stampa
Legislatura XVI

Proposta emendativa 16.02.  nelle commissioni riunite V-VI in sede referente riferita al C. 4829

Proposta emendativa pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 09/12/2011  [ apri ]
16.02.

      Dopo l'articolo 16 aggiungere il seguente:

Art. 16-bis.

      1. All'articolo 30-bis, comma 1, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2:

          alla lettera a) le parole 12,6 per cento sono sostituite dalle seguenti 13,6 per cento;

          alla lettera b) le parole 11,6 per cento sono sostituite dalle seguenti 12,6 per cento;

          alla lettera c) le parole 10,6 per cento sono sostituite dalle seguenti 11,6 per cento;

          alla lettera d) le parole 9 per cento sono sostituite dalle seguenti 10 per cento;

          alla lettera e) le parole 8 per cento sono sostituite dalle seguenti 9 per cento.

      Conseguentemente, dopo l'articolo 38, aggiungere il seguente:

Art. 38-bis.
(Piano pluriennale di adeguamento energetico degli edifici pubblici).

      1. Entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministero dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, è adottato il Piano pluriennale di adeguamento degli edifici pubblici, per il miglioramento dell'efficienza e del risparmio energetico e l'utilizzo di fonti rinnovabili per la copertura dei consumi di calore, di elettricità e per il raffrescamento, nel pieno rispetto di cui all'articolo 11, Allegato 3, comma 6, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, e della vigente normativa in materia.
      2. Le modalità di attuazione del Piano, l'individuazione degli immobili oggetto degli interventi e le relative priorità, nonché i criteri di riparto delle risorse alle regioni e agli enti locali, anche sulla base degli immobili pubblici segnalati e individuati di competenza di comuni, province, regioni, o statali, sono individuate con decreto del Ministero dello sviluppo economico di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e sentite le Commissioni parlamentari competenti, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di cui al precedente comma 1.
      5. All'onere derivante per il cofinanziamento dei suddetti interventi di adeguamento energetico previsti dal Piano di cui al comma 1, pari a 400 milioni di euro per il 2012, quale limite di impegno quindicennale, si provvede mediante corrispondente utilizzo della proiezione per il medesimo anno dello stanziamento del fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2012, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
      6. A decorrere dall'anno 2013, al finanziamento del Piano di cui al comma 1, si provvede ai sensi dell'articolo 11, comma 3, lettera e), della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
      7. L'utilizzo delle risorse da parte di regioni ed enti locali, per l'attuazione del Piano pluriennale, è autorizzato anche in deroga agli obblighi relativi al patto di stabilità interno, per le province e i comuni, di cui di cui all'articolo 77-bis, commi da 2 a 31, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive modificazioni; nonché per le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano di cui all'articolo 77-ter, commi da 2 a 19, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive modificazioni.
      8. Il Ministero dello sviluppo economico presenta annualmente una relazione al Parlamento, sullo stato di attuazione del suddetto Piano.