XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 672 di mercoledì 25 luglio 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 8,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono quarantatré.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 83 del 2012: Misure urgenti per la crescita del Paese (A.C. 5312-A/R).

Nella seduta del 24 luglio 2012 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel nuovo testo approvato dalle Commissioni a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Dichiara che la sua componente politica non accorderà la fiducia al Governo e non voterà il provvedimento d'urgenza in esame, sottolineando il fallimento dell'operato dell'Esecutivo, soprattutto in relazione ad interventi a favore del Mezzogiorno. Auspica, quindi, che si proceda quanto prima a nuove elezioni politiche per consentire la formazione di un Governo espressione della volontà popolare.

MARCO PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA). Nel dichiarare che la sua componente politica confermerà convintamente la fiducia al Governo, sottolinea la necessità, atteso il catastrofico contesto socio-economico, del provvedimento d'urgenza in esame, peraltro sensibilmente migliorato nel corso dell'iter in Commissione. Richiamati, quindi, gli aspetti più significativi del decreto-legge, auspica l'avvio di una seria politica industriale che consenta di promuovere più efficacemente la crescita, segnatamente attraverso adeguati investimenti per le infrastrutture del Mezzogiorno.

GABRIELE CIMADORO (IdV). Lamenta la sostanziale assenza di risorse finanziarie stanziate per sostenere la crescita e la ripresa produttiva del Paese, manifestando altresì rammarico per il mancato recepimento, nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in esame, di emendamenti presentati dal suo gruppo. Espresse, inoltre, perplessità sull'effettiva operatività, tra l'altro, dello sportello unico per l'edilizia, richiama le positive politiche di razionalizzazione della spesa pubblica adottate dal nuovo Presidente della Repubblica francese. Auspica infine che si pervenga quanto prima alla formazione di un Governo politico.

VINCENZO D'ANNA (PT). Lamentato il reiterato ricorso alla questione di fiducia da parte dell'Esecutivo, che svilisce la funzione del Parlamento, dichiara tuttavia che il suo gruppo accorderà con convinzione la fiducia al Governo sul provvedimento d'urgenza in esame, che reca misure condivisibili ed opportune. Espresso, in particolare, apprezzamento per le disposizioni riguardanti gli interventi in materia Pag. VIdi agricoltura e biomasse, per il completamento della ricostruzione in Abruzzo, nonché per l'istituzione dello sportello unico per l'edilizia, osserva che per ridurre il debito pubblico è necessario adottare criteri di efficienza e produttività nel pubblico impiego, auspicando una riforma liberale che ridefinisca compiti e funzioni dello Stato.

ENZO RAISI (FLpTP). Ritiene che il provvedimento d'urgenza in esame rappresenti un segnale importante per l'effettiva ripresa dell'economia reale, contenendo interventi mirati a superare la debolezza del sistema produttivo, garantendogli maggiore liquidità, anche attraverso il criterio dell'IVA per cassa. Espressa inoltre soddisfazione per le misure concernenti, tra l'altro, lo sportello unico per l'edilizia, la green economy, la tutela del made in Italy e la ricostruzione post-sismica in Emilia-Romagna, dichiara che il suo gruppo accorderà la fiducia al Governo, pur invitando quest'ultimo ad un confronto trasparente e leale con tutte le forze politiche che lo sostengono.

ANNA TERESA FORMISANO (UdCpTP). Nel sottolineare che il provvedimento d'urgenza in esame si inserisce nella condivisibile azione del Governo improntata a rigore, equità e crescita, rileva come le misure in esso contenute, che interessano quasi tutti in comparti produttivi del Paese, siano state sensibilmente migliorate senza stravolgerne l'impianto originario, grazie al costruttivo lavoro svolto in Commissione. Richiamati, quindi, gli aspetti più qualificanti del decreto-legge, tra i quali la previsione di incentivi per le automobili elettriche e di risorse per le aree colpite dai recenti eventi sismici, il rafforzamento del criterio dell'IVA per cassa, nonché l'introduzione dello sportello unico per l'edilizia, che auspica venga presto esteso anche alle imprese, dichiara che il suo gruppo confermerà la fiducia all'Esecutivo.

