ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00694

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 200 del 02/08/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Data firma: 02/08/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA 02/08/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/08/2007
Stato iter:
13/09/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/09/2007
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
 
RISPOSTA GOVERNO 13/09/2007
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 13/09/2007
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/09/2007

SVOLTO IL 13/09/2007

CONCLUSO IL 13/09/2007


Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00694
presentata da
MASSIMILIANO SMERIGLIO
giovedì 2 agosto 2007 nella seduta n.200

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro della salute, per sapere - premesso che:

giovedì 19 luglio, a Roma, è stato effettuato uno sgombero di circa 1300 persone che vivevano in un insediamento non autorizzato sotto il ponte della Magliana;

tra queste 1300 persone c'erano anche donne incinte, bambini, e molti neonati;

lo sgombero, secondo la testimonianza di moltissimi appartenenti ad associazioni e cooperative sociali che si occupano dei problemi legati all'immigrazione, è stato molto violento e ha lasciato gli sgomberati senz'acqua, senza cibo e senza sapere dove andare;

l'Italia è già stata condannata dal consiglio d'Europa per la brutalità degli sgomberi e per il mancato rispetto della normativa europea al riguardo;

moltissimi intellettuali, forze politiche ed associazioni hanno, giustamente, emesso un comunicato in data 21 luglio, in cui viene stigmatizzato l'intervento repressivo e il mancato rispetto di più elementari diritti umani;

quanto accaduto non può essere liquidato come una normale operazione di polizia contro degli abusivi che saranno costretti e trovare altrettante situazioni emergenziali in attesa di un nuovo sgombero, ma rappresenta il fallimento delle politiche di accoglienza e ricovero che vengono sostituite da un presunto ritorno alla «legalità» e tutto discapito delle aree più deboli ed emarginate;

quanto accaduto nel caso specifico non è, purtroppo, un caso unico visto che nella città di Roma, come in altre in tutta Italia, si continuano a sgomberare i campi provvisori realizzati da cittadini immigrati e nomadi senza trovare, nella maggioranza dei casi, situazioni alternative dignitose e all'altezza di un Paese civile;

d'altra parte anche nelle situazioni in cui sono state concesse delle aree alle comunità rom, spesso la situazione è precaria e al limite della decenza e della tutela della salute pubblica;

ad esempio all'interno del campo rom di Castel Romano, in provincia di Roma, inaugurato il 14 settembre 2005, ed assegnato a due comunità diverse provenienti da due diverse aree della città di Roma (nonostante sia ampiamente noto che vi sono spesso forti contrasti tra le varie comunità) la situazione igienico sanitaria è al limite della sopravvivenza ed i servizi sono praticamente inesistenti, in particolare:

a) nel campo vivono 700 persone, di cui la metà sono bambini, di questi ultimi 260 sono iscritti nelle scuole, con una frequentazione del 50 per cento e un progressivo abbandono dalle scuole dell'infanzia a causa della lontananza delle stesse dal sito del campo;

b) non c'è acqua potabile durante il giorno (solo un'ora la mattina e una la sera dalle 23 alla mezzanotte), nel campo sono morte 3 persone e dall'ottobre 2005 a dicembre 2005 25 bambini hanno contratto l'epatite A e un adulto l'epatite B;

c) non c'è assistenza medica e non vi sono mezzi di trasporto che colleghino con la città -:

per quale motivo, nel caso specifico dell'area della Magliana, lo sgombero da parte delle forze dell'ordine è stato così violento e non si è tenuto conto in nessun modo del disastro umanitario che si sarebbe provocato, della sofferenza e di tutti i disagi che questi neonati, bambini, donne e uomini si sono trovati e si troveranno a vivere;

se tale operazione sia stata concordata con l'amministrazione comunale di Roma e per quale motivo non si è tentato di dare una risposta alternativa a chi chiede solamente di potere vivere in maniera dignitosa nel nostro Paese;

se vi sono dati sul numero di sgomberi effettuati nei confronti di campi abusivi realizzati dalle comunità rom e in quanti casi sono state trovate soluzione alternative;

cosa si intenda fare, vista l'evidente emergenza sociale e sanitaria esistente in numerosi campi rom abusivi o non, al fine di salvaguardare la salute di coloro che ci vivono con particolare riferimento ai bambini;

se non si ritenga un errore gravissimo continuare ad affrontare l'emergenza rom come un problema di ordine pubblico e che di conseguenza sia necessario, con il contributo delle stesse comunità, ricercare politiche di accoglienza che favoriscano l'inserimento e salvaguardino la dignità e la cultura degli stessi.

(2-00694)«Smeriglio, Migliore».
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
FORZE DI POLIZIA, IMMIGRAZIONE, NOMADI, OCCUPAZIONE DI IMMOBILI, ORDINE PUBBLICO
GEO-POLITICO:

ROMA, ROMA - Prov, LAZIO