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Legislatura XVIII

Proposta emendativa 6.01. in XIII Commissione in sede referente riferita al C. 1650

Proposta emendativa pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 15/09/2021  [ apri ]
6.01.

  Dopo l'articolo 6 aggiungere i seguenti:

Art. 6-bis.
(Sostegno della ripresa della castanicoltura e recupero dei castagneti abbandonati)

  1. In attuazione del Piano di cui all'articolo 4, il MIPAAF, previa intesa in sede di Conferenza unificata, in accordo con la disciplina del decreto legislativo n. 34 del 2018, individua con decreto le linee guida per le iniziative nazionali e regionali di sostegno alla ripresa dell'attività della castanicoltura da legno e da frutto e per il recupero dei castagneti abbandonati.
  2. In coerenza con le linee guida del precedente comma, le Regioni e province autonomie di Trento e Bolzano, disciplinano nei rispettivi regolamenti i disciplinari per gli interventi di recupero dei castagneti, incluse le indicazioni colturali per il ripristino delle superfici castanicole dove sia sopravvenuto l'ingresso di specie forestali diverse, in accordo con la disciplina del decreto legislativo n. 34 del 2018.
  3. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, acquisito il parere del Tavolo di cui all'articolo 3 e in base alle indicazioni del Piano di cui all'articolo 4, previa intesa in sede di Conferenza Unificata, individua criteri di premialità nell'ambito dei PSR e dei Piani Strategici, in via prioritaria in favore delle aziende castanicole e delle organizzazioni dei castanicoltori.
  4. Il MIPAAF individua altresì, in accordo con le regioni, specifiche misure e interventi adeguati e dedicati alle aziende castanicole nell'ambito dei PSR, al fine di sostenere lo sviluppo del settore a livello locale attraverso:

   a) il recupero dei castagneti abbandonati;

   b) la realizzazione di nuovi impianti di varietà di Castanea saliva Mill;

   c) il ripristino di adeguate forme di gestione selvicolturale al fine di ottenere assortimenti legnosi.

  5. Ai fini del comma precedente, costituisce criterio di premialità l'azione unitaria su castagneti divisi su più proprietà e gestiti anche in maniera associata dai diversi proprietari.

Art. 6-ter.
(Sostegno della ricerca applicata al settore castanicolo e valorizzazione delle cultivar di Castanea sativa Mill)

  1. Secondo le indicazioni individuate dal Piano di cui all'articolo 4, il Tavolo di cui all'articolo 3 predispone a sezioni congiunte la creazione di un coordinamento tra gli enti di ricerca ed il mondo economico in una Rete nazionale di ricerca in castanicoltura, per la diffusione degli studi e l'applicazione delle innovazioni all'interno delle filiere di cui agli articoli 2-quater e 2-sexies della presente legge. I settori di applicazione della ricerca e quindi di coordinamento con il mondo produttivo riguardano:

   a) le tecniche di produzione delle varietà di Castanea sativa Mill da utilizzare nelle fasi colturali per la ripresa delle filiere produttive dei prodotti legnosi e non legnosi;

   b) l'inventario delle cultivar storiche di Castanea sativa Mill, nonché strategie per la preservazione della loro risorsa genetica e lo studio di una certificazione legata alle cultivar italiane che consenta una tracciabilità anche genetica;

   c) lo studio dei suoli favorevoli alla castanicoltura e le operazioni colturali specifiche da mettere in atto nei diversi territori dedicati alla castanicoltura, differenziate per tipologia di prodotto finale da ottenere;

   d) l'innovazione, nonché la tecnologia da impiegare nella meccanizzazione delle fasi di produzione e di raccolta del prodotto, nonché di trasformazione dei prodotti e loro derivati nelle varie filiere;

   e) le strategie di sviluppo delle filiere, incluse le iniziative relative all'internazionalizzazione.

