XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 549 di sabato 12 novembre 2011

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 12,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta dell'8 novembre 2011.

I deputati in missione sono ventidue.

Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunica che i deputati Roberto Antonione, Fabio Gava e Giustina Mistrello Destro, già iscritti al gruppo parlamentare Popolo della Libertà, hanno aderito al gruppo parlamentare Misto.

Integrazione nella composizione dell'ufficio di presidenza di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare Misto ha reso noto che il deputato Antonio Buonfiglio è stato nominato vicepresidente del gruppo in rappresentanza della componente politica Fareitalia per la Costituente Popolare.

Sull'ordine dei lavori.

ENRICO PIANETTA (PdL). Ricorda l'esecrabile eccidio, perpetrato con efferata crudeltà l'11 novembre 1961, di alcuni italiani in missione di pace e soccorso della guarnigione delle Nazioni Unite stanziata a Kindu, in Congo.

PRESIDENTE. Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Pianetta.

Discussione congiunta dei disegni di legge S. 2968: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2012); S. 2969: Bilancio di previsione dello Stato per il 2012 e per il triennio 2012-2014 (A.C. 4773 e 4774); Nota di variazioni (A.C. 4774-bis).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta odierna.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione congiunta sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Relatore. Nel precisare preliminarmente che la Camera è chiamata ad esaminare il disegno di legge di bilancio ed il disegno di legge di stabilità per il 2012 in circostanze del tutto eccezionali, a seguito dell'acuirsi delle tensioni speculative ai danni del nostro Paese e delle preannunciate dimissione del Governo, illustra gli aspetti salienti dei predetti provvedimenti, ricordando l'intesa raggiunta in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo nel senso di consentire un iter parlamentare accelerato. Rileva, inoltre, che i medesimi eventi eccezionali hanno consentito l'approvazione, da parte del Senato, di disposizioni di carattere ordinamentale non strettamente riconducibili al contenuto proprio del disegno di legge di stabilità e volte a sostenere la crescita, dando in tal modo attuazione alle misure che l'Esecutivo ha concordato con le istituzioni europee. Osserva, quindi, che l'articolo 1 del medesimo disegno di legge di stabilità fissa il livello massimo del saldo netto da finanziare per l'anno 2012 ed il livello Pag. VIminimo del saldo netto da impiegare per gli anni 2013 e 2014, nonché il livello massimo del ricorso al mercato finanziario per il triennio 2012-2014 e che l'articolo 5 modifica il regime di accesso alle pensioni di vecchiaia, stabilendo il raggiungimento dei 67 anni nel 2026. Sottolinea, altresì, che il disegno di legge di bilancio è stato redatto a legislazione vigente tenendo conto anche delle indicazioni fornite dalla circolare del Ministero dell'economia e delle finanze n. 23 del 13 luglio 2011.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.). Ritiene che agli autorevoli richiami delle istituzioni europee, segnatamente della Banca centrale, ad una azione pressante del Governo italiano per ristabilire la fiducia degli investitori nel nostro Paese l'Esecutivo abbia reagito con l'adozione di misure insufficienti e non sottoposte al necessario confronto parlamentare. Auspica, inoltre, che nelle attuali difficili condizioni economiche e finanziarie prevalgano il senso di responsabilità e lo spirito di coesione.

AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Giudica un evidente e colpevole errore la politica economica attuata dal Governo italiano, che, deteriorando i rapporti sociali ed economici nel Paese, ha indebolito l'autorevolezza della politica arroccandosi nella difesa asfittica ed immobile degli interessi della maggioranza e del proprio elettorato. Osserva, in particolare, che il disegno di legge di stabilità non dà attuazione agli impegni assunti dall'Italia con l'Unione europea con la lettera di intenti del 26 ottobre 2011, non prevedendo efficaci misure di liberalizzazione attraverso la rimozione dei vincoli e delle restrizioni alla libertà di concorrenza né interventi di riforma del mercato del lavoro e dei servizi pubblici locali. Ritiene, quindi, urgente la formazione di un nuovo Esecutivo che abbia la credibilità internazionale e interna per operare significativi ma selettivi tagli alla spesa pubblica e un robusto ma equo inasprimento fiscale senza calcoli di convenienza elettorale.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Nel rilevare che la crisi economica e sociale del Paese non è stata affrontata dal Governo con la necessaria determinazione e competenza, manifesta forti perplessità sul contenuto del disegno di legge di stabilità che, tra l'altro, non corrisponde agli impegni assunti dal Presidente del Consiglio, peraltro senza un preventivo confronto parlamentare, con le istituzioni europee. Lamentata, inoltre, l'assenza di un piano per la promozione di investimenti produttivi, esprime preoccupazione per la situazione dei conti pubblici, auspicando la chiusura dell'attuale fase politica, caratterizzata da scelte sbagliate sul piano economico, anche a causa di una grave sottovalutazione della crisi in atto.

GABRIELE TOCCAFONDI (PdL). Esprime apprezzamento per le efficaci misuri anticrisi recate dal disegno di legge di stabilità, segnatamente le modifiche al patto di stabilità interno, che premiano gli enti territoriali virtuosi assicurando nel contempo una corretta flessibilità delle risorse attraverso il patto regionale integrato. Richiama, quindi, le rilevanti norme contenute nel maxiemendamento approvato dal Senato, soffermandosi sull'innalzamento dei requisiti anagrafici per la maturazione delle pensioni di vecchiaia, sulla liberalizzazione di alcuni ordini professionali, sulla dismissione di parte del patrimonio immobiliare dello Stato, sulla riduzione del debito pubblico degli enti locali, sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali, nonché sugli sgravi fiscali al lavoro per favorire l'apprendistato e l'occupazione femminile. Osserva, quindi, che i provvedimenti in discussione pongono le condizioni strutturali per favorire la crescita mettendo in sicurezza i conti pubblici attraverso aggressive misure di riduzione della spesa pubblica.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel ricordare che il ciclo politico che si sta finalmente concludendo è stato caratterizzato da una deleteria cultura materialistica, auspica che le promesse dimissioni del Pag. VIIPresidente del Consiglio giungano nel più breve tempo possibile. Esprime quindi perplessità sui contenuti del disegno di legge di stabilità in esame, che, pur contenendo talune misure condivisibili, non appare in grado di soddisfare le richieste provenienti dall'Unione europea, in quanto non reca alcuna novità sul fronte delle liberalizzazioni delle professioni o delle risorse per lo sviluppo del Paese, né inasprisce, come necessario, la lotta alla criminalità organizzata. Giudicata quindi vergognosa l'introduzione di misure clientelari volte a soddisfare gli interessi privati di taluni esponenti politici, manifesta la totale contrarietà del suo gruppo alle disposizioni in discussione.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Espresse preliminarmente perplessità su alcune decisioni assunte dalle istituzioni europee fortemente penalizzanti per il Paese, quali, ad esempio, la ridefinizione degli indici di solidità patrimoniale delle banche, ritiene che la vicenda inerente la presumibile formazione di un Governo di emergenza nazionale leda l'attuale prassi istituzionale. Sottolineata altresì la piena solvibilità dell'economia italiana, osserva che l'attuale Esecutivo avrebbe potuto attuare riforme necessarie per i cittadini, stigmatizzando tuttavia l'invadenza di alcuni apparati esterni al Paese, che a suo avviso ipotecano le regole democratiche nazionali.

ROBERTO OCCHIUTO (UdCpTP). Nel ritenere improprio attribuire ad altri responsabilità imputabili esclusivamente al Governo Berlusconi, che, oltre ad essere bocciato dai mercati, verrà giudicato più propriamente dalla storia, sottolinea come nell'attuale difficile situazione il Paese debba fare ricorso alle migliori risorse di cui dispone. Reputa quindi non soddisfacente la manovra economica predisposta dall'Esecutivo, che a suo avviso non incide adeguatamente sul settore previdenziale e non introduce le necessarie misure di liberalizzazione e di agevolazione dell'accesso al mercato del lavoro. Ricorda quindi che il suo gruppo ha rinunciato ad ogni forma di ostruzionismo per consentire la rapida approvazione della legge di stabilità e la formazione di un nuovo Esecutivo che sappia riconquistare il ruolo che compete all'Italia in sede europea.

