DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/11/2007
DISCUSSIONE IL 12/11/2007
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/11/2007
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/11/2007
ACCOLTO IL 14/11/2007
PARERE GOVERNO IL 14/11/2007
DISCUSSIONE IL 14/11/2007
APPROVATO IL 14/11/2007
CONCLUSO IL 14/11/2007
Atto Camera
Mozione 1-00249
presentata da
LUCA VOLONTE'
lunedì 12 novembre 2007 nella seduta n.240
La Camera,
premesso che:
in Italia sono presenti circa 70 mìla cooperative, per lo più di piccole dimensioni, che operano in diversi settori (agricolo, credito, consumo, sociale, lavoro ed altri);
la presenza cooperativa è indice di una economia aperta e concorrenziale, come dimostra la forte presenza cooperativa anche in Nord America e nei Paesi a più rapido sviluppo, oltre che negli Stati membri dell'Unione europea, in diversi casi con imprese cooperative di maggiore dimensione rispetto a quelle italiane e che detengono maggiori quote di mercato;
le cooperative sono sorte per soddisfare i bisogni dei propri soci nel campo sociale, economico e culturale: sono imprese a tutti gli effetti, ma con finalità e funzionamento mutualistici non lucrativi e mantengono intatta la loro mission;
la diversità delle finalità ha comportato un diverso trattamento civilistico e fiscale, che, con le dovute differenziazioni legate ai diversi ordinamenti, trova riscontro anche nel resto dell'Unione europea;
ogni riflessione critica e costruttiva sulle cooperative deve partire dalla consapevolezza che la presenza delle cooperative nel panorama imprenditoriale europeo e mondiale è stata sempre considerata una ricchezza e dall'apporto che il mondo cooperativo ha dato all'economia e all'occupazione italiana;
nella XIV legislatura sono state modificate le norme civilistiche e fiscali, ridimensionando il trattamento specifico, imponendo requisiti più severi e limitando il tutto alle sole cooperative a mutualità prevalente;
nonostante le cooperative siano sottoposte a severi controlli e l'accertamento della mancanza di mutualità ne comporti lo scioglimento, rimane il problema delle cooperative non aderenti alle centrali che sfuggono in gran parte, pertanto, alla vigilanza;
è auspicabile per promuovere e far crescere la cooperazione più autentica fare chiarezza ed individuare i casi di irregolarità o abuso;
tali fenomeni vanno prevenuti e repressi senza con ciò danneggiare l'intero movimento cooperativo e di conseguenza l'economia del Paese, impoverendone il mercato e la concorrenza,
impegna il Governo:
ad assumere i provvedimentì necessari all'accertamento e alla repressione di ogni abuso o irregolarità amministrativa;
a difendere risolutamente, presso le istituzioni comunitarie, gli ordinamenti cooperativi definiti nella XIV legislatura;
ad adottare i provvedimenti necessari affinché l'amministrazione sia posta in grado, come da obbligo di legge, di assicurare la vigilanza su tutte le società cooperative, sia nella forma ordinaria sia con le necessarie ispezioni straordinarie, per l'effettivo accertamento della mutualità e l'individuazione di eventuali deviazioni dagli scopi originari mutualistici della cooperativa;
ad adottare ogni utile iniziativa per verificare se comportamenti di amministrazioni locali abbiano determinato situazioni di vantaggio per talune aziende cooperative con effetti distorsivi sulla concorrenza.
(1-00249)«Volontè, Galletti».