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PDL 3168

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 3168



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato DI STANISLAO

Istituzione dei consultori scolastici antidroga e altri interventi per il contrasto delle tossicodipendenze

Presentata il 2 febbraio 2010


      

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Onorevoli Colleghi! - Sono circa 13 milioni i cittadini che in Europa fanno uso della cocaina, nell'ultimo decennio infatti il consumo di questa «polvere bianca» è addirittura raddoppiato. In media ogni ora un cittadino dell'Unione europea muore di overdose e ogni anno in Europa si contano dai 7.000 agli 8.000 morti per droga. L'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze di Bruxelles segnala, nel Rapporto 2009 sull'evoluzione del fenomeno della droga in Europa, che l'Italia è fra i cinque Paesi che consumano più cocaina in Europa, insieme alla Spagna, alla Gran Bretagna, alla Danimarca e all'Irlanda. La cocaina è la droga maggiormente in voga negli ultimi anni e sta riscontrando un sempre maggior successo tra i soggetti tra i quindici e i trentaquattro anni di età.
      Il Rapporto dell'Osservatorio europeo rileva che tra i 13 milioni di europei che hanno provato cocaina nella loro vita 7,5 milioni sono giovani (quindici-trentaquattro anni di età) e 3 milioni l'hanno usata negli ultimi dodici mesi. La cocaina resta, secondo il citato Rapporto 2009, la sostanza stimolante illegale più popolare nel continente e il suo uso è in costante aumento. Solo l'ultimo mese prima della stesura del Rapporto, 1,5 milioni di europei avevano «sniffato» cocaina.
      In Italia gli assuntori di cocaina sono il doppio della media europea: il 6,95 per cento della popolazione italiana tra quindici e sessantaquattro anni di età, mentre la media dell'Unione europea è del 3,60 per cento. Non solo, ma il 31,2 per cento degli italiani fa uso di cannabis, il 3,1 per cento di ecstasy e il 3,5 per cento di anfetamine.
      Un dato sconcertante e drammatico è che tra i pazienti che entrano per la prima volta in terapia per disintossicarsi il 22 per
 

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cento indica la cocaina come «sostanza primaria».
      La cocaina non è però l'unica sostanza stupefacente di cui fanno uso i giovani oggi. Gli inalanti, la LSD (dietilammide dell'acido lisergico), l'anfetamina, la cannabis, gli steroidi anabolizzanti, l'alcool e l'eroina diventano ogni giorno sempre più protagonisti nella vita di migliaia di ragazzi. Gli effetti sono molteplici e le conseguenze a breve e a lungo termine sono devastanti e a volte irreparabili.
      In continuo aumento è poi l'assunzione di un «mix» di droghe e di alcool, che aggrava i rischi per la salute con lesioni cerebrali e danni strutturali spesso irreversibili. Le persone che consumano la droga non si limitano mai a un'unica sostanza, ma in genere associano l'alcool che «lega» tutte le altre: ecstasy, cocaina, amfetamine, LSD o eroina.
      Le tossicodipendenze multiple, il consumo di cocaina e di eroina e la vendita di stupefacenti on-line sono in costante espansione. Da tutto questo è nato un altro vero e proprio mercato, l'industria delle droghe in rete. Sono centinaia i negozi on-line che vendono di tutto e i narcotrafficanti hanno aperto «piazze» virtuali di spaccio. Questo mercato oltre alle sostanze stupefacenti più comuni, mette in circolazione dei veri e propri esperimenti di laboratorio. Al momento sono circa novanta le droghe psicoattive letteralmente «inventate». Giovani, minorenni, chiunque può tranquillamente procurarsi la droga tramite internet e a sua volta rivenderla con lo stesso sistema. E non solo, in rete si possono trovare anche le «ricette» per prepararsi da soli un qualsivoglia «sballo». I prezzi sono sempre più bassi e i pusher sono sempre più giovani: da un'inchiesta risulta che l'età si aggira tra i quattordici e i diciassette anni, commerciano tra i banchi di scuola e spesso non hanno nessuna percezione della gravità di quello che fanno. Sono consumatori-spacciatori che considerano la droga come semplice merce, totalmente incoscienti.
      Ed è proprio la scuola che dovrebbe essere l'antidoto naturale al consumo di droghe, ma la riluttanza sulla condivisione di dati e di informazioni sull'efficacia dei diversi strumenti antidroga è un grave ostacolo nel contrasto alle tossicodipendenze.
      La scuola ha il dovere di informare e di istruire i ragazzi, nonché di andare incontro a un bisogno di ascolto e di risposte che molto spesso la famiglia non è in grado di sostenere.
      Il consultorio scolastico antidroga, di cui la presente proposta di legge prevede l'istituzione, ha l'obiettivo principale di rimettere i giovani al centro dell'attenzione per evitare un sempre maggiore divario tra loro e le istituzioni e per aprire un dialogo concreto e costruttivo per il loro futuro.
      Questa proposta di legge, inoltre, ha lo scopo di dare ai cittadini la possibilità di riflettere su come rafforzare l'attenzione e l'impegno rispetto al problema della droga e ai rischi connessi al suo uso, nell'ambito delle loro attività quotidiane, delle loro responsabilità sociali e del contesto in cui vivono, nonché di influenzare positivamente i loro comportamenti nei confronti della droga, sensibilizzandoli maggiormente al problema e ai pericoli derivanti dall'uso delle droghe.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Oggetto e finalità della legge).

