ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00101

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 35 del 01/08/2006
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: FORZA ITALIA
Data firma: 01/08/2006
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORZA ITALIA 01/08/2006
FORZA ITALIA 01/08/2006


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 01/08/2006
Stato iter:
03/08/2006
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/08/2006
Resoconto FORZA ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2006
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 03/08/2006
Resoconto FORZA ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/08/2006

SVOLTO IL 03/08/2006

CONCLUSO IL 03/08/2006


Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00101

presentata da
STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI
martedì 1 agosto 2006 nella seduta n.035

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:

il Ministro dell'interno Amato ha sollevato il problema delle procure che passano le carte ai giornalisti o, addirittura, forniscono la password dei computer, affermando, che i giornalisti vanno puniti, senza porsi anche il problema dei magistrati;

il fatto è che l'Italia è stata invasa da un mare d'intercettazioni telefoniche, con modalità e quantità finora sconosciute. Sui giornali non sono finiti solo i soliti verbali, segno di un rapporto inaccettabile fra procure e stampa, ma direttamente le trascrizioni;

in particolare si richiede se il Governo abbia accertato che esista una rispondenza fra ciascuna intercettazione, in relazione sia al periodo cui si riferisce che all'inchiesta nella quale s'inscrive, e gli atti formali con i quali è stata disposta;

è capitato di leggere intercettazioni che, per materia e località, non solo non si riferiscono all'inchiesta di quel procuratore, ma neanche rientrano nella competenza di quella procura. Chi, allora, ha chiesto ed autorizzato quell'attività investigativa?

si è anche letto d'intercettazioni durate anni. Ma quali indagini hanno avuto una così lunga durata, con riferimento a quali reati?

è noto che il responsabile della sicurezza Pirelli, Giuliano Tavaroli, ha curato, per Telecom Italia, tutto il settore relativo alle intercettazioni telefoniche. E ci riferiamo alle sue libere dichiarazioni, rese ancora prima che fossero sollevati dubbi sul suo operato. Apprendiamo anche che Tavaroli si appoggiava ad una struttura privata, ordinando lavori per Telecom. Sappiamo che si tratta di un ex carabiniere, i cui ex colleghi, con i quali continuava a collaborare, gestivano società d'investigazione o avevano ruoli di rilievo nei nostri servizi d'informazione;

Tavaroli non ha mai perso la fiduciadel vertice delle due società, che è costituito dalle stesse persone, il che esclude che abbia agito di testa propria o violando la loro volontà;

certo colpisce quel che è successo: è la pubblicazione di certe intercettazioni a provocare l'apertura di indagini, e non i risultati di indagini a filtrare sui giornali, Quindi si torna al quesito: dove è la fonte delle intercettazioni? Quali leggi sono state violate e da chi?

nel corso delle indagini che hanno riguardato Consorte e Sacchetti si è accertato (sempre loro dichiarazioni) che hanno riscosso somme ingenti, all'estero, per il ruolo svolto sulla vicenda Telecom Italia. Tali soldi sono solo una piccola parte dell'enorme somma movimentata all'estero, cosa che è stata resa possibile dal fatto che la stessa Telecom era finita nelle mani di una cordata radicata all'estero, con società lussemburghesi a loro volta possedute da off shore;

nessuno, prima delle indagini, aveva mai immaginato che Consorte e Sacchetti avessero potuto attingere a quel tesoro. Si ha un'idea di quanti altri lo abbiano potuto fare? E fra i soldi movimentati all'estero da Tavaroli, vi è una qualche connessione con i conti riferiti a quella transazione?

è appena il caso di sottolineare che l'omissione dell'azione penale non è solo una mancanza ai doveri dell'ufficio, ma anche un modo per alimentare una realtà di possibili ricatti ed illecite pressioni;

in quanto ai magistrati che propalano il contenuto delle inchieste loro affidate, sarà bene ricordare la vicenda di Achille Toro: pm presso la procura di Roma, incaricato di indagini sulla scalata Antonveneta, comunicava informazioni sensibili per Consorte ad un altro magistrato, amico dell'indagato. Su questo si è avviata, presso la procura di Perugia, un'apposita indagine, di cui non si è saputo più nulla. Si sa, invece, che nel frattempo Toro è stato premiato, diventando Capo di gabinetto presso il Ministero dei Trasporti;

non si sa se sia stata creato un «giacimento», cui si attinge o per inchieste che portano al sequestro di materiale, o per scelta, o per volontà dei gestori del giacimento stesso -:

quale sia la posizione del Governo sul mare di intercettazioni per lo più illegali che pervengono ai giornali;

chi abbia autorizzato intercettazioni nel caso in cui queste non si riferiscano strettamente ad indagini della magistratura;

come si giustificano intercettazioni durate più di due anni;

come si intenda porre termine al perverso fenomeno delle intercettazioni illegittime e della loro diffusione ed utilizzazione.

(2-00101)«Craxi, Pizzolante, Leone».

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
AUTORIZZAZIONI, GIORNALI E QUOTIDIANI, INDAGINI GIUDIZIARIE, INTERCETTAZIONI TELEFONICHE