All'articolo aggiuntivo 57.01000 del Governo, alla lettera e), capoverso «Art. 57-bis», dopo il comma 1, inserire i seguenti:
1-bis. Per gli anni 2023, 2024 e 2025, in favore delle imprese, anche in forma cooperativa e consortile, iscritte con la qualifica di imprese artigiane (sezione speciale) nel registro delle imprese secondo quanto previsto dalle normative regionali, costituite dai figli dell'imprenditore o dai dipendenti nell'organico dell'impresa da almeno cinque anni, che abbiano un'età tra i 18 e i 35 anni e che subentrano ad una impresa cessante attiva da almeno dieci anni, che abbia depositato il bilancio negli ultimi tre esercizi e che non sia soggetta a procedure concorsuali, è concesso un contributo a fondo perduto in misura pari al 50 per cento delle spese indicate di seguito:
a) spese per il miglioramento del rendimento e della sostenibilità dell'impresa, mediante una riduzione dei costi o una riconversione della produzione;
b) spese per la modernizzazione dell'attività di impresa, realizzata mediante la digitalizzazione delle attività produttive e l'attivazione di un sistema di commercio elettronico.
1-ter. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico e, ove nominata, dell'Autorità politica delegata in materia di politiche giovanili, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono stabiliti i criteri e le modalità per l'attribuzione del contributo di cui al comma 1-bis.
1-quater. Per l'attuazione delle disposizioni dei commi 1-bis e 1-ter è autorizzata la spesa nel limite massimo di euro 30 milioni per ciascun anno del triennio 2023-2025.
Conseguentemente, apportare le seguenti modificazioni:
a) al medesimo capoverso «Art. 57-bis», sostituire la rubrica con la seguente: (Misure in favore dello sviluppo dell'imprenditorialità giovanile e femminile e ricambio generazionale, contrasto ai cambiamenti climatici e valorizzazione della biodiversità).
b) all'articolo 152, comma 3, sostituire le parole: 400 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2023 con le seguenti: 370 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 e 400 milioni di euro a decorrere dall'anno 2026.