ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00143

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 142 del 11/04/2007
Abbinamenti
Atto 1/00259 abbinato in data 19/12/2007
Atto 1/00260 abbinato in data 19/12/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
Data firma: 11/04/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO) 11/04/2007


Stato iter:
19/12/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/12/2007
Resoconto UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/12/2007
Resoconto ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Resoconto DCA-DEMOCRAZIA CRISTIANA PER LE AUTONOMIE-NUOVO PSI
Resoconto SOCIALISTI E RADICALI-RNP
 
DICHIARAZIONE VOTO 19/12/2007
Resoconto LEGA NORD PADANIA
Resoconto ITALIA DEI VALORI
Resoconto MISTO-LA DESTRA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/12/2007
Resoconto FORZA ITALIA
 
DICHIARAZIONE VOTO 19/12/2007
Resoconto PARTITO DEMOCRATICO-L'ULIVO
 
PARERE GOVERNO 19/12/2007
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 17/12/2007

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/12/2007

DISCUSSIONE IL 19/12/2007

NON ACCOLTO IL 19/12/2007

PARERE GOVERNO IL 19/12/2007

RESPINTO IL 19/12/2007

CONCLUSO IL 19/12/2007


Atto Camera

Mozione 1-00143
presentata da
FRANCESCO BOSI
mercoledì 11 aprile 2007 nella seduta n.142

La Camera,
premesso che:
le Forze armate della Repubblica costituiscono da sempre uno strumento indispensabile per l'efficacia e la credibilità della nostra politica estera, che si esplica nell'ambito delle alleanze sottoscritte in favore della sicurezza, della difesa, della pace e del rispetto dei diritti inalienabili delle persone e dei popoli;
i nostri contingenti militari sono apprezzati protagonisti in numerosi teatri, ove la pacifica convivenza risulta seriamente compromessa, dimostrandosi interpreti sensibili delle decisioni assunte dalle istituzioni rappresentative anche in condizioni di alto rischio;
la nostra confermata partecipazione ad alcune importanti missioni umanitarie e di difesa della pace, come in Afghanistan, Libano e Balcani, reca all'Italia giusto prestigio per l'impegno costantemente profuso al servizio delle parti più deboli, contro la violenza, il terrorismo e la sopraffazione;
a seguito dell'intervenuta crisi finanziaria che ha richiesto una forte contrazione della spesa pubblica negli esercizi finanziari 2005/2006/2007, lo stanziamento di bilancio per la difesa è stato sensibilmente ridotto, tanto da scendere sotto la misura dell'1 per cento sul prodotto interno lordo;
i tagli di bilancio hanno costretto le Forze armate a ridurre progressivamente la spesa del personale, incidendo quasi esclusivamente sul reclutamento e l'addestramento delle leve più giovani, con ciò determinando una crisi di operatività ed uno sbilanciamento del proprio equilibrio funzionale tra spese di personale, di esercizio e d'investimento destinato ad aggravarsi nel tempo;
tale equilibrio scaturisce dalla normativa vigente (legge n. 331 del 2000 e legge n. 25 del 1997), a cui si è pervenuti considerando i fondamentali compiti delle Forze armate, anche in relazione al contesto degli impegni assunti nei diversi organismi internazionali (Onu, Unione europea, Nato) e negli accordi internazionali e bilaterali;
le risorse, attualmente destinate alla funzione «difesa», collocano l'Italia in una posizione arretrata rispetto a tutti i Paesi con analoga capacità economica e, soprattutto, pregiudicano il raggiungimento dei predetti obiettivi, dal momento che, mentre sono assicurati i fondi per i programmi di ammodernamento tecnologico già stabiliti da tempo, non altrettanto può dirsi per le esigenze del personale, con particolare riguardo all'attuazione compiuta del modello professionale;
il Governo ha allo studio un piano di «razionalizzazione e riorganizzazione» delle Forze armate, posto anche all'ordine del giorno della recente riunione del Consiglio supremo di difesa, che si tradurrebbe in una riduzione degli organici di 30.000 unità, con la naturale conseguenza di ridimensionare fortemente le ambizioni, che hanno sempre ispirato la nostra politica estera ed i conseguenti impegni assunti, che nel processo di globalizzazione in atto nell'alleanza, tendono ad incrementarsi;
ogni mutamento, in senso riduttivo, delle dotazioni organiche riduce, sotto i limiti di funzionalità, la capacità operativa delle nostre Forze armate e, in particolare, dell'Esercito, per il quale la dimensione della componente umana risulta vitale, come dimostrano gli standard assunti nelle forze armate dei maggiori Paesi europei,
impegna il Governo:
a far fronte alla critica situazione venutasi a determinare nelle nostre Forze armate, recuperando le lacune accumulatesi nel reclutamento e nell'addestramento ed incrementando le risorse finanziarie destinate al comparto per ripristinare gli equilibri di funzionalità e di operatività secondo gli standard europei in rapporto al prodotto interno lordo;
a considerare l'impegno per la difesa un valore aggiunto per la politica interna ed estera dell'Italia, affinché si confermi nel ruolo di protagonista apprezzata nel processo di mondializzazione delle iniziative in difesa della pace e della sicurezza, secondo i tradizionali impegni assunti nelle diverse sedi internazionali.
(1-00143) «Bosi, Volontè».
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE, FORZE ARMATE, RECLUTAMENTO MILITARE, RELAZIONI INTERNAZIONALI, SPESA PUBBLICA