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Legislatura XVI

Proposta emendativa 3.05.  nelle commissioni riunite V-VI in sede referente riferita al C. 2561

Proposta emendativa pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 14/07/2009  [ apri ]
3.05.
inammissibile
3.05.

Dopo l'articolo 3, inserire il seguente:

«Art. 3-bis.
(Recupero delle abitazioni private nelle aree dichiarate in Stato di emergenza).

1. Nelle aree dichiarate in stato di emergenza ed in relazione ai lavori materialmente avviati durante tutto il periodo emergenziale, per le spese documentate dai soggetti privati, relative ad interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, per i danni direttamente connessi all'evento che ha prodotto la dichiarazione di emergenza, spetta una detrazione d'imposta lorda per una quota pari al 55 per cento degli importi a carico del contribuente fino ad un valore massimo di 30.000 euro. Per usufruire delle detrazioni, i contribuenti interessati devono espletare le formalità di cui al comma 6 dell'articolo 29 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
2. Le detrazioni sono applicabili a condizione che gli interventi siano eseguiti sulla abitazione principale e si sommano agli eventuali finanziamenti o alle agevolazioni previste dallo stato emergenziale. Gli interventi sono eseguiti nel pieno rispetto dei regolamenti edilizi locali e delle disposizioni in materia di tutela paesaggistica ed ambientale, nonché in materia di tutela paesaggistica ed ambientale, nonché in materia di adeguamento antisismico e di efficienza energetica degli edifici.
3. A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, sono aumentate le aliquote di cui all'allegato I del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, relative alla birra, ai prodotti alcolici intermedi e all'alcol etilico al fine di assicurare un maggior gettito complessivo pari a 80 milioni di euro annui».