  2. Il Tavolo di cui all'articolo 3, provvede altresì a definire linee guida per il coordinamento nazionale dei soggetti che si occupano della conservazione della biodiversità varietale e della realizzazione di ibridi di castagno e di varietà di Castanea sativa Mill, al fine di tutelare la castanicoltura e favorire l'espansione delle aree coltivate a castagno. Nel coordinamento sono inclusi anche quegli enti e istituti o aziende che si occupano di studio del materiale genetico e sequenziazione del DNA delle varietà del castagno.

Art. 6-quater.
(Sostegno del vivaismo castanicolo e ruolo vivai regionali)

  1. Allo scopo di valorizzare il ruolo del vivaismo nelle attività di recupero e ripresa della castanicoltura italiana, presso il Tavolo di cui all'articolo 3 è creato il Registro dei vivai e degli istituti che producono piante delle varietà di Castanea saliva Mill.
  2. Il MIPAAF con proprio decreto predispone le procedure per la richiesta di inserimento nel Registro di cui al precedente comma da parte dei vivai e centri di ricerca; il Tavolo riceve le domande, ne verifica i dati e inserisce nel Registro i soggetti richiedenti.
  3. Una volta all'anno il Tavolo organizza l'assemblea dei soggetti appartenenti al Registro di cui al comma 1 per conoscere l'andamento delle loro attività e per coordinare la produzione vivaistica nazionale con le necessità dei settori produttivi delle diverse filiere nelle varie regioni.
  4. In attuazione del Piano di cui all'articolo 4, il MIPAAF, previa intesa in sede di Conferenza unificata, in accordo con la disciplina del decreto legislativo n. 34 del 2018, individua con decreto i protocolli per la produzione di materiale vivaistico di Castanea sativa Mill, con il disciplinare per la gestione dell'allevamento delle piante in vivaio per ottenere materiale di qualità e per la messa a punto di sistemi di tracciabilità di filiera, da impiegarsi negli interventi di ripristino di impianti di castagno sottoposti a finanziamento pubblico.

Art. 6-quinquies.
(Lotta alle fitopatie)

  1. In attuazione del Piano di cui all'articolo 4, il MIPAAF, previa intesa in sede di Conferenza Unificata, in accordo con la disciplina del decreto legislativo n. 34 del 2018, individua con decreto le priorità di azione di lotta alle fitopatie del castagno, nonché le misure di sostegno agli interventi nelle emergenze.
  2. Al fine di coordinare tutti i soggetti che si occupano di studio e ricerca relativa alle patologie ed infestanti del castagno, la Rete di cui all'articolo 6-ter comma 1 coinvolge tutti gli istituti di ricerca nazionali e regionali, CREA e CNR, ed i dipartimenti competenti delle Facoltà di agraria delle università, al fine di mantenere operativo un costante monitoraggio sulla situazione fitosanitaria del castagno su scala regionale, nazionale ed internazionale. A tale scopo la Rete è convocata almeno ogni 4 mesi presso il MIPAAF.
  3. In attuazione del Piano di cui all'articolo 4, la rete di cui al comma precedente individua anche le migliori strategie a basso impatto ambientale di lotta e contrasto agli infestanti e alle patologie del castagno, promuovendo la difesa biologica nonché la creazione di varietà di Castanea sativa Mill più resistenti ai patogeni.

Art. 6-sexies.
(Valorizzazione produzione legnosa e multifunzionalità)

  1. In attuazione del Piano di cui all'articolo 4, il MIPAAF, previa intesa in sede di Conferenza Unificata, in accordo con la disciplina del decreto legislativo n. 34 del 2018, individua con decreto le priorità di azione per la valorizzazione della filiera del legno di castagno.
  2. Con il decreto di cui al comma 1 si individuano:

   a) le tecniche selvicolturali più idonee per l'ottenimento degli assortimenti legnosi;

   b) forme di incentivi per il miglioramento della meccanizzazione del settore;

