XVII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 483 di mercoledì 16 settembre 2015

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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI

La seduta comincia alle 9,30.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito la deputata segretaria a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

CLAUDIA MANNINO, Segretaria, legge il processo verbale della seduta di ieri.

PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Bindi, Boccia, Cirielli, Dambruoso, Dellai, Di Gioia, Di Lello, Ferranti, Ferrara, Fico, Gregorio Fontana, Giancarlo Giorgetti, Manciulli, Migliore, Piccoli Nardelli, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Rosato, Sanga, Schullian, Scotto, Sorial, Speranza, Tabacci, Tofalo, Vignali, Villecco Calipari e Vitelli sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
I deputati in missione sono complessivamente centoquattro, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell’allegato A al resoconto della seduta odierna).

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,38).

PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento. Sospendo, pertanto, la seduta, che riprenderà alle ore 10.

La seduta, sospesa alle 9,40, è ripresa alle 10.

Seguito della discussione del disegno di legge: Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi nonché all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena (A.C. 2798-A); e delle abbinate proposte di legge: Ferranti ed altri; Ferranti ed altri; Ferranti ed altri; Caparini ed altri; Fratoianni e Daniele Farina; Di Lello; Ermini ed altri; Gullo; Gullo; Bruno Bossio ed altri (A.C. 370-372-373-408-1285-1604-1957-1966-1967-3091).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 2798-A: Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi nonché all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena; e delle abbinate proposte di legge Ferranti ed altri; Ferranti ed altri; Ferranti ed altri; Caparini Pag. 2ed altri; Fratoianni e Daniele Farina; Di Lello; Ermini ed altri; Gullo; Gullo; Bruno Bossio ed altri nn. 370-372-373-408-1285-1604-1957-1966-1967-3091.
Ricordo che nella seduta di ieri è stato da ultimo respinto l'emendamento Ferraresi 1.1.
Avverto, altresì, che la V Commissione (Bilancio) ha espresso il prescritto parere (Vedi l'allegato A – A.C. 2798-A), che è in distribuzione e che contiene una condizione riferita all'emendamento 7.601 della Commissione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.

(Ripresa esame dell'articolo 1 – A.C. 2798-A)

PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame dell'articolo 1 e delle proposte emendative ad esso riferite (Vedi l'allegato A – A.C. 2798-A).
Passiamo alla votazione dell'emendamento Molteni 1.151.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ermini. Ne ha facoltà.

DAVID ERMINI. La ringrazio, signor Presidente. Questo aspetto che viene sottolineato dall'onorevole Molteni riguarda la possibilità della parte offesa di precludere, in qualche modo, l'applicazione dell'istituto della riparazione, del ristoro, da parte del soggetto imputato verso le parti offese. Questa possibilità che l'emendamento vuole introdurre, in realtà, collide un po’ con tutto il sistema anche della riforma del 1988. Noi sappiamo che nel 1988 sono stati introdotti i riti alternativi, in particolare l'articolo 444 che prevede il patteggiamento, lasciando indenne la possibilità del ricorso all'azione civile. Abbiamo detto che con l'articolo 444 il patteggiamento non fa stato nel giudizio civile, lasciando quindi nella disponibilità della parte offesa il ricorso al tribunale ordinario per ottenere il risarcimento del danno.
Noi qui siamo di fronte ad una situazione forse ancora più complessa, perché la parte offesa che chiede la condanna dell'imputato si troverebbe, una volta che l'imputato ha formulato la propria offerta di ristoro e il giudice l'ha ritenuta congrua, nell'impossibilità di poter proseguire l'azione penale. D'altra parte, chi meglio del giudice, in questo caso, può decidere se l'offerta è congrua ? Chi obiettivamente fa l'avvocato riesce, in qualche modo, a distinguere quali sono i reati più gravi dove un accertamento da parte del giudice può andare ad individuare delle somme che siano congrue. Ma, soprattutto, facciamo riferimento, per esempio, ai reati di fronte al giudice di pace dove il giudice utilizza un criterio standard per una serie, per centinaia, probabilmente, per migliaia, di procedimenti che riguardano ingiurie, piccole minacce o altri reati di piccolo allarme sociale che possano essere chiusi attraverso il risarcimento del danno. Per cui noi riteniamo che il criterio adottato nel disegno di legge sia un criterio equo: dare la possibilità al giudice che è comunque un giudice. Non è vero che non è un giudice civile, per cui non può decidere sul ristoro e sulla quantità del danno, perché, in effetti, il giudice penale, come ben sappiamo, va sempre, quando c’è parte civile, ad incidere anche sul risarcimento. Ai sensi dell'articolo 538 può già stabilire il risarcimento del danno e può anche eventualmente applicare una provvisionale e, applicando la provvisionale, evidentemente va ad incidere sul risarcimento del danno.
Quindi, credo che obiettivamente questo è un discorso che è già stato fatto, è stato sviluppato in Commissione. Oggi, correttamente e legittimamente, viene ripresentato in Aula, ma credo che i principi generali di tutto l'assetto della giustizia riparativa ci consentano di poter esprimere un parere contrario a questo emendamento. Per questo il Partito Democratico voterà contro.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 1.151, con il parere contrario Pag. 3della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Capezzone, Latronico, Grassi... Colleghi, è inutile che gridate: «Chiudi !», ci sono decine di colleghi che stanno prendendo la tessera, quindi state tranquilli... Vico... Gentilmente, però, di accelerare... Onorevole Molteni, quando lei avrà la fortuna che ho avuto io di essere Presidente, deciderà quando chiudere la votazione. Qual è il problema, onorevole Di Battista ? Provo a spiegarle: ci sono dei colleghi che stanno prendendo la tessera. Io non posso chiudere la votazione con i colleghi che hanno diritto a votare. Basta che lei scenda, onorevole Di Stefano, e lo vede anche lei... Quelli in piazza di Spagna non votano, non si preoccupi, onorevole Molteni... Montroni, Gutgeld.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 222
Votanti 221
Astenuti 1
Maggioranza 111
Hanno votato no 221.

Sono in missione 96 deputati.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santelli 1.202, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Montroni, Bolognesi, Capezzone, Fratoianni, Toninelli, Romele, Verini, Fabbri.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 340
Votanti 335
Astenuti 5
Maggioranza 168
Hanno votato 29
Hanno votato no 306.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Terzoni ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Paolo Bernini 1.305, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Montroni, Chimienti, Cariello...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti e votanti 354
Maggioranza 178
Hanno votato 115
Hanno votato no 239.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nicola Bianchi 1.306, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Montroni, Cesaro Antimo, Benamati, Lorenzo Guerini, Luigi Gallo...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 359
Votanti 354
Astenuti 5
Maggioranza 178
Hanno votato 96
Hanno votato no 258.

Pag. 4

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Bonafede 1.307, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Ciracì, Cicchitto, Gribaudo, Sandra Savino, Oliverio, Ragosta, Giuliani...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 360
Votanti 355
Astenuti 5
Maggioranza 178
Hanno votato 72
Hanno votato no 283.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Massimiliano Bernini 1.308, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Murer, Casellato, Sandra Savino, Vignali, Grassi, Beni...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 367
Votanti 351
Astenuti 16
Maggioranza 176
Hanno votato 102
Hanno votato no 249.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Parisi 1.3, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e il parere contrario del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Paola Bragantini... Capelli... Dadone...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 376
Votanti 374
Astenuti 2
Maggioranza 188
Hanno votato 298
Hanno votato no 76.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 1.150, con il parere contrario della Commissione, del relatore di minoranza e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Cicchitto... Oliverio... Minardo... Sandra Savino... L'Abbate...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti e votanti 380
Maggioranza 191
Hanno votato 25
Hanno votato no 355.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cecconi 1.309, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Cicchitto... Cariello... Nicchi...
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 5
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 382
Votanti 379
Astenuti 3
Maggioranza 190
Hanno votato 78
Hanno votato no 301.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Castelli 1.310, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fitzgerald... Sandra Savino... La Marca...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti e votanti 387
Maggioranza 194
Hanno votato 78
Hanno votato no 309.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cozzolino 1.311, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Montroni, Marcon, Sibilia, Brignone, Causin, Miotto...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 391
Votanti 386
Astenuti 5
Maggioranza 194
Hanno votato 98
Hanno votato no 288.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dadone 1.314, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Milanato, Galperti, Beni, Capelli, Invernizzi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 394
Votanti 389
Astenuti 5
Maggioranza 195
Hanno votato 81
Hanno votato no 308.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Senaldi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daga 1.313, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fitzgerald Nissoli, Galperti, Costantino, Marchi, Marti...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 396
Votanti 389
Astenuti 7
Maggioranza 195
Hanno votato 80
Hanno votato no 309.

Pag. 6

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dall'Osso 1.312, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Marzano, Bolognesi, Fitzgerald Nissoli, Vignali, Della Valle...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 403
Votanti 396
Astenuti 7
Maggioranza 199
Hanno votato 83
Hanno votato no 313.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Piccione ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Chimienti 1.315, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Cariello, Dall'Osso, Vico...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 397
Votanti 395
Astenuti 2
Maggioranza 198
Hanno votato 91
Hanno votato no 304.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Piccione ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento D'Ambrosio 1.316, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dall'Osso, Massa...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 399
Votanti 395
Astenuti 4
Maggioranza 198
Hanno votato 363
Hanno votato no 32.

La Camera approva (Vedi votazioni).

(Il deputato Kronbichler ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gallinella 1.302, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

D'ambrosio, Turco, Montroni, Stella Bianchi, Dall'Osso, Binetti, Romele, Galperti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 404
Votanti 397
Astenuti 7
Maggioranza 199
Hanno votato 91
Hanno votato no 306.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 7

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Corda 1.317, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Massa, Nardi.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti e votanti 404
Maggioranza 203
Hanno votato 142
Hanno votato no 262.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 1.318, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Duranti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 406
Votanti 405
Astenuti 1
Maggioranza 203
Hanno votato 124
Hanno votato no 281

La Camera respinge (Vedi votazioni)

Passiamo alla votazione dell'articolo 1.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Turco. Ne ha facoltà.

TANCREDI TURCO. Signor Presidente, volevo annunciare l'astensione su questo articolo 1 da parte del gruppo di Alternativa Libera e volevo motivare questa astensione.
Questo articolo 1, a mio parere, contiene un principio che è positivo, ossia quello di chiudere molti processi perseguibili a querela della persona offesa mediante una riparazione del danno da parte del presunto reo. È un principio che c’è già con il giudice di pace ed è un principio che tutto sommato funziona. Quindi, questo è indubbiamente positivo.
Tuttavia, l'articolo 1 sarebbe stato, a mio avviso, perfetto se fosse stato approvato l'emendamento 1.1. a prima firma Ferraresi che prevedeva di sostituire la frase «e la persona offesa» con «e se la persona offesa vi consente». Questo accoglierebbe le critiche che hanno espresso le opposizioni che io reputo giuste perché mirano a dare la possibilità al cittadino offeso dal reato di decidere se preferire di ottenere subito un risarcimento del danno o se invece preferire di volere in qualche modo vedere condannato il presunto reo e di vedere instaurato un procedimento penale.
Quindi, dare la scelta ai cittadini credo che sarebbe stata la soluzione migliore, che avrebbe reso questo articolo 1, francamente, se fosse stato accolto quell'emendamento, perfettamente votabile.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Amoddio. Ne ha facoltà.

SOFIA AMODDIO. Presidente, signori deputati, stiamo per approvare una norma molto importante, in linea con altri Paesi europei, che, contrariamente a quanto sostenuto in Aula dall'opposizione, va proprio a favore delle parti offese nel processo penale. Questa norma vige soltanto per i reati perseguibili a querela per i quali la parte offesa ha il diritto di rimettere la querela, quindi quei reati sui quali il giudice può indagare solo se c’è un attivismo da parte della parte offesa, che li porta a conoscenza del giudice. Sono – ripeto – quei reati per i quali la parte offesa ha anche il potere di rimettere la querela. Quindi, se l'imputato, prima dell'udienza, prima del processo di primo grado, dimostra di avere riparato e risarcito il danno e di avere riparato tutte le conseguenze dannose e pericolose del Pag. 8reato può essere ammesso a risarcire – ripeto e sottolineo – interamente il danno. Questa è una specifica voluta dalla Commissione giustizia. Se dimostra di aver risarcito interamente il danno ha diritto all'estinzione del reato.
L'opposizione, in maniera demagogica, sostiene che questa norma violi i diritti della parte offesa. Bene, forse è indispensabile chiarire che la richiesta principale della parte offesa, allorquando presenta una querela e vuole dare avvio ad un processo penale, è quella di essere risarcita proprio dalla violazione del diritto e quindi di ottenere un risarcimento del danno. Allora chiedo: è molto meglio che la parte offesa affronti un processo di primo grado, di secondo grado, anche arrivare persino in Cassazione – chiaramente così come nel diritto dell'imputato – e magari avere una sentenza di prescrizione e non avere mai il risarcimento del danno ? Con questa norma la parte offesa può benissimo incamerare un risarcimento del danno prima dell'udienza, prima della prima udienza utile, ed ottenere appunto di essere risarcita. Quale sarebbe, quindi, il diritto violato della parte offesa ? Che non assiste all'esecuzione della pena ? Si tratta di reati perseguibili a querela e nei reati perseguibili a querela di solito l'imputato ha diritto ad una pena sospesa, quindi la pena non viene eseguita.
Le opposizioni hanno contestato che basta pagare per non scontare una pena: ritengo che pensarla in questo modo vuol dire non aver compreso ancora oggi quali sono gli obiettivi finali della pena. È vero che la pena ha un obiettivo afflittivo ma ha anche un obiettivo rieducativo, anche un obiettivo di riequilibrare quel rapporto che si è scisso tra imputato e parte offesa. Allora, l'intento afflittivo della pena viene sicuramente perseguito con il risarcimento del danno e così l'intento rieducativo, perché il giudice è tenuto a sentire le parti (il pubblico ministero, la parte offesa e l'imputato) e – ripeto – ad estinguere il reato solo se provato l'integrale risarcimento del danno e l'eliminazione delle conseguenze dannose e pericolose del reato. Quindi, ritengo che con l'approvazione di questo articolo tuteliamo in pieno le parti offese, anche così come previsto dall'Unione europea ed in linea con altri Paesi europei (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gianluca Pini. Ne ha facoltà.

GIANLUCA PINI. Presidente, intervengo proprio un minuto per replicare alla collega. Capisco che ormai la sinistra riconduca tutto quanto, anche in punta di diritto, a questioni meramente economiche, ma solitamente chi propone una querela perché persona offesa non cerca solo ed esclusivamente il risarcimento del danno, magari cerca anche giustizia (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini). Qui, in questo modo, voi glielo state precludendo; questo è il punto nodale. Però, non si riesce a capire se è una questione vostra – ripeto – di spostare tutto ormai solo su mere questioni economiche o se, invece, vi dimenticate che esiste anche un principio di diritto che state evidentemente calpestando.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO SISTO. Grazie, Presidente. Intervengo soltanto per ripristinare quello che Pietro Nuvolone chiamava un sistema del diritto penale. Cioè, è evidente che nel nostro sistema ci sono delle forme in cui l'atteggiamento di resipiscenza dell'imputato può portare all'estinzione del reato.
Si pensi per esempio al patteggiamento...

PRESIDENTE. Scusi, onorevole Sisto. Onorevole Pagano... Onorevole Pagano. A posto, grazie.

FRANCESCO PAOLO SISTO. ... che è una causa estintiva del reato di natura Pag. 9processuale, ma su cui nessuno discute. È singolare che oggi si discuta della possibilità di estinguere il reato mediante un atteggiamento di forte resipiscenza, cioè il risarcimento integrale del danno evitando qualsivoglia speculazione nel processo penale, e non ci si preoccupi di altre situazioni, come l'oblazione, come il patteggiamento, come tutte le forme di resipiscenza attuosa che consentono di estinguere il reato, che sono un must, una normalità nell'ambito del sistema penale.
È evidente – qui non sono d'accordo con il collega Pini – che la persona offesa non ha titolo ad avere una condanna in sede penale: ha titolo a partecipare al dibattimento come persona offesa che si può costituire parte civile ai fini del risarcimento del danno; tant’è che la persona offesa costituita parte civile, ripeto, chiede al giudice di liquidare il risarcimento del danno. Questi sono cardini che noi non possiamo per ragioni politiche sovvertire ! Questa è una norma – l'articolo 1 – che cerca di lubrificare il sistema, cercando delle forme di resipiscenza attiva che consentano, con maggiore snellimento del processo, il raggiungimento dell'obiettivo del soddisfacimento delle persone offese e della non inutilità del proseguimento di un'azione penale per fatti di minima rilevanza, quali sono in genere quelli procedibili a querela lasciati all'iniziativa della parte.
Mi sembra una normativa coerente, che il Parlamento ha certamente migliorato con questo intervento, che comporterà sul sistema non soltanto un effetto deflativo, come ieri si diceva, ma anche un effetto migliorativo del rapporto fra sanzione e processo, perché non è detto, e questo va ribadito: in un diritto penale moderno non ogni fatto illecito merita una sanzione penale. Vi sono delle forme alternative di sanzione, non soltanto il risarcimento del danno, ma anche quelle di natura amministrativa, che comportano comunque un elemento afflittivo ma che non deve necessariamente confluire, un po’ come si usava 200 anni fa, in una sanzione penale, quasi che il diritto penale sia l'unico modo di sanzionare qualsiasi fatto illecito. Pertanto Forza Italia voterà favorevolmente sull'articolo 1.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ferraresi. Ne ha facoltà.

VITTORIO FERRARESI. Signor Presidente, siamo contrari.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bonafede. Ne ha facoltà.

ALFONSO BONAFEDE. Signor Presidente, intervengo per fare una precisazione riguardo all'intervento della collega Amoddio, che è poco rispettoso dell'intelligenza dei cittadini. È vero, spesso i cittadini fanno querela al fine di ottenere il risarcimento del danno: verissimo ! Il punto è che voi decidete per loro, vi sostituite a loro, e alla prima udienza se c’è il risarcimento del danno il reato viene estinto e loro non possono veder proseguire il processo penale che lo Stato gli aveva dato diritto di attivare.
E allora io chiedo: se davvero è tutto finalizzato alla tutela integrale della persona offesa, perché non lo chiedete alla persona offesa ? Perché alla prima udienza non si può chiedere alla persona offesa se è d'accordo nell'ottenere il risarcimento integrale del danno, e quindi alla conseguente estinzione del reato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ?

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1, nel testo emendato.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Vico, Bonafede, Bergamini, Airaudo, Matarrelli...
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 10
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 414
Votanti 403
Astenuti 11
Maggioranza 202
Hanno votato 298
Hanno votato no 105.

La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 2 – A.C. 2798-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2798-A).
Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice ad esprimere il parere della Commissione.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Signor Presidente, il parere è contrario su tutti gli emendamenti.

PRESIDENTE. Il Governo ?

ENRICO COSTA, Viceministro della giustizia. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice.

PRESIDENTE. Passiamo ora al parere del relatore di minoranza. Onorevole Ferraresi per procedere in modo ordinato con i lavori della nostra Assemblea le indicherò io gli emendamenti su cui esprimere di volta in volta il parere.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Va bene.

PRESIDENTE. Qual è il parere sull'emendamento Nicola Bianchi 2.300 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Liuzzi 2.301 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. De Lorenzis 2.303 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. De Rosa 2.304 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Del Grosso 2.305 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Della Valle 2.306 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Dell'Orco 2.307 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Santelli 2.200 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere contrario.

PRESIDENTE. Dell'Orco 2.308 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Di Benedetto 2.309 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Di Battista 2.310 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Nicola Bianchi 2.311 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

Pag. 11

PRESIDENTE. Dell'Orco 2.312 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Manlio Di Stefano 2.316 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Di Maio 2.314 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. De Lorenzis 2.315 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Dell'Orco 2.317 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nicola Bianchi 2.300, parere contrario di Commissione e Governo e parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Placido, Minnucci, Vico, Folino, Patriarca, Nizzi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 413
Votanti 406
Astenuti 7
Maggioranza 204
Hanno votato 92
Hanno votato no 314

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Liuzzi 2.301, parere contrario di Commissione e Governo e parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Folino, Fratoianni, Kronbichler, Piccione, Carloni, Latronico, Squeri...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 429
Votanti 420
Astenuti 9
Maggioranza 211
Hanno votato 90
Hanno votato no 330.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.303, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Albini, Cariello, Realacci, Montroni, Casellato, Senaldi, Ciprini.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 428
Votanti 418
Astenuti 10
Maggioranza 210
Hanno votato 91
Hanno votato no 327

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Rosa 2.304, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole del relatore di minoranza.Pag. 12
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Folino.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 423
Votanti 420
Astenuti 3
Maggioranza 211
Hanno votato 96
Hanno votato no 324

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Airaudo ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Del Grosso 2.305, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Lainati, Duranti, Brignone, Casellato, Malpezzi... abbiamo votato tutti ?
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 436
Votanti 427
Astenuti 9
Maggioranza 214
Hanno votato 93
Hanno votato no 334

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Della Valle 2.306, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Abbiamo votato tutti ?
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 431
Votanti 422
Astenuti 9
Maggioranza 212
Hanno votato 93
Hanno votato no 329

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dell'Orco 2.307, con il parere contrario della Commissione e del Governo, e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Lainati, Carloni, Locatelli, Gelmini, Costantino.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 430
Votanti 421
Astenuti 9
Maggioranza 211
Hanno votato 89
Hanno votato no 332

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Passiamo alla votazione dell'emendamento Santelli 2.200.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO SISTO. Grazie Presidente. L'articolo 2 presenta una discrepanza sotto il profilo della tutela dei diritti di ciascun imputato, perché il primo comma esclude dall'applicabilità del meccanismo dell'articolo 1 (articoli 162-ter e 649-bis del codice penale) il giudizio di legittimità. Non si comprende perché dinnanzi alla suprema Corte di Cassazione non debba essere possibile usufruire di Pag. 13questo meccanismo. Capisco bene che la Cassazione troppe volte ha rimproverato un carico eccessivo, ma qui – sono d'accordo con il collega Sannicandro – non mi sembra che il carico eccessivo di procedimenti possa legittimare l'ablazione di un diritto.
È evidente che anche davanti al giudice della Cassazione io debba potere chiedere la sospensione del procedimento per potere risarcire il danno: la Cassazione sospende il giudizio per il periodo necessario e il termine di prescrizione rimane sospeso. Non c’è pregiudizio, non comprendo perché questa chance non debba essere data soprattutto per i procedimenti in corso, perché vale soltanto per quelli e per quelli nuovi. C’è un termine che viene fissato nell'articolo 162-ter, che in qualche maniera impone la sua vigenza.
Mi sembra davvero un ossequio eccessivo e immotivato dal punto di vista dell'articolo 24 della Costituzione, la tutela del diritto di difesa, e dell'articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. A me sembra che questo diritto debba essere garantito anche davanti al giudice della Cassazione. Che cosa si verificherebbe (articolo 3) ? Si verificherebbe che il soggetto che avrà la fortuna che questa norma entri in vigore prima che il suo processo arrivi in Cassazione, se ne potrà avvantaggiare; quello che, invece, con una randomizzazione intollerabile sul piano della tutela dei diritti, vedrà il suo processo già in Cassazione, non ne potrà usufruire. Essendo una causa estintiva del reato, a me sembra che questa sia una norma che corre il rischio di essere dichiarata poi incostituzionale. Quindi insistiamo e Forza Italia voterà favorevolmente su quest'emendamento 2.200, che è in perfetta linea con quanto scritto nell'articolo 1.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Longo. Ne ha facoltà.

PIERO LONGO. Grazie Presidente. Io mi asterrò dal votare quest'emendamento perché è giusto quanto dice l'onorevole Sisto, ma c’è un problema di fondo. Con la votazione di quest'emendamento noi demandiamo alla suprema Corte di Cassazione un giudizio di merito. La suprema Corte di Cassazione, come sappiamo, è giudice di legittimità. Quindi si crea una contraddizione con il sistema.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marotta. Ne ha facoltà.

ANTONIO MAROTTA. Grazie Presidente. In genere sono d'accordo con l'onorevole Sisto quando parliamo tecnicamente di situazioni processuali. In questa situazione, però, non lo sono. Perché ? Perché l'ipotesi che ci riguarda è il giudizio di legittimità e il giudizio di legittimità è un giudizio che ha delle sue peculiarità: non entra nel merito. È un giudizio di legittimità a cui si arriva solamente in alcuni casi espressamente previsti dal codice. Quindi, non c’è nessuna possibilità di rientrare nell'articolo 1 che, a proposito del fatto che ci riguarda, dice che «il giudice dichiara estinto il reato, sentite le parti e la persona offesa, quando l'imputato ha riparato». Quindi svolge un'attività istruttoria, che la Corte non potrebbe svolgere, proprio perché è giudice di legittimità.
Questo è sul piano del diritto, ma nella sostanza voglio dire che la materia che ci occupa riguarda pochi casi, perché riguarda solamente quei casi in maniera provvisoria di quei processi di cui si è già iniziato il dibattimento. Questa è una norma che vale soprattutto per quelli il cui dibattimento non è ancora iniziato, in cui abbiamo la preclusione della prima udienza in base dibattimentale. Quindi il problema è veramente modesto. Però, giuridicamente, penso che l'emendamento non possa essere accettato.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santelli 2.200, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.Pag. 14
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Placido, Casellato, Venittelli, Pellegrino, Bossa, Vecchio...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 431
Votanti 424
Astenuti 7
Maggioranza 213
Hanno votato 45
Hanno votato no 379.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dell'Orco 2.308, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Baruffi, Chimienti...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 435
Votanti 429
Astenuti 6
Maggioranza 215
Hanno votato 97
Hanno votato no 332.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Di Benedetto 2.309, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Nardi, Garavini, Carbone, Kronbichler, Baruffi, Arlotti, Frusone...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 436
Votanti 431
Astenuti 5
Maggioranza 216
Hanno votato 97
Hanno votato no 334.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Nardi ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Di Battista 2.310, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Sbrollini, Malpezzi, Fantinati, Grillo...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 436
Votanti 409
Astenuti 27
Maggioranza 205
Hanno votato 80
Hanno votato no 329.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nicola Bianchi 2.311, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Baruffi, Bruno Bossio...
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 15
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 440
Votanti 431
Astenuti 9
Maggioranza 216
Hanno votato 97
Hanno votato no 334.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dell'Orco 2.312, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 427
Votanti 419
Astenuti 8
Maggioranza 210
Hanno votato 91
Hanno votato no 328.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Manfredi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Manlio Di Stefano 2.316, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Grillo, Colonnese, Tancredi, Giulietti, Ascani, Garavini...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 438
Votanti 428
Astenuti 10
Maggioranza 215
Hanno votato 113
Hanno votato no 315.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Airaudo ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Di Maio 2.314, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fratoianni, Duranti, Turco, Alli, Occhiuto, Zoggia...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 439
Votanti 434
Astenuti 5
Maggioranza 218
Hanno votato 118
Hanno votato no 316

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Lorenzis 2.315, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fanucci, Luigi Gallo...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 447
Votanti 443
Astenuti 4
Maggioranza 222
Hanno votato 104
Hanno votato no 339.

Pag. 16

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Dell'Orco 2.317, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Palese, Malisani, Segoni...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 444
Votanti 434
Astenuti 10
Maggioranza 218
Hanno votato 98
Hanno votato no 336.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Luigi Gallo, Bonaccorsi, Giammanco, Brescia, Moretto.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 442
Votanti 427
Astenuti 15
Maggioranza 214
Hanno votato 306
Hanno votato no 121.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Onorevole Ferraresi, ho bisogno del suo parere sugli articoli aggiuntivi all'articolo 2.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Colletti 2.0201, 2.0205 e 2.0200.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Colletti 2.0201, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Misiani, Fitzgerald, Della Valle, Carocci, Da Villa.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 445
Votanti 441
Astenuti 4
Maggioranza 221
Hanno votato 105
Hanno votato no 336.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Colletti 2.0205, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Baruffi, Lorenzo Guerini.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 437
Votanti 420
Astenuti 17
Maggioranza 211
Hanno votato 90
Hanno votato no 330.

La Camera respinge (Vedi votazioni).Pag. 17
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Colletti 2.0200, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

De Maria, Kronbichler.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 442
Votanti 420
Astenuti 22
Maggioranza 211
Hanno votato 89
Hanno votato no 331.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 3 – A.C. 2798-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2798-A).
Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice ad esprimere il parere della Commissione.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. La Commissione esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate.

PRESIDENTE. Onorevole Ferraresi ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Esprimo parere contrario sugli identici emendamenti Sannicandro 3.150 e Santelli 3.200. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Colletti 3.202 e 3.203 e Sarti 3.201. Esprimo parere contrario sull'emendamento Santelli 3.206.
Esprimo parere favorevole sull'emendamento Colletti 3.204, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Santelli 3.205. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Colletti 3.209, mentre esprimo parere contrario sugli articoli aggiuntivi Molteni 3.02, 3.09, 3.07, 3.04, 3.05, 3.06, 3.0150, 3.010 e 3.08. Esprimo, infine, parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Colletti 3.0200 (parte ammissibile) e 3.0202.

PRESIDENTE. Il Governo ?

ENRICO COSTA, Viceministro della giustizia. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Sannicandro 3.150 e Santelli 3.200.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Daniele Farina. Ne ha facoltà.

DANIELE FARINA. Grazie Presidente, pur sotto la scure di tempi enormemente contingentati, spiego perché noi chiediamo la soppressione di questo articolo 3. Perché da qui in poi, per altri due, tre articoli, sono contenute norme che non erano presenti nel disegno di legge originario del Governo. Si tratta di interventi sul codice penale assolutamente difformi gli uni dagli altri che avrebbero invece meritato una più attenta riflessione, anche di ordine sistematico. In particolare, noi chiediamo la soppressione di questo articolo 3, non appunto per una questione di merito, ma per una questione vieppiù di metodo, nel senso che qui trattiamo di una modifica dell'articolo 416-ter su cui il Parlamento si è espresso in tempi molto recenti o relativamente recenti. Parliamo del voto di scambio politico-mafioso. Avremmo voluto – e siamo in buona compagnia – effettuare una riflessione e una verifica sull'efficacia della fattispecie di reato che abbiamo introdotto perché sulla sua applicabilità, non soltanto in quest'Aula, ma vieppiù anche in molti tribunali e, dunque, in generale in magistratura, si conservano numerosi dubbi. E avremmo, quindi, pensato che dovesse essere oggetto di una Pag. 18discussione particolarmente attenta, la modifica di questa norma, cosa che purtroppo non accade. Infatti, si è voluto invece introdurla, come altri pezzi dell'articolato, in una specie di contenitore assolutamente vario e confuso, in una sorta di diligenza come quella che è diventata questo provvedimento. Specifico anche che chiediamo la soppressione, ma, in sede di votazione dell'articolo, invece ci asterremo (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, invece noi, coerentemente con la presentazione dell'emendamento, voteremo a favore. Fra l'altro, la presentazione di un emendamento fa sì che vi sia un convincimento intimo e culturale rispetto alla sua sostenibilità. Quali sono le ragioni per questo emendamento soppressivo ? Io credo che, quando il Parlamento legifera, è necessaria una parola: equilibrio. Noi abbiamo innestato questa norma nel sistema penale veramente pochi mesi fa con un voto del Parlamento che ha sostanzialmente modificato l'approccio allo scambio elettorale politico-mafioso con una sanzione che, come voglio ricordare, non è affatto di poco conto, ma va da quattro a dieci anni. Siamo di fronte a sanzioni a due cifre che, in una lettura equilibrata e sistematica del sistema sanzionatorio, già hanno una profonda significazione per tutte le iniziative processuali nelle indagini e per tutta la capacità di esprimere una deterrenza sanzionatoria. Ora, il Parlamento dovrebbe cambiare idea sulle sanzioni.
Questo è uno strumento molto pericoloso, cioè cambiare a pochi mesi di distanza dall'approvazione di una norma senza un vero motivo, perché questa è una richiesta di mutamento di sanzione del tutto immotivata. Ha ragione il collega che mi ha preceduto: non abbiamo un'esperienza giurisprudenziale. Non abbiamo un'efficacia che è stata testata, non possiamo dire se quella già pesante sanzione meriti un incremento, del tutto irragionevole, e rammenterò che anche l'equilibrio della sanzione è una delle ipotesi di ragionevolezza nel modo di legiferare, ma soprattutto mi chiedo se sia questo il modo di intervenire sulle sanzioni, pezzo per pezzo, come se noi ogni volta alzassimo il livello di una norma e poi avessimo l'ansia da prestazione di vedere se l'altra norma è in linea con quello che abbiamo elevato magari per una questione emotiva. Penso che non si legiferi così in materia penale, cioè non si può andare pezzo per pezzo: c’è uno scambio politico-mafioso, per carità, non basta da quattro a dieci anni, si va da sei a dodici anni. Ritengo che questo sia un modo non equilibrato di legiferare e soprattutto mi sembra che non consenta al Parlamento una «bolizzazione» delle sue scelte assunte pochi mesi fa, laddove – voglio chiudere l'intervento su questo principio – è assolutamente dimostrato che l'aumento delle pene non provoca una diminuzione dei reati. Non è questo il sistema per combattere fenomeni di questo genere: noi possiamo anche scrivere una pena di venti anni di reclusione, ma questo non incide assolutamente sulla capacità di reiterazione di determinate condotte. Più volte ce lo siamo detti: i rimedi sono di carattere processuale, procedimentale, di maggiore trasparenza dei procedimenti, di maggiore controllo, tutta quella fase special-preventiva, quel diritto della precauzione, che certamente può molto di più di una sanzione che corre il rischio di essere morfina e non certamente antibiotico: noi voteremo a favore.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Molteni. Ne ha facoltà.

NICOLA MOLTENI. Grazie, Presidente. Il gruppo della Lega voterà contro. Votiamo convintamente contro l'emendamento soppressivo e voteremo ovviamente a favore dell'articolo 3 sullo scambio elettorale politico-mafioso, perché crediamo nella necessità di introdurre, anzi abbiamo Pag. 19creduto nella necessità di introdurre questo strumento e abbiamo contribuito con il voto favorevole da parte del gruppo della Lega all'introduzione del 416-bis. Quindi, la nostra posizione sull'articolo 416-ter è estremamente chiara.
Credo, però, che emerga in questo articolo ed emergerà successivamente negli articoli che verranno, emerge anche in altri provvedimenti – su questo sono d'accordo con il collega Sisto – l'assoluta mancanza di equilibrio e l'assoluta mancanza di ragionevolezza da parte del Governo e da parte della maggioranza nella gestione del codice penale in modo particolare.
Abbiamo sempre detto che il codice penale va utilizzato con cura, va maneggiato con estrema attenzione. Siamo stati accusati di essere un partito che parla alla pancia della gente, che cavalca le paure, che legifera sull'onda dell'emozione per catturare voti. Credo che questo atteggiamento di cui noi siamo stati spesso accusati sia esattamente l'atteggiamento che stanno avendo il Governo e la maggioranza: lo vediamo adesso sull'articolo 416-ter e lo vedremo poi sull'articolo successivo, riguardante l'aumento delle pene per quanto riguarda alcuni reati di furto, che ovviamente condivido, ma che sono la conferma – quando noi siamo stati accusati spesso di politica forcaiola e leghista – che la nostra non è una politica forcaiola, ma che la nostra è una politica di estrema attenzione al rispetto, alla sensibilità e ad alcuni temi che non la pancia della gente ma la testa, il cuore, l'anima della gente percepiscono come situazioni di pericolo e di allarme.
Lo diremo poi successivamente, tuttavia, ferma restando la nostra assoluta indisponibilità a votare l'emendamento soppressivo e la nostra assoluta disponibilità a votare le modifiche e, quindi, gli aumenti di pena sullo scambio elettorale politico-mafioso, credo che non si possa non sottolineare l'assoluta irragionevolezza, l'assoluta schizofrenia da parte del Governo e della maggioranza e, in modo particolare, del Partito Democratico nella gestione delle sanzioni penali e nella gestione del codice penale.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Sannicandro 3.150 e Santelli 3.200, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 411
Votanti 406
Astenuti 5
Maggioranza 204
Hanno votato 57
Hanno votato no 349.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Le deputate Argentin e Piccione hanno segnalato che non sono riuscite ad esprimere voto contrario. Il deputato Placido ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

Passiamo alla votazione dell'emendamento Colletti 3.202.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sarti. Ne ha facoltà.

GIULIA SARTI. Grazie, Presidente. In questo articolo 3 c’è tutta l'ipocrisia del Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) e spieghiamo perché. Si stanno aumentando le pene per il voto di scambio politico-mafioso che passano da: da quattro a dieci anni, a: da sei a dodici anni. Quando era il MoVimento 5 Stelle che proponeva questo aumento di pene con appositi emendamenti – lo abbiamo fatto nella legge sul voto di scambio, approvata lo scorso anno, lo abbiamo rifatto nella legge anticorruzione, recentemente approvata –, ci veniva Pag. 20detto che non era la sede opportuna. Oggi che questo emendamento è proposto da Mattiello, deputato del PD, in Commissione viene approvato e diventa così l'articolo 3 di questo provvedimento.
Dove sta l'ipocrisia ? L'ipocrisia sta non soltanto nel fatto di avere bocciato precedentemente i nostri emendamenti, ma piuttosto nel fatto che questo 416-ter, così come è stato approvato l'anno scorso, non sta funzionando ! Il problema non è l'aumento delle pene, il problema è la condotta; quindi, rassicuriamo l'onorevole Sisto, perché, purtroppo, questa legge non funziona e non lo dice il MoVimento 5 Stelle, lo dice anche la suprema Corte di cassazione.
A fine agosto dell'anno scorso è stata annullata la condanna d'appello di Antonello Antinoro, ex deputato regionale dell'UDC siciliano, condannato a sei anni per voto di scambio perché aveva preso i voti da Cosa Nostra, durante le regionali del 2008. Quella condanna è stata annullata con rinvio e leggiamo perché direttamente dalla sentenza della Corte di cassazione: «È stato sicuramente introdotto un nuovo elemento costitutivo nella fattispecie incriminatrice, tale da rendere, per confronto con la previgente versione, penalmente irrilevanti condotte pregresse consistenti in pattuizioni politico-mafiose che non abbiano espressamente contemplato tali concrete modalità di procacciamento dei voti; quale logica conseguenza deve esservi stata, ai fini della punibilità, piena rappresentazione e volizione da parte dell'imputato di aver concluso uno scambio politico-elettorale implicante l'impiego da parte del sodalizio mafioso della sua forza di intimidazione e costrizione della volontà degli elettori», una circostanza assai difficile da provare concretamente.
Questo allarme – di dover cambiare la condotta, perché bisogna sostituire le parole: «mediante le modalità di cui al terzo comma dell'articolo 416-bis» –, lanciato da magistrati anche in sede di audizioni con la Commissione antimafia (perché è successo a Bologna con il procuratore capo Alfonso, è successo a Catanzaro quando siamo andati in missione in Calabria), non è stato mai accolto dal Partito Democratico. Noi, oggi, ci stiamo facendo promotori di questo allarme e stiamo cercando di proporre degli emendamenti che vadano a vanificare questi effetti dannosi del 416-ter modificato l'anno scorso e tutti i nostri emendamenti a prima firma Colletti e a prima firma Sarti, successivamente, servono proprio a cambiare la condotta punibile.
Allora, non basta, in questo Paese, fare le leggi giusto per dichiarare, per avere il gusto di averle fatte, se poi non funzionano. È successo con l'autoriciclaggio, è successo con il falso in bilancio, è successo con la legge anticorruzione.
Succede con il voto di scambio. Volete fare delle leggi che funzionano in questo Paese per combattere la criminalità organizzata ? Questo vi chiedono i cittadini, questo vi chiedono i magistrati, questo vi stiamo chiedendo noi oggi ! Abbiate la dignità di approvare questi emendamenti (Applausi dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle) !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Alberti. Ne ha facoltà.

FERDINANDO ALBERTI. Signor Presidente, intervengo solo perché mi sembra di aver capito che non interverrà nessuno del Partito Democratico a rispondere alla collega...

PRESIDENTE. Onorevole Alberti, lei sta intervenendo a titolo personale.

FERDINANDO ALBERTI. Intervengo a titolo personale, però, Presidente, dopo aver sentito l'intervento della collega, pregherei almeno il Partito Democratico di rispondere su quanto ha detto la collega. Vi prego, non sono in Commissione giustizia e faccio parte di un'altra Commissione, ma rispondete a queste cose che ha detto. Vi prego, fate un minimo gesto di dignità vostra. Rispondete a quello che vi ha contestato adesso la collega.
Non sono in Commissione giustizia, voglio sapere come la pensate, perché Pag. 21avete fatto tutto quello che avete fatto fino adesso e prendete in mano il microfono e ditelo. Vi prego, un minimo di dignità, un minimo. Dio mio (Applausi dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle) !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Bonafede. Ne ha facoltà.

ALFONSO BONAFEDE. Signor Presidente, faccio seguito all'appello del mio collega e chiedo anche a singoli deputati che, riguardo a un argomento così importante, possano dare la loro testimonianza, a prescindere dal voto. Però, una testimonianza che attesti il fatto che il MoVimento 5 Stelle sul voto di scambio politico-mafioso, fin dall'inizio, aveva indicato una strada, che era quella più giusta, rispetto alla quale il Partito Democratico si è, invece, allontanato per scendere a un compromesso che oggi porta quella norma a non essere applicata.
Oggi, abbiamo anche la presidente della Commissione antimafia Bindi che potrebbe esprimersi su un argomento di cui è, almeno istituzionalmente, competente e riguardo al quale la sua testimonianza sarebbe importante in questo dibattito (Applausi dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Baroni. Ne ha facoltà.
Colleghi, vi pregherei, se intendete parlare anche a titolo personale, di farmelo sapere prima, onde evitare di mettere in votazione cinque volte di seguito lo stesso emendamento.

MASSIMO ENRICO BARONI. Signor Presidente, grazie della sua sensibilità, dell'ordine e della cortesia.
Lo stesso ordine e la stessa cortesia dovrebbero esserci riservati nel momento in cui il Partito Democratico sta cercando di rincorrere le proprie inadempienze passate e ci troviamo in una situazione in cui Mattiello fa il Mastrota e la televendita di ciò che noi abbiamo portato avanti facendovi sentire un impressionante fiato sul collo.
Per cui, vi ringraziamo, ben svegliati. Forse siete riusciti a mettere in minoranza la parte collusa del Partito Democratico con la mafia e adesso andiamo avanti (Applausi dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle – Commenti).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 3.202, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Vi pregherei di affrettarvi, colleghi. Onorevole Lattuca non riesce a votare, D'Attorre, Oliverio, Calabria, Pastorino.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 424
Votanti 420
Astenuti 4
Maggioranza 211
Hanno votato 106
Hanno votato no 314.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Zan ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 3.203, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Turco, Zan.
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 22
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 423
Votanti 418
Astenuti 5
Maggioranza 210
Hanno votato 103
Hanno votato no 315.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Passiamo alla votazione dell'emendamento Sarti 3.201.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bonafede. Ne ha facoltà.

ALFONSO BONAFEDE. Grazie, Presidente. L'emendamento non è portato avanti politicamente soltanto dal MoVimento 5 Stelle: è un emendamento con cui semplicemente il MoVimento 5 Stelle, con l'atteggiamento che dovrebbe avere ogni deputato della Repubblica, ogni parlamentare, guarda come viene applicata la norma, ne prende atto e valuta in base all'applicazione che ne è stata data non dal MoVimento 5 Stelle, ma da giudici della suprema Corte di cassazione e, in base a quella applicazione, cerca di proporre delle correzioni. È quello che dovrebbe fare qualsiasi parlamentare, che qui dovrebbe agire nell'interesse dei cittadini.
La Cassazione ci ha spiegato che l'attuale voto di scambio politico-mafioso non può essere applicato nei casi in cui, pur dimostrando che il politico ha pagato la mazzetta al mafioso, non è dimostrato che il mafioso sia andato dagli elettori a minacciarli con metodi mafiosi di andare a votare per quel politico. Mi sembra evidente a tutti e, se non lo è, vi chiedo anche di spiegarci; magari, la Corte di cassazione potrebbe prendere atto delle parole illuminate di qualche deputato del PD, che potrebbe darci una lezione di diritto, ma anche in relazione a come vengono compiute le indagini e a come un pubblico ministero dovrebbe andare ad accertare che il mafioso è andato dagli elettori a minacciarli. Non so se si deve presentare con la lupara, se basta una minaccia, che metodi deve usare. È evidentemente impossibile dimostrare che il mafioso, che ha preso già la mazzetta, è andato a minacciare i singoli elettori.
Voglio anche che sia chiaro un punto: per noi non dovrebbe nemmeno essere rilevante se il mafioso è poi andato a minacciare con metodi mafiosi; non me ne frega niente di quello che ha fatto il mafioso ! Quello che qui dobbiamo censurare è che il politico si sia incontrato con un mafioso e gli abbia dato soldi per avere voti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! Ma questo dovrebbe implicare l'innalzamento dell'asticella di tolleranza, cioè far capire che sulla politica e sui rapporti tra politica e mafia questo Parlamento dovrebbe esprimere una voce chiara e netta, cioè: tolleranza zero !
Invece, quello che continuate a fare è dare degli alibi e creare dei cavilli intorno ai quali, poi, all'interno dei processi, ci sono mafiosi e politici, che si erano accordati, che occupano le aule del processo, e le occupano non perché ne hanno il piacere, con questa balla che andate a raccontare in giro delle aule dei processi penali che sono occupate chissà per quale piacere degli imputati o dei giudici o di qualcun altro, che non si capisce mai chi è. Le aule dei tribunali sono piene di imputati innanzitutto perché ci sono tanti reati e, al vostro posto, comincerei a pensare che forse i partiti ne hanno una responsabilità; secondo: perché continuate a portare avanti una legge sulla prescrizione che è indecente e che è una vergogna soltanto italiana, per cui gli imputati continuano a stare lì e a pascolare nei processi, in attesa che arrivi la meta della prescrizione; terzo: perché fate norme incerte, norme la cui applicazione è resa incerta proprio già nella formulazione.
Ed è per questo che oggi vi ritrovate a correggere il tiro, ma lo state facendo nella maniera più sbagliata ! Quello che vi chiediamo noi... Magari, non lo so, facciamo una promessa di non dirlo ai talk show, che avete sbagliato, non lo diciamo a Matteo Renzi: non so quale paura avete Pag. 23nell'accettare un emendamento che di fatto semplicemente corregge il tiro ! Togliamo questa indecenza delle modalità mafiose, e diciamo che l'accordo, lo scambio politico-mafioso si ha nel momento in cui il politico si accorda col mafioso sullo scambio (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sarti. Ne ha facoltà.

GIULIA SARTI. Signor Presidente, intervengo solo per fare una domanda al Governo, e sapere da quando c’è stata l'approvazione della legge di modifica dell'articolo 416-ter del codice penale l'anno scorso, quanti politici sono stati condannati per voto di scambio. Abbiamo qualche dato, avete qualche dato per basare un giudizio ? Tutte le volte che parliamo di aumento delle pene, di qualsiasi tipo di norma, o, come stiamo facendo noi adesso, cerchiamo di voler cambiare la condotta perché raccogliamo un allarme che viene dall'esterno, e che c'era già nel momento in cui questa legge veniva approvata, dovremmo farlo sulla base di dati che ci vengono forniti; e invece questo manca sempre ! Allora ditecelo, fatecelo sapere se c’è stata una ricerca in questo senso, se il Governo ha delle notizie che magari questo Parlamento non ha: quanti politici sono stati condannati in questo anno per voto di scambio (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Di Battista. Ne ha facoltà.

ALESSANDRO DI BATTISTA. Signor Presidente, la suprema Corte di Cassazione ci ha detto recentemente che il falso in bilancio renziano è peggiore del falso in bilancio berlusconiano, e che il reato di scambio politico-mafioso è difficilmente applicabile. I cittadini a casa devono capire che questo Parlamento non è composto esclusivamente da persone impreparate, che quindi fanno e portano avanti dei provvedimenti che poi sono di dubbia, di difficile applicazione: no. Esistono delle sacche all'interno del Partito Democratico, che è il partito di maggioranza, che sono – ahimè, Presidente – anche controllate dal crimine organizzato; ed è per quello che vengono fatte determinate leggi di difficile applicazione (Commenti dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente). Non è un caso che i cosentiniani (e parlo della Campania) siano passati magicamente da Berlusconi a Renzi, in sostanza al Partito Democratico: questa è la dimostrazione ! Ci sarà una parte sana all'interno del PD, ma sta zitta perché vi è una parte marcia che continua a dettare le regole di gioco (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Barbanti. Ne ha facoltà.

SEBASTIANO BARBANTI. Signor Presidente, il problema sollevato per quanto riguarda lo scambio di voto sta proprio nella dimostrazione dell'esecuzione di questo scambio di voto; e che peraltro è una cosa che avviene anche con molta difficoltà, ma successivamente, quando il danno ormai è tra l'altro compiuto, e quando ormai una popolazione è stata magari anche offesa poiché passa la strada del commissariamento dello stesso consiglio comunale, o quello che è.
Se si vuole risolvere davvero il problema dello scambio di voto, esiste un disegno di legge, il primo che ho presentato io, il n. 660, che è la riedizione di un vecchio disegno di legge, la cosiddetta legge Lazzati, che giacque in Parlamento per circa 18 anni; dopodiché venne approvata in una maniera totalmente depotenziata. È un concetto molto semplice, davvero banale ma molto efficace: sostanzialmente si dice che il sorvegliato speciale – quindi in questo caso il mafioso dovrebbe rientrarci – non può condurre campagna elettorale per qualunque candidato, che è una prassi molto comune. E per campagna elettorale non si intende appendere qualche manifesto, Pag. 24come la legge attualmente purtroppo è stata modificata e dice, ma significa tutta una serie di cose anche ben disciplinate all'interno del testo di legge, con un'organizzazione ben precisa, continuata nel tempo, e con anche una dotazione di soldi, quindi sono fattispecie ben individuate; e che i principali costituzionalisti hanno rilevato essere molto interessante e molto forte; e sostanzialmente punisce anche il politico nel caso in cui si scopra che questo sodalizio è avvenuto.
Questa legge è tuttora uno dei principali avversari di questo scambio di voto, dell'infiltrazione della mafia all'interno delle istituzioni; ed è la dimostrazione che proprio con degli strumenti legislativi si può combattere la mafia, non come si fa tante volte antimafia di parata.
Purtroppo devo constatare che questo progetto di legge è ancora fermo. È stata richiesta la calendarizzazione più volte sia qui che al Senato, ma è ancora fermo. L'appello che lancio, soprattutto al presidente della Commissione è: calendarizzate questa proposta di legge, andiamo avanti adesso con tutti gli inasprimenti delle pene che volete, ma se vogliamo cercare di risolvere il problema dello scambio di voti alla radice occorre calendarizzare la proposta di legge n. 660, quella sulla cosiddetta legge Lazzati e cercare di approvarla possibilmente senza depotenziarla come avvenne una decina di anni fa.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sarti 3.201, parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Malpezzi, Luigi Gallo, Massa, Vico, Carbone...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 429
Votanti 425
Astenuti 4
Maggioranza 213
Hanno votato 104
Hanno votato no 321.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santelli 3.206, parere contrario di Commissione, Governo e relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Gigli, Rotta, Luigi Gallo, Galperti...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 426
Votanti 409
Astenuti 17
Maggioranza 205
Hanno votato 37
Hanno votato no 372.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Pellegrino ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 3.204, parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Stella Bianchi, Beni, Nizzi, Malpezzi, Baruffi.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 438
Votanti 435
Astenuti 3
Maggioranza 218
Hanno votato 105
Hanno votato no 330.

Pag. 25

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santelli 3.205, parere contrario di Commissione, Governo e relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Albanella, Paola Bragantini, Gadda, Luigi Gallo...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 440
Votanti 424
Astenuti 16
Maggioranza 213
Hanno votato 34
Hanno votato no 390.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colletti 3.209, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Colaninno, Fitzgerald Nissoli, Moscatt... non vedo altre mani alzate.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 437
Votanti 430
Astenuti 7
Maggioranza 216
Hanno votato 105
Hanno votato no 325.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Mannino ha segnalato di avere erroneamente votato contro mentre avrebbe voluto votare a favore).

Passiamo alla votazione dell'articolo 3.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mattiello. Ne ha facoltà.

DAVIDE MATTIELLO. Grazie Presidente, eccoci qua. Due passaggi prima di questo voto, prometto brevi.
Il primo sull'innalzamento delle pene, e penso in particolare agli interventi dei colleghi Sisto e Farina. Noi qui oggi stiamo facendo una cosa normale, ragionevole, equilibrata ed autonoma – autonoma ! – nella valutazione. Cioè, che cosa stiamo facendo ? Stiamo nuovamente salvaguardando il principio di proporzionalità tra pene che riguardano fattispecie gravissime, ma che si riferiscono a fatti diversi. Qualche mese fa abbiamo approvato l'aumento delle pene sul 416-bis, e ci eravamo impegnati più volte, insieme anche al Governo in quest'Aula, che, nel momento in cui fossero state aumentate le pene del 416-bis, noi avremmo conservato la proporzionalità tra le pene e avremmo aumentato quelle del 416-ter. Quindi, rispetto alle pene, valutazione autonoma di questa maggioranza e del Governo, equilibrata, motivata e ragionevole.

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI (ore 11,50)

DAVIDE MATTIELLO. Secondo e ultimo passaggio, sulla sostanza che viene legittimamente richiamata ogni volta che si può, in particolare dal MoVimento 5 Stelle: rispetto alla sostanza, da un lato mi trovo in sintonia con il collega Bonafede, quando dice: il reato è commesso nel momento in cui le parti si accordano tra di loro ? Sì, è esattamente quello che abbiamo scritto in questo articolo: il reato si consuma con l'accordo tra le parti, con lo scambio delle promesse. Abbiamo – il collega Sisto, credo intendesse anche questo col suo intervento – anticipato il momento della consumazione e allargato il perimetro delle condotte.
E finisco, cari colleghi e care colleghe: le sentenze della magistratura vanno sempre Pag. 26tutte rispettate, ma si possono discutere. Intanto la Suprema Corte, a sezioni unite non si è ancora pronunciata. Abbiamo delle sentenze discordanti tra loro, viene sistematicamente e legittimamente evocata quella Antinoro, mai quella Polizzi, che è dello stesso periodo e assume la nuova formulazione del 416-ter.
Ma poi non c’è soltanto la Corte di cassazione per misurare la vita di una norma riformata così da poco. E allora la collega Sarti, che dice giustamente – me lo sono posto anch'io questo interrogativo –: ma quanti politici sono stati condannati con questo nuovo 416-ter ? Ebbene, i colleghi del MoVimento 5 Stelle, come tutti voi, sanno e sappiamo che si sta celebrando nel nord d'Italia un importantissimo processo contro la ’ndrangheta, a Torino, il processo Minotauro, che ha superato l'appello.
Ci sarà, per carità, la Cassazione, che attendiamo con rispetto. E attendiamo le sezioni unite. Ebbene, pochi mesi fa, la Corte d'appello di Torino, in riforma della sentenza di condanna di primo grado, processo Minotauro contro la ’ndrangheta, ha applicato per ben due volte questo nuovo 416-ter con le motivazioni che noi stiamo sostenendo da tempo. Quindi due politici, recentemente, in Piemonte in modo non definitivo – aspettiamo la Cassazione – ma sono stati condannati in appello, sentenza riformata rispetto al primo grado, proprio in applicazione di questo nuovo 416-ter (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Ferraresi, al tavolo dei nove. Ne ha facoltà.

VITTORIO FERRARESI. Grazie Presidente. Il deputato Mattiello è riuscito a dire tre inesattezze una dietro l'altra.
La prima. Il 416-bis doveva essere aumentato per renderlo proporzionale con la pena del 416-ter. Benissimo, peccato che nel provvedimento anticorruzione, dove si è aumentata la pena per il 416-bis, è stato votato contrario all'aumento di pena del 416-ter, che lei, collega Mattiello, sta facendo in questo provvedimento del MoVimento 5 Stelle. Quindi siete leggermente schizofrenici (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle): stessa norma due voti diversi.
La seconda. Le sentenze sono diverse, variegate. Va bene, ma come legislatore, come legislatore che deve contrastare la mafia, noi non ce lo possiamo permettere che qualche sentenza venga annullata con rinvio. Non ci possiamo permettere questa divergenza interpretativa, perché noi dobbiamo dare la certezza, la certezza del diritto che chi scambia voti con promesse e altre attività deve essere punito con certezza e con chiarezza. Non possiamo permetterci queste interpretazioni, collega Mattiello, in un momento così difficile per la mafia che dilaga nel nostro Paese per la corruzione.
La terza. Sentenza Minotauro è un processo che è avvenuto prima e, quindi, la nuova norma non si applica. Per il principio del favor rei si applica solo se maggiormente favorevole, a favore ovviamente dell'imputato. Quindi non dica inesattezze, collega.
In ogni caso il MoVimento 5 Stelle ovviamente è responsabile e, visto che aveva fatto questa stessa proposta, che è stata bocciata, qualche mese fa, voteremo favorevolmente all'articolo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Turco. Ne ha facoltà.

TANCREDI TURCO. Grazie Presidente. Intervengo solo per preannunciare il voto favorevole all'articolo 3 di Alternativa Libera.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Chiarelli. Ne ha facoltà.

GIANFRANCO GIOVANNI CHIARELLI. Grazie Presidente. Sinceramente, anche con i vari colleghi, c’è un ambiente, stamattina perlomeno, su questa norma abbastanza schizofrenico.

Pag. 27

PRESIDENTE. Il microfono.

GIANFRANCO GIOVANNI CHIARELLI. Vi è, come dicevo, un atteggiamento abbastanza schizofrenico. Ho seguito attentamente gli interventi che si sono succeduti. Noi abbiamo da un lato chi cerca di aumentare le pene, quasi faccia a gara per aumentare le pene su una norma che è entrata in vigore da questo Parlamento appena un anno fa. Qualcuno dimentica probabilmente che fu fatto un ordine del giorno, votato a larga maggioranza dei presenti dei parlamentari, con il quale si stabilì che si dava un anno di tempo per monitorare questa determinata norma. Oggi si chiede, da un lato, l'inasprimento della pena, senza che vi sia stato a nostro parere nessun accertamento su quello che è l'andamento o meno di questa norma, e si pretende di potere dire che non ci sono state ancora condanne di politici in ordine a questa tipologia di reati. Ma probabilmente a qualcuno sfugge che l'entrata in vigore di questa norma non ha compiuto ancora l'anno, per cui le eventuali indagini e le eventuali condanne o accertamenti potranno avvenire solo ed esclusivamente quando si sarà eseguito tutto l'iter processuale, a cui questa norma fa riferimento.
Io invece vorrei ribadire, ma sostanzialmente sono anche abbastanza convinto, che questa norma – contrariamente a quanto il collega che mi ha preceduto ha voluto riferire – mi sembra una norma completamente irragionevole, anormale e completamente squilibrata. Perché, probabilmente, al Parlamento oggi non sfuggirà che con l'innalzamento di questa pena su una disciplina – perché così come diceva la collega Sarti probabilmente sulla condotta c’è da modificare qualcosa – noi da un lato, censuriamo che questa norma ha delle lacune per quanto riguarda la condotta, però nello stesso tempo inaspriamo la pena da sei a dodici anni, quando lo scorso anno quell'innalzamento di pena da quattro a dieci anni era stato diciamo condiviso da gran parte della magistratura.
E, poi, smettiamola di pensare che ogni volta che la Cassazione dà un'indicazione, questa pensi che il Parlamento possa uniformarsi: nella Cassazione vi è una sezione che dà un orientamento e poi viene un'altra che ne dà un altro opposto. Quindi fin quando non vi è – come giustamente qualcuno ha detto – una decisione della Cassazione a sezioni unite, è evidente che non possiamo avere un quadro preciso.
Però vi è un dato, e ho concluso Presidente, il dato importante è che oggi, ancora una volta, in Parlamento con una norma così «arraffona» si sta cercando di inasprire la pena, quindi consentendo di dare la possibilità e di avere una presunzione cautelare, per cui chiunque sarà indagato sarà sicuramente arrestato, perché con un innalzamento della pena da sei a dodici anni è chiaro che noi consegniamo alle procure questa possibilità, per poi vederci magari a distanza di cinque anni o dieci anni completamente assolti o vedere dei processi che vedono gli imputati magari arrestati completamente estranei a questa fattispecie criminosa. Ecco perché noi voteremo fermamente «no» a questa normativa. Grazie.

PRESIDENTE. La ringrazio deputato Chiarelli. Ora ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato Della Valle. Ne ha facoltà.

IVAN DELLA VALLE. Grazie Presidente. Ringrazio il collega per quello che ci ha detto in riferimento al processo «Minotauro». Quindi vuol dire – da quello che ci ha appena detto – che l'ex deputato del PD, Mimmo Lucà, che telefonava allo ’ndranghetista Salvatore Demasi, in un'intercettazione...

PRESIDENTE. Si rivolga a me, deputato.

IVAN DELLA VALLE. ... intercettazione presente appunto nei verbali e nel processo – dove chiedeva di votare Fassino alle primarie e telefonava a questo Salvatore Demasi, definito dal giudice l'anello di congiunzione tra la ’ndranghetaPag. 28e la politica, vista questa splendida legge che ha fatto il PD, finalmente sarà rivista la posizione dell'ex deputato del PD Mimmo Lucà e quindi, finalmente, vista questa splendida legge sul voto di scambio, verrà magari finalmente indagato o ne verrà rivista la posizione. È questo che ci sta dicendo. Io seguirò con attenzione, visto che sono anch'io piemontese, sono anch'io di Torino e, quindi, seguirò con attenzione questo processo per verificare quello che ci dice Mattiello, il paladino in Piemonte dell'antimafia, che però si dovrebbe vergognare di quello che sta votando e di quello che sta facendo il suo partito.

PRESIDENTE. Concluda.

IVAN DELLA VALLE. Verificherò quello che ha detto, verificherò la posizione.

PRESIDENTE. La ringrazio. Ha chiesto di parlare il deputato Nuti, per dichiarazione di voto a titolo personale. Ne ha facoltà. Deputato Nuti... ha chiesto di intervenire... dov’è il deputato ? Prego, prego...

RICCARDO NUTI. Presidente, dopo due anni sono sempre qui. Io, sinceramente, non perdo tempo a capire se ci siete o ci fate ! Parlo sia dei colleghi del PD che di quelli di Forza Italia. Parlo dei fatti, dei fatti di questa legge. A fine maggio, tre politici siciliani – Nino Dina, Clemente e Mineo – vanno agli arresti domiciliari per voto di scambio durante le elezioni siciliane.
Dopo qualche giorno, in realtà, vengano liberati, non sono più agli arresti domiciliari, proprio grazie a questa legge, collega del PD, perché, in realtà, il reato non è più voto di scambio, ma è corruzione elettorale. E, quindi, cosa accade ? Accade che, siccome non si riesce a dimostrare il metodo mafioso, come hanno detto i miei colleghi Bonafede e Sarti, il reato, avendo la corruzione elettorale, non prevede più la custodia cautelare.
Al momento, quindi, per esempio, Nino Dina è presidente della commissione bilancio all'ARS, in Sicilia. Questo è il risultato della vostra legge, questo è il risultato della vostra ipocrisia (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), che aumenta le pene, mentre, nel frattempo, gente del genere, che ha fatto voto di scambio, rimane a fare il presidente della commissione bilancio, e il Governo, invece di rispondere, giochicchia con il telefono (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Francesco Saverio Romano. Ne ha facoltà.

FRANCESCO SAVERIO ROMANO. Ho resistito a tante opinioni, non condivisibili, ma legittime, ma non resisto alle sciocchezze. Infatti, il collega Nuti fa riferimento a una fattispecie processuale che non conosce e prende gli applausi dei suoi colleghi, raccontando una cosa che non corrisponde alla realtà. I tre soggetti politici a cui si riferisce sono stati indagati per voto di scambio semplice, e, per questo tipo di reato, è intervenuta una legislazione speciale che non consentiva al pubblico ministero di trarli in arresto. È questa la ragione per cui il GIP, un altro giudice, non la politica, immediatamente li ha scarcerati; quindi, una questione assolutamente diversa da quella di cui ci stiamo occupando.
La questione, invece, della quale ci stiamo occupando è una questione che ha trovato quest'Aula a doversi pronunciare per ben due volte, una volta addirittura all'unanimità, con sedute intere di Commissione e di Aula dedicate soltanto a questo argomento, perché questo argomento merita non soltanto attenzione, ma anche il rispetto che si deve a chi ha diritto...

PRESIDENTE. Concluda, deputato.

FRANCESCO SAVERIO ROMANO. ... alla garanzia che si deve – concludo subito – a ogni indagato. Invece, sembra che la piega che si prende, superficiale, Pag. 29pressappochista, sia quella di intervenire su un quadro normativo già stabile e sul quale il Governo e il Parlamento si sono impegnati con un ordine del giorno a rivederlo con un apposito monitoraggio...

PRESIDENTE. Grazie, deputato.

FRANCESCO SAVERIO ROMANO. ... per rispondere alla pancia di alcuni giustizialisti, che ritengono...

PRESIDENTE. La ringrazio, deputato Romano.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Bonafede. Ne ha facoltà.

ALFONSO BONAFEDE. Grazie, Presidente. Soltanto, a proposito di coerenza, riguardo alla pena che oggi il PD porta avanti e che noi portavamo avanti l'anno scorso, sono andato a prendere la dichiarazione del deputato Sanna del PD, che, in quella sede, disse, a proposito della pena che era stata diminuita, che: quello che stiamo facendo è un atteggiamento legislativo del tutto razionale. Non è un atteggiamento che torna indietro rispetto alla volontà di punire severamente la condotta di cui stiamo parlando.
Ora, non si capisce perché, a distanza di un anno, il collega Sanna voterà a favore, quindi, di una norma che ritiene irrazionale. E sottolineo, Presidente, che, in quella sede, diceva: credo che il legislatore debba osservare anche un criterio, che è scritto nella nostra Costituzione, di proporzionalità della pena. Voi, l'anno scorso, quando urlavate qui dentro, siete arrivati a mettere in ballo la Costituzione...

PRESIDENTE. Concluda.

ALFONSO BONAFEDE. ... per giustificare la diminuzione della pena del voto di scambio politico-mafioso. Dovreste solo stare zitti, oggi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Sarti. Ne ha facoltà.

GIULIA SARTI. Grazie, Presidente. Noi sappiamo che la risposta alle domande del mio collega Bonafede è molto semplice, e cioè, siccome il reato di associazione mafiosa aveva pene più basse, non si potevano aumentare le pene del voto di scambio prima di aumentare quelle dell'associazione mafiosa.
Ma il punto è: quando nella «legge anticorruzione», che abbiamo approvato, si sono aumentate le pene dell'associazione mafiosa, e noi chiedevamo l'aumento delle pene del voto di scambio, perché ci avete detto che quella non era la sede opportuna ? Questo aumento di pene poteva essere fatto mesi fa. Invece no, bisognava aspettare che lo proponesse un deputato del PD, mesi dopo, e adesso va tutto bene. Il punto però, e lo ripetiamo, è che io spero di non vedere in nessun talk show e in nessuna dichiarazione fuori di quest'Aula, che ci si vanti dell'aumento delle pene per il voto di scambio. Qui non c’è da vantarsi, qui c’è da vergognarsi. È la condotta che dobbiamo cambiare, è la fattispecie di questo reato che dobbiamo cambiare, non l'aumento delle pene, sia chiaro (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Vazio. Ne ha facoltà.

FRANCO VAZIO. Presidente, è una cosa veramente incresciosa sentire, ascoltare parole insensate, e sputare fango su una normativa che – è bene chiarire – l'abbiamo adeguata e inserita noi. Noi ci siamo impegnati in questo percorso ed è stato applaudito questo tipo di ragionamento (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). È senza senso quello che state dicendo. Una qualche giurisprudenza dice cose poco chiare. Quello che bisogna sapere però è che la corruzione elettorale è già punita. Non dobbiamo rincorrere la corruzione elettorale, ma Pag. 30dobbiamo punire la corruzione quando c’è un contatto politico-mafioso. Il richiamo alle modalità politico-mafiose è questo. Noi vogliamo questo, perché è questo che dobbiamo punire. C’è un'altra norma che punisce la corruzione elettorale. Ma di cosa stiamo parlando ? Noi dobbiamo far la gara a chi mettere in galera ?

PRESIDENTE. La invito a concludere.

FRANCO VAZIO. Ma abbiate pazienza, la custodia cautelare è una sconfitta della giustizia perché deve essere la punizione per uno che scappa. Noi dobbiamo punire i mafiosi e il contatto del politico quando ha un contatto con un mafioso per ottenere dei voti. Questo è lo scambio elettorale politico-mafioso. Tutto il resto sono fantasie e se c’è qualche giudice che dice una cosa differente e diversa...

PRESIDENTE. Concluda.

FRANCO VAZIO. Abbia pazienza Presidente, mi dia solo un secondo.

PRESIDENTE. Concluda, però.

FRANCO VAZIO. ... questo non può far cambiare il Parlamento, perché questa norma è provata da anni, funziona da anni. Noi siamo intervenuti su una norma che funziona da anni, non possiamo correre dietro agli uni o agli altri. Questa è la questione (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) !

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Farina, D'Attorre...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 431
Votanti 427
Astenuti 4
Maggioranza 214
Hanno votato 387
Hanno votato no 40.

La Camera approva (Vedi votazioni).

(Il deputato Gullo ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

Colleghi, siamo arrivati alle ore 12,10, quindi, come comunicato per le vie brevi, adesso sospendiamo brevemente l'esame del provvedimento per svolgere la commemorazione del deputato Luigi Cogodi.

In ricordo dell'onorevole Luigi Cogodi (ore 12,10).

PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lei, l'intera Assemblea e la rappresentante del Governo). Onorevoli colleghi e colleghe, il 23 luglio scorso, all'età di 71 anni, si è spento l'onorevole Luigi Cogodi, già deputato nella XV legislatura, avvocato, esponente di spicco del Partito Comunista Sardo, poi dirigente di Rifondazione Comunista e membro del comitato scientifico di Sinistra Ecologia e Libertà.
La sua militanza politica è stata intensa e coerente, vissuta all'insegna di alti ideali e di un concreto impegno civile, costantemente rivolto alle ragioni dei più deboli e sempre attento alle questioni ambientali.
Alla passione politica Luigi Cogodi ha unito il grande amore per la sua terra, la Sardegna, di cui ha costantemente rivendicato la specificità in una visione pluralistica e non centralistica dello Stato nazione.
Ai suoi familiari e al suo partito politico, Sinistra Ecologia Libertà, desidero esprimere il più sincero cordoglio mio personale e dell'intera Camera dei deputati (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio – Generali applausi, a cui si associa la rappresentante del Governo).
Per commemorare il collega Cogodi ha chiesto di parlare il deputato Michele Piras. Ne ha facoltà.

