Frontespizio Relazione Progetto di Legge

Nascondi n. pagina

Stampa

PDL N. 1271

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 1271



 

Pag. 1

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato ZINZI

Istituzione dell'università degli studi di Caserta mediante la trasformazione della seconda università degli studi di Napoli

Presentata il 10 giugno 2008


      

torna su
Onorevoli Colleghi! - Il decreto del Presidente della Repubblica n. 382 del 1980, all'articolo 2, impegnava il Ministro della pubblica istruzione ad elaborare, ogni quattro anni, un piano di sviluppo delle università finalizzato all'adeguamento delle strutture didattiche e scientifiche, tenendo conto della dinamica della popolazione studentesca, del personale docente e dei programmi della ricerca scientifica.
      A tale scopo, nell'ottobre 1986 fu costituito un gruppo di lavoro che presentò, nel febbraio 1988, lo schema del piano quadriennale di sviluppo dell'università italiana.
      Nel giugno 1988 il predetto schema fu trasmesso alle università allo scopo di conoscere la valutazione delle loro esigenze. Dopo aver acquisito i pareri del Consiglio universitario nazionale e delle Commissioni permanenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, il piano di sviluppo delle università per il quadriennio 1986-1990 fu approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 maggio 1989, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 111 del 1989. Il piano dettava la programmazione per l'istituzione di nuovi facoltà e corsi di laurea in sedi decentrate. Nell'ambito di tale pianificazione fu adottata la decisione di istituire la seconda università di Napoli.
      Il piano quadriennale di sviluppo 1986-1990, avendo avuto un iter laborioso, mentre era ancora in corso di attuazione, venne ad intrecciarsi con il piano triennale 1991-1993, previsto dalla legge 9 maggio 1989, n. 168, istitutiva del Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica.
      Il piano triennale 1991-1993 dettava, altresì, specifiche disposizioni per il decongestionamento degli atenei con più di 40.000 studenti, limite massimo previsto dalla legge n. 590 del 1982. Il piano stabiliva
 

Pag. 2

l'istituzione di un terzo ateneo nell'area urbana di Roma e confermava l'istituzione del secondo ateneo di Napoli, per decongestionare l'università degli studi «Federico II», modificandone la localizzazione dall'area urbana di Napoli verso la direttrice Acerra-Marigliano-Nola.
      La legge n. 590 del 1982 aveva disposto l'istituzione delle università degli studi dell'Aquila, di Brescia, del Molise, di Reggio Calabria, di Verona e di Trento, ma nulla aveva statuito per l'università a Caserta.
      Solo con la legge 7 agosto 1990, n. 245, recante il piano triennale di sviluppo dell'università e per l'attuazione del piano quadriennale 1986-1990, si decise, agli articoli 7 e 10, di istituire nell'area metropolitana di Napoli la seconda università, secondo le disposizioni dettate dal testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, di cui al regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592. L'articolo 7, comma 2, istituisce il Politecnico di Bari, la facoltà di magistero presso l'università di Catania e la seconda università di Napoli. L'articolo 10, comma 1, istituisce, nell'area metropolitana di Napoli, la seconda università di Napoli. «Con decreto del Ministro (...) sono dettate le disposizioni per disciplinare (...) la costituzione delle facoltà e l'attivazione dei relativi corsi di laurea (articolo 10, comma 2)». Il decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica del 25 marzo 1991 stabilì, poi, la disciplina per la costituzione delle facoltà e l'attivazione dei corsi di laurea, ivi compreso lo scorporo dall'ateneo «Federico II» della prima facoltà di medicina e chirurgia e il passaggio della stessa alla seconda università di Napoli.
      Con il decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1992, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 186 dell'8 agosto 1992, in parziale accoglimento della proposta della regione Campania, modificando l'originaria localizzazione lungo la direttrice Acerra-Marigliano-Nola in quella di Caserta-Nola-Capua, è stato disposta l'istituzione del secondo ateneo nel comune di Caserta, con relativa allocazione del rettorato e degli uffici amministrativi, nonché delle facoltà di scienze ambientali, di scienze matematiche, fisiche e naturali e di medicina e chirurgia; le facoltà di giurisprudenza e di lettere e filosofia sono ubicate nel comune di Santa Maria Capua Vetere, le facoltà di architettura e ingegneria nel comune di Aversa, la facoltà di economia a Capua, mentre è stato autorizzato un corso di laurea di medicina e chirurgia nella città di Napoli. L'autonomia della seconda università ha avuto decorrenza dal 1o novembre 1992, con il conseguente inizio del primo anno accademico. Caratteristica della seconda università di Napoli è però la sua dislocazione prevalente sul territorio della provincia di Caserta. La città di Napoli al momento è solo sede di fatto del rettorato, che comunque è ufficialmente istituito presso la città di Caserta.
      Pertanto appare del tutto rispondente alle esigenze del territorio l'adeguamento della situazione formale a quella di fatto con l'attribuzione della denominazione «università degli studi di Caserta» alla seconda università degli studi di Napoli.
 

Pag. 3


torna su
PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. La seconda università degli studi di Napoli, istituita ai sensi degli articoli 7, comma 2, e 10 della legge 7 agosto 1990, n. 245, assume la denominazione di «università degli studi di Caserta».
      2. Il rettorato dell'università degli studi di Caserta, istituita ai sensi del comma 1, ha la sua sede unica nel comune di Caserta.


Frontespizio Relazione Progetto di Legge
torna su