ALBERTO FLUVI (PD). Sottolineati preliminarmente i risultati fallimentari ottenuti dall'attuale maggioranza, richiama altresì la continua sottovalutazione della crisi e la perdita di credibilità da parte dell'Esecutivo nel contesto europeo, che hanno condotto il Paese ad una gravissima situazione economica, attenuata solo grazie al deciso intervento del Capo dello Stato. Stigmatizzato quindi l'operato di un Governo che, tra l'altro, ha peggiorato il rapporto tra il PIL e il debito pubblico, ritiene che le disposizioni contenute nei disegni di legge in esame non rappresentino l'attuazione degli impegni assunti a livello comunitario e non producano effetti correttivi sui saldi di finanza pubblica, reputando del tutto prioritario contrastare il fenomeno dell'evasione fiscale ed avviare riforme in campo economico e fiscale. Manifesta, infine, la disponibilità del suo gruppo ad affrontare con senso di responsabilità l'emergenza in atto, confidando nel saggio operato del Presidente della Repubblica.

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA-Sud). Nel rilevare come la stagione politica che sta per concludersi sia stata caratterizzata da una contraddittoria politica di attenzione alle esigenze del territorio che, di fatto, ha accentuato le disuguaglianze sociali esistenti ai danni, in particolare, del Meridione, esprime apprezzamento per la saggia azione del Presidente della Repubblica, nella convinzione che egli saprà traghettare il Paese verso una nuova fase, che dovrà essere caratterizzata da importanti riforme in grado di garantire il necessario sviluppo, da varare in un clima di collaborazione tra le forze politiche.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Nel ricordare la scarsa credibilità internazionale e il fallimentare operato del Governo, che Pag. VIIIha sollecitato l'intervento delle istituzioni europee, evidenzia l'incapacità dell'Esecutivo di attuare le misure concordate in ambito comunitario, giudicando legittime, necessarie ed urgenti le richieste provenienti dai partner europei. Sottolineata quindi la necessità di varare un nuovo Esecutivo in grado di rilanciare la credibilità del Paese, evidenzia le difficoltà che dovrà affrontare il futuro Presidente del Consiglio, anche in considerazione della grave situazione dei conti pubblici e dell'impossibilità di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013 a causa della scarsa crescita dell'economia nazionale, esprimendo infine un giudizio negativo sulle misure contenute nei disegni di legge in esame.

MASSIMO BITONCI (LNP). Nel ringraziare preliminarmente il relatore e il sottosegretario Alberto Giorgetti per il proficuo lavoro svolto nel corso del rapido iter in Commissione dei provvedimenti in discussione, sottolinea l'esigenza di misure volte al risanamento dei conti pubblici, in particolare consentendo la riduzione del debito pubblico ed il contenimento della spesa, anche attraverso una maggiore responsabilizzazione degli enti locali, che sarà possibile con la compiuta attuazione del federalismo fiscale. Richiamate inoltre le disposizioni in materia previdenziale contenute nell'articolo 5 del disegno di legge di stabilità, ricorda che, grazie alle riforme varate negli anni scorsi, è già stata accresciuta la sostenibilità della spesa pensionistica. Esprime, quindi, un giudizio positivo sulle misure contenute nei documenti di bilancio in esame, con particolare riferimento alla semplificazione degli oneri burocratici, alla defiscalizzazione dei contratti di apprendistato e al sostegno all'occupazione femminile.

Annunzio della formazione di una componente politica nell'ambito del gruppo parlamentare Misto.

PRESIDENTE. Comunica che è stata autorizzata la formazione, nell'ambito del gruppo parlamentare Misto, della componente politica denominata Liberali per l'Italia-PLI, alla quale aderiscono i deputati Roberto Antonione, Fabio Gava, Giustina Mistrello Destro, Giancarlo Pittelli e Luciano Mario Sardelli.
Comunica, inoltre, che il deputato Roberto Antonione è stato designato quale rappresentante della nuova componente.

