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Legislatura XVII

Proposta emendativa 18.17. in VIII Commissione in sede referente riferita al C. 4286

Proposta emendativa pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 14/03/2017  [ apri ]
18.17.

  Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
  3-bis. All'articolo 44, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, dopo il comma 6 sono aggiunti i seguenti:
   «6-bis. I Comuni di cui agli allegati 1 e 2 possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale, nel limite di un contingente di personale corrispondente ad una spesa pari al 100 per cento di quella relativa al medesimo personale cessato dal 1o gennaio 2013 al 31 dicembre 2016 in deroga al decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.
   6-ter. Al fine di garantire la continuità amministrativa ed il buon andamento dell'azione amministrativa e gestionale, i Comuni di cui all'allegato 1 e 2 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, possono con propri provvedimenti e nel rispetto del limite complessivo della spesa di personale, di cui al comma 557 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica in deroga alla normativa vigente, prorogare i rapporti di lavoro a tempo determinato del personale anche dirigenziale a contratto ai sensi dell'articolo 110 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, inserito negli uffici direttamente impegnati nella gestione dell'emergenza, con particolare riferimento a funzioni tecniche, di sicurezza, di protezione civile e polizia locale, amministrative o contabili. Le disposizioni di cui al primo periodo si applicano ai rapporti in essere alla data di entrata in vigore del presente decreto. Allo stesso scopo, successivamente all'entrata in vigore del presente decreto possono essere instaurati rapporti in deroga alla normativa vigente, fino alla dichiarazione di fine dell'emergenza e comunque entro il 31 dicembre 2018 senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica».