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Legislatura XVII

Proposta emendativa 13.3. in VII Commissione in sede referente riferita al C. 1680

Proposta emendativa pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 26/07/2016  [ apri ]
13.3.

  Al comma 2, dopo la lettera e), aggiungere la seguente:
   e-bis) la definizione delle collaborazioni in ambito sportivo dilettantistico di cui all'articolo 67, primo comma, lettera m) del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che preveda il versamento di oneri previdenziali al superamento della soglia di reddito per cui è previsto il versamento della ritenuta d'acconto del 23 per cento .

  Conseguentemente, al medesimo comma:
   alla lettera f) sostituire il numero 2 con il seguente:
  «2. Revisione della distinzione fra attività agonistiche, non agonistiche e ludico-motorie, garantendo per queste ultime l'esenzione da ogni certificazione».;
   sostituire la lettera h), con la seguente:
   h)
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro 90 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, su proposta del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono definite le prestazioni inerenti il rilascio del certificato medico per l'attività agonistica dei minori da ricondurre nei livelli essenziali di assistenza;
   sostituire la lettera i) con la seguente:
   i) al fine di applicare il disposto del comma 26 dell'articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, entro 120 giorni dall'applicazione della presente legge, un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri individua tutti gli strumenti regolamentari che disciplinino l'utilizzo, in orario extrascolastico, degli impianti sportivi degli istituti scolastici da parte delle associazioni sportive dilettantistiche del territorio, conferendo maggiore rilevanza agli interventi che realizzino sinergie tra direzioni didattiche, istituzioni locali e associazionismo sportivi e diffondano buone prassi, innalzando il livello di pratica motoria in particolare nelle aree più avvantaggiate e per contrastare qualsiasi forma di violenza e di bullismo, nonché per diffondere la cultura della corretta educazione e pratica sportiva.