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PDL 5309

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 5309



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

NARDUCCI, BURTONE, VERINI, ANGELI, BARANI, BARBI, BARETTA, BENAMATI, BOCCHINO, CAPITANIO SANTOLINI, CARLUCCI, ENZO CARRA, CASTAGNETTI, COSCIA, D'INCECCO, GIRLANDA, GRANATA, LAGANÀ FORTUGNO, LUSETTI, MELANDRI, MELIS, MARIO PEPE (PD), PORTA, RIA, SCHIRRU, STRIZZOLO, TORRISI, TOUADI, TULLO

Concessione di un contributo al Centro Pio Rajna, in Roma, per il sostegno degli studi danteschi e delle attività di ricerca sulla lingua e sulla letteratura italiana

Presentata il 21 giugno 2012


      

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Onorevoli Colleghi! — Nell'imminenza del settimo centenario della morte di Dante Alighieri (1321-2021), che nel mondo rappresenta ed è riconosciuto come un simbolo, ammiratissimo, dell'identità culturale italiana, è opportuno dare un segnale forte di attenzione alla promozione della lingua italiana anche in continuità con gli sforzi compiuti a livello parlamentare per ammodernare il sistema di promozione e diffusione linguistica italiana nel mondo e tra le comunità italiane all'estero.
      Purtroppo, negli ultimi tempi, in ragione dei tagli conseguenti le politiche di restrizione economica anticrisi, le politiche culturali inerenti la promozione linguistica all'estero hanno subito ridimensionamenti drastici di fronte ad una richiesta che sembra essere perfino aumentata. Ne consegue il venir meno di un importante strumento di diplomazia, premessa alla penetrazione commerciale del nostro Paese nel mondo e alla sua influenza culturale. Oggi, con gli strumenti telematici possiamo aiutare la promozione linguistica e la conoscenza di quelle opere che ne sono l'emblema. Ma non si può ignorare il ruolo fondamentale svolto da molti enti e associazioni all'estero, prima fra tutti la Società Dante Alighieri che da oltre un secolo, con i suoi 400 circoli, promuove e valorizza la nostra lingua.
 

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      Il prestigio e la presenza stessa della nostra lingua sono messi in discussione nell'ambito delle istituzioni dell'Unione europea, con il rischio di appannamento, insieme, della cultura, dei valori e degli interessi della nazione, di cui la lingua è, oltre che il veicolo di trasmissione, l'espressione emblematica. Appare quindi particolarmente appropriata e urgente un'azione di sostegno all'attività del Centro Pio Rajna in Roma, da anni impegnato in una meritoria opera di difesa della lingua, della letteratura e della cultura italiane, di cui, con originale, capillare e oneroso lavoro di ricerca, vengono indagati e documentati i percorsi di circolazione internazionale, anche e principalmente attraverso la circolazione degli scritti di Dante e su Dante, cui lo stesso Centro ha portato e porta un decisivo concorso.
      Il Centro Pio Rajna, intitolato al grande filologo (1847-1930) che ha rinnovato la filologia italiana e romanza tra l'ottocento e il novecento, è stato fondato il 10 novembre 1988 con il compito statutario di promuovere iniziative per lo sviluppo della ricerca scientifica nei settori letterario, linguistico e filologico e per la diffusione della cultura umanistica, anche attraverso scambi socio-culturali in Italia e con l'estero. Nel corso di ventiquattro anni di attività, ha svolto un intenso programma di ricerca, con risultati di rilievo internazionale, attestati da circa 150 volumi pubblicati, per oltre 100.000 pagine complessive.
      Nel 1999, al Centro Pio Rajna sono stati concessi la personalità giuridica (decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 19 febbraio 1999, di cui al comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 75 del 31 marzo 1999) e successivamente l'inserimento nella tabella degli enti di elevato valore culturale.
      Oltre all'attività ordinaria di ricerca, attraverso convegni scientifici internazionali, concessi generalmente con la pubblicazione di significativi volumi di atti, con la realizzazione di edizioni di testi e con la promozione di edizioni nazionali (dei commenti danteschi, delle opere di Niccolò Machiavelli e di Pietro Aretino), portate avanti con tempestività e con risultati di spiccato rilievo, il Centro ha avviato la realizzazione di tre iniziative di grande portata. Si tratta, in particolare, del censimento e dell'edizione nazionale dei commenti danteschi, che si propone di recuperare, in moderne edizioni critiche, i testi di tutti i commentatori di Dante, antichi e moderni (dal 1322 al 1927), già molto bene avviata, con circa 30 volumi, per 20.000 pagine complessive, ad oggi pubblicati, e molti altri pronti per la pubblicazione; della nuova edizione commentata delle opere di Dante, che intende offrire un'edizione criticamente riveduta del testo delle opere dantesche, corredata da un nuovo commento di ampio respiro, attento alle più recenti acquisizioni degli studi danteschi a livello internazionale, tale da rappresentare un riferimento aggiornato e pienamente affidabile per gli studiosi e i lettori di Dante in tutto il mondo, nella prospettiva delle celebrazioni per il settimo centenario della morte del poeta (sono previsti quindici volumi, con inizio delle pubblicazioni dal 2012); della Bibliografia generale della lingua e della letteratura italiana (BiGLI), che rende disponibile un censimento puntuale di tutti i contributi scientifici pubblicati nel mondo in materia di lingua e di letteratura italiane, colmando una grave lacuna per la cultura nel nostro Paese. Si tratta, in sostanza, di un censimento della diffusione e della circolazione della cultura italiana, in senso lato, nel mondo, quale esiste da decenni per le altre lingue di cultura dell'occidente (l'inglese, dal 1925, il francese, il tedesco, lo spagnolo, dall'immediato dopoguerra) e quale non era mai stato neppure tentato per la lingua italiana. Un'opera che, con l'impiego dei moderni strumenti informatici, consente di acquisire dati di straordinaria importanza. Avviata a decorrere dal 1991, quest'opera è ad oggi arrivata, con rigorosa cadenza annuale, a diciotto volumi pubblicati, per 37 tomi e circa 29.000 pagine complessive, e ha raggiunto, a regime, una consistenza di oltre 2.000 pagine all'anno, di grande formato; ciascun volume reca 25.000-30.000 dati bibliografici raccolti da
 