      1. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro della gioventù e il Ministro della salute, nel rispetto dei princìpi costituzionali, promuovono azioni di prevenzione e di contrasto delle tossicodipendenze.
      2. Le azioni di cui al comma 1 sono finalizzate a:

          a) incentivare la partecipazione dei giovani nella fase decisionale e nella fase attuativa delle politiche di prevenzione e di contrasto delle tossicodipendenze;

          b) prevedere la partecipazione dei soggetti, pubblici e privati, operanti nel settore della tossicodipendenza ai fini dell'attuazione di programmi di prevenzione mirati ai giovani;

          c) supportare le attività di promozione della salute dei giovani.

Art. 2.
(Istituzione dei consultori scolastici antidroga).

      1. Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca provvede all'istituzione, nelle scuole di ogni ordine e grado, dei consultori scolastici antidroga, servizio di assistenza agli studenti che svolgono i compiti di cui all'articolo 3.

Art. 3.
(Compiti e composizione dei consultori scolastici antidroga).

      1. I consultori scolastici antidroga svolgono i seguenti compiti:

          a) prevenire e ridurre il consumo delle droghe e le tossicodipendenze;

 

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          b) garantire un'informazione corretta sui rischi connessi al consumo della droga e sulla tossicodipendenza;

          c) garantire l'attuazione della strategia dell'Unione europea e il Piano d'azione dell'Unione europea in materia di lotta contro la droga (2009-2012) di cui alla comunicazione del Consiglio 2008/C 326/09;

          d) diminuire la diffusione del consumo delle droghe tra i giovani e ridurre i danni sociali alla salute provocati dal consumo e dal commercio di droghe;

          e) sostenere e aiutare le famiglie degli studenti con problemi di tossicodipendenza.

      2. I consultori scolastici antidroga sono composti da:

          a) uno psicologo;

          b) un'assistente sociale.

Art. 4.
(Programma nazionale di prevenzione e di informazione sul consumo delle droghe).

      1. Il Ministro della gioventù, d'intesa con il Ministro della salute, per l'attuazione delle finalità di cui all'articolo 1, predispone il Programma nazionale di prevenzione e di informazione sul consumo delle doghe, di seguito denominato «Programma».
      2. Il Programma persegue i seguenti obiettivi:

          a) sensibilizzare i cittadini sui problemi sanitari e sociali provocati dal consumo delle droghe e incentivare un confronto su tali tematiche;

          b) sostenere misure volte a prevenire il consumo delle droghe tra i giovani;

          c) incentivare le azioni finalizzate alla riduzione dei danni conseguenti alla tossicodipendenza, avvalendosi delle conoscenze scientifiche all'avanguardia nel settore;

 

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          d) coinvolgere la società civile nell'attuazione e nello sviluppo della strategia antidroga e del Piano d'azione dell'Unione europea di cui all'articolo 3, comma 1, lettera c).

      3. Al fine di conseguire gli obbiettivi di cui al comma 2, il Programma prevede:

          a) l'effettuazione di studi, di ricerche e di sondaggi;

          b) l'elaborazione di indicatori e di metodologie comuni a livello nazionale;

          c) la raccolta, l'elaborazione e la diffusione di dati e di statistiche;

          d) la realizzazione di seminari, di conferenze e di riunioni di esperti;

          e) l'organizzazione di campagne informative e preventive;

          f) la preparazione e la diffusione di materiale informativo;

          g) la realizzazione di attività di monitoraggio e di analisi.

      4. I destinatari del Programma sono:

          a) le scuole di ogni ordine e grado;

          b) i giovani;

          c) le famiglie;

          d) le associazioni e gli enti operanti nel settore della prevenzione e del contrasto del consumo delle droghe e della tossicodipendenza;

          e) soggetti, pubblici e privati, direttamente o indirettamente interessati dal fenomeno delle droghe e della tossicodipendenza.

Art. 5.
(Copertura finanziaria).

      1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale

 

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2010-2012, nell'ambito del fondo speciale di parte corrente dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2010, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
      2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


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