ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00268

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 44 del 28/09/2006
Abbinamenti
Atto 3/00408 abbinato in data 28/11/2006
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 28/09/2006


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 28/09/2006
Stato iter:
28/11/2006
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2006
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 28/11/2006
Resoconto LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/11/2006

DISCUSSIONE IL 28/11/2006

SVOLTO IL 28/11/2006

CONCLUSO IL 28/11/2006


Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00268

presentata da
PAOLA GOISIS
giovedì 28 settembre 2006 nella seduta n.044

GOISIS. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:

il centro storico di Padova somiglia sempre più ad una Casbah: extracomunitari spacciatori e criminali la tengono in ostaggio;

la cosiddetta zona della Stanga è divenuta «zona off limits» della città di Padova;

il muro antispaccio eretto dalla Giunta comunale di centro sinistra per isolare via Anelli e dintorni, luogo di extracomunitari spacciatori e malavitosi, che lo hanno scelto come base operativa per i loro traffici, è diventato un caso mediatico e sociologico, tanto da attirare l'attenzione di una televisione di Stato tedesca che sta girando un documentario su questo quartiere definito «il bronx della città del Santo»;

nel quartiere di via Anelli e all'interno delle palazzine del residence «Serenissima» convivono numerose etnie di immigrati, per lo più d'origine nigeriana e maghrebina;

l'amministrazione padovana di centro-sinistra ha eretto un muro di lamiera lungo quasi 100 metri per tutelare i residenti dagli immigrati malavitosi che da mesi minano la sicurezza del quartiere, provvedendo anche allo sgombero di alcune palazzine, chiudendo 150 alloggi, spostando 120 nuclei familiari (330 persone) in altre zone della città, proponendosi di chiuderne altre quattro; si tratta di immobili degradati occupati abusivamente da extracomunitari irregolari o con regolare permesso di soggiorno, ma che non possono pagare un canone d'affitto superiore ai 600 euro;

via Anelli è divenuta una sorta di ghetto-bunker, controllata da tre check point, vigilata da telecamere collegate alle centrali operative delle forze dell'ordine, i cui varchi possono essere attraversati dai residenti dotati di appositi telecomandi: una vera sfida all'immaginazione del creatore del fumetto «Diabolik»;

da alcune dichiarazioni rilasciate dalle autorità locali emergerebbe che tali interventi siano stati necessari per evitare che gli spacciatori di droga continuassero ad «aggirare i blocchi delle forze dell'ordine»;

dalla metà degli anni '90 gli edifici delimitati dal «muro dell'impotenza» risultano occupati abusivamente. Alcuni consiglieri regionali hanno accennato agli innumerevoli appelli degli attivisti di Razzismo Stop e dei volontari della Parrocchia San Pio X che hanno cercato di informare le autorità preposte sul degrado del complesso abitativo in parola e sulle difficoltà di vita sociale dei residenti illegali di via Anelli; non a caso il Comitato dei residenti del quartiere, costituito anche da italiani, ha preso significativamente il nome «Per il superamento del ghetto»;

a giudizio dell'interrogante la stragrande maggioranza dei malavitosi che spacciano nella zona in parola, pur non risiedendo in via Anelli, non può non contare su appoggi logistici e complicità da parte di extracomunitari irregolari e malavitosi;

l'assessore all'immigrazione del comune di Padova avrebbe avallato l'iniziativa privata di istituire ronde notturne di vigilantes extracomunitari;

la proposta di alcune forze politiche locali per la realizzazione di politiche sociali, edilizie e patrimoniali che creino soluzioni alternative abitative per i residenti di via Anelli, è ammirabile sotto il profilo sociologico, ma richiede un processo di media e lunga durata che, evidentemente, non potrebbe risolvere il problema della sicurezza, continuando a ghettizzare i residenti italiani ed extracomunitari regolari;

il Sindaco di Padova ha dichiarato sulla stampa l'intenzione di abbattere il muro-antispaccio, per evitare ulteriori disordini causati nella giornata di ieri dai No-Global -:

se non ritenga opportuno avviare un'indagine per verificare quali misure siano state attuate dal 1990 ad oggi dagli Uffici territoriali competenti per lo sgombero dei citati alloggi fatiscenti di via Anelli, occupati abusivamente da extracomunitari;

se risponda al vero che l'assessore all'immigrazione del comune di Padova avrebbe avallato l'iniziativa privata di istituire ronde notturne di vigilantes extracomunitari;

se non ritenga necessario verificare che l'annunciato abbattimento del muro- antispaccio venga di fatto attuato e, nel caso, se non ritenga necessario rafforzare i controlli delle forze di polizia, prevedendo eventualmente la militarizzazione dell'intera area, sede di spacciatori di droga di diverse etnie;

verificare che i 150 «sfrattati» di via Anelli siano lavoratori regolari e rispettosi delle leggi dello Stato italiano;

adoperarsi affinché il piano relativo all'individuazione delle zone della provincia di Padova per la costruzione di abitazioni alternative da destinare agli extracomunitari sfrattati dalla zona della Stanga, non preveda la costruzione di complessi abitativi all'interno di piccole comunità della provincia padovana, con il rischio di riprodurre la situazione del «ghetto» di via Anelli.(3-00268)

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
IMMIGRAZIONE, IMMOBILI PER ABITAZIONE, PROGRAMMI E PIANI
GEO-POLITICO:

PADOVA, PADOVA - Prov, VENETO