Atto Camera
Mozione 1-00122
presentata da
ROBERTO MARONI
venerdì 16 marzo 2007 nella seduta n.128
La Camera,
premesso che:
l'affermazione, nel costume sociale giovanile, delle discoteche e dei locali notturni, come sede preferenziale di divertimento, ha determinato la diffusione di alcuni fenomeni degenerativi estremamente preoccupanti, tra cui l'uso di droghe e alcol, provocando il fenomeno delle cosiddette «stragi del sabato sera»;
per la maggior parte dei giovani, eccedere nell'alcol non è solo un fatto occasionale, ma un'abitudine: più di un ragazzo su tre abusa delle sostanze alcoliche almeno una o due volte al mese; quattro su dieci consumano alcol in modo pesante da una a tre volte la settimana; il 2,1 per cento supera le tre volte ogni sette giorni;
gli ultimi dati statistici evidenziano che nel nostro Paese ogni anno si verificano circa 225 mila incidenti stradali, con 5.426 decessi ed oltre 300 mila feriti. Sono numeri drammatici, soprattutto in considerazione del fatto che circa il 30 per cento delle vittime ha un'età compresa tra i 15 e i 29 anni;
l'obiettivo indicato dal terzo programma di azione della Commissione europea, «Dimezzare il numero delle vittime della strada nell'Unione europea entro il 2010: una responsabilità condivisa» - Bruxelles, 14 maggio 2003 - impone all'Italia, quale Stato dell'Unione europea, di attuare una drastica politica di riduzione del numero dei morti e feriti per incidenti stradali; nel 2005 il costo sociale causato dagli incidenti è stato pari a 35 miliardi di euro;
nel corso degli ultimi 30 anni il tasso di mortalità per incidenti stradali è diminuito del 45 per cento, passando da 24 a 13 morti all'anno ogni 100.000 residenti, ma tale diminuzione non è uniforme in tutte le età, visto che il tasso di mortalità della fascia di età tra i 15 e i 29 anni non presenta grandi variazioni nel tempo e, anzi, sembra destinato a diventare quello più elevato;
l'uso di sostanze alcoliche è una tra le principali cause dei sinistri, con 3.300 incidenti l'anno per guida in stato di ebbrezza; secondo stime condotte in altri Paesi europei, almeno il 30-35 per cento degli incidenti stradali è correlato all'uso di alcol;
tali dati sembrerebbero dimostrare l'inefficacia sia dei controlli sulle strade, che delle azioni di prevenzione e sensibilizzazione contro l'uso di alcol e stupefacenti nelle discoteche fino ad oggi predisposte;
uno strumento efficace ad arginare il fenomeno dell'abuso di bevande alcoliche potrebbe riguardare la previsione dell'obbligo di effettuare al di fuori dei locali notturni il test alcolemico da parte degli organi di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285;
nel periodo 2002-2004 solo il 3 per cento dei patentati italiani è stato controllato con l'etilometro, rispetto al 16 per cento della media europea e al 38 per cento dei Paesi più severi. In Francia si effettuano 7-8 milioni di controlli l'anno, in Spagna circa 3-4 milioni, mentre in Italia i controlli sono appena 200 mila;
al fine di contrastare gli effetti sullo stato di salute e i costi anche di carattere sociale provocati dagli incidenti stradali collegabili al consumo di alcol, la normativa vigente vieta la sola somministrazione («vendita al banco») di superalcolici tra le 22 e le 6 (legge 30 marzo 2001, n. 125, articolo 14, comma 1) negli autogrill; tale divieto, tuttavia, non consente di per sé di realizzare un'efficace politica di riduzione della disponibilità di prodotti alcolici nei confronti dei guidatori;
in altri Paesi europei, come l'Inghilterra, la Francia e la Spagna, l'adozione di misure di prevenzione ad hoc, anche attraverso campagne di educazione con forme di pubblicità shock, ha dato buoni frutti sul piano della riduzione degli incidenti dovuti all'alcol;
un valido deterrente all'eccessivo consumo di sostanze alcoliche potrebbe essere rappresentato dall'istallazione, nei veicoli, di tecnologie all'avanguardia, che permetterebbero, in concomitanza con l'attivazione di controlli più capillari, di ridurre il numero dei morti che ogni anno si registrano sulle nostre strade;
per rendere efficace la norma di cui all'articolo 186 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, che prevede un limite massimo alcolemico consentito pari a 0,5 milligrammi per millilitro, è necessario attivare controlli capillari e costanti, anche superando l'annoso problema della carenza di personale delle forze dell'ordine, e prevedere sanzioni più severe nei confronti di coloro che guidano sotto l'influenza dell'alcol,
impegna il Governo:
a presentare un'iniziativa legislativa di modifica del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, recante il nuovo codice della strada, affinché, per coloro che si mettono alla guida di un veicolo nei giorni del venerdì e del sabato dalle ore 22 alle ore 7 del giorno successivo, il limite massimo alcolemico consentito sia pari a 0,0 milligrammi per millilitri e, conseguentemente, ad affrontare organicamente tutte le problematiche di cui in premessa;
a valutare l'ipotesi, in via sperimentale, nell'arco temporale di un mese, di un'iniziativa tesa a vietare la vendita ed il consumo di prodotti alcolici nei pubblici esercizi nei giorni del sabato e della domenica dall'1 alle 7 del mattino.
(1-00122)
«Maroni, Alessandri, Allasia, Bodega, Bricolo, Brigandì, Caparini, Cota, Dozzo, Dussin, Fava, Filippi, Fugatti, Garavaglia, Gibelli, Giancarlo Giorgetti, Goisis, Grimoldi, Lussana, Montani, Pini, Pottino, Stucchi».