ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00055

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 77 del 27/11/2006
Abbinamenti
Atto 1/00023 abbinato in data 27/11/2006
Atto 1/00043 abbinato in data 27/11/2006
Atto 1/00047 abbinato in data 27/11/2006
Atto 1/00051 abbinato in data 27/11/2006
Atto 1/00056 abbinato in data 27/11/2006
Atto 1/00058 abbinato in data 27/11/2006
Atto 1/00060 abbinato in data 27/11/2006
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: L' ULIVO
Data firma: 27/11/2006
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L' ULIVO 27/11/2006
L' ULIVO 27/11/2006
L' ULIVO 27/11/2006
L' ULIVO 27/11/2006


Stato iter:
28/11/2006
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/11/2006
Resoconto L' ULIVO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/11/2006
Resoconto LA ROSA NEL PUGNO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 27/11/2006
Resoconto SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRASPORTI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/11/2006

DISCUSSIONE IL 27/11/2006

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/11/2006

RITIRATO IL 28/11/2006

CONCLUSO IL 28/11/2006


Atto Camera

Mozione 1-00055

presentata da
ANTONIO ATTILI
lunedì 27 novembre 2006 nella seduta n.077

La Camera,

premesso che:

la situazione difficile in cui versa la compagnia aerea Alitalia comporta da parte del Governo e del management decisioni chiare e rapide, al fine di scongiurare: il rischio di chiusura di una società che riveste un ruolo strategico per l'intera economia nazionale; la forte contrazione di forza lavoro che seguirebbe al fallimento della compagnia; la marginalizzazione del maggiore vettore nazionale nel mercato interno ed in quello internazionale; la cessione della compagnia di bandiera e la sua collocazione nel mercato in un rapporto con altri soggetti, al di fuori di un chiaro progetto strategico di rilancio che ne contempli la valorizzazione e una consistente presenza nel mercato italiano;

la fuoriuscita di Alitalia dal mercato comporterebbe ingenti effetti negativi per l'intero sistema Paese. La mancata presenza in un settore, com'è quello del trasporto aereo e del suo indotto, comporta, infatti, la perdita di un ramo economico caratterizzato da elevati investimenti in tecnologie di evidente rilevanza strategica;

la presenza di un forte vettore nazionale è da considerarsi strategica, anche in virtù della forte attrazione turistica rivestita dal nostro Paese;

per il rilancio di Alitalia uno dei punti rilevanti del piano industriale non può che essere il rapporto del vettore con il sistema aeroportuale italiano;

in modo improprio e superficiale si è parlato sugli organi di stampa di una situazione concorrenziale fra i due principali aeroporti nazionali che danneggerebbe Alitalia, «obbligata» ad alimentare entrambi;

secondo questa analisi Alitalia dovrebbe scegliere uno dei due aeroporti come base esclusiva;

una scelta di tal genere appare semplicistica e superficiale e non risolverebbe i problemi, né di Alitalia, né dei due aeroporti, né del trasporto aereo;

come sottolineato dal Ministro dei trasporti nel corso della riunione del tavolo per Milano del 20 novembre 2006, i due grandi aeroporti italiani devono essere capaci di trovare il proprio ruolo e le proprie funzioni all'interno del sistema aeroportuale nazionale. Per questa finalità il ministero dei trasporti sta predisponendo, all'interno del nuovo piano nazionale dei trasporti, un progetto per il sistema del trasporto aereo nazionale, all'interno del quale sarà individuato un percorso di armonico sviluppo dello scalo di Malpensa e dello scalo di Fiumicino;

per quanto attiene a Malpensa, uno dei principali problemi che hanno ostacolato il pieno sviluppo dello scalo è rappresentato dall'insufficiente accessibilità terrestre. In questo senso occorre procedere all'adeguamento del sistema di accessibilità, attraverso la realizzazione di tutti gli interventi programmati, in un quadro di particolare attenzione alla sostenibilità ambientale;