Pag. 31

MICHELE PIRAS. Presidente, onorevoli colleghi, Luigi Cogodi è stato un uomo di grande forza e di grandi fragilità, come ogni uomo, o forse solamente come pochi ne nascono. È stato un uomo di straordinarie qualità politiche e di grande carisma. È per me difficile, davvero, lo dico, contenere un ricordo in due minuti, come era difficile – chi lo conosceva lo sa – contenere un suo intervento politico.
Luigi è stato un comunista, un sardista, un federalista, un ambientalista, un vero combattente e un vero uomo di pace, un valente per la libertà, uno di quelli per i quali nulla di ciò che succede nel mondo può essere considerato leggero. Era un figlio di quella generazione contadina e di pastori del secondo dopoguerra, nata nella povertà delle zone interne dell'isola, emancipatasi studiando giurisprudenza e attraverso la politica. La politica come processo di liberazione delle masse e degli individui, la politica dei movimenti di popolo e della cultura della rinascita, la politica di Emilio Lussu e di Antonio Gramsci: quella grande, capace sempre di tenere unito il tema generale alla dimensione più concreta, quella che inizia a San Basilio, il suo comune di nascita, e che finisce nella storia dell'autonomia sarda.
«Luigi il rosso» amavano chiamarlo nella mia terra, per la fede politica, per il cuore e per il calore del sangue, per il colore dei capelli. Luigi l'eretico, prima avanguardia ecologista nel PCI industrialista degli anni Ottanta. Le ruspe contro l'abusivismo del demanio regionale, il piano straordinario per il lavoro, la prima storica proposta di legge, presentata alla Camera, sul reddito di cittadinanza, la rinaturalizzazione dell'isola, la nuova rinascita verde, la prima legge urbanistica, quella che sta ancora lì dal 1989, ferma a 300 metri dalla linea di battigia, frontiera invalicabile alla speculazione edilizia e che oggi ci consegna una Sardegna non ancora completamente stuprata dalla cementificazione.
Luigi aveva la visione di una Sardegna terra di pace e di amicizia tra i popoli, libera da basi e poligoni. Il processo sulla vicenda dei desaparecidos sardi e la prima sentenza storica – mi consenta di concludere, Presidente, e mi perdoni per l'emozione – contro la dittatura argentina costituiscono la migliore dimostrazione di quella straordinaria testardaggine di un grande uomo politico, un politico di professione, come lo fu Enrico Berlinguer.
Luigi era uno che nella mia terra tutti conoscevano e tutti oggi ricordano: un uomo delle istituzioni e dell'autonomia, un difensore della Sardegna e del suo popolo, un grande, rigoroso, autoritario maestro per una nuova generazione che si affacciava alla politica negli anni Novanta ed alla quale non ha mai fatto sconti né concesso attenuanti.
È per me, che con lui ho avuto l'onore di collaborare e con il quale tante volte ho dovuto litigare e che da lui tanto ho imparato, un vuoto enorme, quello che lascia un padre o, se volete, uno zio con il quale non hai fatto in tempo a fare pace. Addio, Luigi caro. La terra, almeno quella, ti sia lieve (Applausi).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Scanu. Ne ha facoltà.

GIAN PIERO SCANU. Grazie, Presidente, due minuti possono essere sufficienti se mi viene permesso – e lo faccio insieme ai colleghi sardi e a tutti colleghi e le colleghe del Partito Democratico – di assumere nel mio intervento le cose che ha detto lei, per intero, signora Presidente, soprattutto quando ha voluto parlare di vita vissuta in maniera intensa e coerente, ed anche tutto ciò che ha appena detto il collega Michele Piras.
Per chi non lo avesse conosciuto, noi con convinzione sosteniamo che non gli è stato regalato niente in questa sentita e commossa ricorrenza. Desidero, a nome di tutti i colleghi, evidenziare il livello della testimonianza che ha reso; una testimonianza di un impegno politico laico, inteso nell'accezione che a noi piace intendere, cioè mai fondamentalista, sempre aperto alla ricerca del nuovo, sempre disponibile al dubbio.Pag. 32
È stato un uomo che ha studiato e testimoniato le opere e l'esempio anche di due illustri sardi, che ricordava il collega Piras: Antonio Gramsci ed Emilio Lussu; uno che ha anche pagato per la propria attitudine alla tutela dell'ambiente, alla creazione di scenari nuovi nel mondo del lavoro, alla tutela anche dei diritti umani in ambito internazionale, come Piras ha appena ricordato.
Se avessi titolo per farlo, direi che «Gigi il Rosso» è stato, è e rimarrà un sardo vero, autentico, uno di quei sardi dei quali tutti quanti noi possiamo andare orgogliosi (Applausi).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Nizzi. Ne ha facoltà.

SETTIMO NIZZI. Grazie, Presidente, grazie, colleghi, ho avuto l'onore di conoscere Luigi allorquando ero consigliere regionale e, poi, successivamente quando da sindaco venne a trovarmi per discutere e parlare del piano straordinario sul lavoro. Avevamo sicuramente posizioni diverse dal punto di vista politico, ma l'orgoglio di essere sardi e di lavorare per il bene della Sardegna ci ha sempre accomunato. E ancora oggi vediamo la legge urbanistica di cui fu promotore e le grandi battaglie per l'ambiente, ma soprattutto quella importantissima idea, sfociata concretamente nel piano straordinario del lavoro, che diede una grande possibilità di sviluppo in tutti i 377, oggi 378, comuni della Sardegna, che ci pone nelle condizioni di dover ricordare un grande sardo.
Io lo ricordo come amico, nel quale mi sono riconosciuto più volte, non tanto per l'idea politica, ma per l'attaccamento alla nostra terra. Grazie. E soprattutto esprimo il ricordo di una persona importante per la nostra isola (Applausi).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Vargiu. Ne ha facoltà.

PIERPAOLO VARGIU. Grazie, Presidente. Ricordando Luigi Cogodi a chi non lo ha conosciuto, credo che sia alto il rischio di usare parole fuori luogo perché dettate dalle circostanze. Cogodi non le gradirebbe e credo che neppure se le meriterebbe.
Nel consiglio regionale della Sardegna, dove anche io ho avuto occasione di conoscerlo, non abbiamo mai militato dalla stessa parte. Io guidavo una piccola formazione liberale e lui, erede della grande tradizione del Partito Comunista sardo, guidava il gruppo di Rifondazione Comunista. Siamo sempre stati avversari e Cogodi con gli avversari non usava il fioretto, ma la mazza chiodata.
A dirla fino in fondo, sarebbe ingiusto persino attribuire a Cogodi il solito titolo di avversario leale, che non si nega quasi mai a nessuno e meno che mai da morto. Cogodi non era leale verso gli avversari: era leale verso le proprie idee, era leale verso le proprie convinzioni, verso la parte debole della società, che intendeva rappresentare con determinazione, da comunista, senza ripensamenti.
Con gli avversari Cogodi era accanito, massacrante, asfissiante, capace di qualsiasi forma di sacrificio umano e parlamentare, pur di raggiungere gli obiettivi della parte politica che rappresentava con generosità e dedizione totale. La stessa generosità – è stato ricordato – che spese per difendere la memoria dei desaparecidos sardi a fianco delle madri della Plaza De Mayo. Capisco che Michele Piras e gli amici di SEL considerino di aver perso un familiare, ma – credetemi – tutti i sardi sono in lacrime e in piedi davanti alla memoria di Luigi Cogodi (Applausi).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Capelli. Ne ha facoltà.

ROBERTO CAPELLI. Grazie, Presidente. Cercherò di uscire dal formalismo nel ricordare una persona con cui ho condiviso cinque anni di esperienza in Consiglio regionale su fronti opposti, ma con grande rispetto e con grande ammirazione di un uomo che, personalmente, mi ha insegnato tanto, che ho contrastato sulla linea politica e del quale non ho avuto esitazione a condividere alcune proposte. Un uomo difficile, per certi versi, Pag. 33che sicuramente non avrà e non gradirà neanche questo atto di commemorazione pubblica. Se ne è andato via in silenzio e il silenzio ha chiesto per la sua dipartita.
Quel 23 luglio ultimo scorso, quando mi ha raggiunto la notizia della sua scomparsa, ho quasi rivisto un film. In pochi attimi ho ricordato gli scontri accesi, le sue profonde convinzioni e vorrei ricordare anche un aneddoto, quando mi invitò ad andare a difendere insieme, come parti politiche opposte appunto, un agricoltore a cui doveva essere portata via la casa per i debiti della legge n. 44; andammo insieme e in quel caso espresse la sua grande preoccupazione nel dirmi: «Inizio a preoccuparmi, perché condividiamo e stiamo condividendo troppe cose». Ero io che mi avvicinavo a lui e forse lui dalla sua grande saggezza ed esperienza, forse si avvicinava anche lui alle mie idee.
Non posso dire di aver perso un amico, ma sicuramente ho perso un maestro: un maestro di vita politica, una persona profondamente coerente, la quale ha lasciato il segno in Sardegna nel settore ambientale con la sua legge sul piano straordinario del lavoro. È colui che si permise di definire e decidere l'abbattimento delle ville di persone note, come l'allora Ministro Gava, o persone dell'alta società. Era una persona forte e decisa, sempre pronta a difendere gli ultimi e forse anche lui ha voluto essere l'ultimo dei grandi politici sardi che ha lasciato il segno nella nostra terra, nei nostri cuori e nei cuori di tutti i miei conterranei (Applausi).

PRESIDENTE. Questo era l'ultimo intervento per la commemorazione dell'onorevole Cogodi; invio anche un caro saluto alla famiglia, che è presente nelle tribune (Applausi).
Colleghi, ora sospendo per cinque minuti la seduta, per dare il tempo alla Commissione di rientrare in Aula, che riprenderà alle 12,30.

La seduta, sospesa alle 12,25, è ripresa alle 12,30.

Si riprende la discussione del disegno di legge n. 2798-A.

(Esame articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 3 – A.C. 2798-A)

PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 2798-A. Ricordo che, prima della sospensione dell'esame del provvedimento, è stato da ultimo approvato l'articolo 3.
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Molteni 3.02.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Rossomando. Ne ha facoltà.

ANNA ROSSOMANDO. Signora Presidente, onorevoli colleghi, tutto il nostro provvedimento è un provvedimento di sistema, innanzitutto, sui tempi del processo, che sono la tutela fondamentale e primaria sicuramente per chi ha ricevuto un'offesa, per chi ha ricevuto un danno, quindi le vittime del reato, ma altrettanto sicuramente per chi è imputato in un processo. Ed è anche un provvedimento che rivede le pene, per dare alle stesse maggiore efficacia e concretezza.
Quindi, noi innalziamo le pene per reati particolarmente gravi, che costituiscono un pericolo per la collettività, e prevediamo non la non punibilità o l'impunità o la irresponsabilità per chi commette reati o comportamenti che in qualche modo turbano la vita della collettività. Noi prevediamo delle misure che effettivamente pongono rimedio a queste condotte. Perché quello di cui sicuramente questo Paese è stanco e che non può tollerare ancora un istante è – non mi piace più usare il termine «uso strumentale», perché sta diventando una parola abusata che rischiamo neanche più di ascoltare – l'uso di parole a cui non consegue nessun fatto, l'uso di parole vuote, l'uso di parole a sproposito e nessuna azione che effettivamente contrasti i disagi di ogni natura.
Che poi vuol dire irresponsabilità, perché pene che non possono essere effettivamente Pag. 34applicate, pene che poi sono sulla carta, processi che non si celebrano vogliono dire non dare nessuna risposta.
Questo è il danno più grave che può essere recato alla collettività e anche all'idea stessa di sicurezza e alla tutela della sicurezza, che sicuramente noi non lasciamo a nessun altro e soprattutto che vorremmo condividere con tutti e con tutto il Parlamento. Così come abbiamo condiviso – e mi avvio alla conclusione, signora Presidente –, nella primissima parte della legislatura, l'approvazione della modifica dell'articolo 416-ter, introducendo due elementi fondamentali e fondanti, che erano quelli di punire l'utilità e addirittura di anticipare la punibilità alla promessa.
Vorrei dire, sommessamente, che noi non ci siamo assolutamente rammaricati che tutte le forze politiche condividessero e votassero questo provvedimento e che lo votassero anche i colleghi del MoVimento 5 Stelle. Di questo sono stata contenta e orgogliosa.
Vedo, invece, che oggi, alla fine, se vogliamo ridurre la discussione o capire tutto il nucleo della discussione di oggi su quell'articolo del MoVimento 5 Stelle, il fatto era su chi per primo doveva mettere la bandierina sul «voto o non voto» di quel provvedimento, quando, andando all'osso, la cosa fondamentale è stata introdurre «utilità» e «promessa», poi l'adeguamento delle pene, nell'ambito di provvedimenti che stanno viaggiando paralleli sulla risistemazione delle pene nel complesso del sistema penale. Se dobbiamo stare all'asilo Mariuccia di chi si intesta prima sul grembiulino la medaglia, mi sembra onestamente che non sia adeguato alla serietà e alla gravità dell'argomento. Infine, una notazione davvero conclusiva: noto che mentre per me è sempre attuale l'argomento della difesa effettiva dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura, che è vincolata alla leggi ma che ha un ambito di interpretazione, saluto con una certa sorpresa – perché era dai tempi dell'Illuminismo che non se ne sentiva parlare – che il MoVimento 5 Stelle, per bocca del collega Ferraresi, invece, desidererebbe vincolare in modo assoluto e indiscutibile l'interpretazione della legge, per quanto riguarda i magistrati. È una cosa interessante, che fa arretrare lo Stato di diritto di alcuni secoli, ma siamo abituati a questo ed altro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Molteni. Ne ha facoltà.

NICOLA MOLTENI. Grazie, Presidente. Intervengo sull'articolo aggiuntivo 3.02, presentato dalla Lega Nord. Presidente, prima di illustrare l'articolo aggiuntivo, che credo sia estremamente importante, anche perché si inserisce, rispetto ad una problematica, che è quella dell'accattonaggio, che tocca tutti i territori e tutte le realtà di questo Paese, ritengo che il giudizio negativo, per ricollegarmi ad alcune considerazioni fatte dalla collega Rossomando, sta nel fatto che, a nostro avviso, in questo disegno di legge – che avrà quindi un iter parlamentare estremamente lungo – manca sostanzialmente una visione d'insieme di come e in che modo si deve riformare e migliorare il processo penale, da un lato, per garantire un processo più efficiente e migliore; dall'altro lato, per garantire tempi più giusti e per conservare, garantire e mantenere quelle garanzie necessarie e doverose ai cittadini e, ancora, per affermare un principio per noi fondamentale, che è il principio della certezza della pena, principio che la sinistra ha più volte scardinato e mandato in soffitta con tutta una serie di provvedimenti, in modo particolare per affrontare il problema del sovraffollamento delle carceri, cui abbiamo assistito in questi anni. Nello specifico, con quest'articolo aggiuntivo, proprio nella logica tale per cui manca una visione d'insieme – si è discusso prima dell'articolo 416-ter e si discuterà sull'articolo 4, sull'aumento delle pene per i reati contro il patrimonio, il furto e il furto in abitazione in modo particolare –, in questa vostra logica disorganica, abbiamo inserito una necessità: l'introduzione di un reato, il reato di Pag. 35accattonaggio molesto, che prende le spoglie del reato di accattonaggio, dichiarato incostituzionale nel 1995 dalla Corte costituzionale e che abbiamo riformulato sulla base delle indicazioni della Corte. Perché ? Perché oggi assistiamo a due problemi, problemi che anche oggi nel mio territorio un'associazione di categoria, la Confesercenti, porta in evidenza facendo notare come vi siano due fenomeni, quello dell'accattonaggio molesto e quello dell'abusivismo, in disprezzo di quegli ambulanti regolari che svolgono con fatica e con difficoltà, tra mille problemi, con uno Stato nemico, la loro attività di ambulanti. Si tratta di quella politica, quel fenomeno della mano tesa dei questuanti, dei mendicanti, di coloro i quali spesso e volentieri arrecano danno e fastidio ai cittadini e rispetto ai quali le amministrazioni, i sindaci, le polizie locali, di destra o di sinistra, della Lega, del PD, di Forza Italia o di liste civiche lamentano la mancanza da parte dello Stato non solo di risorse, non solo di strumenti materiali e pratici, ma anche di uno strumento normativo che consenta, alle amministrazioni locali di qualunque colore politico, di poter tutelare, da un lato, gli onesti, cioè quegli ambulanti che svolgono la propria attività con permessi e autorizzazioni, dall'altro quei cittadini che, ad esempio, si vogliono recare al mercato o qualunque tipo di cittadino che voglia vivere la quotidianità del proprio territorio.
L'introduzione di questo reato è perfettamente in linea con quanto fatto già in passato; viene riformulato sulla base delle indicazioni della Corte costituzionale; è uno strumento necessario che le amministrazioni locali chiedono, che i sindaci chiedono, che le polizie locali chiedono, che le forze dell'ordine chiedono; e quindi io invito a non liquidare e a non bollare semplicemente: va bene, qui stiamo parlando di altro. No, questo disegno di legge è uno strumento utile e necessario – e prendo le parole, se così fosse, non credo, le parole della collega – anche per rigarantire e riaffermare quei principi di sicurezza, quei livelli minimi di sicurezza sul territorio.

PRESIDENTE. La invito a concludere.

NICOLA MOLTENI. Concludo, Presidente. È un emendamento utile e necessario per i territori, è uno strumento fondamentale per le amministrazioni locali, per sconfiggere la politica dell'abusivismo, per contrastare l'abusivismo, per contrastare quell'accattonaggio molesto che danneggia, dove si prevede non solo il reato, in modo particolare con la sanzione accessoria della multa, ma anche il sequestro del profitto illecito. Io invito l'Aula a fare una riflessione, invito l'Aula a non liquidare questo articolo aggiuntivo e ad approvarlo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Ferraresi. Ne ha facoltà.

VITTORIO FERRARESI. Signor Presidente, io volevo invitare tramite lei, Presidente, la collega Rossomando a specificare meglio quando fa delle accuse, in particolare al sottoscritto, visto che non ha detto il perché io confonderei alcune cose: io ho semplicemente detto, nel mio intervento precedente, che il legislatore dev'essere chiaro e preciso, in modo da non lasciare troppo spazio e confusione ai giudici.
Detto questo, io invito sempre la collega Rossomando, e anche la Presidenza, a leggere il titolo dell'articolo aggiuntivo. Il titolo ci dice che questo articolo aggiuntivo introduce l'articolo 669-bis, che prevede l'esercizio molesto dell'accattonaggio e pratica di attività ambulanti non autorizzate. Quindi, Presidente, credo che, visto che la collega Rossomando è anche avvocato, ed ha anche una certa esperienza, quando aspetta che i colleghi rientrino dall'Aula, almeno che lo faccia bene e parli dell'articolo aggiuntivo, perché non ha neanche citato una parola di esso.
Detto questo, Presidente, noi riteniamo che il problema dell'accattonaggio sia un problema rilevante, quindi la ratio ci sembra giusta, ma il reato in questo senso sarebbe totalmente inefficace. Per questo dichiaro il voto contrario del MoVimento 5 Stelle.

Pag. 36

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Simonetti. Ne ha facoltà.

ROBERTO SIMONETTI. Signor Presidente, intervengo per sostenere l'articolo aggiuntivo Molteni 3.02, perché è noto ed è evidente come sia nei piccoli centri che nei grandi centri urbani l'accattonaggio sta diventando molesto, sta diventando fastidioso: è pieno di zingari, è pieno di rom che ad ogni incrocio rompono le scatole a tutti coloro che si devono fermare (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie). Si va a prendere il biglietto della metropolitana, ci sono i rom appesi a questi banchetti che ti chiedono il resto e che fanno accattonaggio, ci sono gli immigrati clandestini che oltre a prendersi 35 euro al giorno, visto che non hanno nulla da fare tutto il giorno, sono nelle piazze a rompere le scatole e a chiedere le monete in giro, a rompere le scatole a tutti i vecchietti: mi scusi, Presidente. E poi alla sera vanno ai tabacchini a farsi cambiare le 50, 100 euro in monetine in banconote. Questi sono tutti reati da punire, affinché ci sia maggiore sicurezza e maggiore tutela, soprattutto delle persone più anziane (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Fedriga. Ne ha facoltà.

MASSIMILIANO FEDRIGA. Signor Presidente, io credo che non intervenire su questa materia vuol dire semplicemente la dimostrazione plastica della maggioranza di quest'Aula, che non vuole intervenire e contrastare dei comportamenti illegali. Mi sorprende personalmente non solo la posizione del Partito Democratico: quella non mi sorprende, viste le posizioni storiche che ha sempre tenuto, ovviamente assolutamente non condivisibili; ma anche quelle MoVimento 5 Stelle che liquida tutto dicendo: tanto non servirebbe. Perché non servirebbe ? Prendiamoci la responsabilità del voto che esprimiamo in quest'Aula, e diciamo che condotte illegali devono essere sanzionate e perseguite.
Questo sta a tutela dei cittadini onesti che devono avere la possibilità di vivere liberamente le proprie città ed il proprio territorio. Non vedo quindi alcun tipo di motivazione che possa far esprimere un voto contrario rispetto a questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 3.02, parere contrario di Commissione, Governo e relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Vico, Tancredi, D'Incecco, Caruso, Tinagli, Carrozza, Fico, Longo...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 437
Votanti 434
Astenuti 3
Maggioranza 218
Hanno votato 38
Hanno votato no 396.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 3.09, parere contrario di Commissione, Governo e relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

D'Incecco, Zardini, Pagani, Vazio...
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 37
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 438
Votanti 435
Astenuti 3
Maggioranza 218
Hanno votato 23
Hanno votato no 412.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin e il deputato Zan hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Molteni 3.07.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Molteni. Ne ha facoltà.

NICOLA MOLTENI. Grazie, Presidente. Abbiamo presentato una serie di emendamenti e di articoli aggiuntivi, quelli di prima, questo e anche altri che voteremo successivamente che sono sostanzialmente delle modifiche preliminari rispetto a quanto verrà poi disciplinato con l'articolo 4. Con questo articolo del disegno di legge si vanno ad aumentare – ne parleremo poi – alcune sanzioni riferite ad alcuni reati contro il patrimonio e io do per scontato che la maggioranza e il Governo e che anche un ministro come Angelino Alfano si siano resi conto come il problema della insicurezza e della mancanza di sicurezza tra i cittadini, in modo particolare per quanto riguarda alcuni reati specifici, soprattutto alcuni reati patrimoniali come il furto ed il furto in abitazione, siano esplosi in maniera esponenziale.
Sono esplosi in maniera esponenziale non per un'invenzione leghista, non perché la Lega parla alla pancia del cittadino, ma per una questione di puro realismo. I numeri dicono che questi tipi di reato, in modo particolare negli ultimi anni, sono esplosi in maniera particolare. E quindi, anche la maggioranza, pur vivendo a volte in un mondo parallelo, si rende conto che servono anche degli strumenti di natura normativa per poter rendere, anche con riferimento ad alcuni reati contro il patrimonio, il principio della certezza della pena un principio effettivo. Il ladro che viene fermato oggi, nella tipicità dei casi, viene fermato, non arrestato, alla sera, e liberato al mattino, con grande beffa in modo particolare delle forze dell'ordine.
Queste proposte emendative cosa chiedono ? Queste proposte emendative chiedono che, per alcune tipologie di reati, che sono poi indicati, ossia reati contro il patrimonio, ma anche reati di altra natura – noi citiamo, ad esempio, in una proposta emendativa il reato di cui all'articolo 612-bis, cioè lo stalking – ci sia la possibilità, proprio per rendere ancora più repressivo e più forte lo strumento normativo e la repressione penale nei confronti di chi commette questi reati, di valutare l'ipotesi che, sia il patteggiamento, sia la sospensione condizionale della pena, non vengano applicati. Sono purtroppo tutti strumenti di rimedio postumi rispetto alla verifica del fenomeno.
Non governiamo noi e, quando abbiamo governato noi, degli strumenti alternativi sono stati trovati e riscontrati, strumenti poi sostanzialmente cancellati dai quattro anni di Governo della sinistra, dai Governi di sinistra che si sono succeduti in questi quattro anni. Quindi, c’è una responsabilità politica, c’è una grave responsabilità politica da parte di questo Governo per l'esplosione dei livelli di sicurezza dei nostri cittadini. Le nostre proposte emendative cercano di mettere una pezza – chiamiamola anticipatoria – rispetto al verificarsi di alcuni fenomeni. Sono, a mio avviso, proposte emendative di buonsenso, che meritano almeno una valutazione e una riflessione da parte di quest'Assemblea e questo è il motivo per cui invito l'Assemblea a farsi carico almeno di un momento di confronto su questa e anche sulle proposte emendative successive.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 3.07, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.Pag. 38
(Segue la votazione).

Locatelli, Basilio, Tancredi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 435
Votanti 361
Astenuti 74
Maggioranza 181
Hanno votato 23
Hanno votato no 338.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 3.04, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Montroni, Giammanco, Colaninno, Brignone...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 431
Votanti 357
Astenuti 74
Maggioranza 179
Hanno votato 21
Hanno votato no 336.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 3.05, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Lainati, Carra...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 440
Votanti 364
Astenuti 76
Maggioranza 183
Hanno votato 24
Hanno votato no 340.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 3.06, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 437
Votanti 362
Astenuti 75
Maggioranza 182
Hanno votato 25
Hanno votato no 337.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 3.0150, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Latronico, Luigi Gallo, Moscatt, Colaninno...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 441
Votanti 366
Astenuti 75
Maggioranza 184
Hanno votato 25
Hanno votato no 341.

Pag. 39

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 3.010, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 432
Votanti 358
Astenuti 74
Maggioranza 180
Hanno votato 23
Hanno votato no 335.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 3.08, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Luigi Gallo...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 436
Votanti 432
Astenuti 4
Maggioranza 217
Hanno votato 26
Hanno votato no 406.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Colletti 3.0200 (parte ammissibile), con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Minnucci, Malpezzi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 443
Votanti 441
Astenuti 2
Maggioranza 221
Hanno votato 84
Hanno votato no 357.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Colletti 3.0202, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 441
Votanti 438
Astenuti 3
Maggioranza 220
Hanno votato 103
Hanno votato no 335.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Pag. 40

(Esame dell'articolo 4 – A.C. 2798-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 4 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2798-A).
Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice, nonché presidente della Commissione, ad esprimere il parere della Commissione.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Presidente, do i pareri favorevoli. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Ferraresi 4.205 a pagina 13 del fascicolo e sull'emendamento Ferraresi 4.203 a pagina 14. Sugli altri emendamenti il parere è contrario.

PRESIDENTE. Quindi, ripeto: parere favorevole sull'emendamento Ferraresi 4.205...

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. E sull'emendamento Ferraresi 4.203, a pagina 14. Sugli altri il parere è contrario.

PRESIDENTE. Chiedo al relatore di minoranza di pronunciarsi sui pareri.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Sannicandro 4.150 e Daniele Farina 4.50 e 4.51. L'identico emendamento Mantero 4.302 non è stato segnalato: sugli emendamenti non segnalati il parere lo devo dare o no ?

PRESIDENTE. No, il parere sugli emendamenti non segnalati non lo deve dare.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Ferraresi 4.204, Molteni 4.151 e 4.152 e Ferraresi 4.205. Sull'emendamento Ferraresi 4.201...

PRESIDENTE. Aspetti, abbiamo l'emendamento Daniele Farina 4.54.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Esprimo parere contrario sull'emendamento Daniele Farina 4.54, parere favorevole sugli emendamenti Ferraresi 4.201, Molteni 4.153 e 4.154 e Ferraresi 4.203, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Daniele Farina 4.57.

PRESIDENTE. Il Governo ?

ENRICO COSTA, Viceministro della giustizia. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice per la maggioranza.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Sannicandro 4.150, sul quale vi è il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Daniele Farina. Ne ha facoltà.

DANIELE FARINA. Grazie, Presidente. Pur nei tempi assai limitati che abbiamo a disposizione della nostra discussione, passiamo, come noterete, dal voto di scambio elettorale politico-mafioso al furto in abitazione e al furto con strappo.
Diciamo che anche questo è un articolato che non era presente nell'originario disegno di legge del Governo e che ha un nome molto chiaro. Se la Lega ha gridato per anni, per mesi, che in questo Parlamento si votavano gli «svuota-carceri», al di là del fatto che possiamo pensare che ciò sia falso, questo tuttavia è un vero e proprio «riempi-carceri». Con una mano disfiamo ciò che l'altra ha costruito, perché qui parliamo di un formidabile aggravamento delle pene per reati certo odiosi, ma nella convinzione che nessun aumento di pena ha alcun effetto in ordine alla frequenza dei reati. Sia la letteratura, che l'esperienza concreta, la statistica, ci dicono che ad un aumento di pena, non corrisponde un decremento dei reati. Allora questa è palesemente una norma Pag. 41manifesto, fatta per essere sventolata all'opinione pubblica, di nessuna efficacia concreta, perché dobbiamo ribadire agli italiani, come ho già detto precedentemente, che questo nostro intervento non avrà alcun effetto sull'eventuale furto nella propria abitazione o sullo strappo ricevuto in strada, e, ovviamente, auguriamo a tutti che nulla accada di tutto ciò. Ma perché allora facciamo questo ? Per la semplicissima ragione – ed ecco perché oltre ad essere una norma manifesto è una «riempi-carceri» – che in questo modo andiamo a rendere molto difficoltosa, se non impossibile, l'applicazione delle misure alternative alla detenzione, quelle per cui abbiamo lavorato in tutta questa legislatura. In particolare, parliamo dell'affidamento in prova ai servizi sociali, della detenzione domiciliare, della liberazione condizionale. Noi interveniamo su questo. Ora credo che questo sia un evidente cambio di rotta del Governo, o meglio della maggioranza parlamentare, perché il Governo non lo prevedeva, ed è per queste regioni, che mi sembrano assai solide, che noi ci battiamo contro questo inutile inasprimento delle pene e processo di ricarcerizzazione (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Molteni. Ne ha facoltà.

NICOLA MOLTENI. Grazie, Presidente. Noi voteremo contro l'emendamento soppressivo da parte di chi non considera il tema della sicurezza un tema prioritario e principale di questo Paese. Riscontro che quando il Governo ascolta la Lega, il Governo fa le cose positive. C’è questo effetto «salvinizzazione» da parte della Lega nei confronti del Governo, del Ministro Alfano e del Partito Democratico, perché quello di cui noi oggi discutiamo, ovvero l'aumento delle pene e delle sanzioni rispetto a reati di gravissimo allarme sociale (in questo caso il furto in abitazione e il furto con strappo) era già contenuto in emendamenti che la Lega, negli ultime tre anni, ha più volte presentato e il Governo ha più volte respinto. Lo dicevo prima: non c’è una percezione di insicurezza nel Paese, c’è un'insicurezza reale. Non deve essere la Lega a cavalcare nessuna paura, non siamo imprenditori della paura, siamo semplicemente persone normali, persone perbene, che registrano le paure dei cittadini, che è cosa diversa. Il senso di insicurezza del cittadino è un senso di insicurezza globale, ma è un senso di insicurezza soprattutto all'interno della propria abitazione. Io credo che, visto che l'abitazione è il cuore, è il nucleo di ogni famiglia, nel momento in cui un cittadino si sente insicuro a casa propria, l'allarme che viene lanciato sia un allarme particolarmente grave e importante. Noi voteremo con coerenza e responsabilità l'aumento delle pene sul furto in abitazione, così come anche sulla rapina e sulle aggravanti. Cosa non ci sta bene e cosa chiediamo al Governo affinché ci possa essere uno scatto d'orgoglio, affinché questa norma non sia come qualcuno l'ha definita prima una norma manifesto, una norma spot, o come la definisco io uno «specchietto per le allodole» ?
Noi chiediamo che questo stesso articolo non venga mantenuto in un disegno di legge che diventerà legge probabilmente tra mesi o tra anni. Quindi, finché non diventa legge, non cambierà assolutamente nulla, l'insicurezza rimarrà tale, i cittadini continueranno ad avere paura, il ladro verrà fermato la sera e rimesso in libertà al mattino, con danno e beffa nei confronti delle forze dell'ordine e del cittadino derubato. Noi chiediamo che questo testo, che questa norma, che questo articolo venga inserito in un decreto-legge, chiediamo che il Governo dia emergenza al problema sicurezza in questo Paese. Altrimenti attenderemo due anni, altrimenti sarà una bella norma spot, ma non cambierà assolutamente nulla.
Quindi, con coerenza, voteremo contro l'emendamento del collega Farina, a favore dell'aumento delle pene, ma con attenzione, mandando al Governo la clausola che non è sufficiente, non basta. Da domani mattina non cambia assolutamente nulla, da domani mattina il ladro continuerà Pag. 42a derubare e a rimanere impunito e il cittadino continuerà a sentirsi vittima di una normativa sbagliata e di uno Stato, di un Governo che, anziché essere amico del cittadino, viene percepito dal cittadino come un nemico.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sisto. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO SISTO. Grazie, Presidente. Poiché in materia di norme penali la coerenza del legislatore, a Forza Italia, sembra un dato irrinunciabile, le stesse ragioni che ci hanno portato a votare contro l'ingiustificato aumento di pena per quanto concerneva lo scambio politico elettorale di tipo mafioso, coniato da quest'Aula soltanto pochi mesi fa, ci induce, invece, ad essere attenti su questo aumento di pena, che riguarda reati effettivamente inquietanti per quanto concerne la quotidianità dei cittadini.
Ecco, così il diritto penale ha un senso. Allorquando il fenomeno ha una recrudescenza così importante da compromettere addirittura la normalità delle abitudini di vita dei cittadini, è giusto che il legislatore penale intervenga con un incremento delle pene, soprattutto con un nuovo regime in materia di circostanze attenuanti, che mi sembra possa essere un buono strumento per il giudice per evitare le porte girevoli che, in qualche materia, credo rendano inutile qualche volta la tutela penale su reati che così pesantemente incidono sulla vita di ciascuno.
Mi sembra, quindi, che, da questo punto di vista, il voto favorevole su questa ipotesi possa essere in linea – ripeto – con la coerenza che abbiamo invocato nell'altro senso. Quindi, credo che la proposta del Governo, da questo punto di vista, trovi Forza Italia assolutamente favorevole.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sannicandro 4.150. I pareri sono contrari.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

D'Uva.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 429
Votanti 428
Astenuti 1
Maggioranza 215
Hanno votato 23
Hanno votato no 405.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 4.50. I pareri sono contrari.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Marotta, Gregori, Antimo Cesaro, D'Agostino, Luigi Gallo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 433
Votanti 431
Astenuti 2
Maggioranza 216
Hanno votato 18
Hanno votato no 413.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare e la deputata Pannarale ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 4.51. I pareri sono contrari.
Dichiaro aperta la votazione.Pag. 43
(Segue la votazione).

Montroni, Vezzali, Gregori, Tancredi, Oliverio...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 429
Votanti 427
Astenuti 2
Maggioranza 214
Hanno votato 19
Hanno votato no 408.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferraresi 4.204, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Albanella, Montroni...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 427
Votanti 424
Astenuti 3
Maggioranza 213
Hanno votato 93
Hanno votato no 331.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 4.151, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Totaro, Mazzoli, Roberta Agostini...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 428
Votanti 424
Astenuti 4
Maggioranza 213
Hanno votato 99
Hanno votato no 325.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Fossati ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario. La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 4.152, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Gregori, Patriarca, Montroni, Paola Bragantini, Oliverio...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 434
Votanti 428
Astenuti 6
Maggioranza 215
Hanno votato 100
Hanno votato no 328.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Passiamo alla votazione dell'emendamento Ferraresi 4.205, i pareri sono favorevoli.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sisto. Ne ha facoltà.