ALBERTO TORAZZI (LNP). Dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, giudicando sbagliata l'azione politica dell'attuale Esecutivo, che non favorisce la crescita e la ripresa economica, e ritenendo che il provvedimento d'urgenza in esame sia sottodimensionato rispetto alle reali esigenze del Paese. Espresse, altresì, forti perplessità sulla difesa aprioristica dell'euro, nonché sulle differenze nella situazione economica delle diverse aree del Paese, ritiene che il decreto-legge in discussione avrebbe dovuto essere preceduto da un efficace processo di spending review, sottolineando la fondamentale valenza di una piena attuazione del federalismo fiscale.

MARCO CAUSI (PD). Nel dichiarare che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo, rileva che, se in Europa prevalessero soluzioni non cooperative e solidali, si aggraverebbe la situazione di tutti i Paesi, non solo di quelli ad alto indebitamento bancario o pubblico. Sottolineata, quindi, la necessità che al risanamento dei conti pubblici si accompagnino i necessari interventi in materia di crescita ed equità, richiama gli aspetti più qualificanti del provvedimento d'urgenza in esame, che reca numerose misure a favore delle imprese, come la previsione di strumenti di finanziamento innovativi e il potenziamento dell'IVA per cassa, nonché gli interventi in materia di green economy. Invita, infine, l'Esecutivo a lavorare sul provvedimento in materia di riduzione della spesa con la stessa apertura ai contributi parlamentari che si è registrata sul decreto-legge in esame.

LUIGI LAZZARI (PdL). Osserva che l'atteso provvedimento d'urgenza in esame contiene misure volte ad incentivare la crescita del Paese e in favore del sistema delle imprese, pur rilevando come la situazione contingente non abbia consentito lo stanziamento di più adeguate risorse finanziarie e la definizione di una strategia strutturale e complessiva. Richiama quindi gli aspetti salienti del decreto-legge, tra i quali l'istituzione dello sportello unico per l'edilizia e del fondo destinato alla riqualificazine di aree urbane degradate, esprimendo soddisfazione, in particolare, per le disposizioni che modificano la recente riforma Pag. VIIdel mercato del lavoro, nonché il rafforzamento del criterio dell'IVA per cassa; rilevato inoltre il proficuo lavoro svolto nel corso dell'iter in sede referente, che ha consentito di migliorare il testo, dichiara che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

La seduta, sospesa alle 9,55, è ripresa alle 10,10.

PRESIDENTE. Indice la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel nuovo testo approvato dalle Commissioni a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
INDI DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE
E DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti 564
Votanti 555
Astenuti 9
Maggioranza 278
Hanno risposto 475
Hanno risposto no 80
(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Dà conto degli ordini del giorno dichiarati inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 25).

Sull'ordine dei lavori.

CALOGERO MANNINO (Misto-R-A). Sottolinea l'infondatezza delle accuse che gli sono state rivolte a sostegno della richiesta di rinvio a giudizio avanzata nei suoi confronti dalla procura di Palermo in relazione alle indagini sulla cosiddetta trattativa tra Stato e mafia.

PRESIDENTE. Precisa di aver dato la parola al deputato Mannino per una questione di sensibilità personale, anche se il suo intervento non era strettamente attinente all'ordine dei lavori.

Si riprende la discussione.

IGNAZIO MESSINA (IdV). Invita la Presidenza a riconsiderare la declaratoria di inammissibilità del suo ordine del giorno n. 148.

PRESIDENTE. Richiama le ragioni per le quali conferma la declaratoria di inammissibilità dell'ordine del giorno Messina n. 148.

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati ELISA MARCHIONI (PD), PAOLA FRASSINETTI (PdL) e MARIO PEPE (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Intervengono altresì per illustrare gli ordini del giorno del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati GIOVANNI FAVA (LNP), ERMETE REALACCI (PD), LORENZO RIA (UdCpTP), IVANO STRIZZOLO (PD), GIULIANO CAZZOLA (PdL), MICHELE SCANDROGLIO (PdL), CESARE DAMIANO (PD), LUIGI BOBBA (PD), LAURA FRONER (PD), RENZO CARELLA (PD), DAVID FAVIA (IdV) e ANITA DI GIUSEPPE (IdV).

