XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 44 di martedì 29 luglio 2008

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 11.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 28 luglio 2008.

I deputati in missione sono settanta.

Annunzio di petizioni.

EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).

Seguito della discussione del disegno di legge S. 735, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 97 del 2008: Disposizioni urgenti in materia di monitoraggio e trasparenza dei meccanismi di allocazione della spesa pubblica, nonché in materia fiscale e di proroga termini (approvato dal Senato) (A.C. 1496).

Nella seduta del 28 luglio 2008 si è svolta la discussione sulle linee generali.

(Esame dell'articolo unico)

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibili le seguenti proposte emendative: Froner 3.9, Zazzera 4-bis.15, Brugger 4.030 e Rubinato 4-sexies.30, limitatamente all'ultimo periodo.

Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati MASSIMO VANNUCCI (PD), RENATO CAMBURSANO (IdV) e GIUSEPPE RUVOLO (UdC).

ISABELLA BERTOLINI (PdL), Relatore per la I Commissione. Invita al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.

DANIELE MOLGORA, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

La seduta, sospesa alle 11,45, è ripresa alle 15,10.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantuno.

Informativa urgente del Governo sull'estensione all'intero territorio nazionale della dichiarazione dello stato di emergenza per l'eccezionale afflusso di cittadini extracomunitari, deliberata dal Consiglio dei ministri in data 25 luglio 2008.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 10).

Pag. VI

ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno. Osserva che il decreto con il quale il Presidente del Consiglio dei Ministri ha esteso a tutto il territorio nazionale, fino al 31 dicembre 2008, la proroga dello stato di emergenza per fronteggiare l'eccezionale e persistente afflusso di extracomunitari in Italia, nel confermare una misura già assunta da tutti i Governi precedenti e prorogata, da ultimo, fino alla predetta data, ma limitatamente alle regioni Puglia, Calabria e Sicilia, mira a consentire a fronte dell'eccezionale pressione migratoria determinata dalla recrudescenza del fenomeno degli sbarchi di clandestini sulle coste italiane, l'attuazione su tutto il territorio nazionale delle ordinanze di protezione civile che, nel corso degli anni, hanno permesso di costruire quello che può essere definito il modello italiano di accoglienza, basato su centri la cui funzione non è soltanto di trattenimento e identificazione, ma di primo soccorso e di smistamento, nel pieno rispetto dei diritti civili e della dignità delle persone. Nel giudicare, quindi, gravi e infondate le accuse di razzismo, xenofobia e autoritarismo rivolte all'Esecutivo da taluni esponenti delle forze politiche di opposizione, respinge con indignazione il sospetto, avanzato in sede europea, che nelle strutture di permanenza temporanea del nostro Paese possano essersi consumati episodi di violenza a danno di extracomunitari. Ribadisce, infine, la ferma volontà del Governo di contrastare con misure efficaci e immediate la criminalità e l'immigrazione clandestina, al fine di garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini e, nel contempo, di combattere le situazioni di degrado umano, anche dotando gli immigrati che rispettano la legge degli strumenti per integrarsi pienamente nel tessuto sociale.

ISABELLA BERTOLINI (PdL). Nel ringraziare, a nome del suo gruppo, il Ministro Maroni per la puntuale informativa resa, ritiene necessario gestire la situazione di emergenza dovuta all'eccezionale afflusso di cittadini extracomunitari individuando il giusto equilibrio tra solidarietà ed ordine pubblico. Nel manifestare, quindi, apprezzamento per il tempestivo intervento del Governo, giudica contraddittorie ed infondate le accuse formulate dall'opposizione. Lamenta, inoltre, una campagna mediatica demagogica volta a delegittimare le iniziative assunte dall'Esecutivo al fine di rispondere alle istanze dei cittadini che chiedono più sicurezza e legalità nel Paese.