centrali per lo sviluppo dello scalo di Malpensa risultano, pertanto, gli investimenti infrastrutturali. E ciò è tanto più osservabile dalla correlazione tra lo sviluppo dell'accessibilità dello scalo e l'incremento delle destinazioni direttamente collegate, che negli ultimi anni sono passate da 120 a 160;

anche lo scalo romano di Fiumicino presenta alcune necessità infrastrutturali che da anni vengono sottolineate nelle diverse sedi istituzionali, ma disattese a livello nazionale, e a cui risulta oggi necessario dare risposte urgenti e tempestive. In particolare, risulta rilevante e prioritaria la realizzazione del «molo c»;

il sistema dei trasporti è oggetto di ampie disposizioni incluse nei due principali provvedimenti che danno vita alla manovra di bilancio 2007, ovvero il disegno di legge «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)» e il decreto-legge collegato «Disposizioni in materia di accertamento, riscossione e contrasto dell'evasione ed elusione fiscale, nonché di potenziamento dell'amministrazione economico-finanziaria» (decreto-legge n. 262 del 2006);

la legge finanziaria per il 2007 interviene a sostegno dell'accessibilità dello scalo di Malpensa, prevedendo che nell'ambito dello stanziamento di 100 milioni di euro annui, nel triennio 2007-2009, finalizzato alla prosecuzione degli interventi di realizzazione delle opere strategiche di preminente interesse nazionale, è assicurato il concorso dello Stato al completamento della realizzazione delle opere infrastrutturali della pedemontana lombarda, per un contributo quindicennale di 10 milioni di euro a decorrere dal 2007, di 30 milioni di euro a decorrere dall'anno 2008 e di 40 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009;
impegna il Governo:
ad attivare tutte le azioni ed i provvedimenti necessari per lo sviluppo del sistema aeroportuale italiano, incentrato sulla specializzazione dei singoli scali, in particolare affermando la rilevanza dello scalo di Malpensa e dello scalo di Fiumicino - così come definito nei documenti vigenti di programmazione nazionale e regionale - e ad assumere iniziative per garantire gli idonei interventi di adeguamento e rafforzamento armonico dei due principali scali aeroportuali nell'ambito della divisione delle specifiche vocazioni e naturali funzioni territoriali;

per quanto riguarda, in particolare, l'aeroporto di Malpensa, ad attivarsi perché sia garantita l'accessibilità infrastrutturale mediante il completamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali, già programmate;

a sollecitare il management Alitalia all'implementazione di un piano industriale che preveda prioritariamente:

a) alleanze con vettori nazionali e internazionali;

b) investimenti sulla flotta;

c) la presenza sui due principali aeroporti nazionali;

d) un modello aziendale più agile, meno costoso, più efficiente;

e) nonché un esame e una verifica della possibilità di realizzare a Malpensa un'appropriata base di armamento;

ad avviare una politica organica e complessiva sul sistema del trasporto aereo italiano che riguardi tutti gli attori del sistema e che sia capace di intervenire, anche a livello legislativo, sulle questioni e sulle criticità tuttora presenti: dal costo del lavoro alla rivisitazione della legislazione sui requisiti di sistema approvata nella XIV legislatura; dalle necessità infrastrutturali dei due maggiori scali nazionali all'esigenza di prevedere nuovi meccanismi di verifica dell'efficienza e dell'efficacia dell'attività di investimento dei gestori aeroportuali; dal potenziamento delle operazioni della sicurezza alla tutela dell'utenza e al rafforzamento della presenza del nostro Paese nei luoghi sovranazionali deputati alla definizione della normativa di settore.

(1-00055)
«Attili, Fiano, Barbi, Quartiani, Marantelli».

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
AEROPORTI E SERVIZI AEROPORTUALI, TRASPORTI AEREI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AEROPORTO DI MILANO MALPENSA, AEROPORTO DI ROMA FIUMICINO, DECRETO LEGGE 2006 0262, LINEE AEREE ITALIANE, ALITALIA