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CAMERA DEI DEPUTATI
| N. 4333 |
a) una biblioteca in continuo aggiornamento, composta da novemila volumi;
b) un archivio storico del socialismo di Puglia, articolato in tre sezioni:
1) un archivio cartaceo che raccoglie trentacinque fondi di uomini politici, non solo socialisti, della Puglia del XX secolo;
2) un archivio di audiovisivi contenente documenti sonori e filmati molto rari;
3) un archivio di testimonianze orali tuttora in fieri, contenente circa 60 interviste di personaggi della politica pugliese, alcuni deceduti, per oltre 300 ore di registrazione, pubblicate in estratto nel volume «Pietre e parole», a cura di G. Mastroleo e C. Tortosa (Progedit editore, 2008).
Gli archivi e la biblioteca, che rappresentano un esempio unico nel Mezzogiorno e sono destinati allo studio della storia contemporanea con riferimento al movimento socialista nazionale e internazionale, nonché alla storia sindacale, sono entrambi meritevoli di sostegno per il potenziamento e il completamento dell'informatizzazione e dell'automatizzazione, nonché per l'apertura permanente alla pubblica fruizione.
Inoltre è importante ricordare come la biblioteca della Fondazione Di Vagno sia stata dichiarata con provvedimento dalla regione Puglia, istituzione di interesse locale mentre l'archivio storico, sostenuto
1) Giuseppe Di Vagno «Documenti e testimonianze» (volume 1o), edito nel 2004, prefazione di Pier Ferdinando Casini;
2) Giuseppe Di Vagno «Scritti ed interventi 1914-1921» edito nel 2006, prefazione di Fausto Bertinotti.
Inoltre nel mese di maggio 2011, è prevista la pubblicazione di un terzo volume, dal titolo «Il processo Di Vagno. Un delitto impunito fra fascismo e democrazia» che conterrà la ricerca storica condotta dalla Fondazione sugli atti del processo sull'assassinio, celebratosi tra il 1921-1923 e il 1944-1948 e conclusosi definitivamente con l'impunità degli assassini; il volume reca la prefazione del Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini e della professoressa Simona Colarizi.
In definitiva, la presente proposta di legge intende ricordare una figura storica del meridionalismo italiano, quale è stato Giuseppe Di Vagno, primo parlamentare italiano vittima del fascismo, attraverso l'istituzione del «Premio biennale di ricerca» intitolato al leader socialista pugliese assassinato novanta anni fa in modo da ricordarne la figura anche per un esame del socialismo del XXI secolo.
1. È istituito, a decorrere dall'anno 2011, il «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno», di seguito denominato «Premio Di Vagno», intitolato alla memoria del deputato vittima del fascismo, caduto per affermare ideali di democrazia, di libertà, di giustizia, di solidarietà e di pace.
2. Il Premio Di Vagno è conferito il 25 settembre di ogni biennio, alla presenza di un delegato della Presidenza del Consiglio dei ministri; la prima assegnazione è fissata il 25 settembre 2012.
3. Per l'organizzazione del Premio Di Vagno è individuato quale ente responsabile, per la redazione del bando e per ogni altra formalità connessa, la Fondazione Giuseppe Di Vagno, che agisce d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri e sotto la vigilanza del Ministero per i beni e le attività culturali.
4. I vincitori del Premio Di Vagno sono selezionati dalla giuria di cui all'articolo 3 e sono premiati nella sede della Fondazione Di Vagno, situata nel comune di Conversano, in provincia di Bari, o in un'altra sede allo scopo individuata.
5. L'ammontare del Premio Di Vagno è fissato in 40.000 euro. Alla Fondazione Giuseppe Di Vagno è comunque attribuita la facoltà di decidere se ripartire tale somma in più premi erogabili secondo criteri di merito.
6. A valere sulle risorse di cui all'articolo 4, alla Fondazione Giuseppe Di Vagno è concesso un contributo straordinario una tantum pari a 100.000 euro per la riorganizzazione, la redazione degli inventari, il potenziamento, l'automazione, l'informatizzazione e la dotazione di risorse umane, nonché per la definitiva e permanente
1. Su proposta della Fondazione Di Vagno, la Presidenza del Consiglio dei ministri nomina il Comitato scientifico del Premio Di Vagno, composto da tre studiosi di storia contemporanea o di scienza politica.
2. Il Comitato scientifico decide, d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri, per ogni edizione, il tema del Premio Di Vagno, ispirandosi alle seguenti tematiche:
a) il socialismo nel XXI secolo in Italia e nel mondo;
b) conflitti sociali e lotte politiche tra passato e futuro;
c) socialismo e Mezzogiorno;
d) cambiamenti istituzionali regionali e locali avvenuti nel Mezzogiorno d'Italia nel XX secolo e previsioni per il XXI secolo.
1. I vincitori del Premio Di Vagno sono individuati da un'apposita giuria costituita da cinque componenti di cui:
a) il presidente pro tempore della Fondazione Di Vagno, con funzioni di presidente della giuria;
b) un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri;
c) tre studiosi di storia contemporanea.
1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, pari a 140.000 euro per l'anno 2011 e a 40.000 euro a decorrere dall'anno 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2011-2013, nell'ambito del fondo speciale di parte corrente dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2011, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
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