Pag. VIII

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Intervengono inoltre per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati MARIO LOVELLI (PD), PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP), CINZIA CAPANO (PD), GIANNI FARINA (PD), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), MASSIMO MARCHIGNOLI (PD), BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP), CARMELO BRIGUGLIO (FLpTP), SIMONETTA RUBINATO (PD), ENZO RAISI (FLpTP), DANIELE GALLI (FLpTP), FABIO GARAGNANI (PdL), PAOLA BINETTI (UdCpTP), ANDREA RIGONI (PD) e LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP).

PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse, rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP), al quale rende precisazioni il PRESIDENTE.

La seduta, sospesa alle 14,10, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

GIUSEPPE RUVOLO (PT). Illustra la sua interrogazione n. 3-02406, sulle misure di sostegno al comparto agricolo, con particolare riferimento all'ipotesi di riduzione o esonero del versamento dei contributi per i lavoratori agricoli a tempo determinato.

MARIO CATANIA, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 56). - Replica il deputato GIUSEPPE RUVOLO (PT), che, nel dichiararsi insoddisfatto della risposta, invita il Governo ad attivarsi fattivamente al fine di garantire la competitività del settore agricolo, incidendo anche sul dilagante fenomeno del lavoro sommerso che caratterizza il predetto settore.

ANNA PAOLA CONCIA (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-02407, concernente elementi ed iniziative in relazione alla presenza nel manuale della Scuola marescialli e brigadieri dei carabinieri di espressioni in contrasto con il principio di non discriminazione in base all'orientamento sessuale.

GIAMPAOLO DI PAOLA, Ministro della difesa. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 57). - Replica il deputato ANNA PAOLA CONCIA (PD), che, nel ringraziare il Ministro per la risposta, manifesta apprezzamento per i compiti istituzionali e di supplenza assolti dall'Arma dei carabinieri nel contrasto, anche culturale ed educativo, a qualsiasi forma di violenza omofoba, auspicando peraltro la sollecita definizione di una disciplina legislativa della delicata materia.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-02408, sugli intendimenti del Governo in ordine all'avvio delle procedure necessarie all'indizione delle elezioni regionali in Molise.

ANNA MARIA CANCELLIERI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 58). - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), il quale, pur prendendo atto della risposta, della cui chiarezza ringrazia il Ministro, ne contesta il contenuto e le conclusioni che, a suo avviso, configurano un'omissione di atti d'ufficio da parte del Governo.

SAVINO PEZZOTTA (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02409, sulle iniziative relative alla condizione dei profughi provenienti dal nord Africa durante Pag. IXl'anno 2011 a cui non è stata riconosciuta la protezione da parte delle commissioni territoriali.

ANNA MARIA CANCELLIERI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 60). - Replica il deputato SAVINO PEZZOTTA (UdCpTP), che, preso atto delle precisazioni fornite dal Ministro nella risposta, che giudica tuttavia complessivamente elusiva delle questioni poste con l'atto ispettivo, invita il Dicastero dell'interno ad assumere sollecite e determinate iniziative volte a favorire il rimpatrio dei profughi provenienti dal nord Africa.

ANTONINO LO PRESTI (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02410, sulle iniziative a seguito della sentenza di condanna della Corte europea dei diritti dell'uomo in relazione alla vicenda della mancata attribuzione delle frequenze a favore dell'emittente Europa 7.

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 62). - Replica il deputato ANTONINO LO PRESTI (FLpTP), che, nel giudicare la risposta di stampo meramente burocratico, invita il Governo ad attivarsi al fine di individuare eventuali responsabilità connesse alla questione evidenziata nell'atto ispettivo.

STEFANO SAGLIA (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-02411, sulle iniziative per difendere gli asset industriali strategici, con particolare riferimento al gruppo Finmeccanica.

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 63). - Replica il deputato STEFANO SAGLIA (PdL), che, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto della risposta, auspica il più ampio confronto all'interno del Governo e tra i Dicasteri competenti sulle scelte di politica industriale intese a tutelare, anche attraverso l'istituzione di una specifica cabina di regia, asset industriali strategici per il Paese.

