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Legislatura XVI

Proposta emendativa 1.7. in VIII Commissione in sede referente riferita al C. 3909

Proposta emendativa pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 13/12/2010  [ apri ]
1.7.

Sostituire il comma 2 con i seguenti:
2. Si fa obbligo ai soggetti di cui all'articolo 11 comma 7 del decreto legge 23 maggio 208 n. 90 convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2008 n. 123 di trattenere gli imballaggi delle merci e di conferirli alle zone di stoccaggio provvisorio, da individuare prioritariamente nelle aree industriali libere appartenenti ai consorzi industriali o ai comuni. A tal fine, entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, ciascun Presidente di amministrazione provinciale competente individua i lotti disponibili delle singole aree dandone comunicazione al Presidente della Regione.
2-bis. Al fine di garantire la realizzazione urgente di impianti nella regione Campania destinati alla chiusura dell'intero ciclo dei rifiuti, il Presidente della Regione, sentite le Provincie, i Comuni e gli enti interessati, approva perentoriamente entro sette mesi dall'entrata in vigore della presente legge un Piano regionale ed una legge sui rifiuti che, nel rispetto di tutte le normative UE, permetta alla Campania l'autosufficienza. Tali normative dovranno prevedere: l'impiantistica necessaria a chiudere il ciclo dei rifiuti, una tariffazione che premi la raccolta differenziata, la commercializzazione delle materie prime seconde, la creazione di un marchio di qualità per il conpost ed isole ecologiche per imballaggi e altro materiale. La realizzazione degli impianti dovrà avvenire perentoriamente entro trenta mesi dall'approvazione del piano regionale dei rifiuti, in questo lasso di tempo dovrà essere resa applicabile la normativa regionale su tale materia, dando priorità alla semplificazione legislativa e delle competenze, dando centralità ai comuni garantendo le risorse economiche necessarie all'attuazione delle direttive regionali e favorendo la raccolta differenziata con modelli variabili viste le differenze territoriali, urbanistiche ed edilizie che esistono nella Regione Campania.