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PDL 989

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 989



 

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PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE

d'iniziativa del deputato DE POLI

Modifiche agli articoli 116 e 119 della Costituzione, per l'inclusione del Veneto tra le regioni a statuto speciale e in materia di risorse finanziarie delle medesime regioni

Presentata il 13 maggio 2008


      

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Onorevoli Colleghi! — L'articolo 8 dell'atto finale della Conferenza di Helsinki sulla sicurezza e la cooperazione in Europa recita: «Gli Stati partecipanti rispettano l'eguaglianza dei diritti dei popoli e il loro diritto all'autodeterminazione (...). In virtù del principio dell'eguaglianza dei diritti e dell'autodeterminazione dei popoli, tutti i popoli hanno sempre il diritto, in piena libertà, di stabilire quando e come desiderano il loro regime interno ed esterno, senza ingerenza esterna, e di perseguire come desiderano il loro sviluppo politico, economico, sociale e culturale».
      Sin dalla fine degli anni settanta, l'area autonomista e federalista del Veneto ha rivendicato condizioni di autonomia particolare così come costituzionalmente previsto per le altre regioni a statuto speciale (Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Sardegna, Sicilia e Valle d'Aosta).
      Il fatto poi che il Veneto sia l'unica regione a statuto ordinario stretta tra due regioni ad autonomia speciale ha nel tempo esasperato i cittadini veneti che si sentono fortemente penalizzati per dover subire evidenti disparità di trattamento di ordine funzionale e fiscale rispetto ai cittadini del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia.
      Con la presente proposta di legge, che mira a conferire al Veneto condizioni di autonomia speciale, si vuole tener conto di tutti quegli elementi, storici, culturali, linguistici ed economici che rendono quanto mai attuale e giustificato il conferimento dell'autonomia speciale a tale regione.
      Senza dubbio il popolo veneto ha sviluppato nel tempo forme di autogoverno rispettate e prese ad esempio in tutto il mondo, e oggi più di ieri tende a sopportare sempre meno forme di centralismo di vecchio stampo, tanto più esasperate dall'esempio
 

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e dalla vicinanza di regioni a statuto speciale. In particolare, è sempre meno tollerata la mancanza di una risposta concreta e rapida da parte dello Stato alle istanze che salgono dalla società e dal mondo produttivo, proprio in virtù della vicinanza con le due regioni autonome confinanti che, grazie alla disponibilità di notevoli risorse economiche, sono al contrario sollecite nel fornire tali risposte alle loro popolazioni.
      Oggi il Veneto vuole vedersi riconosciuta una maggiore autonomia nell'esercizio della funzione legislativa e nell'amministrazione delle proprie risorse economiche, anche perché solo valorizzando al massimo le proprie potenzialità potrà riuscire a competere con realtà economiche e istituzionali estere come la Baviera, il Baden-Württemberg o la Catalogna, sempre più aggressive e competitive.
      La costituzione della regione autonoma del Veneto rappresenterebbe, inoltre, un primo passo concreto verso la realizzazione della macroregione «Nordest», anche secondo quanto previsto dal primo comma dell'articolo 132 della Costituzione. Una macroregione che rientra tra gli auspici dalla stessa Unione europea che nel livello NUTS 1 (nomenclatura delle unità territoriali statistiche) contempla grandi regioni socio-economiche: tra le cinque macroregioni in cui è suddivisa l'Italia vi è, appunto, il Nordest.
      Senza dimenticare l'ipotesi della Fondazione Agnelli che, sostenendo l'impossibilità di arrivare a un vero federalismo dato il numero eccessivo delle regioni italiane, ne propone dodici, auspicando la nascita del Nordest (o Triveneto).
      La stessa tesi è sostenuta dalla Fondazione Heineken che, vicino alla Scozia, al Galles, alla Catalogna, alla Provenza, alla Slesia, mette il «Nordest».
      Per queste ragioni e perché crediamo che solo con il rafforzamento delle autonomie si possa realizzare un'Europa più forte e più unita, un'Europa dei popoli e delle autonomie, auspichiamo una rapida approvazione della presente proposta di legge costituzionale.
 

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PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE

Art. 1.
(Modifica all'articolo 116 della Costituzione).

      1. All'articolo 116, primo comma, della Costituzione, le parole: «e la Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste» sono sostituite dalle seguenti: «, la Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste e il Veneto».

Art. 2.
(Modifica all'articolo 119 della Costituzione).

      1. All'articolo 119 della Costituzione, dopo il secondo comma è inserito il seguente:
      «Le Regioni di cui all'articolo 116 dispongono di risorse finanziarie pari all'intero ammontare derivante dal gettito dei tributi erariali riferibili al loro territorio».


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