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una rete di 40 redazioni in tutto il mondo (27 in Europa, 13 in altri Paesi), gestite da altrettanti capi redazione che sono generalmente titolari di una cattedra universitaria di letteratura italiana nelle principali università, coordinatori di circa un centinaio di schedatori, tutti ricercatori universitari. È raccolto in archivio un patrimonio prezioso che risulta ad oggi di circa 490.000 dati bibliografici, dal 1991 al 2008 (dei quali è notevole che non meno di 25.000-30.000 siano relativi a Dante).
      Con particolare riguardo alla bibliografia generale della lingua e della letteratura italiane, peraltro, occorre considerare che l'attività è stata portata avanti finora con finanziamenti occasionali e non adeguati alle oggettive necessità della ricerca, che risulta molto impegnativa in ragione delle modalità stesse della sua conduzione e dell'alto numero di ricercatori coinvolti, in Italia e nelle redazioni all'estero. Senza dubbio risponde a un interesse pubblico sostenere un'iniziativa che consenta un arricchimento oggettivo, a livello internazionale, del patrimonio culturale italiano, proprio nel settore linguistico e letterario che più marcatamente ne connota l'identità. D'altra parte, un'impresa di questa mole e di struttura tanto complessa comporta un forte impegno organizzativo e, di conseguenza, finanziario, nonché la costante esposizione al rischio di interrompersi in mancanza di risorse certe in base alle quali definire i programmi della sua realizzazione.
      Sarebbe d'altra parte auspicabile, in ragione proprio della mole raggiunta dalla BiGLI in venti anni di attività, e rivestirebbe un alto significato culturale e sociale un ulteriore sviluppo della iniziativa, mirato a inserire la BiGLI in una banca dati capace di accogliere nel tempo milioni di dati bibliografici, liberamente consultabili da ogni operatore culturale e da ogni persona interessata (studiosi e docenti di lingua e di letteratura italiane, studenti, traduttori, critici e linguisti, cultori a qualsiasi titolo e livello della tradizione culturale italiana, nel senso più ampio, in ogni parte del mondo, con particolare considerazione degli istituti italiani di cultura all'estero, della Società Dante Alighieri eccetera). Un progetto dall'alto costo di gestione, in considerazione dell'inderogabile esigenza di un tempestivo e puntuale aggiornamento, anno per anno, delle nuove acquisizioni, di volta in volta da reperire, selezionare, elaborare e immettere nell'archivio della Bibliografia e nella banca dati.
      Ma prima ancora di questa iniziativa di straordinario rilievo internazionale, attestato dal patrocinio dell'UNESCO, concesso fin dalla pubblicazione del primo volume, nel 1994, resta di fondamentale rilievo la serie delle iniziative relative a Dante e alla sua opera, cui sono stati concessi l'alto patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero per i beni e le attività culturali; sostenute dalla pubblicazione di una Rivista di studi danteschi giunta al dodicesimo anno di vita e oggi riconosciuta tra le più importanti del settore. Un'impresa particolarmente rilevante nell'imminenza del settimo centenario della morte del sommo poeta, che sarà certo occasione di manifestazioni celebrative in tutto il mondo. Riconosciuto massimo poeta di tutti i tempi, Dante è diventato, come ricordato, un emblema dell'identità culturale italiana, che troverà occasione di essere esaltata in coincidenza con la ricorrenza centenaria del 2021. Appare perciò inderogabile un sostegno finanziario all'ente culturale che, da anni impegnato in studi e ricerche su Dante al massimo livello internazionale, ha predisposto una serie di pubblicazioni, in parte già realizzate, in parte in corso di realizzazione, che saranno il maggiore e il più prezioso contributo alle celebrazioni del centenario in tutto il mondo.
      Va anche ricordato che tali iniziative sono state delineate e avviate a realizzazione in stretto collegamento con lo Stato, che attraverso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministero per i beni e le attività culturali ha approvato i progetti di ricerca fin dall'inizio, ne ha seguito i progressivi sviluppi e li ha adeguatamente sostenuti, consentendo i
 

