Atto Camera
Interpellanza urgente 2-00368
presentata da
KATIA BELLILLO
martedì 13 febbraio 2007 nella seduta n.108
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che:
le autorità fiscali statunitensi hanno dichiarato l'evasione fiscale del personale italiano a contratto delle rappresentanze diplomatico-consolari e degli Istituti di cultura all'estero, avanzando agli stessi richiesta di adesione al condono, entro e non oltre il 20 febbraio 2007, per importi che oscillano tra i 75.000 ed i 100.000 dollari a persona;
risulta agli interpellanti che i suddetti cittadini italiani hanno, al contrario, regolarmente pagato le imposte che sono state prelevate, accantonate e versate dal ministero degli esteri, quale sostituto d'imposta, al ministero delle finanze americano;
sempre a parere degli interpellanti il ministero degli esteri italiano, nella fase di accantonamento e versamento degli importi, avrebbe omesso di applicare i dettati dell'accordo bilaterale esistente fra Italia ed Usa, che prevede la riscossione in loco delle tasse da parte del ministero delle finanze americano;
i suddetti lavoratori non risulterebbero pertanto evasori ma vittime inconsapevoli di un errore macroscopico commesso dalle autorità del ministero degli esteri italiano, ed una eventuale loro adesione alla richiesta di condono avanzata dalle autorità americane equivarrebbe ad una ingiusta ammissione di colpevolezza;
alcune associazioni sindacali rappresentative del suddetto personale, al fine di trovare una soluzione al problema, hanno chiesto all'Ambasciata italiana a Washington di conferire l'incarico ad un esperto di questioni fiscali americano, ma a tutt'oggi, a pochi giorni dalla scadenza del termine di adesione al condono, l'amministrazione non vi ha provveduto per mancanza di fondi;
anche il personale delle ambasciate di altri Paesi è stato coinvolto nella verifica fiscale dell'amministrazione americana partita nel febbraio del 2006, ma è stato sollevato dall'amministrazione di provenienza che è riuscita, come nel caso della Gran Bretagna, che si è fatta carico di rimborsare direttamente le imposte al fisco americano, a trovare delle soluzioni che tutelassero i propri dipendenti -:
se non ritenga urgente intervenire presso le autorità statunitensi al fine di far slittare la scadenza, ormai prossima, del termine di adesione al condono fiscale sopra menzionato e di rivedere gli accordi fra Italia ed Usa in materia tributaria improntando il trattamento fiscale alla reciprocità fra Stati aderenti.
(2-00368)
«Bellillo, Ferdinando Benito Pignataro, Sgobio».