale - Serie generale - 22 ottobre 2007, n. 246) prevedono che, per essere o restare attivati, i corsi di laurea debbano rispettare alcuni requisiti indispensabili, in particolare riguardanti le risorse di docenza, per cui viene stabilito che, oltre alla presenza di un dato numero di docenti di ruolo, deve essere rispettato, per ciascun corso di laurea, un grado di copertura dei settori scientifico-disciplinari previsti per le attività di base e caratterizzanti, pari ad almeno il 50 per cento;

tale copertura qualitativa dei Settori scientifico disciplinari, che rifiuta di far valere per i requisiti minimi i docenti che appartengono ai settori scientifico disciplinari definiti affini, è stata oggetto di rilievi da parte del Comitato nazionate di valutazione del sistema universitario;

è per gli interpellanti chiara la natura arbitraria dei criteri, del tutto estranei agli indispensabili requisiti di scientificità, secondo i quali è stabilito che un settore scientifico-disciplinare rientri o meno nei settori di base o caratterizzanti, ovvero «affini»;

risulta per gli interpellanti inaccettabile un assetto normativo come quello ideato dal decreto ministeriale 26 luglio 2007 n. 386, centrato su vincoli che costituiscono una palese violazione dei principi di autonomia didattica degli atenei stabiliti a partire dalla legge n. 168 del 1989 in attuazione dell'articolo 33 della Costituzione;

tale decreto ministeriale, infatti, esercita una indebita forzatura sulle libere scelte degli atenei in fatto di aree scientifiche che si intende sviluppare con il decisivo contributo della docenza. Infatti, in conseguenza delle sempre più ridotte risorse finanziarie, il reclutamento di docenza strutturata dovrà essere effettuato, secondo il decreto ministeriale suddetto, sulla base di criteri estranei alla valutazione dell'apporto che il docente, in quanto ricercatore, è in grado di assicurare all'Ateneo e al Paese;

il provvedimento colpisce secondo gli interpellanti in modo gravissimo il potenziamento delle attività di ricerca pregiudicando in maniera molto grave lo sviluppo della ricerca in Italia, nonché la programmazione della ricerca scientifica nel singolo Ateneo -:

se non ritenga opportuno riconsiderare, alla luce di quanto esposto e soprattutto alla luce della deficitaria situazione della ricerca in Italia, la assoluta necessità di inserire anche i settori scientifico-disciplinario definiti «affini» nel computo dei requisiti minimi, in modo da non contravvenire al principio costituzionale (articolo 33) che garantisce che «l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento» e che «gli atenei hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti solo dalle leggi dello Stato»;

se non ritenga necessario riconsiderare piuttosto, anche attraverso apposite iniziative normative il palese squilibrio determinato, in fatto di autonomia universitaria, e nel rapporto tra garanzia del libero sviluppo della ricerca e controllo sulla utilizzazione delle risorse dei contribuenti, del sistema di governance degli Atenei caratterizzato da una sostanziale irresponsabilità nella gestione delle risorse pubbliche erogate annualmente dallo Stato, che appare ben tollerata dal Ministero interpellato il quale, con effetti destabilizzanti sulla finanza nazionale, si astiene dall'esercitare controlli sui bilanci delle Università statali.

(2-00829)
«Marinello, Angelino Alfano, Fallica, Gioacchino Alfano, Fabbri, Caligiuri, Boscetto, Bruno, Jannone, Della Vedova, Brancher, Paniz, Armosino, Biancofiore, Bertolini, Zorzato, Milanato, Laurini, Ceroni, Romele, Paroli, Di Virgilio, Fasolino, Licastro Scardino, Di Cagno Abbrescia, Garagnani, Mario Pepe, Azzolini, Galli, Verro, Picchi, Uggè, Fitto, Mazzaracchio, Pelino, Ponzo, Campa, Iannarilli, Lenna, Sanza».
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CORSI DI LAUREA, UNIVERSITA'
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1989 0168