ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00174

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 164 del 05/06/2007
Abbinamenti
Atto 1/00173 abbinato in data 22/10/2007
Atto 1/00235 abbinato in data 22/10/2007
Atto 1/00236 abbinato in data 22/10/2007
Atto 1/00238 abbinato in data 22/10/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
Data firma: 05/06/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO) 22/10/2007


Stato iter:
30/10/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/10/2007
Resoconto UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 22/10/2007
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
PARERE GOVERNO 30/10/2007
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 30/10/2007
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Resoconto POPOLARI-UDEUR
Resoconto FORZA ITALIA
Resoconto L'ULIVO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 22/10/2007

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 22/10/2007

DISCUSSIONE IL 22/10/2007

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/10/2007

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/10/2007

ACCOLTO IL 30/10/2007

PARERE GOVERNO IL 30/10/2007

DISCUSSIONE IL 30/10/2007

APPROVATO IL 30/10/2007

CONCLUSO IL 30/10/2007


Atto Camera

Mozione 1-00174
presentata da
LUCA VOLONTE'
martedì 5 giugno 2007 nella seduta n.164

La Camera,
premesso che:
i «laogai» sono i campi di «riforma attraverso il lavoro» voluti da Mao che hanno accolto non meno di cinquanta milioni di persone dalla loro costituzione, avvenuta nei primi anni '50;
secondo i dati della Ishr (la Società internazionale per i diritti umani) attualmente sarebbero circa mille i lager in Cina e vi sarebbero rinchiusi quasi sei milioni di condannati ai lavori forzati;
in queste prigioni i condannati sarebbero costretti a lavorare come schiavi per numerosissime industrie cinesi, in particolare per quelle che producono capi di abbigliamento o prodotti a bassa specializzazione e tecnologia;
un sopravvissuto di un «laogai» ha raccontato le disumani condizioni in cui versano i prigionieri dei lager comunisti, spesso privati di cibo e sonno, oggetto di sevizie e torture di esecuzioni senza processo e persino di traffici di organi e dove l'unica via di fuga è il suicidio;
secondo la testimonianza di Harry Wu, presidente della Laogai Research Foundation, che ha trascorso diciannove anni rinchiuso in un «laogai», la detenzione in un campo di rieducazione può durare fino a tre anni senza processo, l'imputazione, l'esame o riesame giudiziario o la possibilità di confrontarsi con un'autorità;
le autorità cinesi considerano oggi i detenuti una inesauribile forza lavoro, tant'è che ogni «laogai» ha due nomi: quello del centro di detenzione e quello della fabbrica e spesso, se la rieducazione fosse giudicata non completata, possono essere trattenuti anche dopo la fine della pena;
infatti, Lu Decheng, uno dei tre gentlemen di Piazza Tienanmen, fu detenuto a Pechino e poi nel Laogai Hunan che si chiamava anche Hunan Vehicle Manufacturing Factory dove venivano prodotti ed esportati veicoli e quando il lavoro per i veicoli era poco, produceva materiale tessile e decorazioni natalizie;
i detenuti sono costretti a lavorare, sette giorni su sette e con soli tre giorni di riposo all'anno, sino a 18 ore al giorno per poter mangiare e spesso sono costretti a lavorare in condizioni pericolose o a contatto con prodotti chimici tossici. Secondo l'Ishr le condizioni sono talmente infernali che ogni detenuto su quattro non riesce a sopravvivere dopo il primo anno di vita nei laogai;
le esecuzioni nei laogai sono tornate a peggiorare dal 2003, e ogni anno vengono giustiziati più individui che in tutti i Paesi del mondo messi insieme. Secondo Harry Wu «Nel 1984, dopo un articolo di Newsweek, smisero di portare i morti in giro per le strade come pubblico esempio, ma dal 1989 hanno ricominciato, e i familiari devono pagare le spese per le pallottole e per la cremazione»;
vengono altresì prelevati gli organi dei condannati a morte in quanto appartengono ufficialmente allo Stato ed i trapianti sono effettuati sotto supervisione governativa con un costo inferiore del 30 per cento rispetto alla media;
grazie a questa manodopera non retribuita dei prigionieri dei laogai, molte industrie cinesi possono immettere sui mercati prodotti a prezzi stracciati, altamente competitivi con i prezzi occidentali;
il Pil della Cina cresce sino al 10 per cento annuo e la maggiore competitività cinese sui mercati è frutto anche di questa rete di imprese-prigioni;
nonostante la Germania sia il Paese dell'Unione che ha investito di più ed è il principale paese esportatore in Cina, il Parlamento tedesco, a larga maggioranza, ha approvato una mozione trasversale, la 16/5146, in cui non solo si condannano le condizioni disumane dei laogai ma si vieta l'importazione sul territorio tedesco di tutti quei prodotti fabbricati con la manodopera dei detenuti condannati ai lavori forzati, prevedendo altresì che sui prodotti cinesi venga applicata un'etichetta che garantisca che quel prodotto nulla abbia a che fare con i laogai,
impegna il Governo

ad adottare, senza remore, decise e incisive iniziative volte a indurre le autorità cinesi a risolvere definitivamente la questione dei laogai;
in particolare, analogamente a quanto avvenuto in Germania, a vietare l'importazione di prodotti cinesi di dubbia provenienza e prevedere, anche in Italia un bollino che certifichi l'inesistenza di impiego di manodopera di detenuti.
(1-00174) «Volontè, D'Agrò».
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ETICHETTATURA DI PRODOTTI, IMPORTAZIONI, ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, RELAZIONI INTERNAZIONALI, STATI ESTERI, TUTELA DEI LAVORATORI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CINA POPOLARE