ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00146

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 42 del 26/09/2006
Abbinamenti
Atto 2/00144 abbinato in data 12/10/2006
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: L' ULIVO
Data firma: 26/09/2006
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L' ULIVO 26/09/2006
L' ULIVO 26/09/2006
RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA 26/09/2006
L' ULIVO 26/09/2006
ITALIA DEI VALORI 26/09/2006
POPOLARI-UDEUR 26/09/2006
L' ULIVO 26/09/2006
L' ULIVO 26/09/2006
L' ULIVO 27/09/2006


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - POLITICHE PER LA FAMIGLIA
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - POLITICHE PER LA FAMIGLIA delegato in data 26/09/2006
Stato iter:
12/10/2006
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/10/2006
Resoconto L' ULIVO
 
RISPOSTA GOVERNO 12/10/2006
Resoconto MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (POLITICHE PER LA FAMIGLIA)
 
REPLICA 12/10/2006
Resoconto L' ULIVO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 27/09/2006

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/10/2006

DISCUSSIONE IL 12/10/2006

SVOLTO IL 12/10/2006

CONCLUSO IL 12/10/2006


Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00146

presentata da
EMANUELE SANNA
martedì 26 settembre 2006 nella seduta n.042

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per le politiche per la famiglia, il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
la drammatica vicenda della bambina bielorussa trattenuta illegalmente in Italia rischia di determinare pesanti conseguenze sui progetti di accoglienza dei bambini bielorussi nel nostro Paese e sul programma di adozioni;
da quasi un mese una coppia di coniugi liguri trattiene secondo gli interpellanti, illegalmente una bambina bielorussa da loro ospitata nell'ambito del sistema di accoglienza iniziato all'indomani del disastro di Chernobyl;
ogni anno circa 30.000 bambini bielorussi vengono ospitati da altrettante famiglie italiane, provenienti sia da Istituti (Iternat) che da famiglie, spesso con storie tragiche alle spalle e un grande vuoto di affetti;
i soggiorni del bambini bielorussi non attribuiscono giuridicamente alcun titolo alle famiglie ospitanti e pertanto le famiglie non sono affidatarie dei piccoli ma solo persone che cedono temporaneamente la propria abitazione a questi soggetti extracomunitari;
quello che vorrebbe essere un atto d'amore per una bambina che avrebbe subito maltrattamenti, può tradursi in un gesto di egoismo che rischia di avere conseguenze terribili per i tanti bambini bielorussi bisognosi di cure, di affetto, d'amore, di una famiglia che li accolga;
la Bielorussia non è il paese degli orfanotrofi «lager» come molte famiglie italiane hanno potuto constatare andando a visitare i bambini ivi ospitati, ma anzi proprio in questi istituti trovano quella protezione che non hanno avuto nelle famiglie naturali, dove hanno vissuto condizioni di grave disagio sociale;
gli abusi di cui sarebbe stata vittima la bambina sarebbero una gravissima eccezione e non la regola, non è giusto generalizzare in quanto episodi di violenza avvengono anche nel nostro Paese, sia in famiglia che in strutture scolastiche, e che la Bielorussia è in grado di punire gli eventuali colpevoli e di tutelare la piccola;
la Bielorussia ha dato al nostro Paese garanzie, oltre ogni ragionevole dubbio, circa la tutela della bambina, che sarebbe seguita da una equipe medica mista italo-bielorussa e che verrebbe destinata ad altra struttura e a seguito di tali assicurazioni e garanzie il tribunale dei minori di Genova ha disposto il rientro della bambina in patria; nonostante tutto i coniugi liguri hanno scelto, secondo gli interpellanti, con la presunzione di restare impuniti, la via della illegalità, senza valutare le gravi conseguenze che questo gesto rischia di avere nei confronti del sistema dell'accoglienza dei bambini e del programma di adozioni;
sarebbe profondamente sbagliato avallare la prassi che in Italia il sequestro di persona sia una soluzione di fronte al dilungarsi di una procedura adottiva. Preso atto che come immediata conseguenza la Bielorussia ha disposto il congelamento dei programmi di accoglienza e già nel prossimo natale i bambini non verranno mandati in Italia;
le pesanti conseguenze che il rifiuto di riconsegnare la bambina al suo Paese può avere per le migliaia di bambini che vengono ospitati, soprattutto per i più deboli e bisognosi di cure quali quelli ospitati negli istituti e perché il rifiuto di riconsegnare la bambina, secondo gli interpellanti, mette in discussione il valore della legalità e della giustizia, danneggia l'immagine dell'Italia nel mondo ed inoltre rischia di compromettere la difficile opera di ricucitura che il Governo italiano sta portando avanti per la concreta attuazione del protocollo d'intese sulle adozioni -:
quali provvedimenti, nell'ambito delle proprie competenze, intendano mettere in atto al fine di ripristinare la legalità a difesa dei programmi di accoglienza e dei procedimenti adottivi.
(2-00146) «Sanna, Sereni, Attili, Cogodi, Fadda, Palomba, Satta, Schirru, Soro, Bressa».

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
AFFIDAMENTO DI MINORI, RELAZIONI INTERNAZIONALI, SEQUESTRO DI PERSONA, STATI ESTERI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

BIELORUSSIA