BONELLI, BALDUCCI, BOATO, CASSOLA, DE ZULUETA, FRANCESCATO, FUNDARÒ, LION, PELLEGRINO, CAMILLO PIAZZA, POLETTI, TREPICCIONE e ZANELLA. -
Al Ministro dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
come riportato da tutti i mezzi di informazione, il piano industriale 2007-2011, che il consiglio di amministrazione delle
Ferrovie dello Stato ha discusso a dicembre 2006 e presentato ora al Governo, prevede, tra le altre cose, un nuovo aumento del dieci per cento per i biglietti dei treni a media e lunga percorrenza dal 1
o ottobre 2007;
detto aumento, se confermato, rappresenterebbe il secondo rincaro dall'inizio del 2007, visto che un incremento della stessa entità era già scattato dal 1
o gennaio 2007;
sempre stando a quanto si legge nel piano industriale varato dai vertici delle
Ferrovie dello Stato, gli aumenti tariffari per la media-lunga percorrenza prevedono da qui al 2011 ulteriori incrementi del 5 per cento l'anno a partire dal 2009 e, per quanto riguarda il trasporto regionale, gli aumenti tariffari saranno dell'ordine del 3,5 per cento medio annuo per coprire sia la dinamica inflazionistica sia gli investimenti per nuovo materiale rotabile;
considerando l'aumento già operante da gennaio 2007 e quello preventivato per ottobre 2007, gli utenti pagheranno circa 130 milioni in più per viaggiare;
un ulteriore motivo di preoccupazione risiede nelle valutazioni dello stesso amministratore delegato delle
Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, che una ventina di giorni fa aveva parlato di almeno 10 mila esuberi nell'azienda;
l'attuale trasporto ferroviario risulta troppo spesso non all'altezza, specie al Sud, con ritardi frequenti, materiale rotabile mal ridotto, sistemi di sicurezza da migliorare, servizi alla clientela generalmente insoddisfacenti;
è necessario che ogni aumento delle tariffe venga preceduto da un contestuale miglioramento del servizio -:
se non intenda adoperarsi perché siano scongiurati gli eventuali aumenti tariffari previsti dal piano industriale delle
Ferrovie dello Stato, subordinandoli ad un effettivo miglioramento degli
standard di qualità del servizio di trasporto, in termini di efficienza, funzionalità, sicurezza, con particolare attenzione ai servizi per i pendolari, e garantendo, altresì, gli attuali livelli occupazionali. (3-00657)