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PDL 3960

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 3960



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato GALATI

Introduzione dell'obbligo di frequenza di corsi di guida sicura per il conseguimento della patente di guida e disposizioni transitorie per lo svolgimento del medesimo corso da parte dei giovani di età inferiore a venticinque anni in possesso della medesima patente

Presentata il 13 dicembre 2010


      

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Onorevoli Colleghi! — L'Automobile Club d'Italia (ACI) e l'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) hanno diffuso i dati sugli incidenti stradali del 2009. Come riporta il comunicato dell'ISTAT, nel 2009 gli incidenti stradali rilevati in Italia sono stati 215.405, causando il decesso di 4.237 persone, mentre altre 307.258 hanno subìto lesioni di diversa gravità.
      Ciò significa che ogni giorno si sono verificati mediamente 590 incidenti stradali che hanno comportato lesioni alle persone, precisamente la morte di 12 persone e il ferimento di altre 842. Rispetto al 2008, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (–1,6 per cento) e dei feriti (–1,1 per cento) e un calo più consistente del numero dei morti (–10,3 per cento). Tra il 2001 e il 2009, gli incidenti stradali con lesioni a persone sono passati da 263.100 a 215.405, con un calo del 18,1 per cento, i morti sono diminuiti da 7.096 a 4.237 (–40,3 per cento) e i feriti da 373.286 a 307.258 (–17,7 per cento).
      Una diminuzione in percentuale di numeri che sono purtroppo ancora troppo alti anche e soprattutto in considerazione del fatto che molto spesso a causare gli incidenti e a soccombere nelle dinamiche degli incidenti stradali sono i più giovani con percentuali molto alte di neo patentati. Questi elementi definiscono un quadro a tinte fosche che ha bisogno di essere rimodellato con interventi risolutori verso quelle categorie di giovani che non gestiscono con perizia il mezzo di trasporto.
 

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      Anche le recenti notizie di cronaca definiscono una realtà in cui, nella maggior parte dei casi, a provocare gli incidenti stradali con vittime sono giovani. Giovani come il marocchino ventunenne che probabilmente anche a causa e degli effetti di sostanze stupefacenti in una domenica di dicembre ha perso il controllo della sua auto stroncando la vita a sette ciclisti amatoriali in quella che è stata definita come la «strage di Lamezia Terme». Uno dei tanti esempi verso i quali bisogna reagire con un interventismo mirato e concreto.
      La proposta di legge in oggetto dovrebbe servire, dunque, a debellare o almeno in parte a ridurre gli incidenti causati dai quei giovani che si mettono al volante senza le dovute cautele. Quello che incide in particolar modo nelle dinamiche degli incidenti causati dai più giovani è evidentemente l'inesperienza. Molto spesso, infatti, sono rilasciate con troppa facilità patenti, per la guida di differenti categorie di veicoli, senza un necessario ed effettivo percorso formativo. La formazione dei conducenti alla guida sicura è uno strumento di straordinaria efficacia per prevenire e per ridurre il tragico numero di morti e di feriti generato dagli incidenti stradali ogni anno. Un corso di guida sicura per tutti coloro in procinto di acquisire la patente o per tutti quei giovani già in possesso di patente di guida e di età inferiore a venticinque anni apporterebbe in essi la consapevolezza dei propri limiti, la conoscenza del corretto funzionamento dei più diffusi sistemi di sicurezza di cui sono dotati i veicoli e la confidenza con le manovre da effettuare nelle più frequenti situazioni di guida critiche nelle quali spesso l'istinto ci suggerisce di effettuare manovre errate.
      È necessario sottolineare, inoltre, che gli incidenti stradali hanno risvolti negativi non solo nei confronti degli utenti della strada ma anche di equilibri socio-economici del nostro Paese. Ogni morto sulla strada, infatti, costa allo Stato ben 1,3 milioni di euro. Una cifra altissima intesa come danno sociale – immediato – nel suo riferimento all'assistenza medica e familiare ma anche – futuro – per la mancata produttività del singolo soggetto calcolato secondo alcuni parametri messi a punto dall'ACI.
      Quindi, la riduzione degli incidenti e dei morti sulla strada farebbe risparmiare soldi che, in un «sistema Paese» intelligente, potrebbero essere reinvestiti, magari nell'ammodernamento delle nostre reti stradali.
      Una proposta di legge probabilmente non totalmente risolutrice della piaga degli incidenti stradali, ma in ogni caso un ulteriore passo in avanti nella lotta alle barbarie della strada.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Entro un mese dalla data di entrata in vigore della presente legge, le scuole guida e gli uffici della motorizzazione civile provvedono all'organizzazione di corsi di guida sicura la cui frequenza è obbligatoria ai fini del conseguimento della patente di guida ed è attestata dal rilascio di un certificato all'atto del superamento dei medesimi corsi.

Art. 2.

      1. I soggetti di età compresa tra i diciotto e i venticinque anni già in possesso di patente di guida sono tenuti, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, a frequentare corsi di guida sicura, pena la sospensione della patente di guida a tempo determinato secondo le modalità e le procedure stabilite dal codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
      2. In caso di sospensione della patente di guida ai sensi del comma 1 del presente articolo, il soggetto interessato ha diritto alla restituzione della stessa all'atto della consegna del certificato di superamento dei corsi di guida sicura di cui all'articolo 1.

Art. 3.

      1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.


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