ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00140

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 141 del 04/04/2007
Abbinamenti
Atto 1/00061 abbinato in data 11/04/2007
Atto 1/00141 abbinato in data 11/04/2007
Atto 1/00142 abbinato in data 11/04/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: FORZA ITALIA
Data firma: 04/04/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORZA ITALIA 04/04/2007
FORZA ITALIA 04/04/2007
FORZA ITALIA 04/04/2007
FORZA ITALIA 04/04/2007
FORZA ITALIA 04/04/2007
FORZA ITALIA 04/04/2007
FORZA ITALIA 04/04/2007
FORZA ITALIA 04/04/2007
FORZA ITALIA 04/04/2007
ALLEANZA NAZIONALE 17/04/2007


Stato iter:
19/04/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/04/2007
Resoconto FORZA ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 11/04/2007
Resoconto VERDI
Resoconto LA ROSA NEL PUGNO
Resoconto LEGA NORD PADANIA
Resoconto ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto DCA-DEMOCRAZIA CRISTIANA PER LE AUTONOMIE - PARTITO SOCIALISTA-NUOVO PSI
 
INTERVENTO GOVERNO 11/04/2007
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
PARERE GOVERNO 19/04/2007
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 19/04/2007
Resoconto UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
Resoconto FORZA ITALIA
Resoconto LA ROSA NEL PUGNO
Resoconto FORZA ITALIA
Resoconto L' ULIVO
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Resoconto UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
Resoconto FORZA ITALIA
Resoconto ALLEANZA NAZIONALE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/04/2007

DISCUSSIONE IL 11/04/2007

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 11/04/2007

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/04/2007

ACCOLTO IL 19/04/2007

PARERE GOVERNO IL 19/04/2007

DISCUSSIONE IL 19/04/2007

APPROVATO IL 19/04/2007

CONCLUSO IL 19/04/2007


Atto Camera

Mozione 1-00140
presentata da
ANTONIO LEONE
mercoledì 4 aprile 2007 nella seduta n.141

La Camera,
premesso che:
la carenza di acqua costituisce un problema a livello mondiale che impone ormai interventi immediati e non più rinviabili;
la Giornata mondiale dell'acqua, indetta recentemente dalla Fao, ha, infatti, evidenziato come l'attuale situazione di crescente carenza idrica deve essere fronteggiata senza perdere altro tempo a tutti i livelli: internazionale, nazionale e locale;
nel corso di tale incontro, è, infatti, emerso che, a seguito del forte aumento della popolazione mondiale e della crescita economica e produttiva, sono di conseguenza in forte aumento i consumi di acqua;
le conclusioni del meeting internazionale hanno confermato come gran parte della popolazione mondiale sia sotto una minaccia globale, in quanto il nostro sistema ecologico è seriamente compromesso e per alcuni aspetti non più recuperabile;
gli inquietanti andamenti climatici in continua evoluzione negativa richiedono l'adozione di due tipi di politiche di intervento: una globale, di lungo periodo, che intervenga sulle cause del fenomeno e che deve essere sviluppata a partire dall'attuazione e dall'implementazione degli impegni internazionali, dal Protocollo di Kyoto alle misure previste dall'Unione europea, puntando, inoltre, a coinvolgere gli Usa, i grandi Paesi industriali emergenti, quali Cina ed India, e quelli in via di sviluppo nella riduzione dei livelli di emissione di gas ad effetto serra; una seconda politica più immediata che preveda misure di adattamento alle tendenze in atto e punti da subito a interventi di tutela e di buona gestione delle risorse idriche;
anche il nostro Paese è coinvolto direttamente e in modo significativo da tale grave cambiamento climatico;
in particolare, le stagioni invernali degli ultimi anni sono state caratterizzate da piogge e precipitazioni nevose molto inferiori rispetto alle medie stagionali;
le piogge e le nevicate cadute durante l'autunno e l'inverno del 2006-2007 risultano essere state del tutto insufficienti a garantire l'alimentazione dei corsi d'acqua e delle falde acquifere ed i tecnici della protezione civile avvertono che l'estate 2007 sarà ricordata, se non ci saranno piogge primaverili molto abbondanti, per le gravi difficoltà di approvvigionamento idrico che rischiano di pregiudicare, in particolare, le produzioni agricole;
secondo gli stessi tecnici, inoltre, i dati sulle riserve idriche disponibili attualmente rivelano una situazione preoccupante, ponendo i competenti organi davanti a scelte drastiche su come ripartire le poche risorse idriche disponibili tra usi civili, industriali ed agricoli;
il depauperamento delle risorse idriche interessa l'intera penisola; tutto il Nord Italia, in particolare l'area del bacino del Po, è, infatti, caratterizzato da una forte anomalia meteo-climatica con scarse precipitazioni e un deciso aumento della temperatura rispetto alle medie del periodo; mentre per quanto riguarda il Mezzogiorno la situazione è ancora più grave, in considerazione del fatto che la condizione di partenza è già quella di una scarsa piovosità, per cui in alcune zone si corre il rischio, a causa dell'ulteriore diminuzione delle precipitazioni e dell'aumento della temperatura, di una vera e propria desertificazione;
la scarsità d'acqua per il settore agricolo ha già avuto significative ripercussioni negative, specie per i raccolti di riso, cereali, mais ed anche per gli agrumeti diffusi nelle regioni meridionali e insulari; risulta, quindi, urgente porre mano ad una azione sui sistemi irrigui, che può condurre a forti risparmi e ad una migliore utilizzazione delle scarse risorse idriche disponibili;
è, altresì, necessaria una programmazione agricola che tenga conto, per il futuro, della risorsa acqua e che nei periodi di siccità e di scarsità di risorse idriche assicuri, dopo il consumo civile, la priorità dell'uso agricolo;
le disposizioni contenute nella legge finanziaria per il 2007, che prevedono i finanziamenti per gli interventi compresi nel piano irriguo nazionale, al fine di garantire l'avvio della realizzazione delle opere necessitano, pertanto, di un'attuazione urgente in prossimità dell'inizio della stagione estiva;
è importante ricordare l'azione svolta dal Governo Berlusconi per quanto riguarda il sistema di gestione e di protezione delle risorse idriche, con la delibera del Cipe 27 maggio 2005, n.74, che approvò il piano irriguo nazionale, che poteva contare su due limiti d'impegno quindicennali di 50 milioni di euro ciascuno, per oltre un miliardo di euro di interventi a sostegno delle opere irrigue;
è necessario anche stimolare l'impegno delle regioni, le quali sebbene per numerosi aspetti sono titolari delle competenze sulla materia, non sembra siano inclini ad investire adeguatamente nelle opere irrigue, nonostante le regioni meridionali, in particolare, siano penalizzate da evidenti carenze infrastrutturali;
occorre, inoltre, sviluppare tutte le tecniche in grado di favorire un miglioramento dei sistemi irrigui, che consentano l'impiego ottimale delle risorse idriche, sia riducendo l'impatto di determinate colture agricole, per le quali è possibile adottare innovative metodologie di risparmio idrico, sia favorendo l'uso dell'acqua di minore qualità per gli usi industriali ed agricoli;
in materia di tutela delle risorse idriche, risultano necessari interventi affinché nei bacini idrografici, caratterizzati da consistenti prelievi, le derivazioni siano sempre regolate in modo da garantire il livello di deflusso necessario alla vita negli alvei e tale da non danneggiare gli equilibri degli ecosistemi,
impegna il Governo:
a provvedere all'immediata attuazione delle disposizioni contenute dalla legge finanziaria per il 2007, per quanto riguarda l'individuazione e la realizzazione degli interventi previsti dal piano irriguo nazionale;
ad adoperarsi perché siano utilizzate al meglio, eliminando gli sprechi, le disponibilità di acqua per l'agricoltura, al fine di poter soddisfare tutte le esigenze, soprattutto in quelle aree del Mezzogiorno la cui economia è dedita prevalentemente alla produzione agricola e alla commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli;
ad emanare provvedimenti ed assumere iniziative diretti ad un migliore riutilizzo dei reflui in agricoltura;
a promuovere a livello comunitario la creazione di un fondo di solidarietà per le crisi idriche, individuando in quella sede i migliori strumenti assicurativi che garantiscano la copertura per gli agricoltori dai sopravvenuti e crescenti rischi climatici;
a prevedere specifici interventi, specie nel Mezzogiorno, volti a realizzare e potenziare le opere infrastrutturali per la raccolta e la distribuzione delle acque;
a provvedere, attraverso iniziative adeguate, a promuovere appropriate pratiche agronomiche, che comportino minori consumi idrici a parità di rese, e ad introdurre varietà colturali con maggiore resistenza alla carenza di acqua.
(1-00140) «Leone, Marinello, Misuraca, Paolo Russo, Giuseppe Fini, Grimaldi, Iannarilli, Licastro Scardino, Minardo, Romele, Salerno».
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ACQUE, ACQUE DI SCARICO, AGRICOLTURA, APPROVVIGIONAMENTO IDRICO, IRRIGAZIONE, MEZZOGIORNO, OPERE PUBBLICHE, UNIONE EUROPEA