ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00093

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 106 del 08/02/2007
Abbinamenti
Atto 1/00025 abbinato in data 12/02/2007
Atto 1/00095 abbinato in data 12/02/2007
Atto 1/00096 abbinato in data 12/02/2007
Atto 1/00097 abbinato in data 12/02/2007
Atto 1/00098 abbinato in data 12/02/2007
Atto 1/00102 abbinato in data 20/02/2007
Atto 1/00103 abbinato in data 20/02/2007
Atto 1/00104 abbinato in data 20/02/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: FORZA ITALIA
Data firma: 08/02/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007
FORZA ITALIA 08/02/2007


Stato iter:
20/02/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/02/2007
Resoconto FORZA ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 12/02/2007
Resoconto LA ROSA NEL PUGNO
Resoconto POPOLARI-UDEUR
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
 
INTERVENTO GOVERNO 12/02/2007
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIRITTI E PARI OPPORTUNITA')
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/02/2007

DISCUSSIONE IL 12/02/2007

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/02/2007

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/02/2007

RITIRATO IL 20/02/2007

CONCLUSO IL 20/02/2007


Atto Camera

Mozione 1-00093
presentata da
ISABELLA BERTOLINI
giovedì 8 febbraio 2007 nella seduta n.106


La Camera,

premesso che:

i dati raccolti da associazioni di rappresentanza del mondo femminile islamico segnalano che l'86 per cento delle donne islamiche presenti in Italia sono analfabete e non conoscono il sistema alfanumerico; l'80 per cento non esce di casa se non accompagnata da figure maschili della famiglia di appartenenza; solo il 10 per cento delle 400.000 donne islamiche presenti in Italia conduce una vita, che, secondo gli standard socio-statistici, potrebbe definirsi normale;

la cronaca quotidiana informa, con crescente drammaticità, di violenze consumate sul territorio italiano all'interno di nuclei familiari o di comunità di origine extracomunitaria;

tali atti si indirizzano, soprattutto, nei confronti delle donne e dei soggetti, che, in questi contesti, vivono in una condizione di debolezza e di minorità;

sul nostro territorio si moltiplicano le denunce di donne extracomunitarie di religione islamica vittime di matrimoni poligamici, celebrati in centri di preghiera autorizzati dallo Stato a svolgere una libera attività associativa, ma senza alcuna autorità giuridica che ponga in essere un'unione che possa essere considerata valida dallo Stato. Secondo i firmatari del presente atto di indirizzo, questi matrimoni sostanziano non solo una grave violazione dell'ordinamento penale italiano, ma anche una grave lesione della dignità umana delle donne musulmane presenti in Italia, poiché spesso esse ignorano la «non validità» dell'unione ufficializzata in moschea, subendone comunque le conseguenze in caso di ripudio;

l'articolo 556, primo comma, del codice penale recita: «Chiunque essendo legato da matrimonio avente effetti civili, ne contrae un altro, pur avente effetti civili, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Alla stessa pena soggiace chi, non essendo coniugato, contrae matrimonio con persona legata da matrimonio avente effetti civili»;

presso il ministero dell'interno è istituito, con funzioni meramente consultive, un organo composto da alcuni soggetti individuati dal ministero stesso tra i tanti in Italia che professano il credo islamico - in modi per natura diversi, poiché non esiste un organo normativo nell'islam, ma la pratica religiosa si basa soltanto sull'interpretazione del corano - denominato Consulta islamica;
impegna il Governo:

a promuovere iniziative, anche legislative, volte a tutelare ed a garantire sul territorio nazionale il rispetto dei diritti umani e civili delle donne extracomunitarie presenti in Italia;

a promuovere un miglioramento delle condizioni di vita delle donne extracomunitarie, attraverso specifici corsi di alfabetizzazione in italiano, programmi di inserimento nel mondo lavorativo ed imprenditoriale, oltre a specifiche campagne di sensibilizzazione che permettano alle donne interessate di conoscere i propri diritti e i possibili strumenti di autotutela;

ad istituire un telefono multilingue che renda più agevole alle donne extracomunitarie denunciare la propria condizione di disagio sociale, fisico, psichico;

ad escludere dalla Consulta islamica tutte quelle associazioni di rappresentanza che pongano in essere comportamenti contrari ai principi dell'ordinamento giuridico italiano, in generale, e della condizione della donna extracomunitaria, in particolare.

(1-00093)
«Bertolini, Paoletti Tangheroni, Licastro Scardino, Misuraca, Aprea, Bocciardo, Carlucci, Palmieri, Adornato, Santelli, Baiamonte, Grimaldi, Ceccacci Rubino, Giuseppe Fini, Giro, Romagnoli, Franzoso, Galli, Martino, Martusciello, Carfagna, Pizzolante, Sanza, Di Cagno Abbrescia, Fasolino, Garagnani, Cossiga, Rosso, Fedele, Zanetta, Craxi, Fratta Pasini, Luciano Rossi, Biancofiore, Lainati, Azzolini, Picchi, Della Vedova».
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
DIRITTI DEGLI STRANIERI, DIRITTI DELL'UOMO, DONNE, IMMIGRAZIONE, ISLAMISMO
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CONSULTA ISLAMICA