Si riprende la discussione.

MARCO CALGARO (UdCpTP). Nel ritenere che il disegno di legge di stabilità, pur prevedendo misure condivisibili e in parte idonee a favorire la crescita, sia assolutamente tardivo ed insufficiente, giudica inadeguata la politica economica attuata dal Governo, che ha indebolito l'autorevolezza del nostro Paese a livello internazionale. Evidenzia, quindi, il comportamento tenuto dal suo gruppo che, con senso di responsabilità e senza alcun calcolo di convenienza elettorale, è disposto a garantire l'avvio di una nuova fase mediante la formazione di un Esecutivo che assicuri la regolarità dei conti pubblici, l'equità e lo sviluppo.

GIUSEPPE GIULIETTI (Misto). Preannunzia voto contrario sui documenti di bilancio in discussione, esprimendo un giudizio fortemente negativo sulle misure in essi contenute e sulla contraddittoria politica del Governo, costantemente influenzata da una situazione di conflitto di interessi.

MARCO PUGLIESE (Misto). Sottolinea che i documenti di bilancio in discussione contengono misure strategiche a favore dello sviluppo economico, come quelle in materia di previdenza e di semplificazione degli oneri burocratici, in linea con le indicazioni delle istituzioni europee.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
ANTONIO LEONE

MARCO PUGLIESE (Misto). Nel prendere altresì atto dell'appello del Presidente della Repubblica alla coesione politica e sociale, auspica che il nuovo Governo compia scelte strategiche nell'interesse del Paese.

Pag. IX

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione congiunta sulle linee generali.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Relatore. Ribadisce la condivisione di tutte le parti politiche per consentire l'iter accelerato dei provvedimenti in discussione, ritenendo di non dover replicare alle considerazioni di carattere politico generale svolte dai deputati intervenuti.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Ringrazia la Camera per aver consentito un sollecito iter dei provvedimenti in esame, che si collocano in una linea di continuità con le misure precedentemente varate dal Governo e che sono stati predisposti in pieno coordinamento con le istituzioni comunitarie.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Integrazione nella composizione dell'ufficio di presidenza di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare Misto ha reso noto che il deputato Roberto Antonione è stato nominato vicepresidente del gruppo in rappresentanza della componente politica Liberali per l'Italia-PLI.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ROBERTO GIACHETTI (PD) e MARIO TULLO (PD).

La seduta, sospesa alle 15,10, è ripresa alle 16,05.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ventidue.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Nella Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.

PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Rileva che ricorre oggi, nell'anniversario del tragico attentato di Nassiriya, la Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, istituita con legge ad imperitura memoria di coloro che sacrificarono la vita per affermare i valori di libertà e democrazia posti a base della Costituzione repubblicana; osservato inoltre che l'odierno ricordo coincide anche con il cinquantesimo anniversario dell'eccidio di Kindu, rinnova i sentimenti di vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime.
Invita quindi l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Gerardo Soglia, già iscritto al gruppo parlamentare Popolo e Territorio, ha aderito al gruppo parlamentare Misto.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 2969: Bilancio di previsione dello Stato per il 2012 e per il triennio 2012-2014 (A.C. 4774); Nota di variazioni (A.C. 4774-bis).

Nella parte antimeridiana della seduta odierna si è svolta la discussione congiunta sulle linee generali dei disegni di legge di stabilità e di bilancio.

Pag. X

(Esame degli articoli)

La Camera approva gli articoli da 1 a 14, con le tabelle rispettivamente allegate, l'articolo 15, l'articolo 16, con l'annesso quadro generale riassuntivo, e l'articolo 17, ai quali non sono riferiti emendamenti.

PRESIDENTE. Avverte che il seguito del dibattito sul disegno di legge di bilancio avrà luogo dopo la conclusione dell'esame del disegno di legge di stabilità.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 2968: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2012) (A.C. 4773).