MARCO MINNITI (PD). Nel ringraziare il Ministro per l'informativa resa e il Presidente della Camera per aver consentito un serio dibattito parlamentare su una problematica di fondamentale importanza, critica l'estensione all'intero territorio nazionale della dichiarazione dello stato di emergenza, ritenendo che il fenomeno dell'immigrazione debba essere contrastato e condotto a soluzione attraverso una organica strategia adottata d'intesa con l'Unione europea. Sottolinea, infine, che l'azione intrapresa dal Governo in materia di sicurezza appare contraddetta, di fatto, dai numerosi ed ingiustificati tagli previsti per tale comparto e per l'attuazione delle politiche relative all'immigrazione.

ROBERTO COTA (LNP). Nel manifestare apprezzamento per la linea chiara e coerente perseguita dal Governo sul tema dell'immigrazione, ricorda che la decisione oggetto dell'informativa ricalca analoghe misure adottate già dal 2002 e si inscrive nel contesto di una serie di provvedimenti volti a garantire la sicurezza dei cittadini. Giudica, quindi, incomprensibile ed incoerente l'atteggiamento adottato dall'opposizione, a suo avviso ispirato ad un'inaccettabile doppia morale, invitando il Ministro a proseguire su una linea volta a garantire l'integrazione solo per gli immigrati che rispettino le regole.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Nel sottolineare come la politica dell'effetto-annuncio attuata dal Governo su materie quali la sicurezza e il contrasto all'immigrazione clandestina non abbia portato ai risultati auspicati, atteso che i dati citati dal Ministro Maroni confermano un aumentoPag. VIIesponenziale degli sbarchi di clandestini negli ultimi mesi, invita il Governo ad assumere iniziative efficaci e concrete nell'ambito del contrasto al traffico di esseri umani, della gestione delle risorse destinate al funzionamento delle forze dell'ordine e ad adoperarsi affinché il tema dell'immigrazione clandestina sia affrontato in seno ad una Conferenza europea.

MASSIMO DONADI (IdV). Nel sottolineare preliminarmente che l'importanza delle problematiche relative ai flussi migratori e al contrasto dell'immigrazione clandestina è pienamente condivisa da tutte le forze politiche, esprime un giudizio positivo in ordine all'estensione all'intero territorio nazionale della dichiarazione dello stato di emergenza, atteso che i chiarimenti forniti dal Ministro ne hanno chiarito le finalità prevalentemente umanitarie. Ritiene, tuttavia, che il Governo non abbia posto in essere alcun serio intervento per contrastare efficacemente - e non soltanto mediante attività meramente propagandistiche - il grave fenomeno dell'immigrazione clandestina.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nel ringraziare, a nome della sua componente politica, il Ministro dell'interno, al quale esprime solidarietà per gli attacchi ingiustificati dei quali è stato fatto oggetto da parte dell'opposizione, ascrive l'emergenza in atto all'incapacità del precedente Governo di attuare efficaci politiche in materia di immigrazione.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per le votazioni elettroniche senza registrazione di nomi.

Sull'ordine dei lavori.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Rilevato che, secondo quanto si apprende da notizie pubblicate dalla stampa, il Senato si accinge a modificare alcune disposizioni del decreto-legge n. 112 del 2008, ritiene che tale situazione sia il risultato di un metodo di legiferare affrettato e gravemente lesivo delle prerogative parlamentari.

Decorre da questo momento il termine regolamentare di preavviso per le votazioni nominali elettroniche.

Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 1496.

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Richiama le ragioni che lo inducono a proporre, con il suo emendamento 2.1, la soppressione dell'articolo 2, che modifica in senso nettamente peggiorativo la disciplina del credito di imposta per le aree svantaggiate.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire l'ulteriore decorso del termine regolamentare di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 16,20, è ripresa alle 16,35.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento D'Antoni 2.1.

