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CAMERA DEI DEPUTATI
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N. 3264 |
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È necessario essere consapevoli che il legislatore, quando ha introdotto l'abolizione dell'ICI per la prima casa, non ha disciplinato in maniera esplicita la situazione degli italiani residenti all'estero proprietari di abitazioni in Italia, creando così un vuoto legislativo interpretato successivamente in maniera restrittiva dalla risoluzione n. 12/DF del 5 giugno 2008 del Ministero dell'economia e delle finanze che non ha incluso nelle ipotesi di assimilazione ad abitazione principale le unità immobiliari possedute dagli italiani non residenti nel territorio dello Stato.
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Siamo di fronte a un'evidente «distrazione» del legislatore e del Ministero dell'economia e delle finanze perché in realtà già con l'articolo 1, comma 4-ter, del decreto-legge n. 16 del 1993, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 75 del 1993, le unità immobiliari dei cittadini italiani residenti all'estero erano state assimilate a quelle dei residenti in Italia ai fini della detrazione di base, fornendo così un presupposto legislativo e giuridico all'equiparazione in questa materia tra soggetti residenti e non residenti che non è stato invece recepito dal legislatore che ha abolito l'ICI solo in favore dei residenti in Italia.
La presente proposta di legge corregge dunque la «dimenticanza» dell'attuale legislatore ed estende l'abolizione dell'ICI sulla prima casa ai cittadini italiani residenti all'estero proprietari di unità immobiliari in Italia non locate, colmando così un vuoto legislativo e adeguando la normativa vigente all'orientamento già manifestato dal Parlamento che aveva, nel lontano 1993, esteso la detrazione di base sull'ICI ai soggetti residenti all'estero palesando la volontà di equiparare questi ultimi ai residenti in Italia in relazione al diritto alle riduzioni e alle detrazioni della stessa imposta.
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1. Al comma 2 dell'articolo 1 del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126, dopo le parole: «e successive modificazioni,» sono inserite le seguenti: «quelle possedute dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risultino locate,».
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