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PDL 3472

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 3472



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

PAOLO RUSSO, BECCALOSSI, DI GIUSEPPE, FOGLIATO, OLIVERIO, RUVOLO

Disposizioni per l'adozione del Programma nazionale di sviluppo rurale

Presentata il 12 maggio 2010


      

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Onorevoli Colleghi! — La presente iniziativa, con il suo unico articolo, si pone l'obiettivo di non far perdere al «Sistema Italia» le risorse stanziate dall'Unione europea per l'attuazione della politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013.
      Tale politica è attuata nel nostro Paese attraverso una programmazione a carattere regionale che si sostanzia nella redazione, da parte di ciascuna regione e provincia autonoma, di un apposito programma di sviluppo rurale (PSR) articolato in misure di intervento coerenti con il Piano strategico nazionale per lo sviluppo rurale (PSN) e dotato di un proprio piano finanziario valido per l'intero periodo 2007-2013. Il suddetto piano finanziario regionale, articolato per anni e per misure di intervento, prevede il sostegno pubblico per ciascun PSR ed è composto da una quota impegnata sul bilancio dell'Unione europea, da una quota statale e da una quota regionale.
      Ciascuna regione e provincia autonoma è chiamata a spendere le risorse assegnate nel rispetto della regola cosiddetta dell’«n+2», la quale stabilisce che quanto impegnato sul bilancio dell'Unione europea nell'anno «n» deve essere speso dalla regione interessata entro i due anni successivi, pena il disimpegno automatico delle risorse non spese. Dall'applicazione di tale regola deriva che l'Unione europea disimpegna dal proprio bilancio le risorse europee non spese dalle singole regioni e province autonome con riferimento al relativo anno «n» d'impegno delle stesse. La diversa velocità ed efficienza della capacità di spesa delle regioni e delle province autonome rende concreto il rischio di disimpegno automatico per alcune di esse già a decorrere dal 31 dicembre 2010.
      Per evitare che ciò avvenga, l'articolo 16 del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del
 

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Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, prevede la possibilità di attuare la politica di sviluppo rurale su base nazionale attraverso un unico PSR e un unico piano finanziario.
      In tale ottica la presente iniziativa prevede che il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali adotti il Programma nazionale di sviluppo rurale e il connesso piano finanziario, previo parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, quale sommatoria dei PSR regionali e dei loro piani finanziari.
      Va rilevato che l'adozione di un unico Programma nazionale di sviluppo rurale è stata felicemente sperimentata, nel nostro Paese, per il periodo 2000-2006 relativamente alle misure finanziate dal Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia – sezione garanzia, consentendo di operare le necessarie compensazioni tra le regioni e le province autonome in base ai risultati conseguiti nell'attuazione degli interventi.
      La suddetta operazione consentirebbe all'Italia di sottoporsi alla regola dell’«n+2» in maniera unitaria operando le compensazioni di spesa tra le regioni e le province autonome che spendono di più e quelle che spendono di meno con l'obiettivo di evitare il disimpegno automatico delle risorse dell'Unione europea stanziate e non utilizzate per la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013.
      Il meccanismo dovrebbe applicarsi a ogni scadenza della regola dell’«n+2». Le modalità di compensazione saranno stabilite, come già avvenuto con il precedente accordo del 2004, dai rappresentanti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, delle regioni e delle province autonome.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Al fine di salvaguardare gli interessi nazionali derivanti dalla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, di evitare l'applicazione delle disposizioni relative al disimpegno automatico di cui all'articolo 29 del regolamento (CE) n. 1290/2005 del Consiglio, del 21 giugno 2005, nonché di assicurare l'integrale utilizzo delle risorse finanziarie assegnate, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con proprio decreto, adotta, ai sensi dell'articolo 15 del regolamento (CE) n. 1698/2005, del Consiglio, del 20 settembre 2005, il Programma nazionale di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
      2. Il Programma nazionale di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013, nel quale confluiscono i programmi di sviluppo rurale delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, che ne costituiscono l'articolazione operativa, redatto ai sensi dell'articolo 16 del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, contiene uno specifico piano di finanziamento predisposto in conformità alle indicazioni di cui alla lettera d) del medesimo articolo 16, il cui ammontare è costituito dalla somma delle dotazioni finanziarie dei programmi regionali già approvati assicurando la capacità di spesa degli stessi.


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