Pag. 44

FRANCESCO PAOLO SISTO. Grazie, Presidente. Forza Italia si asterrà su questo emendamento di aumento di pena pecuniaria, ritenendo questa scelta non rilevante ai fini dell'efficacia deterrente che la norma ha con riferimento a questi reati. È una scelta che notoriamente, come ripeto, non ha una sua capacità ulteriormente persuasiva rispetto alla pena principale. Quindi, l'atteggiamento, pur essendo favorevole all'incremento di pena, vista la recrudescenza dei fenomeni, sarà di astensione rispetto alla scelta di incrementare la sola pena pecuniaria.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Molteni. Ne ha facoltà.

NICOLA MOLTENI. Presidente, per annunciare il voto favorevole da parte del gruppo della Lega all'emendamento del MoVimento 5 Stelle, che ricalca una serie di emendamenti che sono stati presentati anche dal gruppo della Lega stessa, non solo per aumentare la pena sanzionatoria, ma anche la multa nel caso del reato di furto in abitazione e di furto con strappo.
Credo che sia abbastanza stridente però, Presidente, che su un tema così importante e così delicato non ci sia da parte delle forze politiche di maggioranza alcun intervento per giustificare un comportamento che, rispetto ad un atteggiamento tenuto in passato, suona in maniera piuttosto incoerente e strumentale.
Presidente, vede, sul tema della sicurezza sicuramente il collega Fiano, che si occupa di sicurezza per il Partito Democratico, è buon testimone del fatto che in questi anni il tema della sicurezza è stato totalmente dimenticato dal Governo, e dalla sinistra in modo particolare. Lo riscontrano non solo i cittadini, che si sentono oggi molto più insicuri rispetto al passato, ma lo riscontrano soprattutto le forze di polizia e le forze dell'ordine, che rappresentano una forza viva del nostro Paese, rispetto alle quali credo che sia dovuto il ringraziamento per il lavoro che svolgono quotidianamente in condizioni di estrema difficoltà, a causa dell'atteggiamento irresponsabile da parte di questo Governo, in modo particolare attraverso, ad esempio, la cancellazione di numerosi presidi di sicurezza.
Se voi aumentate le pene sul furto e, quindi, agite sullo strumento normativo, ma, se, dall'altro lato, togliete alle forze di polizia e alle forze dell'ordine soldi, risorse e strumenti materiali per poter rendere applicative queste sanzioni, aumentare le pene sul furto non serve assolutamente a nulla. Allora, un Governo serio, un Governo responsabile, un Ministro che consideri il tema della sicurezza come un tema principale e prioritario dell'agenda politica agirebbe, da un lato, sullo strumento normativo e, dall'altro, anche sullo strumento applicativo. Altrimenti, noi ci troveremo nella condizione paradossale per cui il ladro, come dicevo prima, viene fermato la sera e poi viene rilasciato al mattino.
Credo che il Partito Democratico debba assumersi la responsabilità della riduzione dei livelli di sicurezza di questo Paese, anche perché – concludo, Presidente – questo Governo non si è dimostrato essere amico delle forze dell'ordine, non si è dimostrato – l'articolo 1 di questo disegno di legge lo ha confermato – amico delle vittime dei reati, anche perché le politiche delle depenalizzazioni, da un lato, degli indulti mascherati, dall'altro lato, e delle particolari tenuità del fatto hanno reso la vittima ancor più vittima, creando ingiustizia sociale in questo Paese e soprattutto aumentando a dismisura il senso di insicurezza dei nostri cittadini.
C’è una grave responsabilità politica e questa responsabilità è da attribuire unicamente ed esclusivamente alle politiche della sinistra (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Fiano. Ne ha facoltà.

EMANUELE FIANO. Grazie, Presidente. A proposito dell'emendamento di cui ha adesso dibattuto, signora Presidente, Pag. 45il collega Molteni, ho ammirazione per il coraggio dell'onorevole Molteni, perché egli è capace, in rappresentanza di una forza politica che ha governato questo Paese per nove anni, di venire a dire che le forze politiche della maggioranza che oggi appoggiano questo Governo, come ha testé detto, signora Presidente, non fanno nulla per la sicurezza.
Dunque, vediamo un attimo i conti: la forza politica cui appartiene l'onorevole Molteni che, commentando questo emendamento, ha parlato del deficit di sicurezza nel nostro Paese, in tre leggi di stabilità, con un Governo dove erano presenti i ministri della Lega, ha tagliato al comparto sicurezza dello Stato 3,5 miliardi, ha bloccato le assunzioni delle operatrici e degli operatori del comparto sicurezza dello Stato del 20 per cento, ha bloccato gli stipendi nel 2010 degli operatori della sicurezza congelando i tetti salariali.
Nelle ultime due leggi di stabilità, votate dai partiti che appoggiano questo Governo, sono stati restituiti alla sicurezza di questo Paese circa 2 miliardi, sbloccati i tetti salariali degli operatori per un miliardo, assunti in maniera straordinaria per l’EXPO seicento donne e uomini del comparto sicurezza. Quest'anno, con un decreto che è già operativo, con le donne e uomini nuovi già assunti straordinariamente nelle caserme, abbiamo assunto 2.500 donne e uomini della sicurezza, poliziotti, carabinieri, finanzieri e altre 2.500 in assunzioni straordinarie, per un totale di 5.000 in 24 mesi, oltre alle assunzioni ordinarie.
E a noi, signora Presidente, qualcuno, che ha tagliato 4 miliardi di euro di sicurezza, che ha fatto mancare a questo Paese migliaia di donne e di uomini per le strade, a noi che li stiamo mettendo, dice che mettiamo in difficoltà la sicurezza ?
L'onorevole Molteni, lo dico per il suo tramite, Presidente, vada a rileggersi la lettera che il Ministro dell'interno Maroni – quello che chiedeva ai comuni italiani di assorbire i richiedenti asilo nel 2011 in questo Parlamento – scrisse al Presidente del Consiglio di allora, Berlusconi, e all'allora Ministro dell'economia e delle finanze Tremonti, chiedendo che fosse rifuso, nel luglio del 2011, un miliardo di euro al Ministero dell'interno – lettera pubblicata da tutti i quotidiani –, tagliato da quello stesso Governo, perché altrimenti non sarebbe stato in grado di garantire la sicurezza di questo Paese.
Noi quella lettera abbiamo ereditato e quei miliardi di euro che vi ho raccontato e quelle donne e quegli uomini per la sicurezza di questo Paese abbiamo investito, per il benessere e la sicurezza di tutti gli italiani, anche dell'onorevole Molteni (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Gianluca Pini. Ne ha facoltà.

GIANLUCA PINI. Grazie, Presidente. Collega Fiano, parlano i fatti al netto dei conteggi che lei, evidentemente, non sa fare, perché negli ultimi dieci anni noi siamo stati al Governo per tre anni e mezzo, per la restante parte c'eravate voi al Governo e i tagli sono stati fatti ben prima dell'ultimo Governo nel quale il Ministro Maroni era appunto responsabile del dicastero dell'interno.
Tuttavia, al netto di tutto, il problema, quindi, non è tanto di quanto personale ci sia sulle strade, ma della mancanza di «manico» da parte di questo Governo nel dare indicazioni su cosa andare a contrastare: l'illegalità; e i ventimila profughi veri, non falsi profughi come quelli di adesso, che c'erano nel 2010 e che il Ministro Maroni chiedeva ai comuni di riallocare, uscivano dalla guerra in Libia, non da delle pagliacciate che arrivano addirittura fin dal Pakistan, come sta succedendo adesso.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferraresi 4.205, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.Pag. 46
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Palese, Gregori, Matarrese, Aiello, Molteni...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 409
Votanti 367
Astenuti 42
Maggioranza 184
Hanno votato 346
Hanno votato no 21.

La Camera approva (Vedi votazioni).

(La deputata Carrozza ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole. Il deputato Placido ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario. La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Colleghi, adesso sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 15 con lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata e alle ore 16,15 con il seguito dell'esame del disegno di legge n. 2798-A e delle abbinate proposte di legge.

La seduta, sospesa alle 13,30, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, alle quali risponderanno il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali e il Ministro dell'economia e delle finanze.

(Dati relativi all'affluenza ad EXPO Milano 2015 e intendimenti per salvaguardare il patrimonio di idee e proposte emerso da tale evento – n. 3-01693)

PRESIDENTE. Il deputato Prina ha facoltà di illustrare l'interrogazione n. 3-01693, concernente i dati relativi all'affluenza ad EXPO Milano 2015 e intendimenti per salvaguardare il patrimonio di idee e proposte emerso da tale evento (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), di cui è cofirmatario, per un minuto.

FRANCESCO PRINA. Signor Presidente, signor Ministro, siamo a meno di cinquanta giorni dalla fine di EXPO 2015 di Milano «Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita». Le ultime immagini mostrano un flusso di persone intenso e costante, decretando un grande successo della manifestazione. Stiamo vincendo una grande scommessa con il mondo ed EXPO 2015 e la Carta di Milano, infatti, stanno dimostrando la nostra serietà, la nostra responsabilità e la nostra progettualità sui temi del futuro sostenibile dell'umanità verso l'obiettivo globale Fame Zero.
Con questa interrogazione vogliamo sapere quali sono i dati più aggiornati riguardanti l'affluenza ad EXPO sia in termini assoluti, sia in relazione alla nazionalità e quali sono gli intendimenti del Ministro per declinare nei termini più efficaci il successo e l'eredità di EXPO 2015.

PRESIDENTE. Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha facoltà di rispondere. Le ricordo che ha tre minuti a disposizione.

MAURIZIO MARTINA, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Signor Presidente, il grande numero di persone che sta riempiendo anche in queste giornate, come veniva richiamato, il sito espositivo di Milano dà la conferma e la misura del grande successo dell'esposizione universale che l'Italia sta promuovendo, fatto di un coinvolgimento attivo Pag. 47dei visitatori sui contenuti, su un tema cruciale come quello che abbiamo posto al centro dell'attenzione e: come garantire cibo sano, sicuro e sufficiente a una popolazione mondiale sempre in crescita.
La partecipazione al lavoro sulla Carta di Milano è la testimonianza della forza del nostro messaggio e degli impegni che con questo atto di impegno noi stiamo chiedendo ai cittadini, alle imprese, alle associazioni e alle istituzioni: impegni per il diritto al cibo e per la democrazia del cibo.
Ci sono ancora, come sapete, quasi 800 milioni di affamati nel mondo, un'emergenza globale che ci viene ricordata anche dalle drammatiche settimane che stiamo vivendo nel Mediterraneo.
Ecco allora che il ruolo di questa esposizione universale, in particolare, del nostro Paese nel promuoverla si rende sempre più evidente. Proprio EXPO si sta rivelando a tutti gli effetti – e in questi quattro mesi lo è stata – una grande piattaforma diplomatica di relazione e di scambio di responsabilità e di approcci rispetto a un tema cruciale come quello della lotta alla fame, anche in relazione a queste vicende complesse delle emigrazioni, in particolare, in alcuni contesti.
Noi porteremo la Carta di Milano all'Assemblea generale delle Nazioni Unite proprio la settimana prossima, quando l'Assemblea sarà chiamata a discutere i prossimi obiettivi del millennio. Il punto fondamentale è contribuire a costruire la generazione Fame Zero che, in particolare, l'ONU ha indicato come grande sfida per il 2030, in relazione agli Obiettivi del Millennio prossimi. Dimostra il fatto che questa EXPO sta funzionando anche il grande numero di capi di Stato e di Governo che hanno attraversato quel sito espositivo. Parliamo di oltre 50 personalità tra capi di Stato e di Governo che hanno visitato fino ad oggi EXPO e parliamo anche del successo di alcuni forum internazionali di grande significato. Ricordo il nostro forum degli inizi di giugno che ha coinvolto oltre 50 Ministri dell'agricoltura da tutto il mondo e oltre 100 Paesi.
Chiudo sui numeri, signor Presidente. Per quanto riguarda i numeri degli ingressi, la società EXPO ha reso pubblici settimanalmente gli accessi sul proprio sito. Sono accessibili i dati sia relativi ai biglietti emessi con sigillo fiscale dalla piattaforma Ticketing, di cui si è dotata la società, sia quelli relativi agli accessi registrati dei sistemi di lettura digitale. Al 13 di settembre, gli interessi registrati al netto degli accrediti sono stati circa 14 milioni. Nei primi soli 13 giorni di settembre – tengo a sottolineare – che gli accessi sono stati pari a 1.916.939 persone: con la cifra record assoluta di sabato scorso, abbiamo toccato i 244.994 visitatori.
Invito davvero tutti quelli che non sono stati ad EXPO ad andare a Milano e a visitare questa esperienza straordinaria, perché penso davvero che ne valga la pena. Noi sappiamo quanto anche quest'Aula ha discusso dell'importanza e della strategicità di questo evento per il Paese.

PRESIDENTE. Il deputato Nicodemo Nazzareno Oliverio ha facoltà di replicare.

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO. Signor Presidente, ringrazio innanzitutto il Ministro Martina per l'ottimo lavoro svolto e per l'impegno profuso per la buona riuscita di EXPO, un successo straordinario, impressionante, che ha reso l'Italia più forte e credibile agli occhi del mondo intero. Un'Italia attenta alle grandi sfide di questo secolo: la fame nel mondo, la qualità della vita, la cooperazione internazionale, la sostenibilità agroalimentare, il contenuto della Carta di Milano. Grandi sfide che dopo l’EXPO l'Italia saprà e dovrà portare avanti con le sue grandi potenzialità e le sue apprezzate eccellenze, perché EXPO, come dice bene il Ministro, non finisce il 31 ottobre, ma da quel giorno riparte la sfida dell'Italia nel contesto economico e sociale internazionale. Il successo è dunque il successo dell'Italia, dell'agricoltura e del sistema agroalimentare; è il successo di tutti noi. È il successo del Presidente del Consiglio, Renzi, che appena insediatosi ha trovato una situazione disastrosa nei cantieri di EXPO, Pag. 48tanto che alcune forze politiche di opposizione chiedevano a gran voce di rinunciare alla grande vetrina dell'esposizione, senza curarsi del fatto che ciò avrebbe rappresentato il fallimento del Paese davanti agli occhi del mondo. Forse è proprio questo che volevano ? Invece il Governo è andato avanti, con determinazione, puntando sulla grande capacità e l'indiscusso impegno degli italiani, che sanno sempre uscire a testa alta dai momenti difficili. Allora, ogni giorno si è verificato un successo. EXPO 2015 lascerà un Paese più forte, economicamente in ripresa, cresciuto nelle produzioni e nell'esportazione – basta vedere i dati di ieri –, ma soprattutto nella consapevolezza di saper essere l'Italia che vince, l'Italia che guarda avanti, l'Italia del futuro. Grazie Presidente e grazie signor Ministro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

(Intendimenti del Governo in ordine alla normativa previdenziale, con particolare riferimento al collegamento tra età pensionabile e speranza di vita media – n. 3-01694)

PRESIDENTE. Il deputato Tabacci ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01694, concernente intendimenti del Governo in ordine alla normativa previdenziale, con particolare riferimento al collegamento tra età pensionabile e speranza di vita media (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), per un minuto.

BRUNO TABACCI. Signor Presidente, signor Ministro, era appunto per interrogare il Governo sulle sue intenzioni in relazione all'imminente sessione di bilancio, oppure con un altro provvedimento, rispetto alla ratio fondamentale della legge di riforma delle pensioni, che ha collegato in maniera molto stretta il ritiro dal lavoro alla speranza di vita media dei cittadini. Questo perché ? Perché nelle settimane scorse abbiamo visto un certo florilegio di interviste e di prese di posizioni che lasciavano intendere che sotto il meccanismo degli esodati in realtà si volesse configurare un tentativo di andare in controtendenza rispetto a quella legge di riforma, che fu dovuta – non dimentichiamolo – per il fatto che nel novembre 2011 noi stavamo andando in default e che quella legge del 6 dicembre 2011 fu una risposta necessitata da parte dell'Italia. Possono essere stati commessi degli errori, che vanno corretti, ma andare nella direzione opposta, verso una sorta di controriforma, sarebbe profondamente sbagliato.

PRESIDENTE. Dovrebbe concludere.

BRUNO TABACCI. Questa è la ragione dell'interrogazione.

PRESIDENTE. Il Ministro dell'economia e delle finanze, Padoan, ha facoltà di rispondere, per tre minuti.

PIER CARLO PADOAN, Ministro dell'economia e delle finanze. Grazie, Presidente. L'onorevole Bruno Tabacci appunto chiede se si intenda intervenire sulla riforma delle pensioni, mettendo in discussione la ratio fondamentale che collega l'età del ritiro dal lavoro alla crescita e alla speranza di vita media. Vorrei innanzitutto dire che concordo che una modifica strutturale in questa direzione andrebbe contro i principi di sostenibilità del sistema pensionistico, che è valutato, in ambito europeo, come uno dei più solidi e sostenibili dell'Unione. D'altra parte, a legislazione vigente esistono già forme di flessibilità. In particolare, per i soggetti con il sistema misto, con il canale della flessibilità, consistente nell'accedere al pensionamento anticipato, e con il canale, indipendente dall'età anagrafica, con elevata anzianità contributiva, adeguata agli incrementi di speranza di vita.
Per i soggetti interamente nel sistema contributivo è già previsto di fatto al 2030 circa un sistema di flessibilità che consente il ritiro dall'attività tre anni prima rispetto ai requisiti anagrafici.
Introdurre ulteriore flessibilità rispetto a quella attuale per i soggetti con il sistema misto comporterebbe oneri rilevanti, Pag. 49strutturali per la finanza pubblica. Andrebbe quindi valutato con attenzione il disegno di eventuali norme di flessibilità tenendo conto di costi e benefici, tenendo conto della necessità di salvaguardare il principio di base a cui mi riferivo prima, ma tenendo conto anche di ulteriori elementi. Gli oneri di una maggiore flessibilità si manifesterebbero comunque nell'immediato, e questo porrebbe evidentemente questioni di impatto sul sentiero di aggiustamento della finanza pubblica.
Dal punto di vista dei pensionati, comunque, gli eventuali aggravi o penalizzazioni sarebbero modesti, decrescenti nel tempo, riguardando soggetti per i quali la pensione è già a normativa vigente liquidata per almeno la metà del trattamento con il sistema contributivo, ed è ampiamente dimostrato che il sistema incentivi-disincentivi non è in grado di modificare apprezzabilmente il comportamento in anticipo del pensionamento. Ritengo quindi che questo principio, se deve essere considerato, deve essere coerente con i principi fondamentali della riforma e della sua sostenibilità di lungo termine, e con una valutazione più attenta degli incentivi al comportamento degli eventuali beneficiari.

PRESIDENTE. Il deputato Tabacci ha facoltà di replicare. Le ricordo che ha due minuti.

BRUNO TABACCI. Signor Presidente, signor Ministro, per molti aspetti non avevo dubbi che avrebbe difeso l'impianto di una riforma previdenziale che ci ha posto all'avanguardia in Europa; però era necessario sentirlo dire in questa sede, che è la sede propria. Poi i giornali scriveranno, e magari daranno spazio anche ad impostazioni diverse; oppure altre forze, come è accaduto in questi giorni, verranno a protestare. Ma l'esempio della Grecia è qui davanti a noi, e per fortuna che l'abbiamo evitato, quel percorso ! E che il tema delle «baby pensioni» l'avevamo affrontato per tempo, o della mancanza di correlazione tra durata della vita media, contributi versati e giorno dell'andata in pensione. Quindi non è una storia che si può ripercorrere !
Una riforma ce la siamo dati, forse anche con qualche anno di ritardo. Ricordo che dalla riforma Dini, dalla sua applicazione concreta, è passato un tempo che ci ha portato un po’ fuori del seminato.

PRESIDENTE. La invito a concludere.

BRUNO TABACCI. Ora non credo che sia il caso di ritornare indietro, quindi lei ha indicato la strada giusta: un conto sono i correttivi, ma devono tener conto della contabilità generale, del suo equilibrio. Quindi sono molto soddisfatto delle cose che lei ha detto, e mi auguro che siano tenute molto ferme, sia in occasione della legge di stabilità che anche eventualmente in occasione di provvedimenti specifici.

(Intendimenti del Governo in ordine al reperimento di risorse finalizzate alla settima e conclusiva «salvaguardia» dei lavoratori cosiddetti esodati – n. 3-01695)

PRESIDENTE. La deputata Ciprini ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01695, concernente intendimenti del Governo in ordine al reperimento di risorse finalizzate alla settima e conclusiva «salvaguardia» dei lavoratori cosiddetti esodati (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), per un minuto.

TIZIANA CIPRINI. Signor Presidente, Ministro, la scorsa settimana avete mandato i vostri tecnici a dire che la legge sul fondo degli esodati non è chiara ed è soggetta ad interpretazioni. Secondo i tecnici del MEF, che quella stessa norma avevano scritto, il fondo è «bucato», e 500 milioni di risparmi del 2013 e 2014 sono andati in economia e non più utilizzabili.
Oggi vogliamo che la faccia ce la metta lei, Ministro, in diretta tv, perché quella legge era chiarissima: il fondo serviva per mettere le «pezze» al disastro causato dalla manovra cosiddetta Fornero, e i risparmi delle varie salvaguardie dovevano servire ad altri cittadini scaraventati nel libro dei senza lavoro e dei senza pensione. Pag. 50Qui sta funzionando tutto a rovescio: i Ministeri non eseguono quello che legifera il Parlamento, adducendo truffe interpretative delle leggi.

PRESIDENTE. La invito a concludere.

TIZIANA CIPRINI. Ostruzionismo governativo per non risolvere i problemi reali ! Per la settima «salvaguardia», opzione donna, «quota 96», legge n. 104, macchinisti non c’è più certezza: 50 mila esodati illusi e truffati ! Ieri lei e Poletti avete detto che state seguendo i lavori per dare una risposta alla situazione di disagio: ebbene, quale soluzione e in quali tempi ?

PRESIDENTE. Il Ministro dell'economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha facoltà di rispondere, per tre minuti.

PIER CARLO PADOAN, Ministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, onorevole Ciprini, comincio riaffermando il fatto che ovviamente il Parlamento sta già esaminando la questione, e che il Governo sta valutando la possibilità, l'estensione e l'incidenza di un nuovo provvedimento di salvaguardia.
Riguardo alla questione del Fondo, citato al comma 235, va precisato che a legislazione vigente si tratta, come è confermato dall'articolo 4, comma 2, della legge n. 147 del 2014, di una autorizzazione di spesa con proiezione pluriennale degli stanziamenti e non di un fondo su cui accumulare risorse. Il trascinamento degli eventuali risparmi ad anni successivi a quelli previsti in sede di stanziamento costituisce pertanto una deroga, non espressamente prevista dalla norma, al principio della annualità del bilancio dello Stato. Tale principio prevede la corrispondenza temporale fra le somme stanziate in bilancio in termini di competenza e gli oneri da coprire, e quindi non consente l'utilizzo di somme andate in economia, se non individuando una nuova necessaria copertura finanziaria. Ciò significa anche che le economie non sono utilizzate a copertura di altri oneri gravanti sul bilancio dello Stato. Non si tratta, quindi, di sottrarre alcuna risorsa, non si svuota alcun fondo ad altri fini. Tra l'altro, allo stato della procedura, gli eventuali risparmi a partire dal 2013 non hanno certezza in quanto non è stata ancora conclusa, data la complessità dei sottostanti accertamenti sulle salvaguardie già chiuse, la procedura prevista dalla legge per la loro certificazione. In assenza di tale certificazione non si ha certezza della consistenza di tali eventuali risparmi.
In ogni caso, ove accertati sussistenti, quei risparmi non potrebbero essere utilizzati in anni successivi senza una espressa ed esplicita disposizione normativa, una copertura finanziaria riguardante gli anni nei quali sarebbe previsto il loro completo ed effettivo utilizzo, atteso che quei risparmi verrebbero ad incidere sul tendenziale dei conti pubblici. Comunque, concludo ricordando che a partire dal 2012 sono stati effettuati sei interventi di salvaguardia che hanno interessato circa 120 mila persone e ribadisco che il Governo riconosce l'esistenza di situazioni di disagio e intende trovare soluzioni con la dovuta urgenza.

PRESIDENTE. La deputata Ciprini ha facoltà di replicare.

TIZIANA CIPRINI. «Per la prima volta in vita mia ho visto da parte della politica le peggiori ingiustizie a carico solo della povera gente, ho potuto toccare con mano che al peggio non c’è fine», scrive un esodato. Noi la certezza la abbiamo: i soldi scippati dal fondo servono a finanziare le nuove avventure propagandistiche di Renzi in vista della legge di stabilità. Assistiamo a svuotamenti continui di fondi. Dove è finito il miliardo e tre di avanzo dell'Opzione donna ? E il miliardo e mezzo del fondo dei lavori usuranti prosciugati per coprire non si sa che cosa ? Non è vero che i soldi non ci sono, è vero solo che non ci sono per risolvere i problemi dei cittadini che voi stessi avete creato. I soldi ci sono per prendere in leasing l'aereo blu di Renzi, 175 milioni di euro, proprio un acquisto di buon senso in tempi di spending di più !Pag. 51
Volevo avvisare gli italiani di non fidarsi più dei partiti, perché stanno tutti speculando sulla speranza delle persone. Il Partito Democratico votò la manovra Fornero e Renzi dichiarò che gli piaceva, per questo sta continuando a fare come Monti, cioè ad usare le pensioni come bancomat di Stato. Damiano ha votato tutti i provvedimenti di austerity e la Lega votò il pareggio di bilancio, vincolo che non permette all'Italia di fare una seria ed onesta riforma delle pensioni.
A proposito di favole, Renzi a maggio aveva annunciato che avrebbe cambiato la legge Fornero, e adesso, di nuovo, negate anche questo ennesimo annuncio ! Ebbene, Renzi si è mangiato la nonna ed il nipotino, che doveva andare in pensione a sessanta anni per goderselo ! La verità è che state usando la scusa della falsa crisi per sottrarci diritti con facilità ! Più la crisi è percepita come forte più siamo disposti ad accettare condizioni di vita e di lavoro al ribasso, che non avremmo mai accettato in condizioni normali ! Giù le mani da quel fondo Ministro ! Vuole anche questo (Mostra e agita un salvadanaio a forma di maialino) ?

PRESIDENTE. Collega la prego di posare quel salvadanaio !

TIZIANA CIPRINI. Se lo prenda e si ricordi che chi ruba soldi e speranze è un delinquente anche se sta al Governo !

(Chiarimenti in merito alla destinazione di parte delle disponibilità residue delle precedenti «salvaguardie» dei lavoratori cosiddetti esodati – n. 3-01696)

PRESIDENTE. Il deputato Rizzetto ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01696, concernente chiarimenti in merito alla destinazione di parte delle disponibilità residue delle precedenti «salvaguardie» dei lavoratori cosiddetti esodati (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata) per un minuto.

WALTER RIZZETTO. Grazie, Presidente. Ministro, io le sto chiedendo molte cose, ma immagino sia arrivato il momento di dare una risposta seria ad ognuno di questi argomenti. Nello specifico, Ministro, le sto chiedendo contezza rispetto ad Opzione donna, il metodo contributivo, bloccato di fatto da due circolari INPS.
Le ricordo, Ministro, che le circolari INPS non possono sostituirsi alle leggi dello Stato. Le sto chiedendo contezza rispetto ai cosiddetti «quindicenni», ovvero coloro che, sulla base della riforma Amato del 1992, hanno già versato oramai quindici anni di contributi previdenziali. Le sto chiedendo contezza degli insegnanti di «quota 96», che avrebbero già dovuto essere in pensione. In ultimo le sto chiedendo contezza – perché lei prima in risposta alla deputata Ciprini ha detto che si parla di deroga – e le ricordo che l'articolo 1, comma 235, della legge n. 228 del 2012 istituisce un fondo in cui devono essere inserite tutte le provenienze delle precedenti salvaguardie. Di fatto...

PRESIDENTE. Concluda.

WALTER RIZZETTO. ... a questo punto la settima salvaguardia – concludo, Presidente – e anche le cose appena citate devono necessariamente avere un esito positivo.

PRESIDENTE. Il Ministro dell'economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha facoltà di rispondere.

PIER CARLO PADOAN, Ministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, mi scuseranno il Presidente e l'onorevole Rizzetto se utilizzo praticamente gli stessi argomenti che ho appena utilizzato, visto che il quesito posto è praticamente identico. Ricordo che, in merito a tutta questa questione del fondo, non si tratta di un fondo ma di un'autorizzazione di spesa con proiezione pluriennale degli stanziamenti. Il trascinamento in anni successivi di questi stanziamenti costituisce una deroga al principio fondamentale del bilancio dell'annualità che prevede la corrispondenza fra somme stanziate e oneri da Pag. 52coprire. Ribadisco che la misura adottata riguardo ai risparmi 2013-2014 deve essere ancora completata in termini di valutazione perché per effettuare questa valutazione occorre che siano completate tutte le analisi delle salvaguardie già concluse che richiedono procedimenti complessi. Ribadisco l'impegno del Governo a riconoscere l'esistenza di situazioni di disagio e trovare soluzioni con l'adeguata urgenza.

PRESIDENTE. Il deputato Rizzetto ha facoltà di replicare.

WALTER RIZZETTO. Signor Presidente, Ministro, evidentemente le sue rassicurazioni non ci bastano e non ci servono, nel senso che lei qualche giorno fa e per mezzo stampa ha di fatto tagliato la testa alla flessibilità in uscita, ha tagliato la testa alla settima salvaguardia, ha tagliato la testa a «opzione donna» e a tutte le categorie a cui prima io ho accennato. Lo dica in sincerità, Ministro, è chiaro che chi paga l'IMU il prossimo anno o chi non pagherà l'IMU il prossimo anno è in numero sicuramente maggiore rispetto a coloro che devono andare in pensione. Quindi mi permetta, Ministro, io penso che questa sia l'ennesima trovata elettorale del Governo Renzi, che sulla base del fatto che a maggio del prossimo anno andremo a votare le amministrative, andrà di fatto a delocalizzare dei fondi verso delle misure sicuramente più populiste. Ho citato l'IMU, cito la Tasi, eccetera. Le rinnovo e le ricordo per la seconda volta in pochi minuti: l'articolo 1, comma 235, della legge n. 228 del 2012 istituisce un fondo in cui devono essere inserite tutte le provenienze delle precedenti salvaguardie. Quindi non riesco ancora a capire, quando lei parla di deroga, dove vuole arrivare. Tra l'altro due particolari; il primo: il Ministro del lavoro, in riunione da noi in Commissione lavoro, si è dimostrato propedeutico a una soluzione. A questo punto mettetevi d'accordo, Ministero del lavoro e MEF devono evidentemente mettersi d'accordo. In seconda ed ultima battuta, Ministro, le ricordo che fare peggio della manovra Fornero era difficile, molto difficile, non vorrei che questo Governo veramente, portando avanti questo tipo di politiche che nulla hanno a che fare con una buona gestione delle pensioni, dei pensionandi, degli esodati e di coloro che necessariamente e giustamente, per legge, devono andare in pensione potesse fare peggio della Fornero. Bene, ci state riuscendo. Noi comunque, Ministro, in Commissione e in Aula, non molleremo su questi argomenti.

(Iniziative nell'ambito dell'annunciata revisione della tassazione sulla proprietà immobiliare al fine del superamento del meccanismo di solidarietà che attualmente vincola proprietario ed affittuario – n. 3-01697)

PRESIDENTE. Il deputato Melilla ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01697, concernente iniziative nell'ambito dell'annunciata revisione della tassazione sulla proprietà immobiliare al fine del superamento del meccanismo di solidarietà che attualmente vincola proprietario ed affittuario (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata). Ha un minuto.

GIANNI MELILLA. Signor Presidente, il Presidente Renzi, in linea con altri piazzisti politici, ha annunciato dal prossimo anno il funerale della tassa sull'abitazione principale. Prima di lui, per la verità, hanno fatto la stessa promessa Berlusconi nel 2006 e poi Grillo nell'ultima campagna elettorale del 2013.
Questa promessa è molto popolare, visto che coinvolge l'80 per cento degli italiani; poco importa se mette insieme ricchi e poveri, chi ha grandi patrimoni e chi solo una casa acquistata a prezzo di duri sacrifici.
Vorremmo sapere dal Governo, in primo luogo: avete calcolato l'effetto redistributivo di questa proposta ? In secondo luogo: come intendete intervenire sul meccanismo che attualmente vincola proprietari ed affittuari, superando la quota di imposta a carico degli affittuari, soprattutto giovani e nuove famiglie ?

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PRESIDENTE. Il Ministro dell'economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha facoltà di rispondere.

PIER CARLO PADOAN, Ministro dell'economia e delle finanze. Grazie, Presidente. L'onorevole Melilla chiede in particolare di intervenire sul meccanismo di solidarietà che, ai fini della TASI, attualmente vincola proprietario ed affittuario, superando la quota di imposta a carico di quest'ultimo, che grava soprattutto sulle generazioni più giovani.
Vorrei premettere che il comma 639 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013 n. 147 ha istituito l'imposta unica comunale che si basa su due presupposti positivi, uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore e l'altro collegato all'erogazione e alla fruizione di servizi comunali.
L'imposta unica si compone dell'imposta municipale propria, IMU, di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi che si articola nel tributo per i servizi indivisibili, TASI, a carico sia del possessore che dell'utilizzatore dell'immobile, e nella tassa sui rifiuti. Il successivo comma 671 stabilisce, altresì, che la TASI è dovuta da chiunque possieda o detenga, a qualsiasi titolo, gli immobili oggetto del tributo, mentre il comma 681 prevede che, nel caso in cui l'unità immobiliare è occupata da un soggetto diverso dal titolare del diritto reale sull'unità immobiliare, quest'ultimo e l'occupante sono titolari di un'autonoma obbligazione tributaria.
Ciò premesso, la prospettata eliminazione della tassazione sull'abitazione principale comporterà un intervento di modifica della disciplina della TASI. Il comma 669 dell'articolo 1 della legge n. 147 del 2013 ricomprende infatti, nel presupposto impositivo della TASI, anche gli immobili destinati ad abitazione principale, non solo dai possessori, ma anche dai detentori di detti immobili, nella considerazione che anche questi ultimi debbano concorrere alla copertura dei costi dei servizi indivisibili. Appare pertanto corretto un intervento finalizzato all'eliminazione della TASI sull'abitazione principale riferito sia ai possessori di tali immobili, sia ai detentori dei medesimi immobili; ciò anche per evitare un'evidente disparità di trattamento tra contribuenti.

PRESIDENTE. Il deputato Melilla ha facoltà di replicare, per due minuti.

GIANNI MELILLA. Grazie, signor Presidente. Prendiamo atto della risposta del Ministro e vorremo confermare che noi siamo d'accordo a togliere la tassa sull'abitazione principale, ma non a tutti, ricchi e poveri. Non pensiamo sia giusto toglierla a quel 10 per cento dalla popolazione che detiene il 41 per cento della ricchezza del Paese. Le tasse vanno ridotte, ma con equità e progressività del prelievo fiscale.
Per aumentare l'equità è essenziale, signor Ministro, la riforma del catasto. La mancata revisione dei valori catastali ha determinato un vantaggio per le case di maggior valore catastale. È ingiusto anche il prelievo a carico degli affittuari e ci fa piacere che stiate andando nella direzione che noi auspichiamo. Questi giovani affittuari sono giovani soprattutto, nuove famiglie e studenti, pensiamo a tutti gli studenti universitari.
Si rende necessario, in caso di una indiscriminata soppressione della tassa sulle abitazioni principali, un intervento sul meccanismo di solidarietà che attualmente vincola proprietari e affittuari, superando la quota di imposta che grava sugli affittuari che – ripeto – sono soprattutto giovani, giovani che peraltro andrebbero aiutati di fronte al precipitare della crisi abitativa, testimoniata anche dalla sottoutilizzazione del fondo di garanzia per l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa da parte dei giovani e delle nuove famiglie. Confermiamo la nostra preoccupazione su questa scelta del Governo. Non vorremmo che la traduzione di questo funerale della tassa sull'abitazione principale sia solo consenso drogato per il Presidente e il Governo, voti per il Partito Democratico e per il partito della Pag. 54Nazione, a scapito dell'equità fiscale, dell'equilibrio dei conti pubblici e di qualsiasi progetto di contrasto alla povertà che – come è noto – avrebbe e ha bisogno di adeguate risorse pubbliche.