(Esame degli articoli)

La Camera approva gli articoli 1, con l'annesso allegato 1, 2, con l'annesso allegato 2, 3, con l'annesso elenco 1, 4, con l'annesso elenco 2, gli articoli da 5 a 32, l'articolo 33, con gli annessi elenco 3 ed allegato 3, l'articolo 34, l'articolo 35, con le allegate tabelle da A a E, nonché l'articolo 36, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'ordine del giorno Toccafondi n. 10.

BRUNO CESARIO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta tutti gli ordini del giorno presentati.

(Dichiarazioni di voto finale)

MAURIZIO IAPICCA (Misto). Nel ritenere che l'odierno passaggio costituisca un momento importante per restituire credibilità al Paese a livello internazionale auspica che l'approvazione del disegno di legge di stabilità, sul quale la sua componente politica voterà a favore, avvii una fase di riforme utili a garantire lo sviluppo, riservando maggiore attenzione al Meridione.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Pur ritenendo che il disegno di legge di stabilità sia tardivo ed insufficiente, dichiara con senso di responsabilità il voto favorevole della sua componente politica.

ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di stabilità, nella ferma convinzione della bontà dell'azione politica portata avanti dal Governo Berlusconi; richiama quindi l'impegno profuso dalla maggioranza a favore dello sviluppo del Meridione.

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA-Sud). Evidenziate le circostanze del tutto eccezionali in cui la Camera è chiamata ad approvare i disegni di legge in esame, al fine di garantire la ripresa economica del Paese, segnatamente del Mezzogiorno, auspica l'avvio di una nuova fase mediante la formazione di un Esecutivo autorevole e ampiamente rappresentativo che assicuri un effettivo sviluppo.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Nel sottolineare come oggi si chiuda una stagione lacerante per il Paese, caratterizzata da una politica spesso populistica, auspica che si apra una fase nuova nella quale prevalga il buon senso, necessario ad intraprendere quel percorso di salvataggio del Paese indicato con saggezza dal Presidente della Repubblica.

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Sottolineato il fallimento della politica economica attuata dal Governo, evidenzia l'inidoneità delle misure contenute nei disegni di legge in esame, sui quali dichiara il voto contrario della sua componente politica.

Pag. XI

FABIO GAVA (Misto-LI-PLI). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di stabilità, che a suo avviso potrà garantire, solo parzialmente, il rispetto delle richieste rivolte al Governo italiano dalle istituzioni comunitarie; auspica quindi che si apra una nuova fase politica nella quale prevalga il senso di responsabilità, necessario per avviare una stagione di riforme volte a salvare il Paese dalla grave crisi che sta attraversando.

MASSIMO DONADI (IdV). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame, sottolinea l'incapacità del Governo di affrontare la crisi economica in atto, auspicando che la formazione di un nuovo Esecutivo garantisca finalmente il perseguimento del bene pubblico.

VINCENZO D'ANNA (PT). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di stabilità, pur esprimendo disagio per la presenza nel predetto provvedimento di misure non condivisibili, che esulano dal contesto delle iniziative sollecitate dall'Unione europea, in particolare quelle recate dall'articolo 13. Ritiene quindi che la responsabilità di queste scellerate scelte sia da attribuire al Ministro Tremonti, sulla cui politica economica fin qui attuata esprime un giudizio fortemente critico.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Sottolineato il grave stato di crisi in cui versa il Paese, evidenzia la necessità di uno sforzo comune da parte di tutte le forze politiche per garantire la formazione di un nuovo Esecutivo autorevole e sorretto da un'ampia base parlamentare, che consenta all'Italia di recuperare credibilità. Dichiara, infine, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame.

RITA BERNARDINI (PD). Nel dichiarare l'astensione dei deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico sul disegno di legge di stabilità, ritiene che ogni Governo che si rispetti non possa trascurare, pur di garantire le esigenze di crescita economica, di affrontare il fondamentale tema della giustizia e delle condizioni di vita nelle carceri. Osserva, a tal fine, come non possa considerarsi semplicemente provocatoria la candidatura di Marco Pannella alla carica di Ministro della giustizia.