LUDOVICO VICO (PD). Rileva che l'emendamento D'Antoni 2.3 è volto ad evitare un arretramento complessivo nelle politiche a favore degli investimenti nel Mezzogiorno.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento D'Antoni 2.3.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Ritiene che il provvedimento d'urgenza in esame, oltre a non essere ispirato ad una logica di semplificazione, rechi disposizioni che favoriranno l'elusione fiscale. Richiama, inoltre, le finalità dell'emendamento Cambursano 2.6.

Pag. VIII

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cambursano 2.6.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Richiama le finalità dell'emendamento Aniello Formisano 2.9.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Aniello Formisano 2.9.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Precisa le finalità del suo emendamento 2.13, ispirato ad una logica correttiva.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Galletti 2.13.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 3.2, manifestando la disponibilità a riformularlo nell'eventualità che il Governo modifichi il parere contrario in precedenza espresso.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Baretta 3.2.

GIUSEPPINA SERVODIO (PD). Richiama le finalità del suo emendamento 3.5, sul quale ricorda che in Commissione vi era stata ampia condivisione.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-MpA). Invita il Governo ad accogliere un ordine del giorno vertente sulla materia dei biocarburanti.

ERMETE REALACCI (PD). Nel dichiarare di sottoscrivere l'emendamento Servodio 3.5 chiede al Governo chiarimenti sulla materia su cui verte la predetta proposta emendativa.

ANGELO ZUCCHI (PD). Chiede al Governo di chiarire se intende accogliere un ordine del giorno vertente sulla materia oggetto dell'emendamento Servodio 3.5.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Servodio 3.5 (non accettato dalle Commissioni né dal Governo).

GIOACCHINO ALFANO (PdL), Relatore per la V Commissione. Chiede una breve sospensione della seduta.

PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta del relatore per la V Commissione, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 17, è ripresa alle 17,20.

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Ritiene che l'Assemblea possa procedere con l'esame del provvedimento d'urgenza.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel rilevare il mutato contesto nel quale l'Assemblea si accinge a valutare le rimanenti proposte emendative, illustra le finalità sottese all'emendamento Cambursano 3.3.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cambursano 3.3.

CESARE DAMIANO (PD). Richiama le ragioni che lo inducono a sostenere l'opportunità di sopprimere i commi 2 e 2-bis del decreto-legge in esame, come proposto nell'emendamento Berretta 4.2, lamentando che il Governo non intende perseguire una strategia finalizzata alla tutela degli infortuni sul luogo di lavoro.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Berretta 4.2.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Illustra le ragioni in base alle quali reputa opportunoPag. IXsopprimere il comma 3 dell'articolo 4 del decreto-legge in esame, come proposto nel suo emendamento 4.32.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zazzera 4.32.

MAURO LIBÈ (UdC). Ricorda le motivazioni che lo inducono a sostenere l'opportunità di sopprimere la lettera b) del comma 7 dell'articolo 4-bis, come previsto dal suo emendamento 4-bis.2.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Libè 4-bis.2.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Libè 4-bis.2.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nell'illustrare le finalità dell'emendamento Cambursano 4-bis.10, ricorda che l'emergenza rifiuti dovrebbe essere affrontata in maniera approfondita su tutto il territorio nazionale.

GIOACCHINO ALFANO (PdL), Relatore per la V Commissione. Rende precisazioni in ordine ai tetti di spesa cui si riferisce l'emendamento Cambursano 4-bis.10.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cambursano 4-bis.10.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Richiama le finalità sottese all'emendamento Monai 4-bis.32.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Lamenta l'atteggiamento di chiusura finora assunto dal Governo e dalla maggioranza, che invita a recepire modifiche del testo del provvedimento d'urgenza a suo avviso ragionevoli e necessarie per porre rimedio ad errori materiali, anche in considerazione del fatto che il provvedimento stesso dovrà comunque tornare all'esame del Senato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Monai 4-bis.32.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 4-bis.7, rilevando il differente approccio alle emergenza rifiuti sussistenti in diverse realtà territoriali.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 4-bis.7.