(Iniziative volte a reperire adeguate risorse da destinare ad un'efficace azione di contrasto alla dipendenza dal gioco d'azzardo patologico – n. 3-01698)

PRESIDENTE. La deputata Binetti ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01698, concernente iniziative volte a reperire adeguate risorse da destinare ad un'efficace azione di contrasto alla dipendenza dal gioco d'azzardo patologico (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata).

PAOLA BINETTI. Presidente, come è noto, la Commissione affari sociali, dall'inizio di questa legislatura fino al 26 giugno 2014, ha lavorato incessantemente per produrre una proposta di legge che, all'interno della Commissione, è stata approvata da tutte le forze politiche.
Questa proposta di legge inspiegabilmente è stato congelata nell'attesa della famosa delega fiscale, che non ha mai visto la luce. Viceversa, l'anno scorso, nella legge di stabilità, fu prevista una quota di 500 milioni, che era a carico dei concessionari, che avrebbero dovuto pagare e che in parte, forse, avrebbe contribuito a sostenere alcune spese relative all'Osservatorio e ad alcune altre cose che potevano riguardare la presa in carico dei pazienti.
Di tutto questo nulla è stato fatto e sospettiamo che anche quei 500 milioni possano, di fatto, non sortire nessun effetto per le casse dello Stato.

PRESIDENTE. Il Ministro dell'economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha facoltà di rispondere.

PIER CARLO PADOAN, Ministro dell'economia e delle finanze. Grazie, Presidente. Come ricordava l'onorevole Binetti, la legge di stabilità per il 2015, articolo 1, comma 133, ha destinato annualmente, nell'ambito delle risorse per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale, a decorrere dal 2015, una quota pari a 50 milioni di euro alla prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d'azzardo.
Una quota di tali risorse, nel limite di un milione di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017, è destinata alla sperimentazione di modalità di controllo dei soggetti a rischio di patologia, mediante l'adozione di software che consentono al giocatore di monitorare il proprio comportamento, generando, conseguentemente, appositi messaggi di allerta.
Alla ripartizione dei fondi si provvede annualmente, all'atto dell'assegnazione delle risorse spettanti alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano, a titolo di finanziamento della quota indistinta del fabbisogno sanitario standard regionale, secondo criteri e modalità previste dalla legislazione vigente in materia di costi standard. La verifica dell'effettiva destinazione delle risorse alle relative attività assistenziali costituisce condizione ai fini dell'accesso al finanziamento integrativo del Servizio sanitario nazionale.
Quanto alle dimensioni del fenomeno della dipendenza dal gioco patologico, occorre considerare che esse non paiono ancora ben definite nella loro reale entità e che, conseguentemente, può essere difficile stabilire correlativamente l'eventuale ammontare delle risorse finanziarie che potrebbero essere destinate a questo scopo.
Occorre, infine, valutare quale sia il livello di governo, statale o altro, cui le richieste risorse, aggiuntive rispetto a quelle già messe a disposizione con la legge di stabilità per il 2015, potrebbero essere riservate, allo scopo di autorizzare spesa pubblica utile per prevenire o alleviare il fenomeno della dipendenza patologica dal gioco.
Non si mancherà, comunque, di approfondire, anche con il necessario apporto del Ministero della salute, tutti i profili che Pag. 55il fenomeno della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico presenta, allo scopo di individuare possibili soluzioni.

PRESIDENTE. La deputata Binetti ha facoltà di replicare.

PAOLA BINETTI. Presidente, ringrazio il Ministro, ma voglio fare presente che di quel software a cui lei si è riferito nella sua risposta, di cui peraltro non vi era traccia nella mia interrogazione, ma ricordo benissimo essere stato un emendamento a mia firma, di fatto a oggi non si è fatto nulla.
Faccio presente anche che le risorse oggettivamente dedicate ad iniziative di prevenzione, ma soprattutto a iniziative che costituissero uno stop a una pubblicità sempre più dilagante e sempre più capillare, sono sotto gli occhi di tutti, come è sotto gli occhi di tutti la presenza di una emergenza di un fenomeno del gioco legato alla criminalità organizzata, che porta sotto ai nostri occhi arresti a gettito continuo (ma se questi sono gli arresti è evidente che il sommerso è molto di più).
Il paziente che si ammala da dipendenza grave da gioco d'azzardo non distingue tra il gioco per così dire «legale» e il gioco che viene dalla criminalità organizzata: lui gioca e si ammala e su questo mi sembra che le iniziative che il Governo ha preso fino ad ora sono veramente molto timide, tanto timide che trovo tuttora inspiegabile che, mentre per un anno intero abbia lavorato sull'ipotesi di un provvedimento che doveva rientrare nella delega fiscale, ha totalmente ignorato l'altra proposta di legge, ad iniziativa parlamentare, che aveva come unico obiettivo semplicemente la prevenzione attraverso lo stop alla pubblicità e la cura attraverso la presa in carico dei pazienti.
Su questi obiettivi, Ministro, mi dispiace dire che non è stato fatto nulla (Applausi dei deputati del gruppo Area Popolare (NCD-UDC)).

(Iniziative volte alla sospensione degli studi di settore per i periodi di imposta 2015 e 2016, anche in vista di una completa revisione del sistema delle verifiche fiscali – n. 3-01699)

PRESIDENTE. Il deputato Guidesi ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01699, concernente iniziative volte alla sospensione degli studi di settore per i periodi di imposta 2015 e 2016, anche in vista di una completa revisione del sistema delle verifiche fiscali (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), per un minuto.

GUIDO GUIDESI. Grazie, Presidente. Signor Ministro, la disciplina che fa nascere gli studi di settore è del 1993: in un momento estremamente diverso rispetto a questo, gli studi di settore nascono come uno strumento antievasivo. Richiedono un preventivo fatturato e, nel momento in cui vi sia la mancanza di congruità, prevedono, ovviamente, un adeguamento. Oggi, in un momento, come questo, di piena crisi economica, che oramai va avanti da qualche anno, quello strumento è diventato non uno strumento antievasione, ma uno strumento vessatorio, poiché le aziende, spesso, si adeguano allo studio di settore, pur non avendo le possibilità di adeguarsi e pur non avendo raggiunto il fatturato richiesto, solo ed esclusivamente per evitare ulteriori controlli e ulteriori vessazioni, magari da parte dell'Agenzia delle entrate.
Siamo per cui a chiedervi di sospendere gli studi di settore per i periodi di imposta 2015 e 2016, in attesa della riforma fiscale e in attesa anche di una revisione dei controlli. Pensiamo che i piccolissimi accenni di ripresa economica possano essere accelerati anche grazie alla cancellazione degli studi di settore.

PRESIDENTE. Il Ministro dell'economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha facoltà di rispondere.

PIER CARLO PADOAN, Ministro dell'economia e delle finanze. Grazie, Presidente. Come l'onorevole Guidesi ricordava, Pag. 56gli studi di settore sono uno strumento che consente di stimare ricavi e compensi che possono essere attribuiti al contribuente e rappresentano uno strumento diretto a contrastare l'evasione fiscale. L'elaborazione degli studi è effettuata attraverso un procedimento che prevede, oltre che la collaborazione degli stessi contribuenti, anche la condivisione delle organizzazioni di categoria e degli ordini professionali, dei quali è espressamente prevista la partecipazione.
Al fine di mantenere la rappresentatività di questi settori, l'articolo 10-bis della legge n. 146 del 1998 dispone che tali studi siano soggetti a revisione nel termine massimo di tre anni dalla data di entrata in vigore. Inoltre, con l'articolo 8 del decreto-legge n. 185 del 2008, è stata disposta una revisione congiunturale speciale degli studi, al fine di apportare le correzioni ritenute necessarie per tenere conto degli effetti della crisi economica.
Detto questo, sono state apportate modifiche all'analisi e sono stati introdotti correttivi da applicare ai risultati derivanti dagli studi di settore che tengano conto di alcuni effetti specifici della crisi finanziaria, in particolare le contrazioni più significative dei margini della redditività, il minor grado di utilizzo degli impianti, la riduzione dell'efficienza produttiva, la riduzione delle tariffe per prestazioni, andamenti congiunturali negativi ed altri.
Inoltre, sono state acquisite, per il tramite delle organizzazioni di categoria, informazioni di natura strutturale e contabile relativamente a un campione di circa 100 mila soggetti, al fine di poter riscontrare, ove possibile, su casi concreti riferiti al periodo di imposta 2014, il grado di significatività degli interventi.
Si fa presente che, al fine di poter valutare la capacità degli studi di settore di analizzare i riflessi della crisi economica, a fronte della diminuzione, negli ultimi anni, del numero di soggetti che hanno effettuato l'adeguamento dei ricavi o compensi in base ai risultati degli studi, si è assistito ad un costante aumento della percentuale dei soggetti congrui, che ha reso, di conseguenza, non necessario il ricorso all'adeguamento.

PRESIDENTE. Concluda, Ministro.

PIER CARLO PADOAN, Ministro dell'economia e delle finanze. Ricordo, infine, visto che il tempo è scaduto, che l'Agenzia delle entrate ha ripetutamente chiarito che la motivazione degli atti di accertamento basati sugli studi non può essere rappresentata dal mero automatico rinvio alle risultanze degli studi di settore, ma deve dar conto, in modo esplicito, delle valutazioni che si traggono dal dialogo con il contribuente.

PRESIDENTE. Il collega Guidesi ha facoltà di replicare.

GUIDO GUIDESI. Signor Ministro, proprio perché l'Agenzia delle entrate dovrebbe prevedere, diciamo così, il dialogo con il contribuente, noi crediamo che lo studio di settore sia uno strumento vecchio, uno strumento che non funziona. E lo dico perché noi siamo in una situazione dove la revisione, anche rispetto al periodo di crisi, che è stata fatta di alcuni coefficienti, è stata fatta in ritardo rispetto alla crisi di alcuni settori e di alcuni mercati.
Però, il concetto è una situazione dove vi sono anche aziende, che hanno, magari, pochi dipendenti e, tendenzialmente, sono imprese familiari, che rinunciano anche a un certo tipo di situazione familiare ed economica per poter pagare i pochi o i tanti dipendenti che hanno.
Questa è una situazione che prevede poi, magari, una mancanza di fatturato rispetto allo studio di settore, ma perché quel fatturato effettivamente non c’è. Il fatto di chiedere ad un'azienda in questa situazione – e ce ne sono tantissime in questa situazione – di doversi adeguare allo studio di settore comporta anche una mancanza di liquidità. Le aziende spesso lo fanno solo esclusivamente per evitare ulteriori controlli, che diventano poi vessazioni rispetto alle situazioni di crisi aziendali che ci sono. È proprio per questo che noi lo riteniamo uno strumento vecchio, perché ha anche coefficienti territoriali e criteri territoriali che non funzionano e che non sono adeguati ai costi Pag. 57primari dei singoli territori, che sono diversi gli uni dagli altri. È uno strumento che non funziona, perché è uno strumento ritenuto anche psicologicamente, non solo pragmaticamente, vessatorio.
Noi pensiamo che non abbia funzionato in funzione di strumento antievasivo, ma abbia funzionato e stia funzionando come uno strumento vessatorio. Continuiamo a fare richiesta a voi di poterne discutere. Abbiamo consegnato anche una risoluzione in Commissione finanze, perché noi pensiamo che l'abolizione e l'abrogazione di questo strumento possa anche creare ulteriore gettito per le casse dello Stato, poiché libera risorse da parte delle aziende, alcune delle quali potrebbero essere reinvestite...

PRESIDENTE. Concluda, deputato Guidesi.

GUIDO GUIDESI. ... e potrebbero aiutare la ripresa economica.

(Situazione finanziaria delle regioni e delle aziende sanitarie alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale avente ad oggetto la legge regionale del Piemonte di approvazione del bilancio di assestamento 2013 – n. 3-01700)

PRESIDENTE. Il deputato Monchiero ha facoltà di illustrare, per un minuto, la sua interrogazione n. 3-01700, concernente la situazione finanziaria delle regioni e delle aziende sanitarie alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale avente ad oggetto la legge regionale del Piemonte di approvazione del bilancio di assestamento 2013 (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata).

GIOVANNI MONCHIERO. Grazie Presidente. Signor Ministro, molto brevemente, questa sentenza getta una luce sinistra sulla contabilità delle regioni, poiché nel rivedere il conto consuntivo di assestamento dell'anno 2013 della regione Piemonte semplicemente si moltiplica per dieci il disavanzo che vi si trovava.
Credo che questo solo dato di per sé meriti un intervento del Governo per farci capire qual è la situazione reale, anche perché il Piemonte rappresenta l'8 per cento dei bilanci delle regioni del Paese e, quindi, per una probabilità statistica, potremmo temere che vi sia un buco occulto delle regioni, che si avvicini o superi i 60-70 miliardi di euro.
Aggiungo un piccolo dettaglio. Il deficit sommerso era di 3 miliardi fino a quando è stata scritta quest'interrogazione, vale a dire fino a ventiquattro ore fa. Notizie giornalistiche di questa stamattina lo ristimano in 5 miliardi.

PRESIDENTE. Il Ministro dell'economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha facoltà di rispondere.

PIER CARLO PADOAN, Ministro dell'economia e delle finanze. Grazie Presidente. Entro subito nel merito della questione specifica sollevata, riguardo lo stato di attuazione della legge n. 190 del 2014 relativamente alla regione Piemonte. A tale proposito si rappresenta che le disposizioni di cui all'articolo 1, commi 452 e successivi di questa legge, hanno avuto attuazione, per cui sono state trasferite anticipazioni di liquidità al commissario straordinario onorevole Chiamparino, per l'importo di circa 1 miliardo 400 milioni di euro, per provvedere al pagamento dei debiti pregressi della regione.
In merito alla richiesta di informazioni sull'adozione di provvedimenti di urgenza per l'accertamento dei debiti fuori bilancio degli enti del Servizio sanitario nazionale, si rappresenta preliminarmente che le anticipazioni di liquidità concesse alle regioni sono state utilizzate per il pagamento dei debiti sanitari pregressi iscritti nei bilanci, in corrispondenza di costi contabilizzati nei conti degli enti stessi negli esercizi pregressi, come confermato da una ricognizione straordinaria, prevista dall'articolo 3 del decreto-legge n. 35 del 2013. Dette anticipazioni di liquidità, pertanto, Pag. 58non hanno dato luogo a nuova spesa nel comparto sanitario.
Le problematiche della sentenza attengono alla contabilizzazione avvenuta nei bilanci regionali per consentire alle regioni il trasferimento agli enti sanitari delle anticipazioni acquisite dallo Stato. Per tale ultimo aspetto sono in corso verifiche sul piano tecnico, congiuntamente alle regioni, per valutare il potenziale impatto della sentenza, tenuto conto in ogni caso del fatto che il decreto-legge n. 35 del 2013 ha comunque preteso, ai fini della concessione delle anticipazioni in oggetto, la predisposizione di coperture finanziarie trentennali sui bilanci regionali, che sono state date dalle regioni che hanno avuto accesso alle somme in oggetto.
Infine, giova segnalare che le disposizioni recate dalla legge 24 dicembre 2012, n. 243, introducono per gli enti territoriali il principio del pareggio di bilancio solo a decorrere dal 1 gennaio 2016. La legge di stabilità 2015 ha previsto per le regioni l'anticipo all'anno 2015 del predetto principio, introducendo, al contempo, alcune modifiche volte a rendere lo stesso meno stringente. Pertanto, le predette disposizioni, volte anche a limitare la manifestazione di fenomeni come quelli oggetto dell'interrogazione, non potevano determinare gli effetti auspicati in un periodo antecedente al 2015.

PRESIDENTE. Il deputato Monchiero ha facoltà di replicare.

GIOVANNI MONCHIERO. Grazie Presidente. Intanto sono soddisfatto nell'apprendere che la legge n. 190 del 2015 in Piemonte ha trovato attuazione e che comunque un miliardo e 400 milioni di euro sono stati liquidati ai fornitori, che erano in attesa.
Rimane l'altro aspetto, che considero comunque piuttosto inquietante, signor Ministro: il Piemonte è da molti anni una regione in piano di rientro. Quindi, il bilancio del Piemonte era sotto controllo speciale da parte del suo Ministero e del famoso «tavolo Massicci», che nel linguaggio corrente degli operatori della sanità era visto come una sorta di Cerbero feroce. Ecco, se, nonostante la guardia di un Cerbero feroce, una regione è riuscita a produrre 3 miliardi di euro – o forse 5 miliardi – di debiti fuori bilancio credo che i conti delle altre regioni debbano essere messi sotto sorveglianza, perché, onestamente, mi rifiuto di credere che il Piemonte sia la regione meno virtuosa d'Italia. Quindi, il problema esiste e credo che questo problema richieda un intervento forte e immediato.

(Iniziative per il rilancio dell'economia del Mezzogiorno – n. 3-01701)

PRESIDENTE. Il deputato Edmondo Cirielli ha facoltà di illustrare l'interrogazione Rampelli ed altri n. 3-01701, concernente iniziative per il rilancio dell'economia del Mezzogiorno (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), di cui è cofirmatario.

EDMONDO CIRIELLI. Signor Presidente, Ministro, purtroppo il rapporto della Svimez del mese di agosto finisce con il certificare soltanto quello che ormai è sotto gli occhi di tutti: un arretramento pauroso dell'Italia meridionale, del nostro Mezzogiorno, che scivola, in tutti gli indici, tra le aree, le macroaree più povere, più deboli e in difficoltà dell'Unione europea.
Se si pensa che la crescita dell'Italia meridionale negli ultimi anni è stata addirittura la metà di quella della Grecia, considerata la diffusione, rispetto all'opinione pubblica, di quello che è accaduto in Grecia, si ha il metro più evidente in tutta Italia di un fallimento complessivo dello Stato italiano nei suoi compiti più essenziali, ossia mantenere un livello normale e adeguato della vita del Paese.
Allora, vogliamo capire che cosa intende fare il Governo per invertire questa spirale, se intende investire non soltanto in chiacchiere vuote e in maniera effimera, ma concretamente, soprattutto nelle infrastrutture...

PRESIDENTE. Concluda.

Pag. 59

EDMONDO CIRIELLI. ... aumentando gli investimenti per rilanciare la speranza, più che la qualità di vita di quella parte importante dell'Italia.

PRESIDENTE. Il Ministro dell'economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha facoltà di rispondere.

PIER CARLO PADOAN, Ministro dell'economia e delle finanze. Grazie, Presidente. Innanzitutto, una breve precisazione riguardo al quadro fornito dal rapporto Svimez, che è stato pubblicato di recente, ma i cui dati si fermano al 2013. Un solo dato: secondo gli ultimi dati diffusi dall'ISTAT, a partire dal primo trimestre 2015, anche il Mezzogiorno osserva un incremento dell'occupazione rispetto allo stesso periodo del 2014, pari allo 0,8 per cento, contro lo 0,6 per cento registrato dal centro-nord. Il secondo trimestre dell'anno conferma il trend crescente dell'occupazione rispetto allo stesso periodo precedente.
Detto questo, naturalmente non è che tutto ciò mi riempie di gioia. Mi dice semplicemente che lo sforzo per sostenere il Sud deve essere intensificato e, come da sua richiesta, accenno ad alcune linee guida che il Governo intende seguire in questo senso.
Innanzitutto, si impone un'accelerazione nell'utilizzo e nel recupero di fondi europei residui dalla programmazione 2007-2013 e un utilizzo più efficiente e tempestivo dei fondi del nuovo ciclo di programmazione 2014-2020. Ma, in aggiunta a queste ovvie misure, bisogna introdurre altri elementi che non prefigurano un intervento straordinario nel Mezzogiorno, ma una maggiore efficacia e specificità di interventi generali per il Paese.
In particolare, investimenti pubblici volti ad aumentare la quantità e la qualità del capitale infrastrutturale e non infrastrutturale al Sud intervenendo sulla criticità nel nuovo ciclo di programmazione; un'azione strutturale per la convergenza e l'efficacia delle politiche ordinarie, con l'obiettivo di attuare la politica nazionale nel rispetto delle specificità; valutare il processo di convergenza presso la performance migliore del Paese, in base a un insieme di indicatori quantitativi; un'azione selettiva di politica industriale nel Sud che punti alla crescita e all'internazionalizzazione di buone realtà innovative già presenti nel Mezzogiorno; infine, un eventuale pacchetto di incentivi fiscali per sostenere lo sviluppo delle imprese e gli investimenti nel Mezzogiorno.

PRESIDENTE. Il deputato Cirielli ha facoltà di replicare.

EDMONDO CIRIELLI. Presidente, Ministro, mi dispiace, ma purtroppo noi non possiamo essere soddisfatti da questa risposta, non soltanto per la sua genericità, ma anche perché c’è un tentativo di fondo di evadere dalle proprie responsabilità e dalle promesse fatte a più riprese dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. È chiaro che nell'ultimo anno, nell'Italia meridionale, come in tutta Italia, c’è stato un aumento dei dati congiunturali economici, ma anche qui in maniera assai inferiore rispetto a quello che sta accadendo, in maniera anche stentata, nel nord Italia. È evidente, quindi, che l'Italia meridionale, senza un intervento adeguato, non assistenziale, ma adeguato, non potrà certamente crescere in maniera accettabile per le criticità socio-economiche che ci sono.
Lei mi dice genericamente che interverrete, ma io mi aspettavo risposte concrete, per esempio sul credito di imposta, indicando quali infrastrutture importanti intendete porre in essere e soprattutto non semplicemente parlando degli unici fondi disponibili come quelli che già sono a disposizione dell'Italia meridionale e, quindi, parlo dei fondi dell'Unione europea. Noi ci aspettiamo di sapere concretamente i fondi aggiuntivi che questo Governo intende mettere per le politiche attive del lavoro – sicuramente il credito di imposta ne rappresenta un elemento che ha ben funzionato in passato al Sud –, ma soprattutto per gli interventi congiunturali, cioè per gli interventi infrastrutturali, perché il Sud ha una rete infrastrutturale Pag. 60assai inferiore al nord Italia, pur essendo logisticamente posizionato assai lontano dai grandi mercati europei e, quindi, meriterebbe interventi più significativi per porre in condizione gli imprenditori meridionali di essere competitivi e rilanciare veramente l'economia e l'occupazione di quella zona che vive un momento drammatico.

(Chiarimenti in merito ad asseriti margini di flessibilità, concordati in sede europea, relativi al deficit dell'Italia – n. 3-01702)

PRESIDENTE. Il deputato Brunetta ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01702, concernente chiarimenti in merito ad asseriti margini di flessibilità, concordati in sede europea, relativi al deficit dell'Italia (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), per un minuto.

RENATO BRUNETTA. Grazie signor Presidente, signor Ministro, nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio Renzi ha affermato in più occasioni che il suo Governo avrebbe ottenuto dall'Unione europea un margine di flessibilità pari a 17 miliardi di euro; flessibilità che vuol dire fare più deficit rispetto agli obiettivi definiti. Lei può confermare o smentire questa notizia che io considero importante, ma anche sconcertante, visto il fatto che non ne abbiamo saputo assolutamente nulla, che in nessuna sede europea, che in nessuna Ecofin, che in nessuna riunione è stata mai indicata questa flessibilità per l'Italia. Sì o no, signor Ministro ? Conferma o smentisce ?

PRESIDENTE. Il Ministro dell'economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha facoltà di rispondere.

PIER CARLO PADOAN, Ministro dell'economia e delle finanze. Grazie Presidente, innanzitutto confermo che la Nota di aggiornamento al DEF sarà presentata e discussa al Governo questo venerdì per poi essere trasmessa al Parlamento. Riguardo ai grandi orientamenti della finanza pubblica, posso smentire un'affermazione che l'onorevole Brunetta contiene nella sua domanda scritta, ma non ha menzionato adesso, ossia che non c’è nessuna intenzione del Governo di far crescere l'indebitamento e di farlo veleggiare verso il 3 per cento. L'indebitamento si collocherà quest'anno al 2,6 per cento e continuerà a scendere negli anni successivi.
In secondo luogo, riguardo alla «clausola delle riforme», il Governo ha già richiesto e ottenuto da parte della Commissione europea una validazione riguardo alla cosiddetta «clausola di riforme strutturali» equivalente a uno 0,4 per cento, che è al di sotto della totale ammissibilità prevista da questa clausola, e non ha ancora utilizzato i margini previsti dalla cosiddetta «clausola degli investimenti».
Il Governo sta valutando il modo più efficace per ottenere ulteriori margini di flessibilità previsti dalle regole europee sia in termini di sforzo di riforme strutturali, che viene ampiamente riconosciuto, sia in termini di contributi agli investimenti. Quindi tutto questo servirà a costruire una legge di stabilità, che evidentemente sarà presentata al Parlamento il 15 ottobre, che faciliterà l'ulteriore e definitiva uscita da una fase prolungata di recessione e, quindi, non semplicemente un'uscita ciclica ma un'uscita strutturale che richiede appropriati sforzi.

PRESIDENTE. Il collega Brunetta ha facoltà di replicare.

RENATO BRUNETTA. Non imbrogli, signor Ministro. Io ho chiesto se confermava o smentiva che la Commissione europea avesse consentito, dato, concesso al Governo italiano o al suo Presidente Renzi 17 miliardi di flessibilità: li ha dati o non li ha dati ? E, se li ha dati, quando ? Sulla base di quali documenti, sulla base di quali valutazioni economiche ? Lei ha fatto tutto un discorso e ha dato una smentita di che cosa ? Di una mia affermazione, ma io le ho chiesto un'altra cosa, Pag. 61professor Padoan: se lei confermava o smentiva i 17 miliardi dati per acquisiti dal suo Presidente del Consiglio e dichiarati in un'intervista e in televisione ! Questa è manipolazione del mercato ! Questo è un reato, signor Ministro ! Non è possibile che un Presidente del Consiglio si inventi questi numeri ! Lei ha detto «auspici», «valuteremo», «indicheremo»: condivisibile. State lavorando, benissimo. Ma come fa il suo Presidente del Consiglio a dichiarare in televisione che ha acquisito 17 miliardi di flessibilità in deficit per fare le sue politiche ? Questo si chiama imbroglio, imbrogliare la gente ! Signor professor Padoan, questo è inaccettabile ! Le avevo chiesto di rispondere alle mie richieste di chiarimento, lei oggi non lo ha fatto e si è reso complice del suo Presidente del Consiglio di imbrogliare i mercati, di imbrogliare gli italiani (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente) !

PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
Sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 16,10 con il seguito della discussione del disegno di legge recante modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi nonché all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena.

La seduta, sospesa alle 15,55 è ripresa alle 16,15.

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Baldelli, Bindi, Caparini, Catania, Cicchitto, Costa, Dambruoso, Damiano, Dellai, Di Lello, Fedriga, Ferranti, Fico, Giancarlo Giorgetti, Manciulli, Marazziti, Mazziotti Di Celso, Nicoletti, Pisicchio, Portas, Realacci, Sanga, Tabacci e Vignali sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
I deputati in missione sono complessivamente centootto, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.

Si riprende la discussione del disegno di legge n. 2798-A.

PRESIDENTE. Ricordo che, nella parte antimeridiana della seduta, è stato da ultimo approvato l'emendamento Ferraresi 4.205.
Avverto che, fuori della seduta, gli emendamenti Ruocco 8.331 e Sorial 16.300 sono stati ritirati dai presentatori. Avverto altresì che la Commissione ha ritirato l'emendamento 11.600.
Avverto, inoltre, che la Commissione ha presentato gli emendamenti 7.602, 7.603, 11.601, 18.600 e 23.600 che sono in distribuzione.
La Commissione, al fine di recepire la condizione formulata dalla V Commissione (Bilancio) nel parere espresso in data odierna, ha altresì presentato il subemendamento 0.7.601.1 che è in distribuzione.

(Ripresa esame dell'articolo 4 – A.C. 2798-A)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Daniele Farina 4.54, a pagina 13 del fascicolo.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Ermini. Ne ha facoltà.

DAVID ERMINI. Signor Presidente, l'emendamento Daniele Farina 4.54 ci permette di parlare sinteticamente di quella che è la ragione di questo piccolo aumento di pena, aumento di pena che, come tutti possono vedere, riguarda esclusivamente il minimo e non il massimo. Vorrei dire che questa politica che noi abbiamo cercato, in qualche modo, di rafforzare nell'ultimo periodo con gli ultimi provvedimenti, in relazione all'aumento dei minimi di pena, ha una sua logica. In questo periodo, nell'ultimo anno, ma vorrei dire in tutta la Pag. 62legislatura, abbiamo lavorato molto sulle misure alternative al carcere e abbiamo lavorato molto affinché vi fosse un effetto deflattivo sui processi, perché in prigione ci finiscano soltanto coloro che non hanno voluto o non hanno intenzione di intraprendere un'attività di risocializzazione, un'attività rieducativa e abbiamo lavorato, invece, al contrario...

PRESIDENTE. Mi scusi, deputato Ermini. Colleghi, se potete abbassare il tono della voce. Colleghi, per favore...
Prego, deputato Ermini.

DAVID ERMINI. Al contrario, invece, abbiamo lavorato perché coloro che commettono i reati più gravi, siano essi quelli contro la pubblica amministrazione o i reati di violenza, contro il patrimonio o contro le persone, abbiano la certezza della pena. E qual è il modo per ottenere, con il nostro sistema, la certezza della pena ? Non è quello di spararla grossa, aumentando i massimi delle pene, ma è quello di aumentare i minimi, perché in questo modo, anche attraverso l'utilizzo dei sistemi alternativi, dei riti alternativi, siano essi il rito abbreviato o il patteggiamento, si evita che vi sia una liberazione tout court o una sospensione condizionale della pena. I furti in appartamento, che sono un reato particolarmente odioso e di grandissimo allarme sociale, hanno questo tipo di necessità: fare in modo che, anche applicando il minimo della pena, il soggetto che viene condannato per un reato così grave finisca in prigione.
In questo modo non vi è soltanto la volontà di andare incontro a quella che è una richiesta dell'opinione pubblica, ma è soprattutto la volontà, proprio, di andare avanti nel percorso che noi abbiamo intrapreso: aiutare coloro che lavorano, gli operatori della giustizia, a lavorare soltanto sulle cose più gravi e più importanti, come in questo caso, dare la possibilità a chi sbaglia di essere risocializzato, di essere rieducato, con la messa alla prova per i reati fino a quattro anni come pena massima, con la depenalizzazione dei reati che hanno soltanto come previsione una pena pecuniaria, con la possibilità per il pubblico ministero di avvalersi della tenuità del fatto, con, in qualche modo, il maggiore utilizzo – lo vedremo nei prossimi articoli – del decreto penale di condanna, eliminando quell'obbrobrio che era la conversione a 250 euro, cosa assolutamente folle e non utilizzabile.
Quindi, ciò, dando la possibilità di uscire dal processo o dalla condanna attraverso dei sistemi alternativi. Però, nei casi gravi, dove si va a toccare la sicurezza ed il domicilio delle persone, l'essere stesso della persona, noi abbiamo creduto sia fondamentale dare una certezza della pena e l'unico modo era quello di garantirlo attraverso un minimo della pena alto, addirittura, in questo caso non bilanciabile con le attenuanti. Pertanto, è evidente che in questo caso chi commette un furto in appartamento e viene «beccato» finisce sicuramente in prigione. Io credo che questa sia una risposta seria, una risposta certa, e che aiuti non soltanto la collettività ma complessivamente il nostro sistema giudiziario.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, l'onorevole Daniele Farina. Ne ha facoltà.

DANIELE FARINA. Signor Presidente, ringrazio il collega Ermini per averci offerto questo quadro che però non convince. Quel piccolo aumento di pena di cui parla il collega Ermini è il triplicamento della pena minima. Se questa è la misura del piccolo, immaginiamoci le misure maggiori.
La spiegazione la ripeto in pochissimo tempo e lo faccio in estrema sintesi. Questa è una inversione di tendenza rispetto alla direzione nella quale si è lavorato in materia di giustizia. Questa serie di articolati (questo e i seguenti) hanno come effetto materiale, non certo, ribadisco, la frequenza dei reati, cioè il diminuire la frequenza di questa tipologia di reati, peraltro – siamo tutti d'accordo – odiosi. Questa diminuzione non c’è né in letteratura, né nell'esperienza concreta. Avrà come unico effetto quello di rendere assai Pag. 63più difficile o addirittura rendere impossibile l'applicazione delle misure alternative alla detenzione.
Ecco che questa visione che abbiamo, che mi sembra suffragata dalle carte dell'articolato, è nettamente diversa da quella che il collega Ermini ci ha offerto.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 4.54.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Tancredi, velocemente, colleghi, recatevi al vostro posto. Baruffi, Piccoli Nardelli, Borghi, Zardini, Tinagli.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 369
Votanti 366
Astenuti 3
Maggioranza 184
Hanno votato 14
Hanno votato no 352

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Amato ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferraresi 4.201, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Giammanco, Di Benedetto, Epifani, Liuzzi, Mucci, Bonafede, Ginato.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 370
Votanti 368
Astenuti 2
Maggioranza 185
Hanno votato 65
Hanno votato no 303

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Le deputate Amato e Galgano hanno segnalato che non sono riuscite ad esprimere voto contrario).

Passiamo alla votazione dell'emendamento Molteni 4.153.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Molteni. Ne ha facoltà.