   c) valorizzazione del servizio ecosistemico nel recupero di castagneti abbandonati, in relazione al sequestro di carbonio e dell'utilizzo del legno di castagno come carbon-stock di lunga durata;

   d) utilizzo del public procurement al fine di incentivare l'utilizzo del legno di castagno per azioni che ricevono finanziamenti pubblici;

   e) forme di incentivi all'utilizzo del legno di castagno negli interventi pubblici delle regioni ove è coltivato, con priorità ad interventi sul verde pubblico;

   f) individuazione di forme di coordinamento dei soggetti appartenenti alla filiera legno di castagno, incluso il settore legno-energia, per il miglioramento dell'organizzazione delle filiere;

   g) coordinamento della Rete di cui all'articolo 6-ter comma 1, per lo sviluppo di nuove tecnologie applicate alla lavorazione del legno di castagno e lo studio di marchi di qualità per il legno Made in Italy.

Art. 6-septies.
(Formazione operatori)

  1. In attuazione del Piano di cui all'articolo 4, il MIPAAF, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, previa intesa in sede di Conferenza unificata, individua con decreto l'inserimento nei percorsi formativi superiori delle materie tecniche legate al mondo della castanicoltura.
  2. Il MIPAAF, in collaborazione con il Ministero dell'istruzione e con il Ministero dell'università e della Ricerca, promuove l'attivazione di specifici percorsi formativi nelle università pubbliche, tramite corsi di laurea, dottorati di ricerca, master e corsi di formazione per la valorizzazione della storia e della cultura della castanicoltura in Italia.
  3. Il MIPAAF, in collaborazione con il Ministero dell'istruzione, coinvolge i CFP del legno e gli istituti superiori per la formazione delle professioni agricole in progetti pilota di valorizzazione della presenza del castagno nei relativi territori di appartenenza, per migliorare la conoscenza di questa potenzialità da parte degli studenti, anche ai fini delle future scelte professionali.
  4. I progetti di cui al comma precedente potranno essere estesi anche ai settori del turismo e del marketing agro-alimentare, per sostenere l'inserimento dei nuovi professionisti nelle filiere dei prodotti non legnosi del castagno e nel settore della promozione turistica dei prodotti agroalimentari del territorio.

Art. 6-octies.
(Interventi per la sostenibilità e l'internazionalizzazione delle filiere nella castanicoltura)

  1. Il MIPAAF coordina i dati dell'Inventario forestale nazionale al fine di ottenere l'inventario completo delle aree a castagneto e dei loro suoli, sia in produzione che in abbandono, per consentire alle Regioni e province autonome di predisporre i piani per la ripresa sostenibile della castanicoltura, nelle zone vocate a ciò per situazione ecologico-climatica (Castanetum) o per tradizione colturale.
  2. In attuazione del Piano di cui all'articolo 4, il MIPAAF, previa intesa in sede di Conferenza unificata, in accordo con la disciplina del decreto legislativo n. 34 del 2018, individua con decreto i parametri per il riconoscimento della coltura sostenibile del castagno, includendo tra i fattori di premialità:

   a) l'utilizzo di tecniche colturali sostenibili e meccanizzazione innovativa;

   b) l'indicazione del servizio ecosistemico svolto con il sequestro di carbonio nella coltivazione;

   c) innovazione nella filiera delle produzioni, sia legnose che non legnose;

   d) utilizzo di forme di tracciabilità dei prodotti e fornitura di informazioni all'utilizzatore che indichino l'origine territoriale del prodotto, valorizzando il Made in Italy anche attraverso forme di marketing territoriale dedicato;

   e) collegamento con la filiera legno-energia per l'utilizzo energetico degli scarti delle operazioni colturali, delle utilizzazioni e della lavorazione legnosa.

  3. Il MIPAAF, in collaborazione con l'istituto nazionale per il commercio estero, favorisce iniziative legate all'internazionalizzazione delle filiere della castanicoltura che aumentino il valore del prodotto italiano all'estero, diffondendone la conoscenza e la diffusione.