ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00367

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 108 del 13/02/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
Data firma: 13/02/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO) 13/02/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/02/2007
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/02/2007
Stato iter:
15/02/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/02/2007
Resoconto UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
 
RISPOSTA GOVERNO 15/02/2007
Resoconto VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 15/02/2007
Resoconto UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 14/02/2007

DISCUSSIONE IL 15/02/2007

SVOLTO IL 15/02/2007

CONCLUSO IL 15/02/2007


Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00367
presentata da
RODOLFO DE LAURENTIIS
martedì 13 febbraio 2007 nella seduta n.108

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:

la crisi occupazionale che interessa la Provincia dell'Aquila e parte di Chieti, ha raggiunto ormai livelli non più tollerabili, dovuti, secondo gli interpellanti, all'inerzia delle giunte provinciali e Regionali e allo scarso rilievo che questo Governo pone per la risoluzione del problema;

nel territorio marsicano la Oliit, appartenente al gruppo Luppi, ha acquisito nel febbraio 2004, nel territorio di Avezzano (Aquila), Ixfin, ed opera anche nel territorio di Chieti con un proprio stabilimento;

la Oliit nel rilevare la proprietà della Ixfin, ha garantito il supporto finanziario di una società americana per una somma consistente tale da coprire le spese necessarie di gestione e di esercizio di tutti gli stabilimenti del gruppo ma dallo stesso febbraio 2004 la società in questione, nonostante dichiarazioni di copertura economica, è sempre stata in una situazione di crisi, tanto da non poter sostenere dalla stessa data la corresponsione degli stipendi ai 296 dipendenti del sito di Avezzano ed ai 179 addetti del sito produttivo di Chieti;

già nel luglio scorso vi è stato un intervento, da parte del primo firmatario, volto a interessare Governo e soprattutto enti locali, quali Regione, Provincia dell'Aquila e Provincia di Chieti, ad un tavolo serio per una risoluzione concertata e rapida della crisi e soprattutto per verificare ed eventualmente accogliere le richieste di eventuali investitori esteri;


sulla proposta di acquisizione del sito industriale marsicano da parte del Consorzio per lo sviluppo del nucleo industriale di Avezzano, sembra essere stato raggiunto un accordo tra il Ministero dello sviluppo economico e Regione Abruzzo, gli interpellanti chiedono dunque al Governo di vigilare su tale operazione e soprattutto che l'acquisto venga vincolato all'uso industriale e non ceduto per semplici fini speculativi e che altresì il consorzio per lo sviluppo del nucleo industriale di Avezzano, in qualità di acquirente, assuma altresì l'impegno di concretizzare in breve tempo l'interesse di altri imprenditori ad un'ulteriore acquisizione che garantisca una continuità industriale ed il contestuale reinserimento del personale;

nell'area peligna la situazione è a dir poco allarmante: diversi stabilimenti hanno annunciato la chiusura o il forte ridimensionamento, ci citano i siti industriali Finmek, Lastra, Crodo che coinvolgono almeno 400 famiglie dell'area di Sulmona;

esistono delle iniziative regionali, ma non vi è una chiara logica su quali sono gli interventi infrastrutturali e su quali basi si fonda la politica industriale e la politica del lavoro sui territori descritti;

il problema risulta essere estremamente preoccupante, per l'intera area industriale di appartenenza e per la società circostante, si ribadisce quindi la necessità di un tavolo istituzionale con le parti sociali e le amministrazioni locali, Regione Abruzzo, Provincia dell'Aquila e Provincia di Chieti, dove progettare degli interventi strutturali di sostegno che incidano non solo sul caso Oliit, ma interessino i poli elettronico dell'Aquila e quello di Sulmona ed il distretto industriale di Chieti -:

se il Governo intenda, innanzitutto, adoperarsi, e con quale tempistica per il completo sostegno dell'economia e dell'industria marsicana della valle Peligna e dell'area teatina al fine di prevenire situazioni simili a quelle della Oliit, reinserendo i territori in questione nel quadro degli aiuti comunitari previsti dall'articolo 87, comma 3, lettera c), del Trattato che istituisce la Comunità europea, come per altro affermato sia dalla Giunta regionale sia dalla Giunta provinciale, e come il primo firmatario ha più volte sottolineato in altre interpellanze, e inoltre al fine di poter accelerare l'iter per la firma del documento di proroga degli ammortizzatori sociali per evitare altri epiloghi estremamente penalizzanti per i lavoratori degli stabilimenti coinvolti, di Avezzano, di Sulmona e quello di Chieti.

(2-00367)«De Laurentiis, Volontè».
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
FONDI E FINANZIAMENTI COMUNITARI, IMPRESE INDUSTRIALI, INDUSTRIA ELETTRONICA, MISURE CONTRO LA DISOCCUPAZIONE, PROGRAMMI E PIANI
GEO-POLITICO:

CHIETI - Prov, ABRUZZI, L'AQUILA - Prov, ABRUZZI