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prestigiosi risultati ad oggi conseguiti. Analogamente il Ministero degli affari esteri ha potuto pur episodicamente valutare, attraverso gli istituti italiani di cultura, gli effetti di tali risultati.
      Per le ragioni indicate, con la presente proposta di legge si prevede un contributo statale, a decorrere dal 2013 e fino al 2021, per un importo annuo di 500.000 euro, destinato a sostenere il Centro Pio Rajna nella realizzazione dei progetti avviati. E sarà il caso di ricordare che l'opportunità di un sostegno dello Stato a tale iniziativa è stato riconosciuto, negli anni passati, oltre che con i contributi ordinari dei Ministeri ricordati, con ripetute erogazioni della Presidenza del Consiglio dei ministri sui fondi dell'otto per mille. Nel 2005 fu presentata alla Camera dei deputati una proposta di legge (atto Camera n. 5653) che prevedeva un analogo intervento dello Stato, per l'importo di 1.500.000 euro, ritenuto congruo, e con la medesima finalità; proposta di legge che non fu possibile portare alla approvazione del Parlamento prima della fine della legislatura. Fu però possibile ottenere l'inserimento del Centro Pio Rajna in un'altra più ampia iniziativa legislativa a sostegno della cultura (articolo 1, comma 28, della legge n. 311 del 2004, legge finanziaria 2005), garantendo un supporto nei costi, pur inferiore alle esigenze effettive, fino al 2009. Dal 2010, esaurita quella disponibilità finanziaria, congelati o azzerati i contributi ordinari dei Ministeri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e per i beni e le attività culturali, il Centro Pio Rajna è rimasto del tutto privo di sostegno; mentre anche la regione Lazio, che a sua volta aveva riconosciuto l'opportunità di un finanziamento all'attività di ricerca bibliografica del Centro (legge regionale n. 1 del 1994), ha congelato la propria erogazione a causa delle note difficoltà di bilancio degli enti locali.
      Il contributo previsto dalla presente proposta di legge, peraltro, estremamente contenuto rispetto a quelle che sarebbero le oggettive esigenze per una procedura condotta con qualche agio, in ragione della situazione economica generale in Italia e nel mondo, non intende essere un finanziamento di carattere generico, ma destinato in modo specifico a sostenere la ricerca dantesca e a permettere l'informatizzazione dell'attività e della produzione bibliografica del Centro, in modo da consentire l'accesso ad essa attraverso il proprio sito internet (www.centropiorajna.it, o un altro sito dedicato da istituire ex novo), in particolare per quanto concerne il censimento, l'elaborazione, l'organizzazione e la pubblicazione dei dati della produzione bibliografica mondiale relativa alla lingua e alla letteratura italiane, nonché i risultati della ricerca dantesca. In questo modo l'intervento finanziario dello Stato assumerà la specifica finalità di agevolare, nel modo più diretto ed efficace, la diffusione internazionale dei risultati dell'attività del Centro, in vista del settecentenario dantesco e quale decisivo contributo dell'Italia alle celebrazioni internazionali di quella ricorrenza.
      Tale attività, infatti, al di là del proprio intrinseco valore, può rappresentare un importante strumento di diffusione della conoscenza della lingua e della cultura italiane anche oltre i confini del nostro Paese, assumendo particolare rilievo nei confronti delle numerose, attive, intraprendenti comunità di cittadini italiani che vivono stabilmente al di fuori del territorio nazionale, alle quali con recenti apposite modifiche alla Costituzione è stato finalmente riconosciuto il diritto di eleggere propri rappresentanti nel Parlamento. Nel momento in cui si rafforzano i legami con le comunità di italiani all'estero, attraverso la piena partecipazione dei loro membri alla vita politica nazionale, tanto maggiore risulta l'opportunità di iniziative e di attività che, come quelle che la presente proposta di legge intende promuovere, sono volte da un lato a rendere più solidi, più continui, più agevoli anche i rapporti di carattere culturale; dall'altro a sostenere la conoscenza e l'apprezzamento della lingua e della cultura italiana nel contesto internazionale. Insieme all'esercizio dei diritti politici, infatti, la lingua e la cultura sono l'elemento decisivo per preservare e per consolidare il senso di
 