NICOLA MOLTENI. Grazie, Presidente. Intervengo per esprimere ovviamente il voto favorevole da parte del gruppo della Lega Nord su questo emendamento, con cui chiediamo un aumento sensibile della multa in riferimento alla sanzione sul reato di furto nelle abitazioni, furto con scasso, perché crediamo che anche una sanzione pecuniaria molto più elevata di quella introdotta e modificata nel disegno di legge rappresenti un deterrente importante. Prima ho ascoltato con attenzione l'intervento del collega Ermini, il quale, evidentemente con imbarazzo, fotografa una realtà che è diametralmente opposta rispetto a quella che ha portato il Partito Democratico, negli anni passati, ad approvare tutta una serie di provvedimenti che, ovviamente, per il collega Ermini e per il Partito Democratico, sono dei provvedimenti – e mi riferisco ai famosi decreti svuotacarceri e a tutti quei provvedimenti tesi ad affrontare il problema del sovraffollamento nelle carceri attraverso l'introduzione, anzi il rafforzamento, delle misure alternative al carcere – definiti come utili (così li ha definiti e così li ha giustificati la sinistra e il Governo) – per affrontare appunto il problema del sovraffollamento, inviando però esternamente un messaggio particolarmente negativo. Infatti, se è vero che si è affrontato il problema dei 60 mila – quanti erano all'epoca, oggi sono molto meno ovviamente – detenuti in carcere, ci si è purtroppo dimenticati dei 60 milioni di italiani che fuori dal carcere vivono, tant’è che i numeri, anzi le cifre – e non sono le cifre della Lega Nord ma sono le cifre Pag. 64che ci forniscono il Ministero dell'interno e della giustizia –, ci dicono che negli ultimi anni, in modo particolare negli ultimi quattro anni, da quando la sinistra governa questo Paese, le denunce per furti, per rapina e per borseggi sono enormemente aumentate; questo al netto del fatto che c’è talmente tanta sfiducia da parte del cittadino nei confronti del sistema e della giustizia del nostro Paese che tanti cittadini che subiscono un furto o che subiscono un reato contro il patrimonio nemmeno denunciano più il reato. Questo è il combinato disposto, da un lato – lo ripeto –, delle misure alternative e delle misure di impunità garantite, previste, votate e volute dal Governo e dalla sinistra e, dall'altro lato, dal totale disinvestimento che questo Governo ha fatto sul tema della sicurezza. È notizia di oggi – prima il collega Fiano ricordava i presunti tagli fatti dal Governo di centrodestra sul tema della sicurezza – che per gestire il fenomeno dell'immigrazione e degli hotspot il Governo italiano impiegherà 8 mila agenti, che verranno evidentemente sottratti dalle loro funzioni di controllo e di garanzia della pubblica sicurezza e dell'ordine pubblico a beneficio dei cittadini italiani nel nostro Paese e verranno invece portati in questi 6 hotspot per garantire le procedure di identificazione e di smistamento. Questo è un altro elemento, un'altra motivazione che porterà inevitabilmente ad avere meno controllo del territorio. Questo per dire che il combinato disposto delle normative approvate in questo Parlamento negli ultimi tre anni – dagli svuotacarceri alle depenalizzazioni, alla depenalizzazione dello spaccio di lieve entità, all'introduzione del fatto che ci sono, secondo la sinistra, reati più gravi e reati meno gravi, i cosiddetti reati bagatellari, per cui bisogna garantire l'impunità e quindi prevedere l'archiviazione nel caso di reati di particolare tenuità – hanno portato il cittadino ad avere minore sicurezza. Lo ripeto: questa è una norma giusta. L'aumento dei minimi – noi avremmo voluto anche l'aumento dei massimi – delle sanzioni penali sul reato di furto sono necessarie e doverose.
Se le si vogliono rendere immediatamente applicative, non è certamente un disegno di legge lo strumento utile e necessario. Invitiamo e sfidiamo il Governo e la maggioranza a prendere questa norma, infilarla in un decreto-legge, portarla all'approvazione del Parlamento, e certamente il sostegno e il voto favorevole da parte della Lega non verrà fatto mancare.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 4.153, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Brignone...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 411
Votanti 409
Astenuti 2
Maggioranza 205
Hanno votato 91
Hanno votato no 318

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 4.154, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Lainati, Pastorino...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 412
Votanti 410
Astenuti 2
Maggioranza 206
Hanno votato 91
Hanno votato no 319

Pag. 65

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferraresi 4.203, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Capelli, Brignone, Vico...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 423
Votanti 421
Astenuti 2
Maggioranza 211
Hanno votato 362
Hanno votato no 59

La Camera approva (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 4.57, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Di Benedetto, Mucci, Montroni, Parrini...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 427
Votanti 426
Astenuti 1
Maggioranza 234
Hanno votato 19
Hanno votato no 407

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Passiamo alla votazione dell'articolo 4.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Sisto. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO SISTO. Signor Presidente, intervengo soltanto per ribadire, come annunziato nel corso della discussione di un emendamento, che Forza Italia voterà favorevolmente su questo articolo, ritenendolo perfettamente coerente con un piano di intervento normativo di matrice penalistica sulla reiterazione di fenomeni di criminalità, che certamente meritano un intervento del legislatore tendente all'aggravamento delle sanzioni: un modo anche questo condiviso e logico di fare normazione penale, che Forza Italia ovviamente condivide, al di là di qualche norma che invece non è certamente soggetta a questo tipo di criterio. Quindi voto favorevole di Forza Italia.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Turco. Ne ha facoltà.

TANCREDI TURCO. Annuncio anche per questo articolo 4 il voto favorevole del gruppo di Alternativa Libera, in quanto esso prevede l'innalzamento della pena minima per un reato particolarmente odioso e francamente di grave allarme sociale, quale è appunto il furto in abitazione e il furto con strappo. Ritengo che non vi siano allo stato altri deterrenti possibili, non mi sento di concordare in questo caso con il collega di SEL Farina in quanto a costo zero non vedo altri possibili deterrenti. Ritengo anche che i precedenti emendamenti proposti dal gruppo della Lega, che prevedevano per alcune tipologie di reato il divieto di patteggiamento e della sospensione della pena e che a mio avviso erano anche incostituzionali, non fossero in realtà efficaci. Pertanto ritengo che l'unica via per una deterrenza efficace sia quella dell'aumento delle pene, quindi confermo il voto favorevole di Alternativa Libera.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Molteni. Ne ha facoltà.

NICOLA MOLTENI. Grazie, Presidente. Intervengo per annunciare il voto favorevole del gruppo della Lega all'articolo 4.Pag. 66
È evidente che quando il Governo ascolta e accoglie le buone proposte da parte della Lega si tutelano bene e meglio i cittadini. Ovviamente il voto favorevole è subordinato a tutte le considerazioni e riflessioni fatte negli interventi precedenti.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Daniele Farina. Ne ha facoltà.

DANIELE FARINA. Grazie, Presidente. Per annunciare nuovamente agli italiani che questo articolato non produrrà alcun effetto sulla frequenza dei reati ed è quindi sostanzialmente inutile, e per annunciare il voto contrario di Sinistra Ecologia Libertà.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Ferraresi. Ne ha facoltà.

VITTORIO FERRARESI. Con l'approvazione del nostro emendamento che rendeva più congrua la sanzione pecuniaria ai reati interessati dalla norma il Movimento 5 Stelle voterà favorevolmente a questo articolo.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4, nel testo emendato.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Colaninno...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 423
Votanti 421
Astenuti 2
Maggioranza 211
Hanno votato 391
Hanno votato no 30

La Camera approva (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 5 – A.C. 2798-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 5 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2798-A).
Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Grazie, Presidente. Riguardo le proposte emendative riferite all'articolo 5 l'unico parere favorevole è quello riguardante l'emendamento Ferraresi 5.200. Su tutti gli altri emendamenti il parere è contrario.

PRESIDENTE. Passiamo ora al parere del relatore di minoranza, onorevole Ferraresi. Qual è il parere sull'emendamento 5.150 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere contrario.

PRESIDENTE. Ferraresi 5.201 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Molteni 5.151 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Molteni 5.152 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Ferraresi 5.200 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Molteni 5.153 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

Pag. 67

PRESIDENTE. Molteni 5.154 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere contrario.

PRESIDENTE. Il Governo ?

ENRICO COSTA, Viceministro della giustizia. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice di maggioranza.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sannicandro 5.150, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 421
Votanti 419
Astenuti 2
Maggioranza 210
Hanno votato 27
Hanno votato no 392.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferraresi 5.201, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Garavini, Porta, Portas...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 420
Votanti 417
Astenuti 3
Maggioranza 209
Hanno votato 100
Hanno votato no 317.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 5.151, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Montroni, Baruffi, Luciano Agostini, Invernizzi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 421
Votanti 418
Astenuti 3
Maggioranza 210
Hanno votato 102
Hanno votato no 316.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 5.152, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Montroni, Caruso, Manzi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 424
Votanti 422
Astenuti 2
Maggioranza 212
Hanno votato 102
Hanno votato no 320.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Censore ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Pag. 68

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferraresi 5.200, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Colaninno, Montroni, D'Agostino...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 426
Votanti 422
Astenuti 4
Maggioranza 212
Hanno votato 360
Hanno votato no 62.

La Camera approva (Vedi votazioni).

(Il deputato Placido ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 5.153, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Manfredi, Gregori, Carloni, Epifani, Bossi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 432
Votanti 423
Astenuti 9
Maggioranza 212
Hanno votato 95
Hanno votato no 328.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Placido ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 5.154, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Marzano, Carloni, Marroni, Carloni...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 431
Votanti 428
Astenuti 3
Maggioranza 215
Hanno votato 23
Hanno votato no 405.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Placido ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 5, nel testo emendato.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 434
Votanti 430
Astenuti 4
Maggioranza 216
Hanno votato 392
Hanno votato no 38.

La Camera approva (Vedi votazioni).

(I deputati Nuti e Arlotti hanno segnalato di aver espresso voto contrario mentre avrebbero voluto esprimere voto favorevole).

Pag. 69

(Esame dell'articolo 6 – A.C. 2798-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 6 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2798-A).
Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice ad esprimere il parere della Commissione.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Signor Presidente, con riguardo alle proposte emendative riferite all'articolo 6, la Commissione esprime parere favorevole solo sull'emendamento Ferraresi 6.201, a pagina 19.

PRESIDENTE. Sta bene. Collega Ferraresi ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Signor Presidente, esprimo parere contrario sugli emendamenti Daniele Farina 6.150, 6.50 e 6.51. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti 6.200 a mia prima firma e Molteni 6.151 e 6.152. Il parere è altresì favorevole sull'emendamento a mia prima firma 6.201, mentre è contrario sugli emendamenti Daniele Farina 6.54 e 6.55. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Molteni 6.153 e 6.154, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Daniele Farina 6.56.
Esprimo inoltre parere contrario sull'emendamento Molteni 6.157, mentre il parere è favorevole sugli emendamenti Molteni 6.155 e 6.156.

PRESIDENTE. Mi dia anche il parere sugli articoli aggiuntivi. Qual è il parere sull'articolo aggiuntivo Molteni 6.0153 ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Presidente, non ho articoli aggiuntivi...

PRESIDENTE. Sono sempre lì.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Molteni 6.0153, mentre il parere è contrario sull'articolo aggiuntivo Molteni 6.0157.
Mi rimetto all'Aula sull'articolo aggiuntivo Molteni 6.0158 ed esprimo parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Molteni 6.0155 e 6.0156.

PRESIDENTE. Il Governo ?

ENRICO COSTA, Viceministro della giustizia. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza, con il parere favorevole sull'emendamento Ferraresi 6.201.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Daniele Farina 6.150.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Daniele Farina. Ne ha facoltà.

DANIELE FARINA. Grazie, Presidente. Segnalo che questo provvedimento è stato annunciato dalla stampa non con grande clamore, per carità, ma con qualche specializzazione di testata come un provvedimento sulle intercettazioni. Segnalo che sono due giorni che stiamo discutendo del provvedimento e ancora delle intercettazioni non vi è traccia e ancora dovremo discutere parecchio, nonostante i tempi contingentati, prima di arrivare a quel frammento di righe che rappresenta la materia.
Ma adesso discutiamo d'altro. Discutiamo, in realtà, di modifiche all'articolo 628 del codice penale e parliamo di rapine (non di intercettazioni, ma di rapine). Anche qui vale il risultato precedente, il ragionamento precedente, ma qui è evidenziato proprio in forma plastica perché qui abbiamo degli aumenti di pene che sono assolutamente simbolici, da 4 anni e 6 mesi a 5 anni, e servono soltanto a diminuire l'accesso alle misure alternative, cosa che reputo assolutamente sconsigliata e non sicuramente o comunque nell'ottica con cui si è mossa questa legislatura e penso a politiche criminali in materia penale assolutamente più efficaci di quelle che stiamo adesso percorrendo.Pag. 70
Ma è talmente plastico che perfino l'emendamento che verrà accettato alle opposizioni, l'emendamento Ferraresi 6.201, in realtà è un modesto aumento delle multe, di qualche centinaio di euro, e mi chiedo quale deterrenza possa avere un aumento di multa, correlata alla sanzione penale, di qualche centinaio di euro. Evidentemente nessuno ! È semplicemente per guadagnare qualche riga di agenzia e fare, diciamo, una faccia dura davanti al Paese e forse così ottenere un qualche immeritato consenso.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 6.150, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fanucci, Caruso. Qualcun altro non riesce a votare ? Mi pare che abbiano votato tutti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 433
Votanti 429
Astenuti 4
Maggioranza 215
Hanno votato 30
Hanno votato no 399.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Coccia ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 6.50, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Malisani. Chi non riesce a votare ? Mi pare che abbiano votato tutti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 436
Votanti 433
Astenuti 3
Maggioranza 217
Hanno votato 22
Hanno votato no 411.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Marazziti ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 6.51, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Patriarca, Marroni, Giuditta Pini, Grillo, Sibilia, Tancredi, Bueno...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 437
Votanti 434
Astenuti 3
Maggioranza 218
Hanno votato 22
Hanno votato no 412.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferraresi 6.200, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Chiedo scusa, ho sbagliato io. Il parere è contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza. Chiedo scusa.

(Segue la votazione).

Pag. 71

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 442
Votanti 439
Astenuti 3
Maggioranza 220
Hanno votato 107
Hanno votato no 332.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 6.151, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Galperti...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 437
Votanti 428
Astenuti 9
Maggioranza 215
Hanno votato 97
Hanno votato no 331.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 6.152, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Gelmini, Gregori, Petrenga, Fitzgerald Nissoli, Luigi Gallo, Nicchi, Fossati, Raciti, Martella...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 442
Votanti 439
Astenuti 3
Maggioranza 220
Hanno votato 104
Hanno votato no 335.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferraresi 6.201, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza. Qui sono davvero tutti pareri favorevoli.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Ciprini, Lo Monte, Nicchi, Carloni...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 448
Votanti 446
Astenuti 2
Maggioranza 224
Hanno votato 410
Hanno votato no 36.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 6.54, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Baruffi, Invernizzi, Moscatt, Verini, Busto, Zardini...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 443
Votanti 442
Astenuti 1
Maggioranza 222
Hanno votato 23
Hanno votato no 419.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 72

(Il deputato Zolezzi ha segnalato di aver espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 6.55, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Vico...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 441
Votanti 439
Astenuti 2
Maggioranza 220
Hanno votato 20
Hanno votato no 419.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 6.153, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Daniele Farina...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 448
Votanti 445
Astenuti 3
Maggioranza 223
Hanno votato 107
Hanno votato no 338.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 6.154, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Venittelli, Cassano...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 447
Votanti 445
Astenuti 2
Maggioranza 223
Hanno votato 106
Hanno votato no 339.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(I deputati Cassano e Realacci hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 6.56, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Russo, Antimo Cesaro, Bruno Bossio...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 450
Votanti 447
Astenuti 3
Maggioranza 224
Hanno votato 17
Hanno votato no 430.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 6.157, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Pag. 73

Colletti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 447
Votanti 445
Astenuti 2
Maggioranza 223
Hanno votato 20
Hanno votato no 425.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 6.155, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fitzgerald Nissoli, Invernizzi, Grassi, Casellato.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 448
Votanti 445
Astenuti 3
Maggioranza 223
Hanno votato 101
Hanno votato no 344.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 6.156, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Montroni.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 451
Votanti 447
Astenuti 4
Maggioranza 224
Hanno votato 104
Hanno votato no 343.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 6, nel testo emendato.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Montroni, Fiorio, Mognato.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 451
Votanti 447
Astenuti 4
Maggioranza 224
Hanno votato 398
Hanno votato no 49.

La Camera approva (Vedi votazioni).

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Intervengo per cambiare il parere sull'articolo aggiuntivo Molteni 6.0158, rispetto al quale esprimo parere contrario.

PRESIDENTE. Passiamo all'articolo aggiuntivo Molteni 6.0153.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 6.0153, con il parere contrario della Commissione, del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Tartaglione, Vico.
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 74
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 447
Votanti 440
Astenuti 7
Maggioranza 221
Hanno votato 108
Hanno votato no 332.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Arlotti ha segnalato di aver espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario).

Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Molteni 6.0157.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Molteni. Ne ha facoltà.

NICOLA MOLTENI. Presidente, con questo articolo aggiuntivo e con l'articolo aggiuntivo successivo noi riportiamo nel dibattito di quest'Aula un tema, che è il tema del reato di immigrazione clandestina; reato su cui spesso si dibatte, a volte anche in maniera assolutamente impropria. Reato di immigrazione clandestina che nella volontà del Governo, della maggioranza e delle forze politiche che hanno votato il decreto-legge n. 67 del 2014 dovrebbe sparire dall'ordinamento giudiziario del nostro Paese. Ricordo che il reato di immigrazione clandestina è presente nella stragrande maggioranza dei Paesi europei, prevedendo, tra l'altro, come sanzione il carcere. Il reato di immigrazione clandestina che abbiamo introdotto noi quando eravamo al Governo non prevedeva il carcere, ma prevedeva una sanzione pecuniaria, la multa da cinque a diecimila euro, e la sanzione accessoria dell'espulsione. Reato di immigrazione clandestina che è ancora presente nel nostro ordinamento proprio perché la delega sino ad oggi non è stata esercitata e, quindi, formalmente e ufficialmente il reato di immigrazione clandestina non è ancora stato tolto.
Detto ciò, ormai è evidente che c’è una tendenza da parte delle procure. È un reato che funziona, a dispetto di quanti dicono che il reato non funzionava. Il reato funzionava, come funziona tutt'oggi nei Paesi che hanno questo tipo di reato. Noi con questo articolo aggiuntivo chiediamo che non si arrivi neanche al decreto legislativo di cancellazione. Tra l'altro, ricordiamo che la cancellazione del reato avviene attraverso un emendamento voluto, votato e sostenuto dal MoVimento 5 Stelle al Senato. Noi chiediamo che non si arrivi neanche alla cancellazione attraverso un decreto legislativo del reato di immigrazione clandestina, per noi fondamentale per esercitare le procedure di espulsione coatta, quindi non quelle attraverso il foglio di via e, dunque, attraverso l'iter amministrativo che evidentemente non funziona. Ma ricordo che anche la medesima direttiva rimpatri, che è la legge madre sulla gestione del fenomeno immigratorio nei Paesi europei, prevede che perché ci possa essere l'espulsione serva la sanzione penale e affinché ci sia una sanzione penale evidentemente serve il reato. Quindi, noi vogliamo togliere il Governo dall'imbarazzo di emanare un decreto che cancelli il reato di immigrazione clandestina togliendo direttamente dalla legge delega la possibilità di cancellare il reato stesso e, quindi, prevedendo la possibilità di mantenere il reato di immigrazione clandestina nel sistema ordinamentale e giudiziario del nostro Paese.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Colletti. Ne ha facoltà.

ANDREA COLLETTI. Presidente, intervengo per contrastare questo articolo aggiuntivo perché chi vive le aule di tribunale ha verificato e verifica tuttora che prevedere un reato con la multa da cinquemila a diecimila euro a carico dei clandestini, a meno che i clandestini non siano degli emiri del Kuwait, non serve assolutamente a nulla. In realtà, serve solo per allungare la permanenza dei clandestini in Italia perché devono partecipare al processo e, quindi, devono rimanere nel nostro Paese, a spese dello Stato ovviamente. Chiaramente, ci sarà un processo Pag. 75penale e, quindi, il PM farà indagini con un costo più o meno di 2.500 euro per ogni indagine. Oltre a quello, l'eventuale clandestino avrà un avvocato pagato dallo Stato, con il patrocinio a spese dello Stato. Facciamo magari altri mille euro per ogni procedimento. Ci sarà un appello, quindi il processo durerà molto di più. Ci sarà forse anche un ricorso in Cassazione. Ma, nello stesso momento, cosa succede ? Succede che tutti gli altri reati, siccome abbiamo un numero incredibile di reati perseguiti per l'immigrazione clandestina, non potranno vedere la luce, non potranno vedere una condanna per i delinquenti perché i procedimenti per il reato di immigrazione clandestina vanno ad entrare all'interno del processo e vanno soprattutto a riempire il ruolo del giudice.
Togliendo questo reato semplicemente si evita un costo rilevante per lo Stato e si permette finalmente, quando lo Stato accerta lo status di clandestino di una persona, di rimpatriarlo nel modo più veloce possibile. Far permanere il reato significa far rimanere il clandestino in Italia sempre più a lungo e non capisco perché la Lega voglia fare tutto ciò.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Fedriga. Ne ha facoltà.

MASSIMILIANO FEDRIGA. Grazie, Presidente. Ho sentito l'intervento del collega del MoVimento 5 Stelle e mi dispiace perché lo reputo una persona preparata anche nelle materie giuridiche ed evidentemente non ha studiato e non conosce la materia. La direttiva europea rimpatri del 2008 prevede che il rimpatrio forzoso possa esserci soltanto in presenza di reato. Non a caso la Germania, la Francia, l'Inghilterra, hanno il reato di immigrazione. Il reato nel nostro Paese può avere soltanto due tipi di pene: o quella detentiva o quella pecuniaria. Ovviamente quando abbiamo fatto la norma, abbiamo previsto quella pecuniaria, non perché pensassimo che tutti paghino cinquemila o diecimila euro ma per fare scattare, in quanto non pagano, la pena accessoria che è il rimpatrio forzoso. Togliere il reato di immigrazione clandestina significa non poter più rimpatriare forzosamente perché lo vieta la direttiva rimpatri 2008. Chi vota contro è per tenere qui tutti i clandestini e basta balle !

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 6.0157.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Montroni... Andrea Maestri... Donati... Duranti...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 411
Votanti 409
Astenuti 2
Maggioranza 205
Hanno votato 48
Hanno votato no 361.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Vezzali e il deputato D'Agostino hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 6.0158, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Moscatt... Montroni... Casellato... Vico... Ciracì...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 422
Votanti 419
Astenuti 3
Maggioranza 210
Hanno votato 28
Hanno votato no 391.

Pag. 76

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Manfredi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 6.0155, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Ricciatti... Manfredi... Fucci...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 436
Votanti 434
Astenuti 2
Maggioranza 218
Hanno votato 109
Hanno votato no 325.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 6.0156, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Tartaglione, Altieri, Pannarale...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 442
Votanti 434
Astenuti 8
Maggioranza 218
Hanno votato 101
Hanno votato no 333.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Falcone ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

(Esame dell'articolo 7 – A.C. 2798-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 7 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2798-A).
Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Grazie Presidente, il parere è favorevole sull'emendamento 7.600 della Commissione, sugli identici emendamenti Santelli 7.209 e Luigi Gallo 7.332, sull'emendamento 7.500, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, sull'emendamento 7.603 della Commissione, sul subemendamento 0.7.601.1 della Commissione e sugli emendamenti 7.601 e 7.602 sempre della Commissione. Su tutte le altre proposte emendative il parere è contrario.

PRESIDENTE. Il parere del relatore di minoranza, Ferraresi ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Grazie Presidente. Sugli identici emendamenti Sarti 7.1, Molteni 7.150 e Santelli 7.200 il parere è favorevole. Sugli emendamenti Molteni 7.151, Sarti 7.305, 7.4 e 7.5, Santelli 7.207 e Sarti 7.208 il parere è favorevole...

PRESIDENTE. Siamo all'emendamento 7.600 della Commissione; non lo trova, collega ? Se potete portare un fascicolo nuovo al collega Ferraresi, magari facciamo prima.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Sull'emendamento 7.600 della Commissione il parere è contrario.
Sull'emendamento Santelli 7.7 il parere è contrario. Sull'emendamento Santelli 7.209 il parere è favorevole. Sull'emendamento Sarti 7.9 il parere è favorevole. Sull'emendamento 7.603 della Commissione il parere è favorevole. Sull'emendamento Pag. 777.500 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) ci rimettiamo all'Assemblea.
Sull'emendamento Sarti 7.13 il parere è favorevole, come è favorevole sugli emendamenti Micillo 7.344, Luigi Gallo 7.345, Vacca 7.346, Marzana 7.347, D'Uva 7.348, Sarti 7.212, così come sul subemendamento 0.7.601.1 della Commissione e sull'emendamento 7.601 della Commissione. Inoltre, il parere è favorevole sugli identici emendamenti Molteni 7.152 e Sarti 7.213, nonché sugli emendamenti D'Uva 7.351, Mannino 7.352, Busto 7.353 e 7.354, mentre sull'emendamento 7.602 della Commissione mi rimetto all'Aula. Infine, il parere è favorevole sugli emendamenti De Rosa 7.356 e Daga 7.357, mentre sull'articolo aggiuntivo 7.0200 Santelli il parere è contrario.

PRESIDENTE. Il Governo ?

ENRICO COSTA, Viceministro della giustizia. Il parere è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Sarti 7.1, Molteni 7.150 e Santelli 7.200. Nessuno chiedendo di parlare, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Sarti 7.1, Molteni 7.150 e Santelli 7.200, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Calabria, Tancredi, Santerini, Ottobre, Stella Bianchi, Lombardi, Gnecchi.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 432
Votanti 430
Astenuti 2
Maggioranza 216
Hanno votato 98
Hanno votato no 332

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Passiamo alla votazione dell'emendamento Molteni 7.151.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Molteni. Ne ha facoltà.

NICOLA MOLTENI. Signor Presidente, intervengo su questo emendamento per introdurre il dibattito che sarà poi sviluppato negli articoli successivi, perché credo che sia profondamente sbagliato pensare di poter riformare il codice penale e, quindi, approntare una riforma complessiva, così come viene definita, che così non è, quindi una presunta riforma del codice penale e del processo penale, attraverso lo strumento della delega.
Lo vediamo nell'articolo 7. Credo che sia profondamente sbagliato, dal punto di vista anche costituzionale, pensare di riformare le misure di sicurezza, che hanno un impatto importante e fondamentale proprio per la sicurezza dei cittadini, pensare di riformare – e lo vedremo poi successivamente – aspetti significativi del codice penale, riformare il sistema delle intercettazioni telefoniche e il sistema dell'ordinamento penitenziario, aspetti assolutamente vitali del sistema giudiziario e penale del nostro Paese, attraverso sostanzialmente delle deleghe in bianco al Governo.
Chiedo al Viceministro Costa – per cui c’è sicuramente rispetto personale –, avendo vissuto con noi il precedente Governo dai banchi della maggioranza, cosa sarebbe capitato e cosa sarebbe successo se all'epoca avessimo semplicemente pensato – cosa che non abbiamo fatto – di riformare il codice penale, il processo penale e il tema e il mondo delle intercettazioni telefoniche attraverso una delega. Credo che sarebbe successo di tutto e di più, proprio perché con tutta la fiducia che si può avere – e noi ovviamente non abbiamo minimamente fiducia in questo Governo –, non do a questo Governo e non do a questa maggioranza la possibilità di legiferare su aspetti fondamentali della vita e su elementi di garanzia della libertà dei cittadini, di fare tutto e il contrario di tutto.Pag. 78
Le deleghe sono troppo ampie, sono troppo poco dettagliate; quindi, è uno strumento totalmente inaccettabile. Presidente, preferisco una cattiva legge votata dal Parlamento, una cattiva legge votata dai rappresentanti di questo Paese, eletti nel modo in cui sappiamo ma comunque eletti a rappresentare questo Paese in quest'Aula, quindi preferisco una cattiva legge votata dal Parlamento che una legge presumibilmente migliore – che così non è – fatta dagli uffici del Ministero.
Questa è la motivazione che ci porta ad aver presentato l'emendamento soppressivo di questo articolo e tutta una serie di altri emendamenti. Invito a riflettere, soprattutto chi oggi è in maggioranza ma era in maggioranza con il centrodestra allora, essendo tra l'altro il Ministro della giustizia di allora, lo stesso Angelino Alfano, oggi Ministro dell'interno. Cosa sarebbe successo se Angelino Alfano, all'epoca Ministro della giustizia, avesse semplicemente pensato di affrontare pezzi sostanziali e fondamentali del processo penale attraverso una delega in bianco al Governo ? Sarebbe successo di tutto e di più.

PRESIDENTE. Avverto che il gruppo Lega Nord ha esaurito i tempi previsti dal contingentamento.
La Presidenza, essendone stata fatta richiesta, sulla base della prassi costante, concede a tale gruppo un aumento di un terzo rispetto al tempo originariamente assegnato.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la collega Sarti. Ne ha facoltà.

GIULIA SARTI. Grazie, Presidente. Intervengo ora su questo articolo 7 perché anche per noi – questa è una delle prime deleghe di questo provvedimento – questa sorta di volontà, da parte della maggioranza, di continuare a delegare il Governo, quando sarebbe molto meglio definire con apposite leggi parlamentari gli articoli del nostro codice penale, di procedura penale e dell'ordinamento penitenziario, è un atteggiamento completamente sbagliato, che sta svuotando di prerogative l'iniziativa parlamentare.
Allora, questo articolo 7 di sicuro è stato notevolmente migliorato in sede emendativa, perché almeno la delega sulla revisione delle misure di sicurezza è stata chiarita con dei paletti più precisi – di questo siamo contenti – e sono stati inseriti riferimenti maggiori, che garantiscono, quando verranno adottati i decreti legislativi delegati, delle certezze in più. Nel testo originario – è giusto denunciarlo – purtroppo di chiarezza non ce n'era e di genericità ce n'era tanta.
E allora è per questo motivo che abbiamo chiesto – e per fortuna anche in questo senso le nostre proposte sono state accolte –, visto che il Governo nella prima stesura dei disegni di legge o dei decreti legislativi spesso fa errori grossolani, che poi magari non riescono nemmeno ad essere corretti, che sui decreti legislativi delegati vi fosse un doppio passaggio parlamentare. Perché se la Commissione parlamentare competente, dopo aver letto i decreti legislativi, invia un parere al Governo, invia delle osservazioni, e queste osservazioni non vengono accolte (è successo tante volte in questo Parlamento), si pone un grosso problema, perché almeno il Governo dovrebbe motivare come mai non accoglie le osservazioni delle Commissioni parlamentari competenti.
Questo si è riusciti ad ottenere con un emendamento all'articolo 7, e ne siamo ben felici. È ovvio che continuiamo fermamente a condannare l'opera di delega in bianco al Governo per questioni così importanti, perché la giustizia e il codice di procedura penale non si riformano con la delega, ma si riformano qui in Parlamento con apposite discussioni, che abbiamo visto spesso portano ad ottenere risultati migliori. Purtroppo questo non sta avvenendo !
Su questo emendamento quindi della Lega il nostro voto sarà favorevole. Ci saranno però anche tanti nostri emendamenti successivamente: alcuni sono stati riformulati, altri non sono stati tenuti in considerazione, e su cui ci riserviamo di intervenire successivamente.

Pag. 79

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Chiarelli. Ne ha facoltà.

GIANFRANCO GIOVANNI CHIARELLI. Signor Presidente, condivido in pieno le osservazioni svolte dal collega Molteni, ma anche le considerazioni della collega Sarti.
Io mi farei qualche domanda: perché questo Governo spesso evita il confronto in Aula su problemi e su problematiche così importanti ? Io penso che la riforma del codice penale interessi tutti, anche il futuro di questa nazione nonché il futuro delle generazioni; questo è il motivo per cui ritengo che non si possa consentire né dare una delega così ampia, così in bianco al Governo.
Ho avuto l'impressione che ci si sia un po’ dimenticati di quelli che erano anche i temi che molto spesso in questo Parlamento sono venuti a galla, ossia il sistema carcerario. Abbiamo avuto problematiche in ordine al sovraffollamento: non è stato mai fatto nulla, però assistiamo sempre ad una serie di provvedimenti-tampone, quasi si volessero evitare un'amnistia o un indulto attraverso questi provvedimenti di cui poi sostanzialmente nessuno sa la vera portata, e dove iniziano e dove finiscono. Ecco perché io ritengo che, su quegli emendamenti per cui il MoVimento 5 Stelle si ritiene soddisfatto, noi non lo siamo, e voteremo contro anche su tali emendamenti, perché noi riteniamo che una delega al Governo per fatti così importanti, per una riforma così essenziale e improcrastinabile non possa essere concessa per questo tipo di reato.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il collega Daniele Farina. Ne ha facoltà.

DANIELE FARINA. Signor Presidente, noi differentemente dai colleghi che sono intervenuti nutriamo un certo interesse per il contenuto di questa delega, ma ovviamente, vista l'estrema difficoltà, se non l'impossibilità di discuterla, vista la struttura dei tempi della nostra discussione, non potremo votare a favore dell'articolo. Eppure, però, non voteremo a favore di quegli emendamenti che puntano a sopprimere complessivamente questa delega, perché, ripeto, per noi contiene degli spunti di un certo interesse.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 7.151, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Bolognesi, Taricco, Di Salvo, Frusone, Fanucci, Rizzetto, Grillo...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 429
Votanti 426
Astenuti 3
Maggioranza 214
Hanno votato 97
Hanno votato no 329

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(I deputati Cassano e Borghi hanno segnalato che non sono riusciti a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sarti 7.305, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Mazzoli, Parrini, Massa, Garavini...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 424
Votanti 414
Astenuti 10
Maggioranza 208
Hanno votato 89
Hanno votato no 325

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 80

(Il deputato Borghi ha segnalato che non è riuscito a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sarti 7.4, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fanucci, Montroni, Grassi, Colletti, Vacca...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 421
Votanti 417
Astenuti 4
Maggioranza 209
Hanno votato 95
Hanno votato no 322

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Borghi ha segnalato che non è riuscito a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sarti 7.5, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Montroni, Ginefra...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 429
Votanti 426
Astenuti 3
Maggioranza 214
Hanno votato 97
Hanno votato no 329

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Fossati ha segnalato che non è riuscito a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santelli 7.207, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Vico, Gadda, Binetti, Carloni, Beni...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 438
Votanti 435
Astenuti 3
Maggioranza 218
Hanno votato 101
Hanno votato no 334

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sarti 7.208, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Marotta, Luigi Gallo...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 440
Votanti 437
Astenuti 3
Maggioranza 219
Hanno votato 101
Hanno votato no 336.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.600 della Commissione, con il Pag. 81parere favorevole della Commissione e del Governo e con il parere contrario del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Stella Bianchi, Nardi, Cimbro...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 439
Votanti 421
Astenuti 18
Maggioranza 211
Hanno votato 291
Hanno votato no 130.

La Camera approva (Vedi votazioni).