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Illustra l'interrogazione Dozzo n. 3-02412, sulle iniziative di competenza per implementare il controllo sulla gestione delle risorse pubbliche nella regione Sicilia.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 65). - Replica il deputato ROBERTO SIMONETTI (LNP), che si dichiara insoddisfatto della risposta, esprimendo altresì forte preoccupazione per la dissennata politica attuata dal Governo che penalizza le regioni virtuose del Nord.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-LI-PLI). Illustra la sua interrogazione n. 3-02413, sulle iniziative volte a riconoscere autonomia gestionale, contabile ed organizzativa alle casse previdenziali degli ordini professionali.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 67). - Replica il deputato LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-LI-PLI), che si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, invitando il Governo a preservare, in riferimento all'istituendo fondo nel quale confluiranno le casse previdenziali degli ordini professionali, il mantenimento delle attuali considerevoli rendite assicurate agli iscritti, evitando indebite ingerenze della mano previdenziale pubblica.

La seduta, sospesa alle 15,50, è ripresa alle 16,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono quarantasei.

Si riprende la discussione.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Pag. X

(Ripresa trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che l'ordine del giorno Morassut n. 110 è stato ritirato.

CLAUDIO DE VINCENTI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Accetta gli ordini del giorno Moffa n.1, Bernini n. 2, Damiano n. 4, Scandroglio n. 5, Mario Pepe (PD) n. 9, Giorgio Merlo n. 10, Pelino n. 11, Bobba n. 12, Mariarosaria Rossi n. 15, Belcastro n. 22, Ventucci n. 23, Margiotta n. 26, Pastore n. 32, Chiappori n. 39, Dal Lago n. 47, Follegot n. 59, Negro n. 61, Alessandri n. 75, Bonino n. 80, Tommaso Foti n. 83, Pagano n. 93, Crosio n. 101, Berardi n. 102, Gianni n. 114, Braga n. 116, De Pasquale n. 117, Renato Farina n. 122, Nastri n. 123, Ria n. 128, Del Tenno n. 129, Garavini n. 131, Toto n. 133, Garagnani n. 136, Di Pietro n. 143, Monai n. 145, Anna Teresa Formisano n. 159, Ruggeri n. 160, Commercio n. 166, Alberto Giorgetti n. 167, Ossorio n. 168, Quartiani n. 173, De Angelis n. 177, Lorenzin n. 179, Tempestini n. 192, Baretta n. 196, Miotto n. 207 e Marchignoli n. 208.
Accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Antonino Foti n. 6, Federico Testa n. 88 e Delfino n. 158.
Invita al ritiro degli ordini del giorno Maggioni n. 29, Vanalli n. 34, Comaroli n. 52, Volpi n. 53, Gidoni n. 56, Stucchi n. 60 e Ruvolo n. 113, che altrimenti non accetta.
Accetta, infine, purché riformulati, i restanti ordini del giorno.

(Gli ordini del giorno dei quali il Governo ha proposto una riformulazione, in assenza di osservazioni, si intendono riformulati secondo le indicazioni del rappresentante del Governo).

Intervengono i deputati ADOLFO URSO (Misto-FCP), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 13, e MARCO MAGGIONI (LNP), che non accede all'invito al ritiro del suo ordine del giorno n. 29.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Maggioni n. 29.

Interviene il deputato PIERGUIDO VANALLI (LNP), che non accede all'invito al ritiro del suo ordine del giorno n. 34.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Vanalli n. 34, Comaroli n. 52 e Volpi n. 53.

Interviene il deputato FRANCO GIDONI (LNP), che non accede all'invito al ritiro del suo ordine del giorno n. 56.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Gidoni n. 56.

Interviene il deputato NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP), che non accede all'invito al ritiro dell'ordine del giorno Stucchi n. 60.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Stucchi n. 60.

