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PDL 4117

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 4117



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

FRASSINETTI, APREA, GHIZZONI, BARBIERI, ZAZZERA, CAPITANIO SANTOLINI, GRANATA, MARIO PEPE (IR), CARLUCCI, CECCACCI RUBINO, CENTEMERO, DI CENTA, RENATO FARINA, GIAMMANCO, LAINATI, MAZZUCA, MURGIA, PALMIERI, MASSIMO PARISI, RAMPELLI, SCALERA

Disposizioni per l'insegnamento dell'inno nazionale nelle scuole del primo ciclo dell'istruzione

Presentata il 24 febbraio 2011


      

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Onorevoli Colleghi! — La presente proposta di legge mira a promuovere nelle scuole del primo ciclo l'apprendimento dell'inno nazionale e delle sue radici storiche e ideali. «Il Canto degli italiani», comunemente conosciuto come «Inno di Mameli» o «Fratelli d'Italia», è stato scritto nell'autunno del 1847 dall'allora ventenne studente e patriota genovese Goffredo Mameli e, poco dopo, musicato a Torino da un altro genovese, Michele Novaro.
      Si tratta di un componimento ideato in un clima di intenso fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l'Austria. Lo stesso Mameli nutriva profondi sentimenti nazionali e repubblicani contribuendo in maniera significativa al travagliato e cruento percorso verso l'unità dell'Italia. Sono espressi in esso i momenti più salienti della storia d'Italia, il cui insegnamento negli indirizzi nazionali per le scuole del primo ciclo rappresenta un momento formativo essenziale ai fini dell'acquisizione di un sentimento di appartenenza nazionale da parte dei giovani.
      L’«Inno di Mameli» rappresenta infatti una delle manifestazioni artistiche musicali più alte dello spirito patriottico di unità nazionale ed è l'opera che ha spronato, unito e sostenuto i nostri Padri a fare l'Italia. Esso fu un importante strumento di propaganda degli ideali del Risorgimento e di incitamento all'insurrezione, contribuendo in maniera significativa alla svolta storica che portò all'emanazione dello Statuto e all'impegno del Re
 

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Carlo Alberto nel rischioso progetto di riunificazione nazionale.
      È per questo motivo che la proposta di legge che viene presentata intende valorizzare l'insegnamento dell'inno nazionale attraverso i necessari supporti didattici e divulgativi, idonei ad esprimere il significato dell'inno, quale strumento di identità nazionale, carattere di una Nazione, che attraverso le sue note, durante le celebrazioni solenni e le manifestazioni internazionali, costituisce un momento di profonda commozione e coesione.
      Nonostante le forti emozioni che suscita in tutti noi, l’«Inno di Mameli» è peraltro poco conosciuto dalla maggioranza degli italiani che, purtuttavia, si duole del fatto che a conoscerlo bene siano in pochi.
      Le cause della scarsa conoscenza di un'opera così importante per la storia della nostra Nazione sono da ricercare proprio nella mancanza di un'idonea opera di insegnamento e diffusione che dovrebbe essere attuata innanzitutto negli ambienti scolastici, inserendola appunto nelle indicazioni nazionali per gli insegnamenti di storia o di educazione civica delle scuole del primo ciclo.
      Meritevole di menzione è l'introduzione, ad opera dell'articolo 1 del decreto-legge 1o settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, della materia curricolare denominata «Cittadinanza e Costituzione», con la quale è stato compiuto un importante passo in avanti verso una migliore divulgazione dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti, favorendo al contempo una migliore integrazione socio-culturale all'interno di classi scolastiche sempre più frequentate da alunni stranieri.
      Soltanto una consapevolezza profonda dei princìpi e dei valori comuni di un popolo è in grado di realizzare un'efficace azione di integrazione socio-culturale e di condivisione di ideali.
      D'altra parte, diverse nazioni europee hanno avviato, ormai già da tempo, progetti di sensibilizzazione e di promozione dei princìpi di identità nazionale e patriottici, come ad esempio la Francia, dove è stato recentemente proposto di far cantare agli studenti l'inno nazionale «La Marsigliese».
      La presente proposta di legge, quindi, prevede che, a decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2011/2012, nelle scuole del primo ciclo di istruzione, l'insegnamento dell'inno nazionale e dei suoi fondamenti storici e ideali sia svolto nell'ambito delle attività volte all'acquisizione delle competenze e delle conoscenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», di cui all'articolo 1 del citato decreto-legge n. 137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 2008. A supporto dell'apprendimento saranno impiegati gli strumenti didattici necessari.
      Quest'iniziativa ha lo scopo di promuovere tra i nostri studenti, e in particolare tra i nuovi italiani, nella maniera più diretta possibile, la conoscenza del loro inno nazionale, con la speranza di consolidare il sentimento di coesione e di appartenenza a una stessa Patria, che deve accomunare tutti noi.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. A decorrere dall'anno scolastico 2011/2012, nelle scuole del primo ciclo di istruzione, nell'ambito delle attività volte all'acquisizione delle competenze e delle conoscenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», di cui all'articolo 1 del decreto-legge 1o settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, è previsto l'insegnamento dell'inno nazionale e dei suoi fondamenti storici e ideali, attraverso il supporto degli strumenti didattici necessari.


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