(Le deputate Amoddio e Carrozza hanno segnalato che non sono riuscite ad esprimere voto favorevole)

L'emendamento Santelli 7.7 risulta precluso dall'approvazione dell'emendamento 7.600 della Commissione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santelli 7.209, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Calabria...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 445
Votanti 442
Astenuti 3
Maggioranza 222
Hanno votato 412
Hanno votato no 30.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sarti 7.9, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Cimbro...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 444
Votanti 442
Astenuti 2
Maggioranza 222
Hanno votato 111
Hanno votato no 331.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.603 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Stella Bianchi, Antimo Cesaro, Marazziti, Airaudo, Basilio...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 444
Votanti 424
Astenuti 20
Maggioranza 213
Hanno votato 377
Hanno votato no 47.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.500, da votare ai sensi dell'articolo 86,comma 4-bis del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo e sul quale il relatore di minoranza si è rimesso all'Assemblea.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Pag. 82

Dambruoso, Cozzolino...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 441
Votanti 351
Astenuti 90
Maggioranza 176
Hanno votato 339
Hanno votato no 12.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sarti 7.13, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Turco, Blazina...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 445
Votanti 441
Astenuti 4
Maggioranza 221
Hanno votato 107
Hanno votato no 334.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Micillo 7.344, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Palese, Brescia, Fusilli...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 440
Votanti 437
Astenuti 3
Maggioranza 219
Hanno votato 105
Hanno votato no 332.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Luigi Gallo 7.345, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Cimbro, Capua...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 436
Votanti 435
Astenuti 1
Maggioranza 218
Hanno votato 103
Hanno votato no 332.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Gianluca Pini ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vacca 7.346, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 430
Votanti 429
Astenuti 1
Maggioranza 215
Hanno votato 98
Hanno votato no 331.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 83

(I deputati Zolezzi e De Rosa hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Marzana 7.347, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

C’è qualcuno che non riesce a votare ? Cimbro. Chi altro ?
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 445
Votanti 444
Astenuti 1
Maggioranza 223
Hanno votato 106
Hanno votato no 338.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento D'Uva 7.348, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Montroni. Qualcun altro che non riesce a votare ? Sisto, Tancredi, Calabria. Vediamo se Calabria riesce a votare; ecco, adesso Calabria ha votato. Tancredi ancora non riesce a votare; vediamo se riusciamo a sbloccare il dispositivo. Non ci sono altre persone che devono votare...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 443
Votanti 442
Astenuti 1
Maggioranza 222
Hanno votato 105
Hanno votato no 337.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sarti 7.212, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fantinati, Cimbro, Casellato. Fantinati sta ancora votando. Nessuno altro deve votare...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 444
Votanti 442
Astenuti 2
Maggioranza 222
Hanno votato 103
Hanno votato no 339.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.7.601.1 della Commissione, su cui i pareri sono favorevoli.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Giachetti, Montroni. Chi altro deve votare ? Fitzgerald Nissoli. Chi altro non riesce a votare ? Fitzgerald Nissoli ha votato. Hanno votato tutti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 452
Votanti 415
Astenuti 37
Maggioranza 208
Hanno votato 381
Hanno votato no 34.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pag. 847.601 della Commissione, come subemendato, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Chi non ha votato ancora ? Vico, Distaso, Carrozza, Cimbro. Qualcun altro deve votare ? Sembra di no.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 447
Votanti 431
Astenuti 16
Maggioranza 216
Hanno votato 401
Hanno votato no 30.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Molteni 7.152 e Sarti 7.213, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Zan. Chi altro ?
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 444
Votanti 443
Astenuti 1
Maggioranza 222
Hanno votato 107
Hanno votato no 336.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Terzoni ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento D'Uva 7.351, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Luigi Gallo, Costantino...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 444
Votanti 442
Astenuti 2
Maggioranza 222
Hanno votato 104
Hanno votato no 338.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Mannino 7.352, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Lainati...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 443
Votanti 441
Astenuti 2
Maggioranza 221
Hanno votato 96
Hanno votato no 345.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Busto 7.353, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Pag. 85

Vico, Cimbro, Locatelli, Marotta...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 452
Votanti 450
Astenuti 2
Maggioranza 226
Hanno votato 101
Hanno votato no 349.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Busto 7.354, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Luigi Gallo, Casellato, Locatelli...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 451
Votanti 449
Astenuti 2
Maggioranza 225
Hanno votato 102
Hanno votato no 347.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.602 della Commissione, con il parere favorevole del Governo e sul quale il relatore di minoranza si è rimesso all'Aula.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Beni, Patriarca...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 452
Votanti 415
Astenuti 37
Maggioranza 208
Hanno votato 393
Hanno votato no 22.

La Camera approva (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Rosa 7.356, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 446
Votanti 443
Astenuti 3
Maggioranza 222
Hanno votato 111
Hanno votato no 332.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Terzoni ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daga 7.357, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

D'Agostino, Marazziti, Marcon, Fanucci... ancora D'Agostino, Dell'Aringa, Giammanco...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 447
Votanti 445
Astenuti 2
Maggioranza 223
Hanno votato 106
Hanno votato no 339.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 86

(La deputata Coscia ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Passiamo alla votazione dell'articolo 7.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sisto. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO SISTO. Grazie Presidente. Intervengo per attestare l'astensione di Forza Italia su quest'articolo. La scelta di astenerci deriva dall'ampiezza della delega e dalla sostanziale difficoltà di potere prevedere gli sviluppi di quanto contenuto nell'articolo 7. È chiaro che il tema è certamente interessante, per certi tratti anche lodevole. Ci si propone di intervenire in settori certamente nevralgici, ma – ripeto – l'ampiezza dei poli, la partenza e il punto di arrivo, rende difficile assumere una posizione soltanto per tema e non per svolgimento. Questo è il motivo per cui, rimarcando più volte la difficoltà di percepire il continuo ricorso a leggi delega, soprattutto in materie così delicate, Forza Italia ritiene di esprimere il suo voto con l'astensione.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 7, nel testo emendato.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Garavini, Stella Bianchi, Nardi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 430
Votanti 380
Astenuti 50
Maggioranza 191
Hanno votato 272
Hanno votato no 108.

La Camera approva (Vedi votazioni).

(La deputata Nardi ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Santelli 7.0200, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Nardi, Piccoli Nardelli... aspettiamo la collega... Petrenga...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 429
Votanti 411
Astenuti 18
Maggioranza 206
Hanno votato 38
Hanno votato no 373.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Esame dell'articolo 8 – A.C. 2798-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 8 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2798-A).
Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. La Commissione esprime parere favorevole sugli emendamenti Pisano 8.317 e Pesco 8.320, sull'emendamento 8.500, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, e sull'emendamento Ruocco 8.331. Su tutte le altre proposte emendative riferite all'articolo 8 il parere della Commissione è contrario.

PRESIDENTE. L'emendamento Ruocco 8.331 è stato ritirato. Relatore di minoranza, Ferraresi ?

Pag. 87

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Terzoni 8.300, Fico 8.301, Ruocco 8.302, Alberti 8.303, Pisano 8.304, Pesco 8.305, Villarosa 8.306, Pesco 8.307, Ruocco 8.308, Villarosa 8.309, Pisano 8.310, Fico 8.311, Alberti 8.313, Pesco 8.312, Fico 8.314, Alberti 8.315, Pesco 8.316, Pisano 8.317, Ruocco 8.318, Sarti 8.200 e 8.1, Alberti 8.319, Pesco 8.320, Villarosa 8.321 e Fico 8.322. Mi rimetto all'Aula sull'emendamento 8.500, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Zolezzi 8.323, Fico 8.324, Alberti 8.325, Busto 8.326, Sarti 8.4, De Rosa 8.327, Zolezzi 8.328, Micillo 8.329, Sarti 8.203 e Pisano 8.330.

PRESIDENTE. Il Governo ?

ENRICO COSTA, Viceministro della giustizia. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Terzoni 8.300.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Terzoni 8.300, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fontana, Cariello, Donati, Portas...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 401
Votanti 399
Astenuti 2
Maggioranza 200
Hanno votato 104
Hanno votato no 295.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fico 8.301, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

D'Incà, Brugnerotto, Minnucci, Giachetti, Leva, Tinagli, Pili...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 423
Votanti 421
Astenuti 2
Maggioranza 211
Hanno votato 98
Hanno votato no 323.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Romanini ha segnalato che ha votato contro, ma che avrebbe voluto votare a favore).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ruocco 8.302, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 418
Votanti 417
Astenuti 1
Maggioranza 209
Hanno votato 95
Hanno votato no 322.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Alberti 8.303, con il parere contrario Pag. 88della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Beni, Lainati, Marco Di Stefano, Segoni, Donati, Casellato...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 431
Votanti 430
Astenuti 1
Maggioranza 216
Hanno votato 101
Hanno votato no 329.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pisano 8.304, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fitzgerald... Chimienti... Peluffo... Bonafede... Marrocu...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 433
Votanti 432
Astenuti 1
Maggioranza 217
Hanno votato 102
Hanno votato no 330.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Pellegrino ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario, e il deputato Gianluca Pini ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pesco 8.305, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 428
Votanti 427
Astenuti 1
Maggioranza 214
Hanno votato 101
Hanno votato no 326.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 8.306, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Vico...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 434
Votanti 418
Astenuti 16
Maggioranza 210
Hanno votato 87
Hanno votato no 331.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pesco 8.307, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Pag. 89

Vico... Patriarca...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 437
Votanti 436
Astenuti 1
Maggioranza 219
Hanno votato 86
Hanno votato no 350.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ruocco 8.308, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Sibilia... Giammanco... Bianchi Stella...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 437
Votanti 419
Astenuti 18
Maggioranza 210
Hanno votato 100
Hanno votato no 319.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 8.309, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fregolent... Cariello... D'Agostino...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 444
Votanti 443
Astenuti 1
Maggioranza 222
Hanno votato 121
Hanno votato no 322.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pisano 8.310, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

D'Agostino, Tancredi, Tacconi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 436
Votanti 435
Astenuti 1
Maggioranza 218
Hanno votato 104
Hanno votato no 331.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fico 8.311, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Zardini, Bueno...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 437
Votanti 435
Astenuti 2
Maggioranza 218
Hanno votato 103
Hanno votato no 332.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pag. 90Alberti 8.313, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 434
Votanti 433
Astenuti 1
Maggioranza 217
Hanno votato 104
Hanno votato no 329.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Capodicasa ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pesco 8.312, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fossati...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 432
Votanti 431
Astenuti 1
Maggioranza 216
Hanno votato 99
Hanno votato no 332.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fico 8.314, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Montroni, Tartaglione, Tancredi, Carella, Misuraca, Locatelli, De Lorenzis...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 441
Votanti 440
Astenuti 1
Maggioranza 221
Hanno votato 103
Hanno votato no 337.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Alberti 8.315, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Duranti, Lo Monte.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 437
Votanti 436
Astenuti 1
Maggioranza 219
Hanno votato 98
Hanno votato no 338

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pesco 8.316, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Moscatt, Brignone, Alberti, Zardini.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 439
Votanti 438
Astenuti 1
Maggioranza 220
Hanno votato 105
Hanno votato no 333

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 91

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Signor Presidente, intervengo per un parere sempre favorevole all'emendamento Pisano 8.317, ma anche per una questione di coordinamento con una richiesta di riformulazione. Anziché prevedere «nonché con» mettere le parole «perseguendo gli obiettivi di semplificazione e riduzione degli adempimenti amministrativi».

PRESIDENTE. Sta bene. Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Pisano 8.317 accettano la riformulazione.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Pisano 8.317. Nessuno chiedendo di parlare passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pisano 8.317, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fanucci, Albini.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 439
Votanti 437
Astenuti 2
Maggioranza 219
Hanno votato 419
Hanno votato no 18

La Camera approva (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ruocco 8.318, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Casellato, Carloni.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 441
Votanti 439
Astenuti 3
Maggioranza 220
Hanno votato 110
Hanno votato no 329

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Passiamo alla votazione dell'emendamento Sarti 8.200.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Sarti. Ne ha facoltà.

GIULIA SARTI. Grazie, Presidente. Questo emendamento raccoglie una segnalazione del procuratore nazionale antimafia, perché l'articolo 8 riguarda la delega sul casellario giudiziale. Ci è arrivata questa segnalazione sul comma 1 dell'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 313 del 2002. Ci tengo a sottolineare il fatto che questa segnalazione riguarda le iscrizioni nel casellario giudiziale perché questo comma 1 dell'articolo 5 prevede che le iscrizioni nel casellario giudiziale siano cancellate al compimento dell'ottantesimo anno di età e nel caso di morte della persona. Vi sarebbe da eliminare proprio la previsione secondo cui sono praticamente cancellate le iscrizioni al casellario giudiziale per gli ottantenni. Questo perché è un corto circuito nel nostro sistema, in quanto abbiamo attualmente, ad esempio, casi di ultraottantenni, anche mafiosi – pensiamo ai boss come Totò Riina o a Bernardo Provenzano –, che non hanno precedenti penali. Quindi, attualmente abbiamo questa situazione che sarebbe da rimettere a posto il prima possibile. Infatti, capite bene che, se si deve affrontare un processo e non si può tenere conto delle precedenti iscrizioni nel casellario giudiziale e quindi dei precedenti penali degli ultraottantenni, ciò comporta delle gravissime conseguenze anche a livello processuale e a livello penale. Questo emendamento poteva essere riformulato, perché riguarda, in questo caso, Pag. 92come è stato formulato, tutto il comma 1. In realtà bisognerebbe abrogare soltanto quella parte del comma 1 dell'articolo 5 che riguarda gli ultraottantenni. Quindi, speriamo che il Governo possa farsi promotore in qualche modo di questa iniziativa o che almeno, a livello parlamentare, vi sia subito l'accoglimento di questa proposta. Non vedo assolutamente quale possa essere una opposizione al riguardo o una giustificazione per continuare a mantenere in vigore questa norma. Purtroppo, questo appello, che poteva essere accolto in questa sede, non è stato minimamente preso in considerazione, quindi avrei piacere anche di avere rassicurazioni da parte del Viceministro o della presidente della Commissione giustizia per avviare delle iniziative in tal senso.
Ad ogni modo, concludo semplicemente dicendo che c’è stata anche una sentenza della Corte costituzionale, la n. 184 del 2006, che auspicava un intervento del legislatore. Sono trascorsi praticamente quasi dieci anni e il legislatore non è mai arrivato. Dunque, speriamo che la segnalazione del procuratore nazionale antimafia non rimanga lettera morta per altri dieci anni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Chiedo di parlare.

DAVIDE CAPARINI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Onorevole Caparini, in realtà aveva chiesto di intervenire prima la relatrice per la maggioranza. Prego, relatrice, ne ha facoltà.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Presidente, gli emendamenti sono tanti, come vede. Questo, in realtà è un tema che era sorto in discussione ma poi non è stato più riproposto quando abbiamo fatto il Comitato dei nove. Quindi, proporrei l'accantonamento di questo emendamento, per ridiscuterlo e verificarlo al prossimo Comitato dei nove, domani.

PRESIDENTE. Se nessuno si oppone, lo accantoniamo.
Onorevole Caparini, lei vuole intervenire anche se l'emendamento è accantonato ?

DAVIDE CAPARINI. Sì, Presidente.

PRESIDENTE. Prego, ne ha facoltà.

DAVIDE CAPARINI. Presidente, apprezzo lo sforzo da parte della presidente, in quanto anche noi abbiamo proposto una modifica della legge, che è in Commissione, e che va proprio nella stessa direzione dell'emendamento della collega.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sarti 8.1, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Baruffi, Zan, Caruso, Piazzoni, Ghizzoni, Vallascas, Grassi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 414
Votanti 412
Astenuti 2
Maggioranza 207
Hanno votato 103
Hanno votato no 309

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Falcone ha segnalato che non è riuscito a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Alberti 8.319, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.Pag. 93
(Segue la votazione).

Brescia, Sarti, Paola Bragantini, Matteo Bragantini...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 419
Votanti 418
Astenuti 1
Maggioranza 210
Hanno votato 118
Hanno votato no 300

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Passiamo alla votazione dell'emendamento Pesco 8.320.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Signor Presidente, su questo emendamento vi è un invito al ritiro. Modifico il parere, perché, in realtà, il contenuto di questo emendamento è stato poi, con la riformulazione, recepito nell'emendamento 8.500 da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento.. La questione è la relazione tecnica: lo schema di decreto legislativo, corredato di relazione tecnica, è stato poi inserito nell'emendamento 8.500 della Commissione. Quindi c’è un invito al ritiro, perché è assorbito.

PRESIDENTE. Il Governo ?

ENRICO COSTA, Viceministro della giustizia. Anche il Governo...

PRESIDENTE. ... anche il Governo si adegua al parere della relatrice per la maggioranza. Il relatore di minoranza conserva invece il proprio parere favorevole.
Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Pesco 8.320 non accedono all'invito al ritiro.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pesco 8.320, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Marazziti...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 421
Votanti 420
Astenuti 1
Maggioranza 211
Hanno votato 115
Hanno votato no 305

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Capodicasa ha segnalato che non è riuscito a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Villarosa 8.321, con il parere contrario della Commissione e del Governo ed il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Vico, Gelmini, Scuvera, Altieri...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 428
Votanti 427
Astenuti 1
Maggioranza 214
Hanno votato 119
Hanno votato no 308

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Terzoni ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto favorevole).

Pag. 94

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI (ore 18,45)

PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fico 8.322, parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Placido, Lainati, Patriarca...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 423
Votanti 422
Astenuti 1
Maggioranza 212
Hanno votato 120
Hanno votato no 302

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.500, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento. Il parere della Commissione e del Governo è favorevole, mentre il relatore di minoranza si rimette all'Assemblea.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 430
Votanti 329
Astenuti 101
Maggioranza 165
Hanno votato 313
Hanno votato no 16

La Camera approva (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare; la deputata Pellegrino ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fico 8.324, parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Occhiuto, Bonafede...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 426
Votanti 423
Astenuti 3
Maggioranza 212
Hanno votato 126
Hanno votato no 297

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Alberti 8.325, parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Vico, D'Agostino, Busto...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 424
Votanti 423
Astenuti 1
Maggioranza 212
Hanno votato 121
Hanno votato no 302

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Busto 8.326, parere contrario di Commissione e Governo, parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Pag. 95

Miotto, Minnucci...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 415
Votanti 414
Astenuti 1
Maggioranza 208
Hanno votato 100
Hanno votato no 314

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sarti 8.4, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Vico, Bonafede, Fratoianni, Sibilia, Rotta, Richetti...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 419
Votanti 418
Astenuti 1
Maggioranza 210
Hanno votato 101
Hanno votato no 317.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI DI MAIO (ore 18,55)

PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento De Rosa 8.327, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Carra, Della Valle, Covello...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 413
Votanti 412
Astenuti 1
Maggioranza 207
Hanno votato 98
Hanno votato no 314.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Zolezzi 8.328, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Pellegrino, Borghi, Nardi, Brignone...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 419
Votanti 418
Astenuti 1
Maggioranza 210
Hanno votato 102
Hanno votato no 316.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Micillo 8.329, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Oliverio, Kronbichler...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 415
Votanti 414
Astenuti 1
Maggioranza 208
Hanno votato 99
Hanno votato no 315.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 96

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sarti 8.203, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Chi altro deve votare ? Turco, Stella Bianchi, Albanella.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 408
Votanti 407
Astenuti 1
Maggioranza 204
Hanno votato 95
Hanno votato no 312.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Molea ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario. La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Pisano 8.330, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Gadda, Grassi, Luigi Gallo, Berretta.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 417
Votanti 416
Astenuti 1
Maggioranza 209
Hanno votato 101
Hanno votato no 315.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Avendo accantonato un emendamento, dobbiamo accantonare anche la votazione dell'articolo 8.
Dobbiamo accantonare anche l'articolo 9, che fa riferimento all'articolo 8, testé accantonato.

(Esame dell'articolo 10 – A.C. 2798-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2798-A).
Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Presidente, la Commissione esprime parere contrario su tutti gli emendamenti.

PRESIDENTE. Qual è il parere del relatore di minoranza Ferraresi ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Presidente, esprimo parere contrario sull'emendamento Marotta 10.1...

PRESIDENTE. Aspetti ! Le proposte emendative all'articolo 10 cominciano con l'emendamento Petraroli 10.301.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. E l'emendamento a prima firma Marotta ?

PRESIDENTE. Se lei ha il mio stesso fascicolo siamo a pagina 39 e il primo emendamento è Petraroli 10.301. Le ho fatto avere un fascicolo nuovo per seguire...

Pag. 97

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Però, i pareri li ho segnati sull'altro fascicolo. Come faccio ? Non è che posso...

PRESIDENTE. Glieli chiamo io: Petraroli 10.301.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Nesci 10.302.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Fraccaro 10.303.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Nesci 10.304.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Battelli 10.300.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Sarti 10.2.

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Il Governo ?

ENRICO COSTA, Viceministro della giustizia. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice per la maggioranza.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Petraroli 10.301, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Chi non riesce a votare ? Taricco, Segoni. Segoni sta provando a votare; ecco, ci è riuscito.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 408
Votanti 407
Astenuti 1
Maggioranza 204
Hanno votato 111
Hanno votato no 296.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nesci 10.302, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Portas, Capelli, Dall'Osso. Aspettiamo Dall'Osso. Sereni. Dall'Osso ha votato.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 414
Votanti 413
Astenuti 1
Maggioranza 207
Hanno votato 114
Hanno votato no 299.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Fraccaro 10.303, con il parere contrario Pag. 98della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Ricciatti, Chimienti. Chi altro non riesce a votare ? Mi pare che abbiano votato tutti. No. Chi abbiamo lì ? Caruso.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 414
Votanti 413
Astenuti 1
Maggioranza 207
Hanno votato 111
Hanno votato no 302.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Nesci 10.304, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Rabino, Malisani, Impegno, Boccia...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 410
Votanti 409
Astenuti 1
Maggioranza 205
Hanno votato 114
Hanno votato no 295.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Battelli 10.300, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Impegno, Caparini, Chimienti...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 421
Votanti 420
Astenuti 1
Maggioranza 211
Hanno votato 102
Hanno votato no 318.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Passiamo alla votazione dell'emendamento Sarti 10.2, sul quale vi è il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sisto. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, volevo giustificare il voto contrario di Forza Italia a questo emendamento non perché l'emendamento non abbia una sua significazione, perché è corretto invocare l'articolo 129 – lo dico alla collega Sarti – per una norma che, sostanzialmente, dà al giudice, qualora vi sia l'accertamento dell'incapacità irreversibile dell'imputato a partecipare coscientemente al procedimento, il compito di pronunciare una sentenza di non doversi procedere.
Ritengo, e Forza Italia ritiene, che questo, ovviamente, faccia salva la possibilità di applicazione dell'articolo 129. Il giudice, cioè, nel momento in cui dovesse verificare che l'imputato non ha commesso il fatto o il fatto non sussiste o non costituisce reato, immediatamente, comunque, come accade per la morte del reo, Pag. 99dovrebbe, può, deve pronunciare una sentenza che immediatamente prosciolga lo stesso imputato, anche se non partecipa coscientemente al dibattimento.
Tanto deriva dal dato che l'incapacità di partecipare coscientemente al dibattimento in modo irreversibile potrebbe anche essere, ovviamente, sopravvenuta rispetto al momento della commissione del fatto. Quindi, l'emendamento ha sicuramente una sua logica e il nostro voto contrario è solo perché lo riteniamo superfluo, in quanto l'articolo 129, comunque, deve essere applicato anche in questa ipotesi.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sarti 10.2.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Caparini, Nicchi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 418
Votanti 417
Astenuti 1
Maggioranza 209
Hanno votato 120
Hanno votato no 297.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a votare).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 10.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Palese...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 416
Votanti 326
Astenuti 90
Maggioranza 164
Hanno votato 310
Hanno votato no 16.

La Camera approva (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole).

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà, presidente Ferranti.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Presidente, chiedo l'accantonamento dell'articolo 11, perché sono stati presentati subemendamenti all'emendamento della Commissione, che abbiamo oggi approvato in Comitato dei nove. Quindi, domani mattina, riuniremo il Comitato dei nove su questo punto. Quindi, chiedo l'accantonamento dell'articolo 11 ma anche dell'articolo 12. Sono invece pronta ad esprimere i pareri sull'articolo 13.

PRESIDENTE. Sta bene. Tali articoli si intendono accantonati.

(Esame dell'articolo 13 – A.C. 2798-A)

PRESIDENTE. Passiamo, quindi, all'esame dell'articolo 13 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2798-A).
Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti riferiti all'articolo 13.

PRESIDENTE. Relatore di minoranza Ferraresi ? Sono due emendamenti: Colonnese 13.300 e Ferraresi 13.3. Immagino siano favorevoli.

Pag. 100

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Sì, Presidente, il parere è favorevole sugli emendamenti Colonnese 13.300 e Ferraresi 13.3.

PRESIDENTE. Il Governo ?

ENRICO COSTA, Viceministro della giustizia. Signor Presidente, i pareri del Governo sono conformi a quelli espressi dal relatore per la maggioranza, quindi sono contrari.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colonnese 13.300.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fanucci...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 408
Votanti 389
Astenuti 19
Maggioranza 195
Hanno votato 91
Hanno votato no 298.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Le deputate Sbrollini e Tartaglione hanno segnalato di aver espresso voto favorevole mentre avrebbero voluto esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferraresi 13.3, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza Ferraresi.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Luigi Gallo, Ragosta, Brignone, Civati, Rizzetto...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 399
Votanti 381
Astenuti 18
Maggioranza 191
Hanno votato 81
Hanno votato no 300.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(Il deputato Cassano ha segnalato che non è riuscito a esprimere voto contrario).

Passiamo alla votazione dell'articolo 13.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Ferraresi. Ne ha facoltà.

VITTORIO FERRARESI. Grazie Presidente. L'articolo in questione, quindi l'articolo 13, modifica la disciplina dell'impugnazione della sentenza di non luogo a procedere, che viene articolata su un doppio grado di giudizio in questo caso. È in particolare modificato l'articolo 428.
Si prevede, inoltre, che tale sentenza, emessa in sede di udienza preliminare, sia impugnabile, come già l'ordinanza di archiviazione, in appello anziché in cassazione. Anche in tal caso, secondo la relazione illustrativa, la verifica da compiere ai fini della decisione appare estranea all'ambito di sindacato proprio della Corte di cassazione.
L'emendamento che noi avevamo proposto sopprimeva il comma 2, che, modificando l'articolo 428, comma 1, lettera b), preclude l'impugnazione della sentenza di non luogo a procedere quando sia stata emessa con la seguente, inedita, formula: «il fatto è stato compiuto nell'adempimento di un dovere o nell'esercizio di una facoltà legittima». Invero, di formula non si tratta, poiché ovviamente l'articolo 425 resta immutato e in questi casi la statuizione del non luogo a procedere continuerà ad essere espressa con la locuzione: «il fatto non costituisce reato».
Di qui, la prima perplessità: per la prima volta, cioè, non è la formula a dettare il regime di impugnabilità oggettiva del provvedimento, ma il contenuto della sua motivazione, il quale viene steso dal giudice senza il vincolo dei sintagmi solenni a corredo del dispositivo di proscioglimento o del non luogo a procedere. Pag. 101Sebbene l'evenienza possa essere poco influente dal punto di vista statistico, è decisiva, invece, per possibili difetti del discorso sviluppato dal giudice estensore.
Inoltre, precludere l'impugnazione in questi casi non è affatto consigliabile. Guardando al sistema, si nota che l'articolo 652 riporta le medesime cause di proscioglimento elencate nell'articolo 428, comma 1, lettera b). In questo modo esse risultano quelle più favorevoli in assoluto, essendo persino idonee a influenzare l'azione civile a vantaggio del prosciolto. Di qui, si può pensare l'assenza di interesse a coltivare l'impugnazione da parte sua ovvero del prosciolto stesso. Tecnicamente, però, il discorso non può valere per la sentenza di non luogo a procedere, che non ha mai effetti extrapenali quale che sia la formula liberatoria adottata.
Allora, la funzione della formula in questo provvedimento – se davvero ce n’è una – non può essere di tipo sociale. Il favor della liberazione dall'accusa nell'udienza preliminare non si valuta con criteri giuridici, essendo sempre equivalenti agli effetti dell'atto, ma con parametri di altro tipo. Essi sono volti a valutare l'impatto determinato dal provvedimento sulla reputazione dell'imputato, quale membro di una comunità.
Da questa prospettiva, le formule negano la materialità del fatto; non sono affatto parificabili a quello che si afferma, in tutta la sua potenza lesiva, denunciandone, però, la mancanza di antigiuridicità. Dinamica, questa, che non sempre è facile da cogliere in determinati contesti sociali, nei quali taluni sono semplicemente più inclini a valutare soltanto se, a prescindere dalle categorie penalistiche, il fatto esiste ed è stato commesso dall'imputato. Per tutelare la sua reputazione, dunque, è ben possibile che l'imputato, liberato dall'accusa per effetto della scriminante, in questo caso abbia tutto l'interesse, giuridicamente rilevante, a voler impugnare la sentenza di non luogo a procedere nella legittima pretesa di sentir negare non l'antigiuridicità di quanto commesso, ma l'evento o la condotta, così impadronendosi di nuovo della qualifica di «innocente», salva per il mondo del diritto ma compromessa o intaccata agli occhi dei membri della sua comunità.
Senza voler indugiare in riflessioni sistematiche, più intensi effetti deflattivi si raggiungerebbero se si modificasse l'articolo 425 eliminando dalla sentenza di non luogo a procedere effettivamente tutte le formule liberatorie.
Abbiamo anche chiesto di sopprimere il comma 3, che a sua volta sopprime il comma 2 dell'articolo 428, nel quale si stabilisce che contro la sentenza di non luogo a procedere la persona offesa può proporre ricorso per cassazione nei soli casi di nullità previsti dall'articolo 419, comma 7. La persona offesa costituita parte civile può proporre ricorso per cassazione ai sensi dell'articolo 606. Inoltre, aggiungendo la lettera c) all'articolo 428, l'emendamento stabilisce che contro la sentenza di non luogo a procedere può proporre ricorso per cassazione anche la persona costituita parte civile. In questo senso, Presidente, ci sembra che sia l'ulteriore eliminazione di diritti in capo alla persona offesa. Questo non è l'unico caso in questo provvedimento. Per questo motivo, una volta bocciato il nostro emendamento, che voleva reintegrare la possibilità per la persona offesa costituita parte in giudizio di ricorrere, il MoVimento 5 Stelle voterà contro.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 13.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 387
Votanti 366
Astenuti 21
Maggioranza 184
Hanno votato 268
Hanno votato no 98.

La Camera approva (Vedi votazioni).

(Il deputato Micillo ha segnalato che non è riuscito a votare).

Pag. 102

(Esame dell'articolo 14 – A.C. 2798-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 14 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A – A.C. 2798-A).
Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice per la maggioranza ad esprimere il parere della Commissione.

DONATELLA FERRANTI, Relatrice per la maggioranza. Presidente, la Commissione esprime parere contrario su tutti gli emendamenti.

PRESIDENTE. Relatore di minoranza ?

VITTORIO FERRARESI, Relatore di minoranza. Presidente, esprimo parere contrario sull'emendamento Santelli 14.149, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Molteni 14.12 e Castelli 14.300. Esprimo parere contrario sull'emendamento Santelli 14.1, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Brugnerotto 14.301, Sorial 14.302 e Caso 14.303. Esprimo parere contrario sull'emendamento Santelli 14.4, mentre esprimo parere favorevole sull'emendamento Ferraresi 14.8. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Santelli 14.151 e Molteni 14.152, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Colonnese 14.304, sugli identici emendamenti Molteni 14.153 e Ferraresi 14.154, sugli emendamenti D'Incà 14.305, Brugnerotto 14.307, Colonnese 14.308 e Ferraresi 14.155. Esprimo parere contrario sull'emendamento Santelli 14.156, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Ferraresi 14.157, Castelli 14.309, Sorial 14.310 e 14.311, Castelli 14.312 e Santelli 14.158.

PRESIDENTE. Il Governo ?

ENRICO COSTA, Viceministro della giustizia. Signor Presidente, il Governo esprime parere contrario su tutti gli emendamenti.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Santelli 14.149.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sisto. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente, Forza Italia ha fortissime perplessità su questa norma per come viene introdotta e per come rende il giudizio abbreviato un giudizio davvero speciale. È vero che si tratta di riti che in qualche maniera dovrebbero promuovere il risparmio, la deflazione, l'economia rispetto al dibattimento, ma sinceramente se si legge quanto dovrebbe accadere e tutta la rinuncia ad una serie di diritti di difesa, che comporterebbe la richiesta di giudizio abbreviato, in modo che davvero l'abbreviato diventa una sorta di resa nei confronti della fase delle indagini (basti pensare al problema della competenza per territorio che non può essere eccepita se si fa riferimento ad un giudizio come quello abbreviato), credo che si sia esagerato. Sostanzialmente, il giudizio abbreviato deve far risparmiare tempo, deve mettere l'imputato nelle condizioni di evitare il dibattimento e in qualche maniera demandare al giudice dell'udienza preliminare la soluzione anche nel merito, ma non può essere, in virtù di un principio di economia e di sconto di pena, così incisivo sul diritto di difendersi. Queste sono le ragioni per cui noi insistiamo in merito a questo emendamento soppressivo, ritenendo che – e qui ancora una volta prendo a campione quanto riferito dal collega Sannicandro in un altro intervento – certamente si deve tendere alla deflazione, si deve tendere all'economia nell'ambito dei tempi, ma, se ciò si deve tradurre poi in una così profonda incisione del diritto di difesa, lo scambio non è più conveniente per la tutela dei diritti costituzionalmente protetti. Ecco le ragioni per cui Forza Italia voterà favorevolmente su questo emendamento soppressivo.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santelli 14.149.Pag. 103
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Oliaro, Chaouki, Ciprini, Gadda, Luciano Agostini...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 380
Votanti 365
Astenuti 15
Maggioranza 183
Hanno votato 32
Hanno votato no 333.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

Passiamo alla votazione dell'emendamento Molteni 14.12, con il parere contrario della Commissione e del Governo. Ha chiesto di parlare il deputato Molteni. Ne ha facoltà.

NICOLA MOLTENI. Signor Presidente, questo emendamento richiama sostanzialmente una proposta di legge che è stata discussa, votata e approvata alla Camera nel mese di luglio con delle modifiche che hanno trovato il riscontro positivo di una larga maggioranza all'interno di questa Camera. Credo che quella riforma, quel provvedimento approvato rappresenti la vera riforma del rito speciale abbreviato. Credo che in quell'occasione si sia segnata una pagina positiva per questo Parlamento e quindi, in considerazione di quella proposta di legge e per rispetto al dibattito che venne fatto in Assemblea in quell'occasione, ritiro l'emendamento 14.12 a mia prima firma.

PRESIDENTE. Sta bene. L'emendamento Molteni 14.12 è stato ritirato.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Castelli 14.300, con il parere contrario della Commissione e del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Castelli 14.300.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Molea... Carnevali... Brandolin... Vico...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 389
Votanti 373
Astenuti 16
Maggioranza 187
Hanno votato 70
Hanno votato no 303.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santelli 14.1, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dall'Osso... Marchi... Parentela... Micillo... Cozzolino...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 389
Votanti 376
Astenuti 13
Maggioranza 189
Hanno votato 33
Hanno votato no 343.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Brugnerotto 14.301, con il parere Pag. 104contrario della Commissione, del Governo e il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 396
Votanti 381
Astenuti 15
Maggioranza 191
Hanno votato 77
Hanno votato no 304.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sorial 14.302, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 397
Votanti 382
Astenuti 15
Maggioranza 192
Hanno votato 72
Hanno votato no 310.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Caso 14.303, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Baroni, Capelli...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 399
Votanti 384
Astenuti 15
Maggioranza 193
Hanno votato 77
Hanno votato no 307.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Argentin ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santelli 14.4, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Fregolent, Capelli, Martella...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 400
Votanti 385
Astenuti 15
Maggioranza 193
Hanno votato 33
Hanno votato no 352.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(I deputati Busto e De Rosa hanno segnalato che non sono riusciti a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferraresi 14.8, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.Pag. 105
(Segue la votazione).