Intervengono il deputato GIOVANNI FAVA (LNP), il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico CLAUDIO DE VINCENTI, che propone un'ulteriore riformulazione dell'ordine del giorno Fava n. 64, accettata dal presentatore, e il deputato CLAUDIO D'AMICO (LNP), che, dopo una precisazione del sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico CLAUDIO DE VINCENTI, non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 79. Intervengono, altresì, i deputati ANNA TERESA FORMISANO (UdCpTP) (sull'ordine dei lavori), EMANUELE FIANO (PD), LUCA VOLONTÈ (UdCpTP) (sull'ordine dei lavori), cui rende precisazioni il PRESIDENTE, ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD) e GIANPAOLO DOZZO (LNP), cui rende precisazioni il PRESIDENTE.

Pag. XI

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno D'Amico n. 79.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Interviene il deputato ALESSANDRO PAGANO (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Pagano n. 93.

Intervengono i deputati SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV) e BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP), che non accetta la riformulazione proposta dell'ordine del giorno Briguglio n. 105.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Briguglio n. 105.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'ordine del giorno Ruvolo n. 113.

Interviene il deputato DANIELE GALLI (FLpTP), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 120, chiedendone comunque la votazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Galli n. 120, nel testo riformulato.

Intervengono i deputati RENATO FARINA (PdL), RITA BERNARDINI (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 125, MANLIO CONTENTO (PdL), GIOVANNI FAVA (LNP), ANTONIO DI PIETRO (IdV), PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP), FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL), MARIO CAVALLARO (PD), MAURIZIO PANIZ (PdL), CINZIA CAPANO (PD), ALFONSO PAPA (PdL) e LORENZO RIA (UdCpTP).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bernardini n. 125.

Interviene il deputato DAVID FAVIA (IdV), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 141.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Favia n. 141.

Interviene il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV).


La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Di Pietro n. 143.

Intervengono i deputati ANTONIO PALAGIANO (IdV), ANIELLO FORMISANO (IdV), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 146, chiedendone comunque la votazione, e MARCO PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Aniello Formisano n. 146, nel testo riformulato.

Interviene il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 153.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Evangelisti n. 153.

Intervengono i deputati TERESIO DELFINO (UdC), MANLIO CONTENTO (PdL), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 165, AMEDEO LABOCCETTA (PdL), FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL), ANTONIO PEPE (PdL) e FEDERICO PALOMBA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Contento n. 165.

Intervengono i deputati GIOVANNI FAVA (LNP) (sull'ordine dei lavori) e IGNAZIO MESSINA (IdV), Pag. XIIche non accetta la riformulazione proposta dell'ordine del giorno Barbato n. 209.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Barbato n. 209.

Commemorazione della strage alle Olimpiadi di Monaco del 1972.

PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Nell'imminenza dell'inizio dei Giochi olimpici di Londra, ricorda il quarantesimo anniversario dell'efferato attentato terroristico compiuto durante le Olimpiadi di Monaco del 1972, a causa del quale persero la vita undici atleti israeliani ed un agente della polizia tedesca; rilevato che si trattò di un grave oltraggio ai nobili valori propri degli ideali olimpici, che ripropose il fantasma dell'odio antisemita, del quale riafferma oggi la più sentita condanna; osserva che deputati di vari gruppi hanno presentato presso le competenti Commissioni una risoluzione con cui si invita il Comitato olimpico internazionale ad esprimere con un gesto di alto valore simbolico il ripudio del terrorismo; manifesta altresì apprezzamento per la scelta degli atleti italiani di osservare un minuto di silenzio a Londra.
Rinnova infine la solidarietà della Camera ai familiari delle vittime, in ricordo delle quali invita l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Intervengono per associarsi al ricordo della strage di Monaco i deputati FIAMMA NIRENSTEIN (PdL), CLAUDIO BARBARO (FLpTP), GIOVANNI LOLLI (PD), ROBERTO RAO (UdCpTP), DAVIDE CAVALLOTTO (LNP) e FABIO EVANGELISTI (IdV), nonché il Ministro degli affari esteri GIULIOMARIA TERZI di SANT'AGATA.

Si riprende la discussione.

(Dichiarazioni di voto finale)

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame che, attraverso le pur limitate risorse stanziate al fine di stimolare la crescita, persegue efficacemente l'interesse nazionale nella difficile crisi economica e politica che ha investito l'eurozona. Conferma, in tal senso, il sostegno della sua parte politica al Governo Monti.