ALESSANDRA SIRAGUSA (PD). Illustra le finalità sottese all'emendamento D'Antoni 4-bis.5, associandosi peraltro alle considerazioni precedentemente espresse dai deputati Giachetti e Casini.

MAURO LIBÈ (UdC). Nel condividere le finalità dell'emendamento D'Antoni 4-bis.5, richiama la necessità di vigilare più attentamente sull'utilizzo dei fondi erogati.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Nel richiamare le considerazioni precedentemente svolte dal deputato Casini, dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento D'Antoni 4-bis.5.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento D'Antoni 4-bis.5.

MANUELA GHIZZONI (PD). Nell'illustrare le finalità del suo emendamento 4-bis.17, in materia di reclutamento di giovani ricercatori universitari, considera riduttive le disposizioni in materia presenti nel provvedimento d'urgenza in esame.

ANTONELLO SORO (PD). Nel rilevare come il provvedimento d'urgenza in discussione dovrà essere nuovamente esaminato dal Senato, invita il Governo e la maggioranza ad assumere un atteggiamento più aperto e disponibile nei confronti di proposte emendative che ritienePag. Xdi assoluto buonsenso e volte esclusivamente a migliorare la qualità del testo normativo.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Richiama le ragioni che inducono il Governo a non recepire modifiche del testo del provvedimento d'urgenza in esame, segnatamente l'emendamento Ghizzoni 4-bis.17, il cui contenuto potrebbe più opportunamente essere trasfuso in un ordine del giorno.

MANUELA GHIZZONI (PD). Insiste per la votazione del suo emendamento 4-bis.17.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ghizzoni 4-bis.17 e Ruvolo 4-ter.1.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a garantire la regolarità delle votazioni.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ruvolo 4-ter.7.

LUCA SANI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 4-ter.10.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Sani 4-ter.10.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Illustra le finalità sottese all'emendamento Ruvolo 4-ter.12.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ruvolo 4-ter.12 e 4-ter.15.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Richiama le finalità sottese all'articolo aggiuntivo Borghesi 4-sexies.025.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Borghesi 4-sexies.025.

MAURO LIBÈ (UdC). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 4-novies.4, richiamando le vicende relative alla realizzazione di un impianto di termovalorizzazione in provincia di Salerno.

BRUNO CESARIO (PD). Sottolineata la necessità di completare il ciclo integrato dei rifiuti in Campania, dichiara voto contrario sull'emendamento Libè 4-novies.4.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Dichiara di sottoscrivere l'emendamento Libè 4-novies.4.

TINO IANNUZZI (PD). Richiama le ragioni per le quali il suo gruppo esprimerà voto contrario sull'emendamento Libè 4-novies.4

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Libè 4-novies.4.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che l'ordine del giorno Pelino n. 9 è stato ritirato.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

DANIELE MOLGORA, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta gli ordini del giorno Nicolais n. 2, Marinello n. 3 e Marsilio n. 5. Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Mario Pepe (PD) n. 1, Barbieri n. 4 e Vannucci n. 7. Accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Santelli n. 8, nonché l'ordine del giorno Burtone n. 6, purché riformulato.

PRESIDENTE. Per consentire che sia posto in distribuzione il testo di tutti gli ordini del giorno presentati, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 18,30, è ripresa alle 18,50.

Pag. XI

ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a chiedere al rappresentante del Governo di rendere nuovamente il parere già espresso sui primi ordini del giorno.

PRESIDENTE. Invita il rappresentante del Governo a procedere in tal senso.

