Atto Camera
Interpellanza urgente 2-00365
presentata da
ANTONIO LEONE
lunedì 12 febbraio 2007 nella seduta n.107
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
durante l'audizione presso la Commissione Antimafia il 7 febbraio 2007 il procuratore antimafia, Piero Grasso, ha denunciato di aver appreso la nuova organizzazione degli uffici della Dda di Palermo solo dalla lettura del Giornale di Sicilia;
secondo quanto dettato dalla attuale disciplina normativa, all'articolo 70-bis dell'ordinamento giudiziario, (regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12) le modifiche organizzative degli uffici della Dda devono essere preventivamente comunicati alla Direzione Nazionale Antimafia;
l'omessa comunicazione alla Direzione Antimafia non è stata nell'immediato smentita dal procuratore capo di Palermo, dottor Messineo, nelle dichiarazioni alla stampa, così come dichiarato dal procuratore Grasso;
tale smentita è arrivata solo il giorno dopo, e filtrata come indiscrezione al termine di una riunione in procura fra il procuratore Capo ed i suoi procuratori aggiunti;
il procuratore Messineo, ridisegnando l'assetto dell'ufficio della Dda ha reinserito nell'ufficio i procuratori aggiunti Guido Lo Forte e Roberto Scarpinato;
proprio l'esclusione dalla Dda dei suddetti procuratori aggiunti, fu all'origine, negli anni scorsi, di un grave conflitto all'interno degli uffici giudiziari di Palermo finito dinanzi al CSM, mentre la procura di Palermo era guidata proprio dall'attuale Procuratore Nazionale Antimafia, dottor Piero Grasso;
dopo la nomina del dottor Grasso alla Procura Nazionale Antimafia, il Csm nominò al vertice della procura di Palermo il dottor Francesco Messineo;
secondo quanto dichiarato dal dottor Grasso, perché riportato dai quotidiani, il procuratore di Palermo, dottor Messineo avrebbe dichiarato «ho degli impegni da onorare, equilibri da garantire», impegni che consisterebbero nella garanzia del ritorno in Dda dei dottori Scarpinato e Lo Forte;
tale impegno sarebbe stato assunto in cambio della nomina da parte del CSM alla procura di Palermo, ipotesi che se confermata configurerebbe secondo il dottor Grasso «una nomina di scambio» -:
se la normativa attuale imponga al procuratore capo presso la Procura della Repubblica di comunicare preventivamente al Procuratore Nazionale Antimafia l'organizzazione della struttura degli uffici della Dda;
se il procuratore di Palermo, dottor Messineo, abbia comunicato tale riorganizzazione alla Procura Nazionale Antimafia;
quali iniziative intenda assumere il Ministro della giustizia nel caso in cui nelle procedure di riorganizzazione della Dda di Palermo risultassero violate le norme legislative vigenti.
(2-00365) «Leone, Santelli».