ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00295

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 89 del 20/12/2006
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
Data firma: 20/12/2006
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO) 20/12/2006


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 20/12/2006
Stato iter:
18/01/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/01/2007
Resoconto UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
 
RISPOSTA GOVERNO 18/01/2007
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 18/01/2007
Resoconto UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/01/2007

SVOLTO IL 18/01/2007

CONCLUSO IL 18/01/2007


Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00295

presentata da
LUCA VOLONTE'
mercoledì 20 dicembre 2006 nella seduta n.089

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere - premesso che:

l'industria del marmo rappresenta in alcune parti del territorio, e in particolare, nel Comune di Grezzana, in provincia di Verona, l'attività economica di gran lunga più importante, con circa 70 aziende produttive ed un consistente numero di addetti, che traina anche un rilevante «indotto» nel campo del commercio, dell'artigianato e dei servizi;

lo smaltimento dei residui della lavorazione della pietra (marmo e affini) ha sempre rappresentato un grave problema per lo sviluppo di detta attività, problema derivante soprattutto dalla qualificazione come rifiuti dei predetti residui, con conseguenti gravi difficoltà di carattere burocratico per il reperimento e l'allestimento di siti idonei, con alti costi a carico delle imprese;

tale normativa era del tutto ingiustificata dal momento che i residui della lavorazione della pietra costituiscono «inerti», senza alcun potere inquinante;

finalmente, il decreto legislativo 3 aprile 2006 (cosiddetto Codice dell'Ambiente), approvato dal precedente Governo, ha previsto all'articolo 186 che i residui della lavorazione della pietra erano assimilati alle «terre e rocce di scavo» e possano pertanto essere utilizzati anche per rinterri, riempimenti, rilevati, macinati e per il riempimento delle cave coltivate e che non costituiscono rifiuti, sempre che sia accertato dall'Autorità competente il carattere non inquinante del materiale;

la Regione Veneto ha adottato la deliberazione n. 1749 del 6 giugno 2006, con la quale ha dato indicazioni ed istruzioni operative per applicare l'articolo 186 del decreto legislativo 152/2006, ed è ora finalmente possibile intravedere una soluzione all'annoso problema dello smaltimento dei residui della lavorazione della pietra con lo snellimento degli adempimenti burocratici, il recupero produttivo del medesimo materiale, la riduzione dei costi, garantendo comunque la prioritaria tutela della natura e dell'ambiente;

assurdamente, il nuovo Governo ha approvato in Consiglio dei Ministri uno schema di modifica del decreto legislativo in oggetto, e in particolare all'articolo 186 si prevede di togliere i residui della lavorazione della pietra dall'assimilazione alle «terre e rocce di scavo», per cui gli stessi residui tornano ad essere considerati rifiuti ad ogni effetto, con conseguente ritorno alle gravi difficoltà di reperire siti idonei a realizzare «discariche» dove collocare gli «inerti», aggravio di tempi e procedure burocratiche, alti costi e, in alcuni casi, rischio di arresto delle attività delle aziende produttive;

tale problema riguarda la generalità dell'industria del marmo -:

se non ritenga, alla luce delle considerazioni svolte, che sia opportuno un attento ripensamento dei cambiamenti contenuti nello schema di modifica al decreto legislativo 152/2006 in relazione all'articolo 186, lasciando immutata l'attuale previsione che assimila i residui della lavorazione della pietra alle «terre e rocce di scavo» e non ai rifiuti come prevede invece la nuova formulazione.

(2-00295)«Volontè, Peretti».

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
INDUSTRIA MINERARIA ED ESTRATTIVA, RIFIUTI E MATERIALE DI SCARTO
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2006 0152

GEO-POLITICO:

GREZZANA, VERONA - Prov, VENETO