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identità e di appartenenza che mantiene unite con il nostro Paese queste comunità: in modo tanto più forte, quanto più il prestigio di quella cultura possa renderli fieri e orgogliosi di considerarla propria. Tanto più mentre si concludono le celebrazioni del centocinquantenario dell'Unità d'Italia e si stanno preparando le celebrazioni, in tutto il mondo, del settecentenario della morte del poeta che quell'unità e l'identità nazionale che la sostiene ha saputo presentire cinque secoli e mezzo prima che maturassero le condizioni per realizzarla.
      In relazione alle finalità illustrate, la presente proposta di legge prevede altresì la predisposizione da parte del Centro Pio Rajna di una relazione annuale sull'attività svolta, che, attraverso il Ministro per i beni e le attività culturali, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministro degli affari esteri, sarà trasmessa alla Camera. La relazione, in particolare, darà conto delle modalità con cui sono stati utilizzati i contributi pubblici ricevuti, con specifico riferimento al contributo statale previsto dalla presente proposta di legge e alle iniziative di diffusione per via informatica della produzione culturale del Centro, al quale tale contributo è specificamente destinato.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Contributo in favore del Centro Pio Rajna in Roma).

      1. Lo Stato concorre al finanziamento del Centro di studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica Pio Rajna in Roma, mediante la concessione di un contributo di 500.000 euro per ciascuno degli anni dal 2013 al 2021.
      2. Il contributo di cui al comma 1 è destinato a sostenere le attività di ricerca storica, filologica e bibliografica sulla cultura umanistica italiana del Centro Pio Rajna, con particolare attenzione alle iniziative mirate allo sviluppo della ricerca su Dante e sulla sua opera, in occasione del settimo centenario della morte del poeta, che cadrà nel 2021, nonché all'informatizzazione della Bibliografia generale della lingua e della letteratura italiana (BiGLI), pubblicata dal Centro Pio Rajna, in modo da garantirne l'accesso attraverso il sito internet del medesimo Centro.

Art. 2.
(Relazione annuale).

      1. Il Centro Pio Rajna trasmette al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e al Ministro degli affari esteri, entro il 31 gennaio di ciascun anno, una relazione sull'attività svolta nell'anno precedente e sull'utilizzo dei contributi pubblici ricevuti, con specifico riferimento ai contributi statali e al perseguimento delle finalità di cui al comma 2 dell'articolo 1.
      2. Entro il 15 febbraio di ciascun anno, il Ministro per i beni e le attività culturali, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministro degli affari esteri

 

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trasmettono la relazione di cui al comma 1 alle Camere.

Art. 3.
(Copertura finanziaria).

      1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, pari a 500.000 euro per ciascuno degli anni dal 2013 al 2021, si provvede, a decorrere dall'anno 2013, mediante corrispondente utilizzo delle proiezioni, per gli anni 2013 e 2014, dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2012, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
      2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


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