DANIELE MOLGORA, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Ribadisce il parere già espresso sui primi otto ordini del giorno, ad eccezione degli ordini del giorno Marsilio n. 5 e Santelli n. 8, in relazione ai quali formula un invito al ritiro.
Accetta quindi gli ordini del giorno Zeller n. 11, Vitali n. 12, Lo Moro n. 13, Costantini n. 14, Occhiuto n. 15, Zaccaria n. 16, Duilio n. 17, Ceccuzzi n. 18, Bellotti n. 19, Siragusa n. 21, Damiano n. 24, Morassut n. 26, Ferrari n. 27, Bitonci n. 29, Polledri n. 31, Giulietti n. 39, Piffari n. 41, Palagiano n. 43, Pisicchio n. 44, Di Giuseppe n. 49, Fugatti n. 52, Rubinato n. 54 e Oliverio n. 60; accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Ruvolo n. 10, Fogliato n. 30, Gidoni n. 32, Lulli n. 33, Cambursano n. 37, Misiti n. 48 e Sardelli n. 50. Accoglie come raccomandazione, purché riformulati, gli ordini del giorno Scarpetti n. 36 e Borghesi n. 46; non accetta gli ordini del giorno D'Antoni n. 20, Giovanelli n. 28, Messina n. 45 e Zucchi n. 50. Accoglie infine come raccomandazione i restanti documenti di indirizzo.

Intervengono i deputati ANITA DI GIUSEPPE (IdV), che dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Nicolais n. 2, MARCO MARSILIO (PdL), cui rende precisazioni il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, DANIELE MOLGORA, AMEDEO CICCANTI (UdC), che dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Barbieri n. 4, e MASSIMO VANNUCCI (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 7.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Vannucci n. 7 e D'Antoni n. 20.

Interviene il deputato ORIANO GIOVANELLI (PD), che ritira il suo ordine del giorno n. 28.

TERESIO DELFINO (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica non risolvibile la rilevante questione sottesa all'ordine del giorno Giovanelli n. 28.

Intervengono altresì il deputato IGNAZIO MESSINA (IdV), cui rende precisazioni il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, DANIELE MOLGORA, nonché i deputati SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD) e DOMENICO SCILIPOTI (IdV), che dichiarano di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Misiti n. 45.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Messina n. 45.

Intervengono quindi i deputati ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA), il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, DANIELE MOLGORA, che accetta l'ordine del giorno Commercio n. 57, il deputato ANGELO ZUCCHI (PD), nonché il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, DANIELE MOLGORA, che accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Zucchi n. 59.

(Dichiarazioni di voto finale)

MAURO LIBÈ (UdC). Nell'esprimere preliminarmente un giudizio critico sul reiterato ricorso alla decretazione d'urgenza, manifesta apprezzamento per alcune disposizioni del decreto-legge in esame, con particolare riferimento alla proroga dei termini per taluni adempimenti fiscali; sottolinea inoltre i dubbi emersi nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in relazione alle misure concernenti il trattamento dei rifiuti. Stigmatizzato infine l'atteggiamento del Governo, che si è mostrato indisponibile ad ogni forma di confronto tesa a migliorare il testo in esame, dichiara l'astensione del suo gruppo.

Pag. XII

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-MpA). Nel lamentare l'atteggiamento contraddittorio assunto dal Governo nei confronti delle ragionevoli istanze formulate dalla sua parte politica, anche tramite la presentazione di specifici ordini del giorno, richiama gli elementi di maggiore criticità presenti nel provvedimento d'urgenza in esame. Nel merito, manifesta perplessità per l'esiguità delle risorse a disposizione delle aree più svantaggiate del Paese e per le disposizioni recate dall'articolo 2 che, eliminando l'incentivo automatico del credito di imposta, penalizzano le imprese del Mezzogiorno, esprimendo peraltro preoccupazione per la crisi strutturale in cui versa il settore della pesca. Dichiara quindi il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, pur auspicando per il futuro un confronto più costruttivo con il Governo e maggiore attenzione ai problemi del Meridione.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Rilevato preliminarmente che il reiterato ricorso a provvedimenti di proroga termini è dovuto principalmente all'inefficienza della pubblica amministrazione, ricorda le misure adottate in materia di emergenza rifiuti, con particolare riferimento alla Campania, ed evidenzia il comportamento virtuoso di alcune regioni del Nord, anche grazie all'elevato ammontare delle tasse ivi riscosse. Nell'auspicare una riforma in senso federale dello Stato che consenta alle regioni una forma di autogoverno finalizzata ad eliminare le inefficienze e gli alti costi della macchina pubblica, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