Gribaudo...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 401
Votanti 387
Astenuti 14
Maggioranza 194
Hanno votato 81
Hanno votato no 306.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(I deputati Busto e De Rosa hanno segnalato che non sono riusciti a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santelli 14.151, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Brescia...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 396
Votanti 381
Astenuti 15
Maggioranza 191
Hanno votato 26
Hanno votato no 355.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 14.152, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 392
Votanti 386
Astenuti 6
Maggioranza 194
Hanno votato 22
Hanno votato no 364.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colonnese 14.304, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 391
Votanti 375
Astenuti 16
Maggioranza 188
Hanno votato 68
Hanno votato no 307

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(La deputata Terzoni ha segnalato che non è riuscita a esprimere voto favorevole).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Molteni 14.153 e Ferraresi 14.154, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Nardi, Capelli.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 396
Votanti 389
Astenuti 7
Maggioranza 195
Hanno votato 85
Hanno votato no 304

Pag. 106

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento D'Incà 14.305, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Luigi Gallo, Gigli, Donati, Garavini.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 397
Votanti 379
Astenuti 18
Maggioranza 190
Hanno votato 76
Hanno votato no 303

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Brugnerotto 14.307, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Lainati.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 388
Votanti 368
Astenuti 20
Maggioranza 185
Hanno votato 69
Hanno votato no 299

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(I deputati Busto e De Rosa hanno segnalato che non sono riusciti ad esprimere voto favorevole).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Colonnese 14.308, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

D'Uva, Fitzgerald Nissoli, Zan, Burtone.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 394
Votanti 375
Astenuti 19
Maggioranza 188
Hanno votato 75
Hanno votato no 300

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferraresi 14.155, con il parere contrario della Commissione e del Governo e favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 393
Votanti 376
Astenuti 17
Maggioranza 189
Hanno votato 77
Hanno votato no 299

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santelli 14.156, con il parere contrario della Commissione, del Governo e del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 107
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 398
Votanti 384
Astenuti 14
Maggioranza 193
Hanno votato 31
Hanno votato no 353.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

(I deputati Busto, Massimiliano Bernini, Zolezzi, Realacci, Cassano e Parentela hanno segnalato che non sono riusciti a esprimere voto contrario).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferraresi 14.157, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Del Grosso...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 394
Votanti 376
Astenuti 18
Maggioranza 189
Hanno votato 71
Hanno votato no 305.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Castelli 14.309, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Tancredi, Ferraresi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 382
Votanti 364
Astenuti 18
Maggioranza 183
Hanno votato 66
Hanno votato no 298.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sorial 14.310, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Luigi Gallo, Mazziotti Di Celso, Fabbri, Fraccaro...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 399
Votanti 379
Astenuti 20
Maggioranza 190
Hanno votato 74
Hanno votato no 305.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sorial 14.311, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Invernizzi...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 393
Votanti 375
Astenuti 18
Maggioranza 188
Hanno votato 75
Hanno votato no 300.

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Pag. 108

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Castelli 14.312, con il parere contrario della Commissione e del Governo e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 387
Votanti 371
Astenuti 16
Maggioranza 186
Hanno votato 70
Hanno votato no 301.

La Camera respinge (Vedi votazioni). Mi dispiace deputato Brescia, ne ha perso uno su 201.
Passiamo alla votazione dell'emendamento Santelli 14.158.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sisto. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO SISTO. Signor Presidente, intervengo brevissimamente. Nel rimarcare l'incredibilità di quanto accaduto sulla competenza per territorio, con una chiara violazione del principio del giudice naturale precostituito per legge (l'abbreviato diventa un modo per individuare un giudice neanche tanto potenzialmente innaturale), questo è un altro emendamento che cerca di ristabilire un giudizio abbreviato normale, non un giudizio abbreviato speciale ed afflittivo. Credo che Forza Italia da questo punto di vista non faccia sconti, e laddove il procedimento diventa uno strumento percussivo del diritto di difendersi voterà sempre contro queste proposte. Quindi, votiamo a favore di questo emendamento, ma contro lo spirito di questa norma.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Santelli 14.158.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Palese, Bolognesi, Grillo, Scuvera...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 390
Votanti 372
Astenuti 18
Maggioranza 187
Hanno votato 94
Hanno votato no 278

La Camera respinge (Vedi votazioni).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 14.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Luigi Gallo, Fratoianni...
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:

Presenti 391
Votanti 374
Astenuti 17
Maggioranza 188
Hanno votato 271
Hanno votato no 103

La Camera approva (Vedi votazioni).

Interrompiamo a questo punto l'esame del provvedimento, che riprenderà nella seduta di domani a partire dalle ore 9,30.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

PRESIDENTE. Comunico che la Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche Pag. 109straniere, la deputata Stefania Prestigiacomo, in sostituzione del deputato Roberto Occhiuto, dimissionario.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo (ore 19,45).

ARTURO SCOTTO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Colleghi, per favore, se vi allontanate dall'Aula fatelo in silenzio.

ARTURO SCOTTO. Signor Presidente, vorrei per 30 secondi l'attenzione del Governo.

PRESIDENTE. Sì. Collega, per favore, liberi i banchi del Governo. Se il Governo è presente, ascolti.

ARTURO SCOTTO. Visto che è presente, visto che la questione che vorrei sollevare è molto delicata, e che riguarda anche un'iniziativa che io penso il Governo Renzi debba assumere immediatamente rispetto alle notizie che ci arrivano dall'Ungheria.
Abbiamo avuto modo di sapere dagli organi di stampa, dai media, di lanci di lacrimogeni, di cannoni d'acqua scagliati nei confronti dei profughi che scappano dalla guerra, delle frontiere chiuse per il prossimo mese e della costruzione, che va avanti, del muro che separa l'Ungheria dalla Serbia.
La domanda che pongo al Governo italiano è se tutto questo, come ha detto oggi anche il Commissario all'immigrazione Dimitris Avramopoulos, è compatibile con i valori dell'Unione europea; e se il nostro Governo abbia intenzione di sollevare la questione in sede continentale e se voglia agire. Ho concluso: la prego di ascoltarmi, signor Viceministro. La ringrazio. Se il Governo ha intenzione di fare un gesto, almeno nei confronti dell'ambasciatore ungherese nel nostro Paese, per chiedere che venga a conferire su queste, che sono notizie molto gravi e che allontanano il Governo ungherese dall'Unione europea (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà e di deputati del gruppo Misto).

PRESIDENTE. Collega, faccio presente che il viceministro Costa non sarebbe tenuto ad essere in Aula in questo momento in quanto siamo nella fase degli interventi di fine seduta.
Ha chiesto di parlare il deputato Ottobre. Ne ha facoltà.

MAURO OTTOBRE. Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, onorevoli colleghe, ho chiesto di intervenire affinché la morte di Samuelle Regina Daves, transgender che ha deciso di togliersi la vita nel giorno del suo quarantunesimo compleanno nella propria casa di Riva del Garda, abbia voce anche in questa Assemblea. Una vita dedicata alla lotta per i diritti dei transgender e al suo impegno come blogger e nel mondo della comunicazione televisiva e della moda. Il suo ricordo è nel contempo un monito pubblico. Samuelle ha lottato contro i pregiudizi di uno Stato etico, che impone la sua morale, precludendo i diritti ad una libertà responsabile delle persone e delle loro scelte individuali e sociali. C’è chi ha scritto che ognuno nella vita è alla ricerca di un luogo che sia clemente con se stesso. Un luogo che è in realtà la metafora del modo in cui si decide di vivere e di opporsi al silenzio, perché si è giustamente convinti che i propri diritti non siano soltanto riferiti a se stessi ma rappresentino una opportunità per i molti che al coraggio di persone come Samuelle scelgono di associarsi o affidano il proprio pensiero. Samuelle ha scelto di morire togliendosi la vita e la sua protesta, così radicale contro una società intollerante, ha inteso ribadire ciò che ha sempre sostenuto. È responsabilità grave della politica e delle istituzioni non aver riconosciuto, né compiuto le scelte legislative necessarie e urgenti che sono comuni a tutte le democrazie europee.
Come parlamentare non intendo essere impotente di fronte all'immobilismo imposto da chi vorrebbe espellere dalla comunità sociale coloro che compiono la Pag. 110loro scelta per una diversa sessualità. Una legge che tuteli i diritti di noi tutti è un dovere laico e civile. Samuelle lo ha sempre sostenuto ed ha sofferto i «no», l'indifferenza, la miopia insostenibile di chi si è voltato dalla parte opposta. Io non intendo voltarmi, come i molti impegnati in questa battaglia di libertà.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Palazzotto. Ne ha facoltà.

ERASMO PALAZZOTTO. Grazie, Presidente. Il 5 settembre del 2015 abbiamo celebrato il quinto anniversario dell'uccisione di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore. A Pollica, oramai da due anni, il 5 settembre non è una data come le altre, e purtroppo non per la salvaguardia della memoria di Angelo Vassallo. Da due anni, il 5 settembre, la pro loco del comune di Pollica, piuttosto che la celebrazione dell'anniversario dell'uccisione del sindaco pescatore, organizza la sagra del pesce azzurro.
La lotta alla mafia è fatta anche, e soprattutto, dalla salvaguardia della memoria di chi è morto in nome della giustizia e della legalità, ed è fatta soprattutto di gesti simbolici. Salvaguardare la memoria di una figura come quella di Angelo Vassallo è un dovere improcrastinabile per chi oggi dice di continuare la sua opera seduto sulla poltrona di sindaco di quel comune, ma è fatta anche di fatti concreti, e in questa vicenda c’è qualcosa che è ancora più grave della semplice dimenticanza rispetto alla commemorazione di un fatto come l'omicidio di Angelo Vassallo. È fatta di fatti concreti che prevedono ad esempio la costituzione come parte civile nel processo «Due Torri-bis». Un processo iniziato grazie alle denunce di Angelo Vassallo, denunce che non sappiamo ancora, visto che su questa vicenda non è stata fatta chiarezza, se sono quelle che hanno portato alla sua uccisione. Fatti concreti significa anche continuare il lavoro di Angelo Vassallo. Ad oggi, ci risulta che la fondazione Angelo Vassallo, presieduta dal fratello del sindaco pescatore, si è costituita parte civile nel processo «Due Torri-bis»; non ci risulta invece che il comune di Pollica, presieduto da un sindaco del Partito Democratico, che siede nell'Assemblea nazionale del Partito Democratico, si sia costituito parte civile, né che il Partito Democratico, che sarebbe titolato a farlo allo stesso modo, lo abbia fatto. Per questo noi oggi in questa Aula chiediamo che venga fatto un passo in più, chiediamo che il Partito Democratico e il comune di Pollica si costituiscano parte civile nel processo «Due Torri-bis».
Questo è un dovere morale per tutti noi, lo è ancora di più per chi rivendica la storia di Angelo Vassallo (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

DONATELLA DURANTI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DONATELLA DURANTI. Signor Presidente, questo intervento per sollecitare la risposta ad un mio atto di sindacato ispettivo, il n. 4-10180 del 5 agosto scorso, indirizzato al Ministero dell'interno. Voglio ricordare che Taranto in questi ultimi tempi si è trovata a gestire l'accoglienza di decine di migliaia di profughi; alcune centinaia, tutte richiedenti protezione internazionale, sono ospitate nelle strutture di accoglienza della città capoluogo della provincia. L'atto per il quale sollecito la risposta si riferisce a diversi fatti di mala gestione dell'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale dell'area di Taranto, come risulta anche da diversi articoli apparsi sulla stampa locale, e alla richiesta di disporre al più presto un'inchiesta interna per verificare le responsabilità appunto di tale mala gestione. Insisto nel richiedere una sollecita risposta perché ritengo necessario il controllo democratico in una questione che a Taranto, per la verità come in altre città del nostro Paese, in più di un caso sta destando preoccupazione e scandalo. Penso che la questione dell'illegalità sia una questione che vada affrontata e risolta in ogni caso Pag. 111e in qualsiasi ambito, ma credo che ci sia un punto di delicatezza particolare quando si parla di mala gestione e di illegalità diffusa da parte di cooperative e di associazioni in riferimento appunto all'accoglienza dei migranti.
Sollecito la risposta a questo atto di sindacato ispettivo oltretutto in questo momento, un momento in cui il nostro Paese si dovrebbe interrogare su cosa sia il sistema di accoglienza dei profughi e quindi dovrebbe dare risposte importanti ai territori, alle associazioni che sono impegnate ma soprattutto agli uomini, alle donne e ai minori che arrivano nel nostro Paese e che continuano a chiederci aiuto (Applausi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

CARLO SIBILIA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CARLO SIBILIA. Signor Presidente, ogni anno, quando comincia la scuola, cominciano sempre le stesse polemiche: i libri costano troppo o i libri pesano troppo o «devo ricomprare dei libri che ho comprato l'anno prima per il figlio più grande perché quello più piccolo non li può utilizzare». Allora, di questi problemi – chiaramente sono tutte critiche giuste e sacrosante – sembra che nessuno se ne faccia carico, ma in realtà non è così perché il MoVimento 5 Stelle nel 2013, all'interno del decreto Carrozza, aveva fatto approvare un emendamento, a prima firma Luigi Gallo, che dava il via alla sperimentazione e quindi all'attuazione dei libri digitali che potevano essere messi a disposizione gratuitamente per le scolaresche e quindi avere un metodo di studio innovativo. Si risparmierebbero 530 euro per ogni studente ogni anno e non è possibile che una legge approvata dallo Stato non venga attuata. Quindi noi chiaramente siamo qui ancora a ribadire che questo deve essere fatto e non ci spieghiamo come sia possibile che ogni volta si perda l'occasione per fare una cosa sacrosanta in questo Paese (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PAOLO PARENTELA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PAOLO PARENTELA. Signor Presidente, intervengo per sollecitare un'interrogazione, l'atto di sindacato ispettivo n. 4-09674 presentato al Ministro della giustizia e sottoscritto anche dalla collega Nesci ?, dal collega Bernini e dal collega D'Uva ?, in cui descrivo la storia dell'imprenditore vibonese Salvatore Barbagallo, che otto anni fa denunciò il clan dei Mancuso e che è stato letteralmente abbandonato dallo Stato. La storia di Barbagallo non è diversa da quella di altri imprenditori che denunciano il racket e che incontrano innumerevoli difficoltà per accedere al Fondo di garanzia il cui funzionamento andrebbe perfezionato. Il Governo deve garantire ai cittadini calabresi vittime del racket un servizio giudiziario accettabile. A distanza di otto anni, le persone denunciate da Barbagallo sono ancora a piede libero e non è neanche iniziato il procedimento giudiziario che possa accertare i fatti denunciati. In una terra come la Calabria, che soffre la presenza della mafia più potente d'Europa, non si possono abbandonare i cittadini che denunciano attendendo i tempi biblici della giustizia. La storia di Barbagallo è divenuta un caso mediatico di interesse nazionale, ma ci sono tanti altri calabresi che sentono lo Stato lontano e che non hanno il coraggio di denunciare.
Lo strapotere della ’ndrangheta è dovuto all'omertà, che si combatte concedendo ai cittadini i necessari strumenti per potere denunciare sentendosi tutelati (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

SIMONE VALIANTE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SIMONE VALIANTE. Grazie, Presidente. Intervengo soltanto per segnalare qualche imperfezione rispetto all'intervento Pag. 112del collega di SEL a proposito della vicenda che riguarda anche le commemorazioni di Angelo Vassallo.
Ci tengo a fare delle precisazioni, da uomo di quel territorio che ha conosciuto e ha vissuto una parte importante della propria esperienza umana e politica a fianco di Angelo Vassallo. Innanzitutto, come mi ha dato occasione di ricordare anche il sindaco di Pollica, non era tecnicamente possibile, in questa fase, la costituzione in giudizio, da quello che mi dicono il comune e il sindaco, rispetto al processo «Due Torri bis».
Per quanto riguarda la commemorazione di Vassallo, il comune di Pollica ha fatto una serie di altre iniziative e quella sagra, alla quale si faceva riferimento, era una manifestazione molto cara ad Angelo negli anni.
Quindi, vorrei che rispetto a queste vicende si strumentalizzasse poco. Inoltre, quando si richiama anche l'attività della fondazione noi siamo anche tutti curiosi di sapere quale livello di coinvolgimento c’è in quelle attività e nelle iniziative che mette in atto quella fondazione. Quindi, da questo punto di vista, il collega di SEL dovrebbe essere anche un po’ più documentato.
Ma soprattutto – e concludo – in ordine al processo «Due Torri bis» noi siamo molto sensibili rispetto a quella vicenda. Io so da dove nasce quella vicenda, essendo stato io in consiglio provinciale con Angelo Vassallo a battermi contro quella vicenda, dalla quale poi è scaturito anche un processo molto complicato.
Però, ricordo pure che su alcune questioni, come per esempio le liste elettorali presentate alle scorse elezioni regionali, sono state poche le voci a farsi sentire, anche rispetto a personaggi che in quella vicenda erano coinvolti e non mi pare che i partiti politici abbiano avuto un grande impegno e una grande attenzione, se non per qualche voce isolata.
All'interno del PD, invece, quella battaglia l'abbiamo fatta e l'abbiamo fatta anche utilizzando, da questo punto di vista, la sensibilità e l'attenzione del vicesegretario nazionale Guerini.
Quindi, io sono assolutamente sensibile rispetto ai richiami del collega di SEL...

PRESIDENTE. Concluda, collega.

SIMONE VALIANTE. ... e vorrei, però, che ci fosse un'attenzione complessiva dei partiti politici sul processo «Due Torri bis». Non credo che quella vicenda appartenga solo al PD, ma credo che ci sia anche la necessità di un'attenzione maggiore e di una sollecitazione maggiore, se necessaria, verso chi di quella vicenda si sta occupando anche dal punto di vista giudiziario, perché vada a conclusione e si faccia chiarezza su una pagina oscura e difficile della provincia di Salerno.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.

Giovedì 17 settembre 2015, alle 9,30:

(ore 9,30 e ore 15,30)

1. – Seguito della discussione del disegno di legge:
Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi nonché all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena (C. 2798-A).
e delle abbinate proposte di legge: FERRANTI ed altri; FERRANTI ed altri; FERRANTI ed altri; CAPARINI ed altri; FRATOIANNI e DANIELE FARINA; DI LELLO; ERMINI ed altri; GULLO; GULLO; BRUNO BOSSIO ed altri (C. 370-372-373-408-1285-1604-1957-1966-1967-3091).
Relatori: Ferranti, per la maggioranza; Ferraresi, di minoranza.

Pag. 113

2. – Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge:
BRAGA ed altri; SEGONI ed altri; ZARATTI e PELLEGRINO: Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile (C. 2607-2972-3099-A).
Relatori: Mariani, per la maggioranza; Grimoldi, di minoranza.

3. – Seguito della discussione delle mozioni Dambruoso, Pagano, Capezzone, Catania, Fauttilli ed altri n. 1-00760, Carfagna ed altri n. 1-00827, Rondini ed altri n. 1-00692, Binetti ed altri n. 1-00483, Grande ed altri n. 1-00849, Bechis ed altri n. 1-00856, Preziosi ed altri n. 1-00857, Palazzotto ed altri n. 1-00859 e Rampelli ed altri n. 1-00862 concernenti iniziative in sede europea e internazionale per la protezione dei perseguitati per motivi religiosi.

4. – Seguito della discussione delle mozioni Baldelli, Bernardo, Matarrese, Allasia, Gigli, Rampelli, Rizzetto ed altri n. 1-00967, Ricciatti ed altri n. 1-00984, Ruocco ed altri n. 1-00985 e Allasia ed altri n. 1-00986 concernenti iniziative per la tutela dei diritti dei consumatori nei confronti degli operatori del mercato dell'energia elettrica e del gas.

(ore 12,30)

5. – Dimissioni del deputato Paolo Vitelli.

(ore 13)

6. – Votazione per l'elezione di un Segretario di Presidenza, ai sensi dell'articolo 5, commi 5 e 6, del Regolamento.

La seduta termina alle 20.

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
1 Nom. Ddl 2798-A e abb. – em. 1.151 222 221 1 111 221 96 Resp.
2 Nom. em. 1.202 340 335 5 168 29 306 94 Resp.
3 Nom. em. 1.305 354 354 178 115 239 92 Resp.
4 Nom. em. 1.306 359 354 5 178 96 258 92 Resp.
5 Nom. em. 1.307 360 355 5 178 72 283 92 Resp.
6 Nom. em. 1.308 367 351 16 176 102 249 92 Resp.
7 Nom. em. 1.3 376 374 2 188 298 76 91 Appr.
8 Nom. em. 1.150 380 380 191 25 355 90 Resp.
9 Nom. em. 1.309 382 379 3 190 78 301 90 Resp.
10 Nom. em. 1.310 387 387 194 78 309 89 Resp.
11 Nom. em. 1.311 391 386 5 194 98 288 89 Resp.
12 Nom. em. 1.314 394 389 5 195 81 308 89 Resp.
13 Nom. em. 1.313 396 389 7 195 80 309 89 Resp.

F = Voto favorevole (in votazione palese). – C = Voto contrario (in votazione palese). – V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). – A = Astensione. – M = Deputato in missione. – T = Presidente di turno. – P = Partecipazione a votazione in cui è mancato il numero legale. – X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

INDICE ELENCO N. 2 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
14 Nom. em. 1.312 403 396 7 199 83 313 89 Resp.
15 Nom. em. 1.315 397 395 2 198 91 304 89 Resp.
16 Nom. em. 1.316 399 395 4 198 363 32 89 Appr.
17 Nom. em. 1.302 404 397 7 199 91 306 89 Resp.
18 Nom. em. 1.317 404 404 203 142 262 89 Resp.
19 Nom. em. 1.318 406 405 1 203 124 281 89 Resp.
20 Nom. articolo 1 414 403 11 202 298 105 89 Appr.
21 Nom. em. 2.300 413 406 7 204 92 314 89 Resp.
22 Nom. em. 2.301 429 420 9 211 90 330 89 Resp.
23 Nom. em. 2.303 428 418 10 210 91 327 89 Resp.
24 Nom. em. 2.304 423 420 3 211 96 324 89 Resp.
25 Nom. em. 2.305 436 427 9 214 93 334 89 Resp.
26 Nom. em. 2.306 431 422 9 212 93 329 89 Resp.


INDICE ELENCO N. 3 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
27 Nom. em. 2.307 430 421 9 211 89 332 89 Resp.
28 Nom. em. 2.200 431 424 7 213 45 379 89 Resp.
29 Nom. em. 2.308 435 429 6 215 97 332 89 Resp.
30 Nom. em. 2.309 436 431 5 216 97 334 89 Resp.
31 Nom. em. 2.310 436 409 27 205 80 329 89 Resp.
32 Nom. em. 2.311 440 431 9 216 97 334 89 Resp.
33 Nom. em. 2.312 427 419 8 210 91 328 89 Resp.
34 Nom. em. 2.316 438 428 10 215 113 315 89 Resp.
35 Nom. em. 2.314 439 434 5 218 118 316 89 Resp.
36 Nom. em. 2.315 447 443 4 222 104 339 89 Resp.
37 Nom. em. 2.317 444 434 10 218 98 336 89 Resp.
38 Nom. articolo 2 442 427 15 214 306 121 90 Appr.
39 Nom. articolo agg. 2.0201 445 441 4 221 105 336 89 Resp.
INDICE ELENCO N. 4 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 52)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
40 Nom. articolo agg. 2.0205 437 420 17 211 90 330 89 Resp.
41 Nom. articolo agg. 2.0200 442 420 22 211 89 331 89 Resp.
42 Nom. em. 3.150, 3.200 411 406 5 204 57 349 89 Resp.
43 Nom. em. 3.202 424 420 4 211 106 314 89 Resp.
44 Nom. em. 3.203 423 418 5 210 103 315 89 Resp.
45 Nom. em. 3.201 429 425 4 213 104 321 89 Resp.
46 Nom. em. 3.206 426 409 17 205 37 372 89 Resp.
47 Nom. em. 3.204 438 435 3 218 105 330 89 Resp.
48 Nom. em. 3.205 440 424 16 213 34 390 89 Resp.
49 Nom. em. 3.209 437 430 7 216 105 325 89 Resp.
50 Nom. articolo 3 431 427 4 214 387 40 86 Appr.
51 Nom. articolo agg. 3.02 437 434 3 218 38 396 84 Resp.
52 Nom. articolo agg. 3.09 438 435 3 218 23 412 84 Resp.


INDICE ELENCO N. 5 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 53 AL N. 65)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
53 Nom. articolo agg. 3.07 435 361 74 181 23 338 84 Resp.
54 Nom. articolo agg. 3.04 431 357 74 179 21 336 84 Resp.
55 Nom. articolo agg. 3.05 440 364 76 183 24 340 83 Resp.
56 Nom. articolo agg. 3.06 437 362 75 182 25 337 83 Resp.
57 Nom. articolo agg. 3.0150 441 366 75 184 25 341 83 Resp.
58 Nom. articolo agg. 3.010 432 358 74 180 23 335 83 Resp.
59 Nom. articolo agg. 3.08 436 432 4 217 26 406 83 Resp.
60 Nom. articolo agg. 3.0200 443 441 2 221 84 357 83 Resp.
61 Nom. articolo agg. 3.0202 441 438 3 220 103 335 83 Resp.
62 Nom. em. 4.150 429 428 1 215 23 405 84 Resp.
63 Nom. em. 4.50 433 431 2 216 18 413 83 Resp.
64 Nom. em. 4.51 429 427 2 214 19 408 83 Resp.
65 Nom. em. 4.204 427 424 3 213 93 331 83 Resp.
INDICE ELENCO N. 6 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 66 AL N. 78)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
66 Nom. em. 4.151 428 424 4 213 99 325 83 Resp.
67 Nom. em. 4.152 434 428 6 215 100 328 83 Resp.
68 Nom. em. 4.205 409 367 42 184 346 21 84 Appr.
69 Nom. em. 4.54 369 366 3 184 14 352 97 Resp.
70 Nom. em. 4.201 370 368 2 185 65 303 97 Resp.
71 Nom. em. 4.153 411 409 2 205 91 318 95 Resp.
72 Nom. em. 4.154 412 410 2 206 91 319 95 Resp.
73 Nom. em. 4.203 423 421 2 211 362 59 93 Appr.
74 Nom. em. 4.57 427 426 1 214 19 407 93 Resp.
75 Nom. articolo 4 423 421 2 211 391 30 92 Appr.
76 Nom. em. 5.150 421 419 2 210 27 392 91 Resp.
77 Nom. em. 5.201 420 417 3 209 100 317 90 Resp.
78 Nom. em. 5.151 421 418 3 210 102 316 89 Resp.


INDICE ELENCO N. 7 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 79 AL N. 91)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
79 Nom. em. 5.152 424 422 2 212 102 320 88 Resp.
80 Nom. em. 5.200 426 422 4 212 360 62 88 Appr.
81 Nom. em. 5.153 432 423 9 212 95 328 88 Resp.
82 Nom. em. 5.154 431 428 3 215 23 405 89 Resp.
83 Nom. articolo 5 434 430 4 216 392 38 88 Appr.
84 Nom. em. 6.150 433 429 4 215 30 399 88 Resp.
85 Nom. em. 6.50 436 433 3 217 22 411 89 Resp.
86 Nom. em. 6.51 437 434 3 218 22 412 89 Resp.
87 Nom. em. 6.200 442 439 3 220 107 332 87 Resp.
88 Nom. em. 6.151 437 428 9 215 97 331 87 Resp.
89 Nom. em. 6.152 442 439 3 220 104 335 87 Resp.
90 Nom. em. 6.201 448 446 2 224 410 36 87 Appr.
91 Nom. em. 6.54 443 442 1 222 23 419 87 Resp.
INDICE ELENCO N. 8 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 92 AL N. 104)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
92 Nom. em. 6.55 441 439 2 220 20 419 87 Resp.
93 Nom. em. 6.153 448 445 3 223 107 338 87 Resp.
94 Nom. em. 6.154 447 445 2 223 106 339 87 Resp.
95 Nom. em. 6.56 450 447 3 224 17 430 87 Resp.
96 Nom. em. 6.157 447 445 2 223 20 425 88 Resp.
97 Nom. em. 6.155 448 445 3 223 101 344 87 Resp.
98 Nom. em. 6.156 451 447 4 224 104 343 87 Resp.
99 Nom. articolo 6 451 447 4 224 398 49 87 Appr.
100 Nom. articolo agg. 6.0153 447 440 7 221 108 332 87 Resp.
101 Nom. articolo agg. 6.0157 411 409 2 205 48 361 87 Resp.
102 Nom. articolo agg. 6.0158 422 419 3 210 28 391 87 Resp.
103 Nom. articolo agg. 6.0155 436 434 2 218 109 325 87 Resp.
104 Nom. articolo agg. 6.0156 442 434 8 218 101 333 87 Resp.


INDICE ELENCO N. 9 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 105 AL N. 117)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
105 Nom. em. 7.1, 7.150, 7.200 432 430 2 216 98 332 87 Resp.
106 Nom. em. 7.151 429 426 3 214 97 329 86 Resp.
107 Nom. em. 7.305 424 414 10 208 89 325 86 Resp.
108 Nom. em. 7.4 421 417 4 209 95 322 86 Resp.
109 Nom. em. 7.5 429 426 3 214 97 329 86 Resp.
110 Nom. em. 7.207 438 435 3 218 101 334 86 Resp.
111 Nom. em. 7.208 440 437 3 219 101 336 85 Resp.
112 Nom. em. 7.600 439 421 18 211 291 130 85 Appr.
113 Nom. em. 7.209 445 442 3 222 412 30 85 Appr.
114 Nom. em. 7.9 444 442 2 222 111 331 85 Resp.
115 Nom. em. 7.603 444 424 20 213 377 47 85 Appr.
116 Nom. em. 7.500 441 351 90 176 339 12 85 Appr.
117 Nom. em. 7.13 445 441 4 221 107 334 85 Resp.
INDICE ELENCO N. 10 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 118 AL N. 130)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
118 Nom. em. 7.344 440 437 3 219 105 332 85 Resp.
119 Nom. em. 7.345 436 435 1 218 103 332 85 Resp.
120 Nom. em. 7.346 430 429 1 215 98 331 85 Resp.
121 Nom. em. 7.347 445 444 1 223 106 338 85 Resp.
122 Nom. em. 7.348 443 442 1 222 105 337 85 Resp.
123 Nom. em. 7.212 444 442 2 222 103 339 85 Resp.
124 Nom. subem. 0.7.601.1 452 415 37 208 381 34 85 Appr.
125 Nom. em. 7.601 447 431 16 216 401 30 85 Appr.
126 Nom. em. 7.152, 7.213 444 443 1 222 107 336 85 Resp.
127 Nom. em. 7.351 444 442 2 222 104 338 85 Resp.
128 Nom. em. 7.352 443 441 2 221 96 345 85 Resp.
129 Nom. em. 7.353 452 450 2 226 101 349 85 Resp.
130 Nom. em. 7.354 451 449 2 225 102 347 85 Resp.


INDICE ELENCO N. 11 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 131 AL N. 143)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
131 Nom. em. 7.602 452 415 37 208 393 22 85 Appr.
132 Nom. em. 7.356 446 443 3 222 111 332 85 Resp.
133 Nom. em. 7.357 447 445 2 223 106 339 85 Resp.
134 Nom. articolo 7 430 380 50 191 272 108 85 Appr.
135 Nom. articolo agg. 7.0200 429 411 18 206 38 373 85 Resp.
136 Nom. em. 8.300 401 399 2 200 104 295 84 Resp.
137 Nom. em. 8.301 423 421 2 211 98 323 84 Resp.
138 Nom. em. 8.302 418 417 1 209 95 322 84 Resp.
139 Nom. em. 8.303 431 430 1 216 101 329 84 Resp.
140 Nom. em. 8.304 433 432 1 217 102 330 84 Resp.
141 Nom. em. 8.305 428 427 1 214 101 326 84 Resp.
142 Nom. em. 8.306 434 418 16 210 87 331 84 Resp.
143 Nom. em. 8.307 437 436 1 219 86 350 84 Resp.
INDICE ELENCO N. 12 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 144 AL N. 156)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
144 Nom. em. 8.308 437 419 18 210 100 319 84 Resp.
145 Nom. em. 8.309 444 443 1 222 121 322 84 Resp.
146 Nom. em. 8.310 436 435 1 218 104 331 84 Resp.
147 Nom. em. 8.311 437 435 2 218 103 332 84 Resp.
148 Nom. em. 8.313 434 433 1 217 104 329 84 Resp.
149 Nom. em. 8.312 432 431 1 216 99 332 84 Resp.
150 Nom. em. 8.314 441 440 1 221 103 337 84 Resp.
151 Nom. em. 8.315 437 436 1 219 98 338 84 Resp.
152 Nom. em. 8.316 439 438 1 220 105 333 84 Resp.
153 Nom. em. 8.317 rif. 439 437 2 219 419 18 84 Appr.
154 Nom. em. 8.318 441 439 2 220 110 329 83 Resp.
155 Nom. em. 8.1 414 412 2 207 103 309 83 Resp.
156 Nom. em. 8.319 419 418 1 210 118 300 83 Resp.


INDICE ELENCO N. 13 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 157 AL N. 169)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
157 Nom. em. 8.320 421 420 1 211 115 305 83 Resp.
158 Nom. em. 8.321 428 427 1 214 119 308 83 Resp.
159 Nom. em. 8.322 423 422 1 212 120 302 84 Resp.
160 Nom. em. 8.500 430 329 101 165 313 16 84 Appr.
161 Nom. em. 8.324 426 423 3 212 126 297 84 Resp.
162 Nom. em. 8.325 424 423 1 212 121 302 84 Resp.
163 Nom. em. 8.326 415 414 1 208 100 314 84 Resp.
164 Nom. em. 8.4 419 418 1 210 101 317 84 Resp.
165 Nom. em. 8.327 413 412 1 207 98 314 83 Resp.
166 Nom. em. 8.328 419 418 1 210 102 316 83 Resp.
167 Nom. em. 8.329 415 414 1 208 99 315 83 Resp.
168 Nom. em. 8.203 408 407 1 204 95 312 83 Resp.
169 Nom. em. 8.330 417 416 1 209 101 315 83 Resp.
INDICE ELENCO N. 14 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 170 AL N. 182)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
170 Nom. em. 10.301 408 407 1 204 111 296 83 Resp.
171 Nom. em. 10.302 414 413 1 207 114 299 83 Resp.
172 Nom. em. 10.303 414 413 1 207 111 302 83 Resp.
173 Nom. em. 10.304 410 409 1 205 114 295 83 Resp.
174 Nom. em. 10.300 421 420 1 211 102 318 83 Resp.
175 Nom. em. 10.2 418 417 1 209 120 297 83 Resp.
176 Nom. articolo 10 416 326 90 164 310 16 83 Appr.
177 Nom. em. 13.300 408 389 19 195 91 298 83 Resp.
178 Nom. em. 13.3 399 381 18 191 81 300 83 Resp.
179 Nom. articolo 13 387 366 21 184 268 98 83 Appr.
180 Nom. em. 14.149 380 365 15 183 32 333 83 Resp.
181 Nom. em. 14.300 389 373 16 187 70 303 83 Resp.
182 Nom. em. 14.1 389 376 13 189 33 343 83 Resp.


INDICE ELENCO N. 15 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 183 AL N. 195)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
183 Nom. em. 14.301 396 381 15 191 77 304 83 Resp.
184 Nom. em. 14.302 397 382 15 192 72 310 83 Resp.
185 Nom. em. 14.303 399 384 15 193 77 307 83 Resp.
186 Nom. em. 14.4 400 385 15 193 33 352 83 Resp.
187 Nom. em. 14.8 401 387 14 194 81 306 83 Resp.
188 Nom. em. 14.151 396 381 15 191 26 355 83 Resp.
189 Nom. em. 14.152 392 386 6 194 22 364 83 Resp.
190 Nom. em. 14.304 391 375 16 188 68 307 83 Resp.
191 Nom. em. 14.153, 14.154 396 389 7 195 85 304 83 Resp.
192 Nom. em. 14.305 397 379 18 190 76 303 83 Resp.
193 Nom. em. 14.307 388 368 20 185 69 299 83 Resp.
194 Nom. em. 14.308 394 375 19 188 75 300 83 Resp.
195 Nom. em. 14.155 393 376 17 189 77 299 83 Resp.
INDICE ELENCO N. 16 DI 16 (VOTAZIONI DAL N. 196 AL N. 203)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
196 Nom. em. 14.156 398 384 14 193 31 353 83 Resp.
197 Nom. em. 14.157 394 376 18 189 71 305 83 Resp.
198 Nom. em. 14.309 382 364 18 183 66 298 83 Resp.
199 Nom. em. 14.310 399 379 20 190 74 305 83 Resp.
200 Nom. em. 14.311 393 375 18 188 75 300 83 Resp.
201 Nom. em. 14.312 387 371 16 186 70 301 83 Resp.
202 Nom. em. 14.158 390 372 18 187 94 278 83 Resp.
203 Nom. articolo 14 391 374 17 188 271 103 83 Appr.