stampa
Legislatura XVI

Proposta emendativa 15.1. in VI Commissione in sede referente riferita al C. 5291

Proposta emendativa pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 27/09/2012  [ apri ]
15.1.

  Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:
  «3. Il Ministero dell'economia, di concerto con il Ministero delle politiche agricole e forestali, entro 120 giorni dalla pubblicazione della presente legge provvede, con uno o più decreti, da sottoporre ai parere delle competenti Commissioni parlamentari, ad adottare misure per il rilancio del settore ippico basate sui seguenti principi:
   a) istituzione della Lega Ippica Italiana, associazione senza fine di lucro sottoposta all'indirizzo, alla vigilanza ed al controllo del Ministero delle politiche agricole e forestali, a cui sono iscritti gli allevatori, proprietari dei cavalli e le società di gestione degli ippodromi che soddisfano i requisiti stabiliti dai predetti decreti, la lega ha l'obbligo di chiudere gli esercizi in pareggio;
   b) assegnazione al Ministero delle politiche agricole e forestali dei compiti di regolazione e controllo di secondo livello delle corse ippiche;
   c) assegnazione alla Lega Ippica Italiana, tra gli altri, dei compiti di organizzazione degli eventi ippici, di controllo di primo livello sulla regolarità delle corse e di ripartizione e di rendicontazione del fondo annuale di dotazione per lo sviluppo e la promozione del settore ippico tra i diversi attori della filiera;
   d) assegnazione al Ministero dell'economia e delle finanze del compito di riordinare la disciplina delle scommesse sulle corse dei cavalli, prevedendo una percentuale della raccolta totale da destinare al pagamento delle vincite compreso tra il settantaquattro ed il settantasei per cento;
   e) alimentazione del fondo di cui alla lettera c) attraverso le quote versate dagli iscritti alla Lega, una quota della raccolta delle scommesse ippiche e delle imposte maturate sulle scommesse su eventi virtuali, una quota delle entrate erariali derivanti dai giochi pubblici venduti all'interno degli ippodromi, la cessione dei diritti televisivi sulle corse ippiche, eventuali contributi erariali straordinari decrescenti fino al 2017 necessari per assicurare la sopravvivenza del settore