TERESIO DELFINO (UdC). Intervenendo in dissenso dal suo gruppo, dichiara che non parteciperà alla votazione finale del disegno di legge di conversione in esame. Ritiene quindi che il Governo, accettando l'ordine del giorno Bitonci n. 29 relativo alle multe pregresse delle quote latte, abbia sostanzialmente modificato l'orientamento largamente condiviso in materia anche dalle organizzazioni professionali del mondo agricolo. Espresso quindi forte dissenso per l'atteggiamento assunto dall'Esecutivo, sottolinea la necessità di tutelare prioritariamente i produttori che hanno operato nel rispetto del principio di legalità, anche in considerazione del fatto che l'Unione Europea ha sempre censurato le violazioni dei regolamenti comunitari.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel lamentare preliminarmente l'eccessivo ricorso alla decretazione d'urgenza che ha caratterizzato l'avvio di legislatura, evidenzia alcuni elementi di criticità sotto il profilo costituzionale, già sottolineati dal deputato Zaccaria. Osservato quindi come il provvedimento d'urgenza in esame rechi talune disposizioni che complicano il quadro normativo vigente in materia di concessione del credito d'imposta, evidenzia le gravi conseguenze che deriveranno dall'adozione delle misure in esame concernenti il meccanismo degli appalti e dei subappalti. Espresso infine un giudizio critico sullo slittamento di taluni obblighi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulle disposizioni relative all'attività delle società partecipate dagli enti locali, che ritiene di stampo statalista, dichiara il voto contrario del proprio gruppo.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Nel giudicare fortemente deludenti i risultati conseguiti dalla maggioranza e dal Governo nella parte iniziale della legislatura, sottolinea l'emergente incapacità dell'Esecutivo di fornire risposte concrete alle necessità del Paese, anche a fronte dei numerosi provvedimenti varati, dei quali segnala l'eterogeneità e gli errori strategici e materiali in essi contenuti. Rivendicato altresì all'opposizione il merito di aver fornito un contributo propositivo e di aver assunto un atteggiamento responsabile, esprime seria preoccupazione per il futuro del Paese, segnatamente per il Mezzogiorno e le categorie sociali più deboli, in vista delle difficili scelte che attendono il Governo e la maggioranza nei prossimi mesi.

Pag. XIII

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL). Nel ringraziare preliminarmente i relatori per il proficuo lavoro svolto, contesta le critiche mosse in ordine all'eccessivo ricorso alla decretazione d'urgenza, auspicando che nella polemica politica non sia chiamato in causa il Capo dello Stato. Richiamate quindi alcune proposte di modifica regolamentare finalizzate a rendere più efficace l'attività legislativa, ricorda il contenuto dei principali provvedimenti adottati dall'Esecutivo nella fase iniziale della legislatura, evidenziando come l'attività del Governo - della quale ritiene si possa trarre un bilancio ampiamente positivo - abbia pienamente corrisposto alle promesse fatte in campagna elettorale; dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 1496.

Sull'ordine dei lavori.

RENATO FARINA (PdL). Esprime apprezzamento per l'iniziativa promossa dal comune di Milano al fine di ricordare i cittadini italiani ed il cittadino somalo sequestrati lo scorso 21 maggio; lamenta inoltre che il silenzio richiesto circa lo stato delle trattative si è tradotto in una generalizzata disattenzione nei confronti dei rapiti e dei loro familiari.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Renato Farina, chiede che il Governo riferisca alla Camera, prima dell'inizio della pausa estiva, sullo stato delle trattative in corso nonché sulle condizioni di salute degli ostaggi.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 30 luglio 2008, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 68).

La seduta termina alle 20,20.