GIAN LUCA GALLETTI (UdCpTP). Nell'invitare tutte le forze politiche ad un atto di responsabilità che restituisca fiducia e credibilità al Paese anche in ambito internazionale, giudica il provvedimento in esame, del quale il suo gruppo consentirà l'approvazione, condivisibile in alcune parti ma complessivamente inidoneo ad affrontare i problemi strutturali dell'Italia. Nel ritenere, quindi, inopportuno procedere ad elezioni anticipate, richiama le principali riforme che il nuovo Esecutivo dovrebbe varare per sostenere lo sviluppo in un contesto di equità sociale.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Nel tracciare un bilancio fallimentare dell'introduzione della moneta unica europea, che a suo avviso fu pagata soprattutto dai cittadini italiani, evidenzia come il nostro Paese, se non avesse subito le conseguenze di una grave crisi internazionale, potrebbe vantare dei fondamentali economici positivi, ad eccezione dell'elevato debito pubblico, ereditato da politiche irresponsabili del passato. Nel sottolineare inoltre che l'Italia è caratterizzata da un'economia a due velocità, con aree del Meridione che non hanno le capacità per restare sul mercato, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di stabilità, manifestando contrarietà ad ogni Governo che intenda intervenire sulle pensioni nonché introdurre meccanismi di tassazione della prima casa o prelievi fiscali di carattere patrimoniale.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Sottolineata la rilevanza del ruolo delle istituzioni democratiche, in particolare del Parlamento, che ha determinato, grazie al contributo delle opposizioni, la conclusione di una fase politica incentrata su Pag. XIIabusi e interessi personali, dichiara che il suo gruppo, pur restando in Aula, non parteciperà alla votazione finale del provvedimento in esame. Ricorda, quindi, il senso di responsabilità che ha improntato il comportamento della propria parte politica che, nell'interesse generale del Paese, contribuirà all'avvio di una necessaria fase di transizione.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Nel manifestare preoccupazione per il fatto che la caduta del Governo in carica sia stata determinata dalle tensioni sui mercati finanziari, richiama le principali riforme varate dall'Esecutivo, volte a contrastare, in un contesto di coesione sociale, le pregresse cause ostative alla crescita economica, come l'elevata pressione fiscale, le rigidità del mercato del lavoro, l'arretratezza della struttura burocratica e amministrativa dello Stato, nonché l'ingente debito pubblico. Nel giudicare pertanto faziose le dichiarazioni degli esponenti dell'opposizione, rivolge un sentito ringraziamento al Presidente del Consiglio Berlusconi per il modo in cui ha proficuamente operato alla guida del Governo.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MARIO PEPE (Misto-R-A) e DOMENICO SCILIPOTI (PT).

Modifica nella composizione di una componente politica del gruppo parlamentare Misto.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Santo Domenico Versace, iscritto al gruppo parlamentare Misto, ha aderito alla componente politica Alleanza per l'Italia.

Si riprende la discussione.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 4773.

Si riprende la discussione del disegno di legge n. 4774.

(Il deputato Scilipoti espone un cartello recante la scritta: «Vergogna Fini» - Il Presidente lo richiama all'ordine per due volte).

PRESIDENTE. Avverte che, non avendo apportato la Camera modifiche al disegno di legge di stabilità, non sarà presentata una ulteriore nota di variazioni.

(Dichiarazioni di voto finale)

PIER PAOLO BARETTA (PD). Dichiara che il suo gruppo, pur restando in Aula, non prenderà parte alla votazione finale del disegno di legge in esame.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 4774 e relativa nota di variazioni.

PRESIDENTE. Preannunzia che, in relazione ai previsti sviluppi della situazione politica e istituzionale, la Camera sarà convocata a domicilio.

Per fatto personale.

Interviene per fatto personale il deputato ROBERTO ANTONIONE (Misto-LI-PLI).

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato ROCCO GIRLANDA (PdL).

Sui lavori della Camera.

PRESIDENTE. Avverte che la Camera sarà convocata a domicilio.

La seduta termina alle 17,50.