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Ritiene che il Governo, nonostante la disponibilità della sua parte politica a sostenere provvedimenti volti al risanamento dei conti pubblici, stia reiteratamente violando le prerogative costituzionali riconosciute alle autonomie speciali, evidenziando un nuovo deleterio centralismo. Dichiara quindi il voto contrario della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame.

ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Nel rilevare l'inefficacia delle misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, che giudica penalizzante per il Mezzogiorno e sul quale dichiara il voto contrario della sua componente politica, esprime severe critiche sull'operato del Governo, di cui richiama le specifiche responsabilità politiche nell'attuale fase di crisi economica e finanziaria del Paese.

GIUSEPPE OSSORIO (Misto-R-A). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, stigmatizzando tuttavia il sostanziale abbandono e le condizioni precarie delle regioni del Meridione e lamentando al riguardo la politica miope del Governo, che penalizza i suddetti territori, come dimostra la costante sottrazione dei fondi per le aree sottoutilizzate.

Pag. XIII

FABIO GAVA (Misto-LI-PLI). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, del quale rileva, tuttavia, l'insufficienza nel rilanciare lo sviluppo del Paese, evidenziando che stabilità e fiducia nel futuro, giudicate precondizioni di qualsiasi percorso di crescita, si otterranno esclusivamente dalla riduzione della spesa pubblica e dello stock del debito sovrano, anche attraverso la vendita del patrimonio pubblico, nonché dalla riduzione della pressione fiscale.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Ricordate le onerose manovre varate in precedenza al fine di contrastare la grave crisi economica in atto, manifesta apprezzamento e pieno sostegno all'operato del Governo, ritenendo peraltro che solo l'intervento della politica potrà salvare l'Italia. Dichiara quindi il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, manifestando apprezzamento per l'adozione di misure che faciliteranno, tra l'altro, l'accesso al credito, la realizzazione di infrastrutture attraverso i project bond, il rafforzamento della ricerca, l'efficientamento ed il risparmio energetico, la tutela del made in Italy e la ricostruzione dei territori colpiti dai recenti eventi sismici. Rileva, infine, la necessità di un coeso sostegno da parte del Paese e di tutte le istituzioni al Governo fino alla scadenza naturale della legislatura, allo scopo di rafforzarne l'azione.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel dichiarare il convinto voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, sottolinea i tempi di attuazione estremamente dilatati delle misure urgenti per la crescita in esso contenute, nonché l'esiguità delle risorse previste. Stigmatizzata quindi l'ipocrisia e la falsità di un Governo che tende a negare la reale condizione in cui versa il Paese, rileva come un imputato per fatti di mafia abbia offeso in Assemblea i magistrati che lo stanno indagando nei suoi confronti; invita pertanto il Presidente della Camera a difendere il prestigio di tutte le istituzioni, compresa la magistratura. Auspica, infine, che il Presidente della Repubblica sia garante delle istituzioni fondamentali e si attivi nei confronti di un Esecutivo che, con il reiterato ricorso alla questione di fiducia, rende impossibile il confronto in Parlamento su importanti provvedimenti a causa dell'inesistenza della maggioranza che lo sostiene.

SILVANO MOFFA (PT). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, che giudica utile e necessario nell'attuale difficile fase attraversata dal Paese, dando atto al Governo della disponibilità, manifestata durante l'iter del provvedimento d'urgenza, al recepimento di modifiche migliorative del testo di iniziativa parlamentare, segnatamente in riferimento alla materia del mercato del lavoro, con particolare riguardo alla flessibilità in entrata e alla tutela dei diritti acquisiti. Lamenta, tuttavia, l'assenza di una visione riformatrice più ampia che coinvolga lo stesso modello industriale e competitivo del Paese, sottolineando in tal senso la necessità di ridurre l'insostenibile pressione fiscale sulle imprese e di rilanciarne i processi di innovazione.

DEODATO SCANDEREBECH (FLpTP). Sottolineata la coerenza della sua parte politica nel sostenere l'operato di un Governo che ha varato serie e concrete riforme per il Paese, richiama le importanti misure recate da un provvedimento d'urgenza che persegue l'obiettivo di coniugare il rigore e la crescita, ritenendo peraltro che la fattiva collaborazione tra le forze politiche abbia consentito di migliorare il testo nel corso dell'iter in sede referente. Ricordati altresì i dati che confermano la gravità della crisi economica in atto, reputa necessario promuovere la crescita con pragmatismo e con una responsabile Pag. XIVsolidarietà espressa a livello europeo, invitando l'Esecutivo a proseguire nella sua meritevole azione.

SAVINO PEZZOTTA (UdCpTP). Richiamato il proficuo iter parlamentare del provvedimento d'urgenza in esame, manifesta preoccupazione per l'allarmante crisi economica e finanziaria interna e internazionale, giudicando necessaria un'assunzione di responsabilità della politica e un radicale cambio di passo della stessa al fine di contrastare gli effetti devastanti di una finanza globale senza regole. Auspicata, in tal senso, anche una matura ed incisiva azione politica dei partiti europei di cui, tuttavia, riscontra la debolezza, stigmatizza l'inopportuno discredito di autorevoli istituzioni dello Stato, vero baluardo dell'affidabilità del Paese. Evidenziato, inoltre, l'impatto sociale delle misure di rigore sinora attuate, paventa il rischio di incontenibili tensioni sociali. Esprime, infine, un giudizio complessivamente positivo sul provvedimento d'urgenza in esame, ritenendo le misure ivi contenute idonee ad alimentare un clima favorevole al rilancio della crescita e dello sviluppo.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Sottolineato che la perdurante crisi economica e finanziaria in cui versa il Paese palesa l'evidente fallimento della politica attuata dal Governo, spesso troppo sottomessa alle direttive dell'Unione europea, giudica il provvedimento d'urgenza in esame assolutamente inidoneo a garantire la crescita e lo sviluppo. Evidenziato, inoltre, come l'attuale distribuzione delle risorse penalizzi fortemente le attività economiche ed imprenditoriali delle regioni del Nord, dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

MATTEO COLANINNO (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, che reca misure idonee a perseguire efficaci politiche industriali nelle straordinarie difficoltà economiche e finanziarie europee e globali in atto. Sottolineato inoltre il rilevante apporto emendativo al testo offerto dalla sua parte politica, richiama le rilevanti misure recate dal decreto-legge, con particolare riferimento ai settori dell'edilizia, della green economy, della ricerca e dell'internazionalizzazione delle imprese, nonché alle semplificazioni burocratiche e alle agevolazioni fiscali. Nel rinnovare, quindi, il pieno e responsabile sostegno della propria parte politica al Governo, sollecita la più incisiva e tempestiva azione dello stesso nelle competenti sedi europee al fine di rendere immediatamente operative le decisioni del recente Consiglio europeo in ordine al cosiddetto scudo anti-spred.

STEFANO SAGLIA (PdL). Sottolineato il sostanziale miglioramento del decreto-legge in esame a seguito del costruttivo lavoro svolto dalle forze politiche, auspica che lo stesso spirito di collaborazione possa contribuire a rafforzare l'azione del Governo anche in sede internazionale. Richiamate, quindi, le condivisibili misure contenute nel testo, segnatamente quelle concernenti la crescita e le modifiche alla recente riforma del mercato del lavoro, evidenzia la necessità di rendere operativo lo scudo anti-spread al fine di attuare una effettiva lotta alla speculazione internazionale e di avviare riforme strutturali ed istituzionali che favoriscano lo sviluppo del Paese.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GIACOMO ANTONIO PORTAS (PD).

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 5312-A/R.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato RAFFAELLO VIGNALI (PdL).

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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Intervengono, altresì, sull'ordine dei lavori i deputati ROCCO BUTTIGLIONE (UdCpTP), PAOLO CORSINI (PD), STEFANO SAGLIA (PdL) e FABIO PORTA (PD), nonché, per sollecitare la risposta a suoi atti di sindacato ispettivo, il deputato CARLO MONAI (IdV).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 26 luglio 2012, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 135).

La seduta termina alle 20,50.