ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00233

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 223 del 15/10/2007
Abbinamenti
Atto 1/00227 abbinato in data 12/11/2007
Atto 1/00249 abbinato in data 12/11/2007
Atto 1/00250 abbinato in data 12/11/2007
Atto 1/00251 abbinato in data 14/11/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: FORZA ITALIA
Data firma: 15/10/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORZA ITALIA 15/10/2007


Stato iter:
14/11/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/11/2007
Resoconto FORZA ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 12/11/2007
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Resoconto ITALIA DEI VALORI
Resoconto PARTITO DEMOCRATICO-L'ULIVO
 
INTERVENTO GOVERNO 12/11/2007
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
PARERE GOVERNO 14/11/2007
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 14/11/2007
Resoconto ITALIA DEI VALORI
Resoconto LA ROSA NEL PUGNO
Resoconto UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
Resoconto POPOLARI-UDEUR
Resoconto COMUNISTI ITALIANI
Resoconto ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto LEGA NORD PADANIA
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Resoconto FORZA ITALIA
Resoconto ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto FORZA ITALIA
Resoconto PARTITO DEMOCRATICO-L'ULIVO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/11/2007

DISCUSSIONE IL 12/11/2007

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/11/2007

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/11/2007

NON ACCOLTO IL 14/11/2007

PARERE GOVERNO IL 14/11/2007

DISCUSSIONE IL 14/11/2007

RESPINTO IL 14/11/2007

CONCLUSO IL 14/11/2007


Atto Camera

Mozione 1-00233
presentata da
ANTONIO LEONE
lunedì 15 ottobre 2007 nella seduta n.223

La Camera,

premesso che:

con la riforma del titolo VI del libro quinto del Codice civile ad opera del decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 6, è stata introdotta e definita la categoria della mutualità prevalente al fine di distinguere in modo chiaro la cooperazione contraddistinta da reali finalità mutualistiche da quella avente caratteristiche diverse in quanto maggiormente orientata al mercato e alle logiche proprie delle società operanti in tale contesto;

sempre più taluni settori del mondo cooperativo operano sul mercato in un'ottica puramente imprenditoriale per nulla rispettosa del diritto dei soci a partecipare alla vita sociale e ad essere informati sui movimenti economico-finanziari posti in essere dalla dirigenza; peraltro è sempre più diffusa prassi di avere un numero di dipendenti di gran lunga superiore al numero dei soci; tali situazioni privano di fatto la cooperazione della sua funzione tradizionale imperniata sul principio di mutualità;

il sistema cooperativo, proprio perché si considera il principio della mutualità, gode di consistenti vantaggi fiscali, operativi e di semplificazione di adempimenti e scritture: ove tale principio manchi tali vantaggi devono considerarsi privilegi illegittimi;

la situazione più eclatante si rinviene in Emilia Romagna, dove il monopolio assoluto delle cooperative in vari settori, dall'edilizia alla distribuzione, sanità e altro, condiziona negativamente il libero mercato penalizzando di fatto i consumatori sempre più vittime di abusi di potere da parte di questi colossi che hanno, in molte realtà, cancellato il commercio al dettaglio e qualsiasi altra forma di concorrenza e, conseguentemente, pongono grossi ostacoli e limitano la produzione, gli sbocchi o gli accessi al mercato beneficiando anche di una legge regionale che aiuta, in termini significativi, il sistema cooperativo già forte per conto proprio;

ad Imola, città in provincia di Bologna, si trova un distretto industriale cooperativo, ove imprese riconducibili a vere e proprie holding nei loro settori, con oltre 1000 dipendenti, fatturati significativi ed operanti nei mercati internazionali, beneficiano di un trattamento fiscale diverso ed agevolato rispetto ad imprese che hanno natura sociale diversa e che, di fronte a questi colossi spesso soccombono;

Berardo Caprotti, titolare del marchio Esselunga, ha recentemente denunciato come a Bologna ed in Romagna esistono connivenze fra cooperative «rosse» ed enti locali, esistenti, peraltro, dal dopo guerra e continuati fino ad oggi con un interscambio anomalo fra dirigenti o funzionari delle suddette Coop ed amministratori locali nonché il passaggio di uomini ed affari tra due realtà che dovrebbero essere nettamente separate (si fa riferimento all'area di via Andrea Costa a Bologna e all'atteggiamento tenuto dall'organo preposto, ovvero la Sovrintendenza ai beni archeologici dell'Emilia Romagna che aveva definito area archeologica lo spazio ove stato edificato il supermercato Coop);

a Cavriago (Parma) la Coopservice, che fa capo alla potente Legacoop, controlla Servizi Italia s.p.a. con sede in Soragna di Parma che recentemente è stata quotata in borsa; ci si chiede quale possa essere la mutualità di una società quotata in borsa, che pensa essenzialmente al livello delle proprie quotazioni ed agli azionisti è da comprendere; anche per i citati organismi è nota la rilevanza per l'economia regionale e le fitta rete di rapporti che li lega alla macchina pubblica;

a Roma, la trasmissione televisiva Report ha posto in luce che i soci delle cooperative per i servizi sanitari nemmeno sapevano di far parte di una cooperativa e di avere dei diritti sociali; ritenevano di essere dipendenti di società il cui nome cambiava continuamente, pur avendo sempre gli stessi titolari;

la situazione determinatasi impone un'indagine sul sistema cooperativo nazionale ed emiliano romagnolo in particolare, al fine di far emergere le eventuali violazioni delle leggi che regolano la concorrenza e la tutela dei consumatori, verificare i rapporti, non sempre chiari con gli enti locali o con le autorità preposte a concedere aree, nonché a chiarire e definire in modo chiaro il concetto di mutualità distinguendo tra cooperazione con finalità mutualistiche da quella avente una logica prevalentemente di mercato;
impegna il Governo:


ad attivare, per quanto di sua competenza, ipotesi di indagine dell'Autorità per la concorrenza ed il mercato per valutare se il diverso trattamento amministrativo e fiscale di cui godono le cooperative non comporti distorsioni ed alterazioni del mercato;

ad utilizzare la Guardia di finanza per verificare se vi siano state violazioni alla normativa vigente in materia di mutualità prevalente e di diritti economici e sociali spettanti ai soci, con particolare riguardo alle cooperative che operano tramite contratti con la pubblica amministrazione;


ad adottare iniziative legislative volte a ridefinire la disciplina fiscale applicabile alle società cooperative fondandola su una nettissima distinzione tra società cooperative a mutualità prevalente, destinatarie delle misure di maggior favore e le restanti società cooperative prive di tale requisito alle quali applicare una disciplina fiscale di minore vantaggio.
(1-00233)«Leone, Garagnani».
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
AGEVOLAZIONI FISCALI, CONCORRENZA, COOPERATIVE, HOLDING, TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO (ANTITRUST), DL 2003 0006

GEO-POLITICO:

EMILIA ROMAGNA