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Legislatura XVI

Proposta emendativa 30.3. in Assemblea riferita al C. 4940-A

Proposta emendativa pubblicata nell'Allegato A della seduta del 08/03/2012  [ apri ]
30.3.

Sostituirlo con il seguente:

Sezione VI.
DISPOSIZIONI DI SEMPLIFICAZIONE IN MATERIA DI RICERCA

Art. 30.
(Misure di semplificazione in materia di ricerca internazionale e di ricerca industriale).

1. Al titolo II del decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297, dopo l'articolo 10 è aggiunto il seguente:
«Art. 10-bis. (Norme di coordinamento tra Stato e Regioni). - 1. Ai fini di una equilibrata ripartizione di competenze tra Stato e regioni, prevista dall'articolo 117, terzo comma della Costituzione, in materia di ricerca scientifica e tecnologica, e di sostegno all'innovazione per i settori produttivi, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro della attività produttive, il Ministro dell'economia e delle finanze, sulla base di accordi da concludere in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, possono essere identificate le seguenti modalità di intervento:
a) interventi riservati alla competenza esclusiva dello Stato:
1) ottimizzazione del sistema della ricerca pubblica italiana;
2) realizzare la semplificazione amministrativa dell'accesso alle risorse per la ricerca anche armonizzando gli strumenti normativi di finanziamento esistenti, compresi i fondi strutturali;
3) assegnare un nuovo ruolo ai processi di valutazione dei risultati della ricerca e delle relative risorse umane;
4) migliorare la qualità del sistema di formazione e reclutamento degli addetti alla ricerca in linea con le indicazioni della Carta europea dei ricercatori;
5) migliorare la partecipazione italiana nel contesto della ricerca europea ed internazionali sia nella fase decisionale sia attuativa;
6) mettere in atto un sistema integrato nazionale/internazionale di raccolta ed analisi dei dati su ricerca, sviluppo e innovazione italiane;
7) i grandi progetti strategici di ricerca di base realizzati attraverso le risorse del FIRB;
8) i progetti e i programmi di ricerca industriale e sviluppo pre-competitivo e gli interventi di sostegno alle imprese strategiche per una particolare filiera produttiva;
9) la costituzione di grandi laboratori pubblico-privato al sostegno e per lo sviluppo di piattaforme tecnologiche di interesse nazionale;
10) il coordinamento della partecipazione del sistema scientifico nazionale ai grandi progetti europei ed internazionali (piattaforme tecnologiche europee);
11) le azioni di potenziamento del patrimonio infrastrutturale di ricerca del Paese;
b) interventi riservati alla competenza esclusiva delle regioni, in relazione alle relative esigenze di sviluppo del singolo territorio interessato, con particolare riguardo agli interventi di potenziamento della capacità di ricerca e di innovazione delle piccole e medie imprese, nonché per la valorizzazione territoriale, quali:
1) il sostegno ai progetti di innovazione liberamente presentati dalle piccole e medie imprese;
2) le azioni a sostegno della creazione di imprese quali spin-off della ricerca;
3) azioni di trasferimento tecnologico;
4) gli interventi di recupero, attraverso attività di ricerca, di imprese industriali in crisi la cui dimensione non risulti critica per un'intera filiera produttiva nazionale;
5) il sostegno alle attività di formazione di ricercatori industriali;
6) le azioni di sostegno all'occupazione di personale qualificato all'interno delle piccole e medie imprese;
7) gli interventi per favorire la mobilità a livello regionale del personale di ricerca tra le componenti del sistema ricerca;
8) la facoltà esclusiva regionale di proposta per la costituzione dei distretti tecnologici;
c) azioni regionali svolte con il concorso statale, per la valorizzazione del patrimonio territoriale esistente, per garantire ai distretti industriali una capacità competitiva, tale da poter essere inserita in reti nazionali ed internazionali della ricerca, attraverso:
1) istituire tavoli tematici per coordinare a livello nazionale l'individuazione di roadmap settoriali che definiscano le priorità nazionali e regionali in materia di ricerca, sviluppo e innovazione;
2) sostenere l'integrazione e la collaborazione tra le autorità regionali, gli enti di ricerca, le università e le imprese per progetti finalizzati allo sviluppo delle infrastrutture di ricerca che implementino i temi della programmazione congiunta europea;
3) la definizione delle aree di intervento e di collaborazione tra Stato e regioni in tema di ricerca e sviluppo tecnologico, anche al fine di promuovere interventi di riorganizzazione degli stessi finalizzati a una migliore focalizzazione e interconnessione degli ambiti tematici;
4) la definizione di un programma condiviso con le regioni per la valutazione delle attività e dello stato di avanzamento dei programmi dei distretti tecnologici;
5) completamento della rete dei distretti tecnologici assicurando per i nuovi interventi e la verifica dell'esistenza di tutti gli elementi che caratterizzano il distretto stesso;
6) definizione del quadro delle azioni per il supporto delle iniziative svolte in collaborazione dal MIUR e dalle regioni;
7) attuazione di un processo di governance dei distretti».